Il ruolo del Segretario Generale OSCE quale rappresentante della Presi- denza in esercizio annuale – al di là, naturalmente, delle sue competenze quale
Chief Administrative Officer dell’Organizzazione – rende particolarmente impor-
tante il rapporto tra il Paese che tale Presidenza detiene ed il Segretariato OSCE. Il coordinamento è cruciale in quanto, con oltre 3.500 funzionari distribu- iti tra Segretariato a Vienna, 16 missioni sul campo e tre istituzioni autonome, l’OSCE si configura come una realtà molto più articolata di quanto non possa apparire all’esterno. La Presidenza deve perciò sempre assicurarsi che gli sforzi di tutte le componenti dell’Organizzazione siano indirizzati coerentemente – sia a Dushanbe che a Podgorica (per fare due esempi geograficamente distanti ma che ben rendono l’idea dell’eterogeneità dello spazio OSCE) – verso gli stessi obiettivi di cui la Presidenza risponde politicamente nei confronti degli altri 56 Stati partecipanti.
Tale coordinamento richiede una sinergia efficace e costante che si sostan- zia in molteplici aspetti. Primo tra tutti, il Segretariato garantisce, con lo strati- ficarsi anno dopo anno della sua “memoria storica”, la necessaria continuità di azione tra una Presidenza e l’altra, continuità che il solo formato della Troika OSCE (che include Presidenza in esercizio, Presidenza uscente e Presidenza entrante) non sarebbe in grado di assicurare. Onde facilitare questa sinergia la Presidenza italiana, in questo seguendo precedenti consolidati nel passato, ha as- segnato a Vienna un funzionario diplomatico per svolgere le funzioni di Liaison
Officer presso il Segretariato OSCE. Con tali funzioni, l’Ambasciatore Marco
Clemente ha prestato servizio dal gennaio 2017 al dicembre 2018 a capo di un Ufficio che comprendeva anche il suo vicario Andrea Salvoni e tre assistenti. Il
Liaison Officer ed il suo Ufficio hanno contribuito, insieme ovviamente a tutta
la Rappresentanza permanente a Vienna, a mantenere fluidi e regolari i canali di comunicazione tra le strutture esecutive OSCE e la Presidenza su temi che varia- vano dalle più sensibili questioni politiche alle non meno importanti questioni amministrative. Ciò anche attraverso incontri periodici con il Segretario Genera- le ed il suo staff, incontri ai quali il Liaison Officer ed il suo vicario erano invitati a prendere parte allo scopo di far presente la posizione italiana sui temi discussi ed informare la nostra Presidenza su iniziative e prese di posizioni del Segretario Generale e delle strutture esecutive da esso dipendenti.
Una parziale descrizione del tipo di sostegno che la Presidenza in eser- cizio riceve dal Segretariato OSCE è contenuta nella Decisione n. 8 adottata in occasione del Consiglio Ministeriale di Porto del 2002. In essa infatti si leg- ge: “La Presidenza in esercizio si avvale dei contributi, delle esperienze, delle consulenze nonché di altri contributi materiali e tecnici del Segretariato, che potranno includere informazioni di base, analisi, consulenze, progetti di deci- sioni, progetti di dichiarazioni, relazioni sommarie e contributi di archivio, se necessario”. Ma un’analisi più approfondita dell’attività quotidiana realizza- tasi nel corso del 2018 rivela l’esistenza di una panoplia ben più articolata di attività.
Se ne citano qui di seguito soltanto le più rilevanti: la facilitazione nei con- tatti con le istituzioni autonome dell’OSCE e con altre organizzazioni interna- zionali; la consultazione in occasione della nomina, da parte della Presidenza in esercizio, dei Capi e dei vice Capi delle Missioni OSCE sul terreno (i cosiddet- ti field office); il coinvolgimento della Presidenza nel processo di reclutamen- to interno al Segretariato per le posizioni apicali; il sostegno nei rapporti con i media e, più in generale, nelle questioni relative alla comunicazione esterna (pagina web, social network, ecc.); l’autorizzazione per dichiarazioni di partico- lare rilevanza politica da parte del Segretario Generale e di suoi rappresentanti; la regolare informazione sulle iniziative del Segretario Generale (non ultime, le sue missioni all’estero) al fine di garantire coerenza di azione e permettere alla Presidenza di assicurare il proprio sostegno; l’assistenza in occasione di visite del Presidente in esercizio e di suoi rappresentanti; il coinvolgimento della Pre- sidenza in riunioni organizzate dal Segretariato su temi di particolare rilevanza; le consultazioni su attività congiunte, per esempio in caso di eventi a cui sia la Presidenza che il Segretariato siano stati invitati; la richiesta di clearance da parte della Presidenza dei report più sensibili elaborati dai field office (come ad esem- pio quelli della Special Monitoring Mission in Ucraina); le consultazioni circa l’a- genda dei Consigli Permanenti; il sostegno anche logistico nell’organizzazione di eventi da parte della Presidenza.
Seguendo anche in questo un precedente consolidato durante le Presiden- ze antecedenti, il Rappresentante permanente d’Italia presso l’OSCE ha organiz- zato incontri settimanali con il Segretario Generale ed il suo staff per approfon- dire argomenti relativi alla collaborazione tra Presidenza italiana e Segretariato Generale. Il Segretario Generale ed il suo staff sono stati inoltre invitati agli in- contri settimanali degli Ambasciatori della Troika OSCE.
Molte sono state le occasioni in cui il Segretariato ha fornito quell’ele- mento decisivo che ha sbloccato una situazione ostica, e questo è stato molto spesso assicurato ben oltre il normale orario di lavoro da funzionari di ogni nazionalità che hanno identificato la Presidenza italiana come una Presidenza vicina all’Organizzazione. Questa percezione diffusa di un’Italia amica e sto- rica sostenitrice del dialogo e del multilateralismo anche in seno all’OSCE si
è rivelato un asset fondamentale nel “governare” l’Organizzazione coll’ausilio leale e inesausto del Segretariato.
Un esempio concreto permetterà di dimostrare il forte spirito di collabo- razione che si è creato tra Presidenza italiana e Segretariato durante il 2018. La Presidenza, e con essa l’Organizzazione tutta, si trovava nel mese di settembre in una situazione estremamente delicata. La mancata adozione dell’agenda per lo Human Dimention Implementation Meeting dell’OSCE, la più grande con- ferenza annuale sui diritti umani in Europa che si svolge ogni anno a Varsavia, ne metteva in seria discussione l’organizzazione. Il funzionario del Segretariato che assistette la Presidenza in quell’occasione quel venerdì, per riscontrare sol- lecitamente la nostra richiesta di consulenza, rinunciò ad un volo aereo prece- dentemente acquistato per motivi personali: egli avrebbe potuto appellarsi alla ristrettezza di tempi e lasciare l’ufficio per dirigersi all’aeroporto senza che for- malmente gli si potesse rimproverare niente. Ma evidentemente ritenne che la circostanza, e l’importante obiettivo che perseguivamo in quell’occasione, meri- tasse un tale sacrificio personale.
Nel nostro anno di Presidenza la cooperazione con il Segretariato, come appena descritta e realizzata nel solco dei precedenti di altre Presidenze tra- scorse, si è arricchita anche di un ulteriore aspetto del tutto peculiare e che ha costituito un valore aggiunto di particolare significato: l’impiego di un fondo extra-bilancio OSCE, il cosiddetto Troika Fund, per le esigenze di finanziamento di parte delle attività da noi previste. Questo ha richiesto un esercizio di coor- dinamento particolarmente complesso poiché era necessario assicurare la coe- renza tra gli obiettivi della nostra Presidenza e le rigide regole procedurali ed amministrativo-contabili dell’OSCE. L’esercizio, seppur complesso e non senza vischiosità durante l’anno, si è tramutato in un precedente positivo che, seppur su scala minore, successive Presidenze potrebbero aver interesse ad imitare. Ma tale iniziativa, affatto inedita nella storia dell’OSCE, ha confermato, se mai ve ne fosse stato bisogno, lo straordinario spirito di cooperazione che ha caratterizzato il lavoro comune tra l’Italia e l’Organizzazione di Vienna onde permettere il rag- giungimento dei risultati di una Presidenza di successo.
Gestore del Troika Fund per le esigenze della Presidenza italiana è stato il
Liaison Officer presso il Segretariato OSCE: una convergenza di incarichi che
era avvenuta anche durante il 2017 in occasione della precedente Presidenza col
Liaison Officer nominato dall’Austria. In qualità di Project Manager di un fondo
OSCE regolato dalle norme dell’Organizzazione ma alimentato da fondi italiani, egli ha esercitato le proprie funzioni in sinergia con l’Unità di Coordinamento per la Presidenza italiana dell’OSCE e con il Capo della Task Force per l’organiz- zazione dei relativi eventi.
Il Troika Fund è stato utilizzato per molteplici tipologie di spese collegate alle attività della Presidenza in esercizio. Per citare soltanto le più significative si segnalano gli eventi organizzati in Italia dalla Task Force della Presidenza italia-
na1 comprese alcune spese del Consiglio Ministeriale di Milano (6-7 dicembre
2018); altri eventi supervisionati e/o organizzati dalla Task Force della Presiden- za italiana, con diversi gradi di coinvolgimento, assieme ad altri enti2; iniziative
(comprese quelle conviviali, promozionali e sportive) organizzate dalla Rappre- sentanza permanente d’Italia a Vienna; missioni di funzionari governativi italiani per attività collegate alla Presidenza; partecipazione di personalità esterne invi- tate ad eventi ed attività collegate alla Presidenza; esperti assunti a vario titolo presso la Rappresentanza permanente a Vienna e l’Ufficio del Liaison Officer.
Il Troika Fund è stato inoltre utilizzato per coprire le spese per le attività dei seguenti Rappresentanti Speciali i cui oneri non potevano essere coperti con fondi OSCE altrimenti disponibili (Bilancio Unificato o Fondi extra-bilancio): Martin Sajdik, Special Representative in Ukraine and in the Trilateral Contact
Group (TCG); Rudolf Michalka (dal primo settembre 2018 – dal primo gennaio
al 31 agosto 2018 Guenther Baechler), Special Representative for the South Cau-
casus; Paola Severino, Special Representative on Combating Corruption; Franco
Frattini, Special Representative for the Transdniestrian Settlement; Anna-Kathari- na Deininger, Matteo Pugliese, Samuel Goda, Riccardo Pozzi, Special Represen-
tatives on Youth and Security.
Nonostante la complessità di un anno caratterizzato dal perdurare del- le tensioni tra alcuni Stati partecipanti, soprattutto per ciò che riguarda la cri- si ucraina ed altri conflitti protratti, la Presidenza italiana dell’OSCE nel 2018 verrà certamente ricordata presso il Segretariato, come ha sottolineato più vol- te il Segretario Generale Greminger, anche per un livello di cooperazione con quest’ultimo particolarmente fruttuosa. Da parte dell’Italia al Segretariato non è mai mancata, ad ogni livello e su ogni materia, chiarezza sulle nostre posizio- ni, trasparenza e disponibilità al dialogo. Al contempo, abbiamo potuto sempre contare su un Segretariato leale e disposto a lavorare in piena convergenza di in- tenti onde veicolare quel messaggio politico sulla necessità di rilancio dell’Orga- nizzazione, e più in generale della diplomazia multilaterale, che può rappresen- tare uno dei legati più significativi della nostra leadership dell’OSCE nel 2018.
1 Oltre al Consiglio Ministeriale di Milano, gli eventi direttamente organizzati dalla Task Force OSCE
del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale durante la Presidenza italiana 2018 sono stati i seguenti: a) la Conferenza OSCE sull’antisemitismo (Roma, 29 gennaio); b) la Conferenza OSCE sull’antiter- rorismo (Roma, 10-11 maggio); c) il Secondo incontro preparatorio del XXVI Forum economico ed ambien- tale OSCE (Venezia, 23-25 maggio); d) la Conferenza sulla sicurezza cibernetica (Roma, 27-28 settembre).
2 Appartengono a questa fattispecie le seguenti iniziative: a) il workshop in collaborazione con il Consi-
glio per Ia Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria dal titolo Technical workshop on invasive
pests and diseases threatening forestry and agriculture in Southern Caucasus and neighbouring regions (Roma,
27-28 giugno); b) la Conferenza, in collaborazione con l’Istituto Affari Internazionali, sulla lotta contro la corruzione transnazionale nell’area OSCE (Roma, 12-13 novembre); c) l’evento celebrativo, in collaborazione con l’Ufficio dell’Alto Commissario OSCE sulle minoranze nazionali, del X anniversario delle Raccoman- dazioni di Bolzano (Udine, 15-16 luglio); d) il side event organizzato al Consiglio Ministeriale di Milano dall’Istituto Affari Internazionali dal titolo Transnational environmental crime. A multilevel approach to face