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La situazione regionale

Nel documento Volume Rapporto 1998 (.pdf 1.6mb) (pagine 149-161)

6. LA DISTRIBUZIONE ALIMENTARE AL DETTAGLIO 1

6.2. La situazione regionale

In questa sezione vengono analizzati i dati relativi alla rete distribu-tiva alimentare dell’Emilia-Romagna raccolti dall’Assessorato al Commercio della Regione, dati aggiornati al 31/12/19973. Poiché la

3. Sulla base delle tipologie inserite nella suddetta rilevazione, le categorie da noi considerate corrispondono alle seguenti definizioni:

a) Minimercati/Superette: esercizi con superficie di vendita compresa tra i 150 e i 399 mq, esclusivamente o prevalentemente destinata alla vendita di generi ali-mentari;

b) Supermercati medi: esercizi con superficie di vendita compresa tra i 400 e i 799 mq, prevalentemente destinata alla vendita di generi alimentari;

c) Supermercati grandi: esercizi con superficie di vendita compresa tra gli 800 e i 2499 mq, destinata alla vendita di generi alimentari e non alimentari;

d) Ipermercati: esercizi con superficie di vendita di almeno 2500 mq, disposta su un unico piano, con un vasto assortimento di prodotti alimentari e non alimentari.

Per i discount non esiste invece un definizione basata sulla dimensione, ma si di-stinguono per essere esercizi piccoli (300-600 mq), caratterizzati da prezzi fortemen-te scontati e da un basso livello di servizio.

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struttura distributiva delle provincie emiliane è stata ampiamente illu-strata nelle precedenti edizioni di questo rapporto, ci si limiterà a pre-sentare le novità più rilevanti.

Dal punto di vista dello sviluppo del sistema distributivo alimenta-re, l’Emilia-Romagna riproduce sostanzialmente la situazione del Nord Italia: la superficie dei punti vendita superiori a 400 mq sfiora ormai i 140 mq per 1000 abitanti (tab. 6.3), un dato che, collocandosi leggermente al di sotto della media delle regioni del Nord, conferma come la rete distributiva emiliano-romagnola si sia storicamente svi-luppata mediante esercizi di medie dimensioni. Nel 1997, però, tutte le provincie, esclusa Reggio Emilia, hanno registrato aumenti significati-vi della superficie moderna, cui è corrisposto anche un aumento della superficie media dei punti vendita, a dimostrazione di come, nonostan-te il mercato sia ormai vicino alla saturazione, l’attività di apertura di nuovi punti vendita, e, soprattutto, di ampliamento e riqualificazione di quelli esistenti, continui ad essere molto significativa.

6.2.1. L’articolazione territoriale del sistema distributivo

La dinamica complessiva delle diverse formule distributive (tab.

Tab. 6.3 - Densità di superficie e superficie media degli esercizi superiori a 400 mq in Emilia-Romagna, per provincia

Superficie ogni 1000 abitanti

Superficie media degli esercizi 1996 1997 1996 1997

Piacenza 91,1 106,9 698,2 699,4

Parma 104,4 114,9 889,2 918,6

Reggio Emilia 143,8 142,1 941,0 959,3

Modena 164,3 167,7 1064,5 1041,8

Bologna 125,7 135,9 1163,5 1162,8

Ferrara 156,9 177,4 893,9 994,7

Ravenna 126,9 135,3 753,5 764,6

Forlì 139,8 149,0 925,4 950,0

Rimini 83,4 86,5 706,9 733,2

Totale 130,6 139,0 941,8 958,7

Fonte: nostre elaborazioni su dati Assessorato al Commercio - Regione Emilia-Romagna.

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6.4), riferita al 1997, segnala aumenti consistenti per i supermercati, sia di medie che di grandi dimensioni, e per gli ipermercati, mentre re-gistrano un calo significativo sia le superette (-2,6%) che i discount (-3,5%). Questi dati confermano quindi la crisi che stanno attraversan-do queste due tipologie, la prima per il mancato rafforzamento delle caratteristiche di esercizio di vicinato, che prevederebbero un investi-mento sempre maggiore nei prodotti freschi e di alta qualità, la secon-da per la confusione generata nel consumatore secon-dall’abbandono della formula hard iniziale, l’unica che, proponendosi chiaramente per una spesa complementare rispetto agli altri esercizi, continua a registrare performance soddisfacenti.

La tipologia che ha registrato il maggior incremento di superficie totale è stata però quella degli ipermercati (+13%), per effetto dell’apertura di tre esercizi di piccole dimensioni, uno a Parma, uno a Bologna e uno in provincia di Ravenna, che sono in realtà dei super-store, per l’avvio di un nuovo ipermercato a Ferrara, nonché per l’ampliamento di due strutture esistenti, una a Imola e una in provincia di Forlì. In un quadro di crescita decisamente contenuta (la superficie complessiva dei punti vendita moderni è aumentata solo del 3,7%, contro l’8% del 1996 e i tassi a due cifre degli anni precedenti), questa particolare vivacità nel segmento degli ipermercati si spiega essen-zialmente con il modello di sviluppo tipico della distribuzione emilia-no-romagnola, che, come è stato menzionato in precedenza, si è sem-pre basato soprattutto sui supermercati, e che solo negli ultimi anni ha iniziato a colmare il divario che la separava dalle regioni vicine sul piano delle grandi strutture. Per il resto, il quadro complessivo con-ferma la sensazione che, in Emilia-Romagna, ci si stia ormai avviando alla saturazione del mercato.

A livello di singole provincie, la provincia di Piacenza, che è da sempre la “cenerentola” del sistema distributivo regionale, si segnala innanzitutto per l’incremento più consistente della superficie moderna (+9%), incremento che ha caratterizzato soprattutto i segmenti dei su-permercati di media e di grande dimensione e, in misura minore, quel-lo dei discount, andando in questo caso in controtendenza rispetto al trend regionale. Non sono però ancora partiti i lavori per l’apertura del nuovo Ipercoop del capoluogo, struttura che entrerà in concorrenza con l’ipermercato Auchan, costruito in Lombardia, ma a soli 2 km dal-la città. Le nuove aperture di supermercati sono invece venute quasi

Tab. 6.4 - Numero e superficie dei punti vendita a prevalente destinazione alimentare in Emilia-Romagna, per provincia e per tipologia distributiva (1997)

Minimercati/

Superette

Supermercati medi

Supermercati grandi

Ipermercati Discount Totale

Pv Sup. Var. % Pv Sup. Var. % Pv Sup. Var. % Pv Sup. Var. % Pv Sup. Var. % Pv Sup. Var. % n. mq (97/96) n. mq (97/96) n. mq (97/96) n. mq (97/96) n. mq (97/96) n. mq (97/96)

Piacenza 56 15189 -3,8 28 15748 24,3 8 9863 11,3 0 0 n.c 6 3461 4,8 98 44261 9,0 Parma 80 19871 -0,5 26 14771 12,5 11 12129 7,6 4 13770 26,7 14 6179 -28,0 135 66720 4,5 Reggio E. 95 26835 2,6 29 16633 1,8 17 25206 0,0 2 10320 0,0 38 15448 -6,3 181 94442 -0,1 Modena 108 26135 -3,4 50 26770 8,4 17 22470 -0,4 8 40229 0,0 43 18865 -6,0 226 134469 -0,1 Bologna 92 25204 -5,9 54 27671 -1,7 29 35451 10,6 9 52211 8,5 28 12538 27,0 212 153075 5,6 Ferrara 70 17786 -6,2 26 13344 3,8 19 25586 8,4 3 16000 60,0 27 12441 -5,9 145 85157 8,3 Ravenna 71 17281 -5,9 26 14659 7,1 14 18094 -7,6 1 2978 n.c 27 13993 0,5 139 67005 2,2 Forlì 55 14405 0,5 28 15766 4,9 12 13638 7,7 2 15900 10,3 23 9994 -3,5 120 69703 4,3 Rimini 39 9941 1,7 17 8462 7,5 9 10555 12,8 0 0 n.c 13 6630 -9,9 78 35588 3,5

Totale 666 172647 -2,6 284 153824 6,5 136 172992 4,7 29 151408 13,0 219 99549 -3,5 1334 750420 3,7

Fonte: nostre elaborazioni su dati Assessorato al Commercio - Regione Emilia-Romagna.

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esclusivamente da imprese della DO, in particolare Sigma, Crai e Colmark, che nel 1997 apparteneva al gruppo C3 ed è poi stato acqui-sito da Rinascente-Auchan (tab. 6.5).

Anche in provincia di Parma la rete distributiva si è arricchita so-prattutto di nuovi supermercati, ma una spinta notevole è venuta dall’apertura del nuovo superstore ad insegna Esselunga (classificato come ipermercato), che, dopo l’apertura di alcuni discount Penny, se-gna l’ingresso massiccio dell’impresa lombarda nella città ducale. Si registra invece un calo consistente della superficie a discount, che ne-gli anni scorsi si erano diffusi in modo disordinato, superando quello che può essere considerato un livello fisiologico. Le nuove aperture di supermercati si devono invece ai due colossi della cooperazione, Coop e Conad, che rafforzano così il loro primato in provincia in termini di superficie di vendita.

Nella provincia di Reggio Emilia, dopo anni di sviluppo massiccio, il 1997 ha segnato una vera e propria stasi nell’evoluzione delle strut-ture distributive. Le pochissime nuove aperstrut-ture hanno caratterizzato solo il segmento delle superette, un fenomeno che contrasta col trend decrescente dell’intera regione, mentre per le altre tipologie si registra soltanto qualche ampliamento, ad opera soprattutto di Coop e Conad, le insegne leader della distribuzione provinciale.

Anche in provincia di Modena, dove l’intensità distributiva è tra le più elevate della regione (quasi 170 mq ogni 1000 abitanti), il 1997 ha segnato un momento di stasi, con una crescita significativa soltanto nel segmento dei supermercati di medie dimensioni. La situazione non è comunque destinata a rimanere statica, visto che, in una provincia che già registra la massima densità regionale di ipermercati, sono previste, nei prossimi anni, due nuove aperture di grandi strutture da parte di Coop, a Carpi e a Mirandola.

Nella provincia di Bologna, dopo le numerose aperture di ipermer-cati registrate negli ultimi anni, lo sviluppo della rete moderna si è o-rientato soprattutto sulle superfici medio-piccole, che anche nel 1997 hanno registrato una crescita significativa. Sono soprattutto i discount ad essere cresciuti in misura considerevole (+27% in termini di super-ficie), una crescita che si giustifica essenzialmente con lo scarso svi-luppo che si era registrato negli anni del boom di questa tipologia. Di un certo rilievo anche la crescita dei supermercati, grazie ai leader Co-op e Conad, anche se l’evento più importante è sicuramente

Tab. 6.5 - Superficie dei punti vendita a prevalente destinazione alimentare in Emilia-Romagna, per catena e per provin-cia (1997)

Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì Rimini Sup Var % Sup Var.% Sup Var.% Sup Var.% Sup Var.% Sup Var.% Sup Var.% Sup Var.% Sup Var.%

mq 97/96 mq 97/96 mq 97/96 mq 97/96 mq 97/96 mq 97/96 mq 97/96 mq 97/96 mq 97/96

Coop Italia 10030 2,3 13797 10,7 28926 2,8 45327 2,1 58719 4,0 23008 3,1 15543 7,4 11267 11,3 5150 30,3

Conad 1901 -8,6 12937 47,4 14750 5,2 29004 -4,1 22582 3,3 9973 175,1 10553 4,7 13907 -1,6 11888 0,0

Euromadis 4205 -16,4 5005 -9,5 17525 -1,1 13375 2,2 11740 -6,6 5683 0,0 11687 -8,7 14284 9,0 7349 -6,9 - Vege' 4205 -16,4 2898 -15,4 15651 -1,3 5130 -3,1 8072 -9,3 2194 0,0 6631 -14,4 6446 -5,8 2611 -17,3 - A&O Selex 0 n.c. 2107 0,0 1874 0,0 8245 5,8 3668 0,0 3489 0,0 5056 0,0 7838 25,3 4738 0,0

Sirio 6311 22,3 5786 0,0 13410 4,5 6146 9,5 4882 15,7 1823 0,0 4478 0,1 3846 19,3 1242 0,0 - Sigma 3826 7,4 3453 0,0 12620 4,8 5818 10,0 2978 9,8 162 0,0 1998 0,0 3846 19,3 1242 0,0 - Crai 2485 55,5 2333 0,0 790 0,0 328 0,0 1904 26,3 1661 0,0 2480 19,2 0 n.c. 0 n.c.

Intermedia 1230 0,0 5235 -1,7 2666 -29,6 7817 -9,8 6156 -7,4 3491 -17,8 3068 4,8 942 0,0 599 0,0 -Pam 795 0,0 4437 15,3 0 n.c. 5393 0,0 5371 -3,1 372 n.c. 540 n.c. 300 0,0 0 n.c.

- Lombardini 435 0,0 398 0,0 1475 -26,1 1559 -35,3 785 -29,0 1388 -44,8 600 0,0 0 n.c. 0 n.c.

- Superal 0 n.c. 400 -63,0 1191 -33,5 865 0,0 0 n.c. 1731 0,0 1928 -17,1 642 0,0 599 0,0

Despar 915 -20,8 1007 0,0 4166 0,0 7626 -3,2 3544 -21,6 8950 -1,5 1499 0,0 659 0,0 161 0,0

Gruppo Gs-Promodes

1483 0,0 325 0,0 0 n.c. 0 n.c. 13049 0,0 0 n.c. 0 n.c. 13300 12,5 0 n.c.

-Gs/Euromercato 1483 0,0 325 0,0 0 n.c. 0 n.c. 13049 0,0 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c.

- Finiper 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 13300 12,5 0 n.c.

Tab. 6.5 - Continua

Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì Rimini Sup Var % Sup Var.% Sup Var.% Sup Var.% Sup Var.% Sup Var.% Sup Var.% Sup Var.% Sup Var.%

mq 97/96 mq 97/96 mq 97/96 mq 97/96 mq 97/96 mq 97/96 mq 97/96 mq 97/96 mq 97/96

Insieme-Cms 4242 124,6 3428 0,0 295 0,0 2783 0,0 1667 31,1 2871 -6,1 0 n.c. 1010 0,0 457 0,0 - Mdo 373 0,0 831 0,0 295 0,0 2783 0,0 1020 0,0 2871 -6,1 0 n.c. 611 0,0 0 n.c.

- Italmec 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 1214 0,0 392 0,0 1831 0,0 0 n.c. 611 0,0 0 n.c.

- Gea 0 n.c. 401 0,0 0 n.c. 1389 0,0 0 n.c. 1040 -15,1 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c.

- Gigad 373 0,0 430 0,0 295 0,0 180 0,0 628 0,0 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c.

- C3 3869 155,2 2597 0,0 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c.

- Sisa 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 647 156,7 0 n.c. 0 n.c. 399 0,0 457 0,0

Lidl 2201 7,8 1188 0,0 2515 -26,3 2260 0,4 1729 0,0 2386 0,0 2174 0,0 611 2,0 380 0,0

Esselunga 1495 0,0 2898 32,3 0 n.c. 3330 -11,4 3235 n.c. 0 n.c. 685 14,2 0 n.c. 0 n.c.

Billa 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 5697 0,0 1495 0,0 0 n.c. 0 n.c.

Gruppo Rina-scente-Auchan

1454 0,0 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 1394 0,0 558 0,0

Standa 0 n.c. 950 0,0 0 n.c. 600 0,0 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c. 0 n.c.

Indipendenti 5764 7,3 11688 -18,0 6081 -5,5 9886 -0,6 13243 19,8 15129 2,3 6629 3,1 5024 -6,3 6778 25,6

Fonte: nostre elaborazioni su dati Assessorato al Commercio - Regione Emilia-Romagna.

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l’ingresso di Esselunga in una zona storicamente presidiata dalle im-prese cooperative. L’impresa lombarda ha aperto un nuovo superstore in città (classificato come ipermercato) e si prepara ad aprire altri due punti vendita in tempi brevissimi.

La provincia di Ferrara ha invece visto l’apertura, nel 1997, del nuovo ipermercato gestito da Conad, che ha inciso profondamente sul-la già ricca rete cittadina, permettendole di conquistare il primato re-gionale di densità distributiva (oltre 177 mq ogni 1000 abitanti). Si è infatti registrata una crescita significativa anche dei supermercati, gra-zie soprattutto all’ampliamento degli esercizi esistenti e all’ingresso di alcune nuove insegne, come ad esempio Pam.

La provincia di Ravenna ha finalmente visto l’apertura, nel 1998, del primo ipermercato cittadino, ad insegna Ipercoop, apertura che va ad aggiungersi al piccolo ipermercato aperto nel 1997 a Lugo di Ro-magna, sempre dal leader Coop. Anche in questa provincia romagnola si deve registrare l’ingresso, nel segmento dei supermercati, di Pam e la crescita di alcune insegne della DO, in particolare Crai.

Nel 1997, la rete distributiva della provincia di Forlì ha innanzitut-to registrainnanzitut-to l’ulteriore ampliameninnanzitut-to del grande ipermercainnanzitut-to Finiper di Savignano sul Rubicone, mentre si attende l’ormai imminente apertura del nuovo Ipercoop di Cesena. In crescita anche il canale dei super-mercati, soprattutto grazie alle aperture di Coop, A&O e Sigma. Per quanto riguarda invece la provincia di Rimini, si conferma la vocazio-ne della rete distributiva a svilupparsi soprattutto grazie a punti vendita di dimensioni medio-piccole, particolarmente adatti ai centri turistici della riviera. Sono stati infatti aperti alcuni nuovi supermercati, soprat-tutto ad opera di Coop e di alcuni operatori indipendenti, mentre la fit-tissima rete di discount ha subito un significativo ridimensionamento.

6.2.2. Le maggiori imprese operanti in regione

Tra i segnali che ci spingono a considerare il mercato distributivo emiliano-romagnolo ormai vicino alla saturazione c’è sicuramente il mancato ingresso di nuove imprese, un fenomeno che si ripete ormai da qualche anno (tab. 6.6). Questo non significa però che la situazione sia statica, perché, negli anni ’90, il dominio incontrastato delle

cen-Tab. 6.6 - Numero e superficie dei punti vendita a prevalente destinazione alimentare in Emilia-Romagna, per catena e per tipologia distributiva (1997)

Minimercati/Superette Supermercati medi Supermercati grandi Ipermercati Discount Totale Pv Sup Var. % Pv Sup Var. % Pv Sup Var. % Pv Sup Var. % Pv Sup Var. % Pv Sup Var. %

n. mq (97/96) n. mq (97/96) n. mq (97/96) n. mq (97/96) n. mq (97/96) n. mq (97/96)

Coop Italia 57 17643 -1,0 42 22774 13,6 57 77661 3,3 17 84588 5,3 20 9101 4,7 193 211767 4,8

Conad 129 35183 -6,3 86 47977 8,8 21 24240 16,4 3 17773 51,0 6 2322 -6,6 245 127495 9,2

Euromadis 35 9206 -20,9 44 22882 -4,9 19 24090 4,2 2 6320 0,0 65 28355 0,2 165 90853 -2,8 - Vege' 22 5890 -25,9 29 14931 -10,7 9 10734 0,0 2 6320 0,0 43 15963 -4,6 105 53838 -7,9 - A&O Selex 13 3316 -10,2 15 7951 8,3 10 13356 7,9 0 0 n.c. 22 12392 7,2 60 37015 5,8 Sirio 99 25717 8,2 18 9715 11,6 6 6244 0,2 0 0 n.c. 17 6248 10,1 140 47924 8,0 - Sigma 73 19091 6,6 14 7866 6,6 4 4245 0,2 0 0 n.c. 13 4741 13,7 104 35943 6,7 - Crai 26 6626 21,3 4 1849 39,1 2 1999 0,0 0 0 n.c. 4 1507 0,0 36 11981 16,3 - Unvo 0 0 -100,0 0 0 n.c. 0 0 n.c. 0 0 n.c. 0 0 n.c. 0 0 -100,0 Intermedia 7 2447 -6,5 5 2688 -18,2 4 4608 0,0 2 8842 0,0 23 12619 -16,0 41 31204 -9,2

-Pam 5 1754 -8,9 3 1693 0,0 3 3417 0,0 2 8842 0,0 3 1502 n.c. 16 17208 8,4 - Lombardini 1 393 0,0 2 995 0,0 0 0 n.c. 0 0 n.c. 10 5252 -34,9 13 6640 -29,8 - Superal 1 300 0,0 0 0 -100,0 1 1191 0,0 0 0 n.c. 10 5865 -15,5 12 7356 -18,6 Gruppo

Gs-Promodes

2 325 0,0 1 400 0,0 2 2410 0,0 2 25022 6,3 0 0 n.c. 7 28157 5,6

- Gs/Euromercato 2 325 0,0 1 400 0,0 2 2410 0,0 1 11722 0,0 0 0 n.c. 6 14857 0,0 - Finiper 0 0 n.c. 0 0 n.c. 0 0 n.c. 1 13300 12,5 0 0 n.c. 1 13300 12,5

Tab. 6.6 - Continua

Minimercati/Superette Supermercati medi Supermercati grandi Ipermercati Discount Totale Pv Sup Var. % Pv Sup Var. % Pv Sup Var. % Pv Sup Var. % Pv Sup Var. % Pv Sup Var. %

n. mq (97/96) n. mq (97/96) n. mq (97/96) n. mq (97/96) n. mq (97/96) n. mq (97/96)

Despar 55 13231 -5,1 11 5591 -9,7 4 5966 5,9 0 0 n.c. 8 3739 -14,4 78 28527 -5,3

Insieme Cms 19 4850 4,5 11 6407 26,8 2 2482 67,5 0 0 n.c. 6 3014 0,0 38 16753 18,1 - Mdo 16 3804 -4,6 4 1966 0,0 0 0 n.c. 0 0 n.c. 6 3014 0,0 26 8784 -2,1 - Italmec 3 820 0,0 1 464 0,0 0 0 n.c. 0 0 n.c. 5 2764 0,0 9 4048 0,0 - Gea 5 1078 -14,6 3 1502 0,0 0 0 n.c. 0 0 n.c. 1 250 0,0 9 2830 -6,1 - Gigad 8 1906 0,0 0 0 n.c. 0 0 n.c. 0 0 n.c. 0 0 n.c. 8 1906 0,0 - C3 0 0 n.c. 6 3984 51,4 2 2482 67,5 0 0 n.c. 0 0 n.c. 8 6466 57,2 - Sisa 3 1046 60,7 1 457 0,0 0 0 n.c. 0 0 n.c. 0 0 n.c. 4 1503 35,6 Lidl 0 0 n.c. 2 999 0,0 0 0 n.c. 0 0 n.c. 26 14445 -4,7 28 15444 -4,4

Esselunga 0 0 n.c. 0 0 n.c. 1 1100 -59,3 3 8863 183,2 4 1680 -24,2 8 11643 44,7

Billa 0 0 n.c. 3 1701 0,0 5 5491 0,0 0 0 n.c. 0 0 n.c. 8 7192 0,0

Gruppo Rinascen-te-Auchan

1 158 0,0 2 1015 0,0 2 2233 0,0 0 0 n.c. 0 0 n.c. 5 3406 0,0

Standa 1 390 0,0 2 1160 0,0 0 0 n.c. 0 0 n.c. 0 0 n.c. 3 1550 0,0

Indipendenti 194 46477 0,4 36 19576 3,3 6 7460 5,5 0 0 n.c. 16 6709 -0,4 252 80222 1,5

Fonte: nostre elaborazioni su dati Assessorato al Commercio - Regione Emilia-Romagna.

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trali cooperative è stato in qualche modo scalfito dalla crescita signifi-cativa di diverse imprese, da Vegè e Lidl, attive soprattutto nel seg-mento dei discount, ad altre imprese della DO (Sigma, A&O, Crai) che, con i loro supermercati, si sono diffuse soprattutto nei centri più piccoli.

Ma i colpi più importanti alla leadership di Coop e Conad sono si-curamente venuti dalle imprese a succursali. Se nei primi anni ’90 la strategia principale di queste imprese è stata l’apertura di grandi iper-mercati, come nel caso di Finiper, di Euromercato (oggi controllata dal gruppo Gs-Promodes) e di Pam, negli ultimi anni l’impresa più in-traprendente è stata sicuramente Esselunga, non solo perché si sta as-sumendo i rischi dell’ingresso in un mercato già molto affollato, ma anche perché si presenta con formati innovativi, come i superstore a-perti recentemente a Parma e Bologna. Non a caso, il tasso di crescita più elevato registrato nel 1997 è proprio quello dell’impresa lombarda, che ha tra l’altro in vista nuove aperture in tempi brevissimi.

Di fronte a questo attivismo dei loro concorrenti, Coop e Conad non sono certamente rimaste a guardare. Entrambe stanno infatti por-tando a termine ambiziosi programmi di sviluppo della loro rete, che per Coop significano soprattutto una copertura capillare del territorio con gli ipermercati e con i supermercati di dimensioni medio-grandi, mentre Conad ha da sempre focalizzato il suo core business nelle su-perfici medio-piccole, puntando soprattutto sul servizio di vicinato. Le due imprese hanno poi concluso un importante processo di aggrega-zione territoriale delle cooperative, che ad esempio, nel caso di Conad, ha portato nel 1998 alla creazione di un polo unico tra Conad Emilia Ovest e Conad Lombardia, che si chiamerà Conad Centro Nord, e all’ampliamento di Nordiconad, che comprende oggi Conad Piemonte, Conad Liguria e Conad Nord Est. Infine, nei prossimi mesi si dovran-no verificare i risultati dell’accordo di collaborazione tra le due impre-se, di cui si è discusso nei paragrafi precedenti, che potrebbe portare a novità importanti.

Fare previsioni sugli assetti futuri della distribuzione emiliano-romagnola rimane comunque molto difficile, soprattutto in vista delle possibili conseguenze della nascita di soggetti particolarmente compe-titivi come Rinascente-Auchan e Gs-Promodes, la cui presenza in re-gione è ancora abbastanza limitata ma che, soprattutto attraverso una politica di acquisizioni di piccole aziende (si pensi ad esempio

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all’acquisto di Colmark da parte del gruppo Rinascente), potrebbero incidere profondamente negli equilibri competitivi della regione.

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Nel documento Volume Rapporto 1998 (.pdf 1.6mb) (pagine 149-161)