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Nel corso dell’anno di Presidenza italiana dell’OSCE, particolare attenzio- ne è stata rivolta al settore dello sviluppo delle competenze e capacità in favore di strutture delle forze dell’ordine dei Paesi OSCE. Grazie alla stretta collabora- zione con l’Ufficio del Rappresentante speciale e Coordinatore per la lotta alla tratta di esseri umani dell’OSCE e al Dipartimento per le minacce transnaziona- li, è stato possibile realizzare numerose iniziative formative tra cui il corso di for- mazione con simulazione dal vivo “Combattere la tratta di esseri umani nell’am- bito dei flussi migratori misti” e il 22° Border Management Staff Course.

Minacce transnazionali come il traffico di esseri umani, incluso lun- go le rotte migratorie, sono infatti una delle sfide più complesse che gli Stati dell’OSCE, così come i nostri Partner, in particolare mediterranei, si trovano oggi ad affrontare. In questo contesto, il progetto di formazione OSCE contro la tratta presso il Centro di Eccellenza per le Unità di Polizia di Stabilità (Co- ESPU) dell’Arma dei Carabinieri, nato alla fine del 2015 e condotto attraverso varie sessioni internazionali, nonché una riservata agli operatori nazionali, voluta e finanziata dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Con- siglio dei Ministri, ha rappresentato il più innovativo esercizio di simulazione pratica e inter-agenzia che sia mai stato realizzato su così ampia scala e volto a sviluppare capacità investigative all’avanguardia e operazioni di assistenza orien- tate al rispetto dei diritti e alla protezione della vittima.

Grande risalto è stato dato alla promozione di un lavoro multi-agenzia tra le varie componenti che solitamente operano al contrasto del fenomeno della tratta, indispensabile per ottenere un contrasto efficace al crimine organizzato. Forze di polizia, ispettori del lavoro, magistrati, società civile e assistenti sociali provenienti da tutti gli Stati partecipanti dell’OSCE e dei Partner per la coope- razione hanno così avuto modo di immergersi in realistiche simulazioni di casi concreti di sfruttamento lavorativo e sessuale a danno di migranti, tra cui minori. Il compito dei partecipanti alle varie sessioni, per tutto il corso dell’intensa set- timana di formazione pratica a Vicenza, era quello di sviluppare ipotesi investi- gative e fornire riconoscimento e assistenza alle vittime in maniera collaborativa. Un gruppo di attori, tra cui studenti dell’Università di Padova, coordinati da esperti OSCE, hanno ricreato questi scenari pratici per rendere l’esperienza dei partecipanti il più interattiva e vicina alle reali esigenze lavorative possibile.

Nelle parole di David Mancini, magistrato presso la Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila ed esperto incaricato dall’OSCE di coordinare la forma- zione, il progetto costituisce un unicum nella formazione internazionale anti- tratta dove il confine tra realtà e finzione diventa sempre più labile per i par- tecipanti, fornendo la possibilità di testare abilità e protocolli complessi in un ambiente simulato.

D’altronde, i risultati concreti di questo corso non si sono fatti attendere, e sono rispecchiati in operazioni reali di arresto di presunti trafficanti operati da partecipanti precedentemente formati dall’OSCE. Per esempio, una discente, grazie alla rete di contatti acquisita durante il corso, ha attivato l’Arma dei Cara- binieri per segnalare un caso di sfruttamento, conclusosi con l’arresto dell’aguz- zino e la liberazione della vittima. La creazione di un network di esperti transna- zionale e l’opportunità di creare sinergie anche al di là del corso sono uno degli aspetti più importanti di questa iniziativa.

La realizzazione del corso è stata possibile anche grazie ad ampie partner-

ship nazionali ed internazionali, tra cui la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, i

Comuni di Venezia e Vicenza, il Numero Verde Nazionale contro la Tratta, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, EUNAVFOR MED, CEPOL, EUROPOL e INTERPOL. Dal canto suo, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha fortemente creduto fin da subito nel progetto, sostenendolo anche con ingenti finanziamenti e svolgendo sempre un ruolo di primo piano nel coordinamento delle componenti nazionali coinvolte.

L’Arma dei Carabinieri, d’intesa con la Presidenza italiana OSCE, ha ap- portato un contributo prezioso ed insostituibile alla redazione e condotta degli scenari simulati, impiegando in tali attività qualificati esperti provenienti dalle proprie componenti specialistiche (quali il ROS) in possesso di specifiche co- noscenze tecniche ed elevata competenza specifica, ed ha altresì permesso che le esercitazioni si svolgessero utilizzando le moderne strutture del CoESPU di Vicenza. Detto Centro può contare sulla presenza di personale particolarmente esperto nella realizzazione e gestione delle esercitazioni, e dispone inoltre di in- frastrutture dedicate, quali la sala denominata “MaGISTrA” (Modelling and Ga-

ming Information Simulation Training Area), appositamente studiate e realizzate

per lo svolgimento di attività addestrative basate su scenari simulati.

Il progetto OSCE anti-tratta, largamente finanziato dal Ministero degli Esteri e realizzato dall’Ufficio della Rappresentante speciale dell’OSCE per la lotta alla tratta degli esseri umani, è ormai una realtà internazionale la cui meto- dologia è stata anche valorizzata in ambito ONU e riconosciuta dal suo Segre- tario Generale António Guterres. In ultima analisi, si tratta di un percorso di formazione che introduce una metodologia di formazione assolutamente all’a- vanguardia, e che vede l’Italia in prima linea.

Tra le iniziative formative di particolare rilievo supportate dalla Presidenza italiana va ricordato anche il 22° Border Management Staff Course svoltosi dal

1 al 26 ottobre 2018, presso la Legione Allievi della Guardia di Finanza di Bari, in cooperazione con il Centro di Addestramento dell’OSCE di Dushanbe e con il Segretariato OSCE. Al corso, dedicato alla gestione e controllo delle frontiere, hanno partecipato 21 funzionari, provenienti da Armenia, Georgia, Giordania, Kirghizistan, Tagikistan, Lituania, Lettonia, Moldavia, Polonia, Ucraina, Austra- lia, Cipro, Turchia, Tunisia e Thailandia.

È stata la prima volta che un’attività del genere si è svolta in Italia e ciò è potuto avvenire grazie alla cooperazione fattiva con l’OSCE nell’ambito della Presidenza italiana. Nel quadro delle attività mirate a consolidare la formazione svolta dalla Guardia di Finanza in favore dei Paesi OSCE, infatti, si inserisce la sottoscrizione di un accordo bilaterale di collaborazione (Memorandum of Un-

derstanding) tra l’OSCE ed il Comando Generale della Guardia di Finanza.

Con tale accordo la Guardia di Finanza porrà a disposizione dell’OSCE e dei suoi Paesi membri e partner le proprie strutture e le specifiche capacità tecnico-operative ed addestrative, attraverso lo sviluppo di corsi di formazione ad hoc presso gli Istituti di alta formazione del Corpo, la Scuola di polizia eco- nomico-finanziaria di Ostia ed il Centro di Addestramento di Specializzazione di Orvieto.

Sempre nell’ambito della capacity-building merita di essere menzionata l’a- desione della Guardia di Finanza al progetto OSCE denominato PAN (Police

Academies Network), che si prefigge di incrementare lo scambio di conoscenze,

capacità e buone prassi tra istituti di formazione nell’area OSCE e per il quale il ruolo di focal point viene svolto dal II Reparto – Relazioni Internazionali – del Comando Generale e dalla Scuola di polizia economico-finanziaria di Ostia.

Nell’ambito delle iniziative bilaterali particolare interesse ha suscitato la vi- sita di studio di una delegazione di alti funzionari doganali della Repubblica del Turkmenistan ai Reparti operativi della Guardia di Finanza di Venezia e Trieste. La visita, realizzata in collaborazione con il Centro OSCE di Ashgabat ha con- sentito di illustrare le attività operative svolte dalla Guardia di Finanza nell’am- bito degli spazi doganali, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, fornen- do un esempio di efficienza nelle attività di controllo e sicurezza.