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6. SCHEDE SINOTTICHE DELLE 24 AUTORITÀ PORTUALI

6.13 Autorità Portuale di Marina di Carrara

Autorità Portuale Marina di Carrara

Posizione Latitudine: 44° 02’ 08’’ N

Longitudine: 10° 02’ 28’’ E

Dati di traffico 2014 Merci: 1.667.548 tonnellate; 384 TEU Crocieristi: 1.550 unità

Pagina web ambientale -

Certificazioni -

Piano rifiuti

Piano approvato con DGR n. 770 del 1/8/2005 della Regione Toscana

Aggiornamento approvato con DGR. n. del 7/1/2008 della Regione Toscana e voto del 27/2/2008 della Provincia di Massa Carrara

Aggiornamento approvato con DGR n. 107 del 19/2/2014 della Regione Toscana e successivamente con deliberazione n. 12 del 13/3/2014 del Commissario Straordinario della Provincia di Massa Carrara

Pianificazione territoriale

PRP vigente approvato con decreto ministeriale n. 1007.894 del 27/4/1981 Nuovo PRP adottato con delibera del 16/11/2012 del Comitato Portuale

POT 2016–2018 approvato con delibera n. 14 del 16/11/2015 del Comitato Portuale Programma triennale delle opere pubbliche 2016-2018

Altro Progetto Tetti fotovoltaici portuali

Il porto di Marina di Carrara è inserito nel master plan nazionale per le Autostrade del Mare ed è direttamente connesso ai corridoi europei per il trasporto delle merci attraverso il raccordo ferroviario portuale. Lo scalo, contiguo ai caselli della rete autostradale nazionale, è dotato, inoltre, di un’area retro-portuale attrezzata distante circa 500 m.

Il porto, composto da un singolo bacino ricavato da due frangiflutti, è dotato di 4 banchine in grado di ospitare navi con pescaggio di 10 m e lunghezza di 200 m e dispone di un totale di 51.000 m2 di aree di banchina per il deposito delle merci.

6.13.1 Trasporto merci

Il porto vanta una vocazione consolidata collegata alla movimentazione di merci varie in colli (blocchi di marmo e granito, coil, prodotti siderurgici, ecc.)[182]. Per quanto riguarda i prodotti lapidei, i graniti che sbarcano nello scalo toscano provengono principalmente dall’India e dal Brasile e per la restante parte dall’Africa meridionale e dall’Europa settentrionale. I marmi di Carrara lavorati che vengono imbarcati nel porto sono destinati soprattutto agli Stati Uniti, all’Estremo Oriente, al Golfo Persico e al Mar Rosso, mentre, relativamente ai blocchi non lavorati o informi, le destinazioni principali sono l’Africa settentrionale e il Mediterraneo sud-orientale. Sul porto gravitano anche le attività dei Cantieri Apuani e della Nuova Pignone, quest’ultima qualificata nella produzione e spedizione via mare di impianti industriali attinenti all’allestimento di piattaforme galleggianti per l’estrazione del greggio e del gas. Il traffico di rinfuse liquide è praticamente assente nello scalo toscano, mentre una linea regolare di trasporto contenitori è attiva dal 1998. Nella tabella 6.26 vengono riportati i dati di traffico merci per gli anni 2005–2014.

Tabella 6.26 - Traffico merci (in tonnellate) nel porto di Marina di Carrara nel periodo 2005-2014

Fonte: Assoporti

I dati del 2014 evidenziano una contrazione rispetto all’anno precedente sia per quanto riguarda la movimentazione complessiva del porto – che si è attestata sugli 1,7 milioni di tonnellate (-7%) – sia per tutti gli altri indicatori di traffico caratterizzati da statistiche negative. In particolare, si conferma l’azzeramento del traffico delle merci su rotabili, iniziato già nel 2013, a seguito della chiusura della linea Ro/Ro con la Sardegna, mentre per quanto riguarda i traffici di rinfuse solide, di merci in contenitore e di altre merci, sono stati registrati dei cali rispettivamente del 21, del 44 e del 4% rispetto al dato dell’anno precedente.

Il confronto fra la movimentazione delle merci del 2014 con il 2005 mostra una sensibile contrazione che riguarda tutti i segmenti commerciali (figura 6.32). In particolare, se le rinfuse liquide e le merci su rotabili confermano valori nulli (nonostante i valori ragguardevoli raggiunti dal traffico Ro/Ro negli anni dal 2010 al 2012), le rinfuse solide diminuiscono del 71%, le merci su contenitore del 99% e le altre merci del 29%. Complessivamente, il traffico totale del porto è diminuito del 46%.

Figura 6.32 - Traffico merci (in tonnellate) nel porto di Marina di Carrara nel periodo 2005-2014; fonte:

Assoporti

A seguito dell’esclusione dai traffici dal porto toscano delle merci su rotabili, che negli anni antecedenti al 2013 erano arrivati a pesare per quasi la metà del traffico totale, nel 2014 la quota preponderante del volume complessivo di merci è quello delle altre merci e delle merci alla rinfusa solide, con percentuali rispettivamente dell’83% e del 17% (figura 6.33).

0 500.000 1.000.000 1.500.000 2.000.000 2.500.000 3.000.000 3.500.000

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Rinfuse liquide Rinfuse solide Contenitori Ro/Ro Altre merci

182

Figura 6.33 - Traffico merci (in percentuale) nel porto di Marina di Carrara nel periodo 2005-2014; fonte:

Assoporti

L’andamento del traffico unitizzato di contenitori, dopo il picco osservato nel 2010 con quasi 8.000 TEU, ha subito un drastico calo. Nel 2014 sono soltanto 384 i TEU movimentati nel porto, sia pure in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente (figura 6.34).

Figura 6.34 - Traffico contenitori (in TEU) nel porto di Marina di Carrara nel periodo 2005-2014; fonte:

Assoporti

6.13.2 Trasporto passeggeri

Il traffico passeggeri nel porto è legato esclusivamente al settore del turismo crocieristico (tabella 6.27 e figura 6.35).

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Rinfuse liquide Rinfuse solide Contenitori Ro/Ro Altre merci

0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

TEU

Tabella 6.27 - Trasporto crocieristi nel porto di Marina di Carrara nel periodo 2005-2014

Fonte: Assoporti

Dall’analisi dei dati si può notare l’iniziale boom registrato nel 2008 e nel 2009, rispettivamente con più di 27.000 e di 23.000 turisti transitati nel porto, pur con i limiti imposti dalle dimensioni dello scalo, dalla sua vocazione commerciale e dall’assenza di infrastrutture per i servizi alle persone.

Successivamente, il porto non è riuscito a mantenere lo stesso andamento con un primo calo nel 2010 – dovuto ad un’interruzione del servizio durante l’anno – sino ad arrivare al drastico azzeramento del traffico crocieristico osservato nel 2012. Su tale dato ha influito, senza dubbio, l’assenza dal calendario di diversi porti italiani della sponda tirrenica della programmazione 2012 della Costa Concordia – a seguito del naufragio avvenuto il 13 gennaio dello stesso anno – così come il successivo decreto salva-coste. Dopo un’iniziale ripresa osservata nel 2013, nel corso del 2014 i crocieristi scalati nel porto sono stati 1.550 (+25% rispetto all’anno precedente).

Figura 6.35 - traffico crocieristi (in unità) nel porto di Marina di Carrara nel periodo 2005-2014; fonte:

Assoporti

6.13.3 Pagina web e buone pratiche ambientali

Il sito web dell’Autorità Portuale per il momento non ha ancora previsto una sezione specifica dedicata alle tematiche di carattere ambientale.

Dal POT 2016-2018[183] risultano stanziati dei fondi per il progetto Tetti fotovoltaici portuali relativo all’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture dei capannoni del comprensorio del faro. Tali impianti si aggiungeranno a quelli già realizzati aventi una superficie di 3.500 m2 ed una potenza nominale di 368 kWp che nel 2013 hanno prodotto circa 374.542 kWh, coprendo quasi completamente il fabbisogno energetico annuale relativo all’illuminazione portuale[184].

0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Crocieristi Crocieristi

(n.)

2014 1.550

2013 1.237

2012 0

2011 11.493

2010 9.474

2009 23.137

2008 27.100

2007 0

2006 0

2005 0

184 6.13.4 Piano rifiuti da nave e residui del carico

Il Piano dei rifiuti del porto è stato approvato per la prima volta con DGR n. 770 del 1/8/2005, mentre la prima revisione triennale è stata approvata da parte della Provincia di Massa Carrara nell’anno 2008, dopo aver acquisito il parere di conformità della Giunta Regionale rispetto al Piano regionale dei rifiuti con DGR n. 1 del 7/1/2008[185].

Una nuova revisione del Piano dei rifiuti[186] è stata approvata con DGR n. 107 del 19/2/2014 della Regione Toscana e successivamente con deliberazione n. 12 del 13/3/2014 del Commissario Straordinario della Provincia di Massa Carrara[187]. L’obiettivo del Piano è quello di delineare l’organizzazione del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico, in modo che esso risponda ai criteri di facilità di accesso, efficienza ed economicità, attraverso l’affidamento del servizio stesso, con procedura ad evidenza pubblica, ad un unico soggetto concessionario di comprovata esperienza nel settore della gestione dei rifiuti e dotato delle necessarie risorse umane e materiali.

6.13.5 Pianificazione

Il PRP attualmente vigente è stato approvato con decreto ministeriale n. 1007.894 del 27/4/1981[188]. L’Autorità Portuale non si è ancora dotata di un nuovo PRP ed il Piano vigente, non essendo più in linea con le attuali esigenze del territorio e prevedendo opere non più conformi alle linee di sviluppo dell’ambito portuale, presenta una scarsa valenza pianificatoria.

Nel 2010 è stato promosso dal Comune di Carrara l’avvio del procedimento per l’accordo di pianificazione del porto commerciale e del porto turistico ai sensi dell’art. 21 della legge regionale n.

1/2005. Con delibera del Comitato Portuale n. 35 del 30/9/2010 sono state approvate le linee guida di indirizzo strategico per la redazione del PRP e il bando di gara per l’affidamento del relativo servizio successivamente aggiudicato dal Comitato Portuale con delibera n. 57 del 20/12/2010. Nel corso dell’anno 2011, l’ATI aggiudicataria della gara ha prodotto gli elaborati allo schema di massima del PRP con l’annesso waterfront, recepito dal Comitato Portuale con delibera n. 33 del 19/12/2011.

A seguito del parere di VAS positivo rilasciato dalla Regione Toscana, nel corso del 2012 è stato affidato all’università di Pisa l’incarico di procedere alla valutazione del rischio archeologico e ad una società privata l’incarico di eseguire i rilievi propedeutici agli studi idraulici relativi al fosso Lavello.

Nel novembre 2012, a seguito dell’insediamento del nuovo Presidente dell’Autorità Portuale, è ripresa l’attività istituzionale che ha portato all’adozione del nuovo PRP con delibera del Comitato Portuale del 16/11/2012.

Il Comune di Carrara, in data 25/7/2014, ha indetto la conferenza di servizi tra le strutture tecniche delle amministrazioni competenti dalla quale sono scaturite una serie di osservazioni a cui l’Autorità Portuale, per quanto di competenza, ha provveduto a dare risposta.

Nel 2015 l’Autorità Portuale ha avanzato richiesta al Consiglio Regionale della Toscana di modifica del nuovo Piano paesaggistico regionale di recente approvazione al fine di evitare possibili conflitti con il nuovo PRP[189].

Il Comitato Portuale, con delibera n. 14 del 16/11/2015, ha approvato il POT 2016-2018[190] che aggiorna la programmazione. Gli interventi previsti nel POT sono: il miglioramento funzionale ed ambientale dell’interfaccia porto-città; un intervento di dragaggio portuale suddiviso in tre lotti funzionali, necessari al raggiungimento dell’obiettivo di conseguire un fondale portuale sufficiente ad ospitare in sicurezza navi con circa 12 m di pescaggio; la realizzazione della piattaforma per lo stoccaggio dei rifiuti portuali prima del loro avvio allo smaltimento.

Il Comitato Portuale, con delibera n. 12 del 16/11/2015 ha approvato, unitamente al bilancio di previsione 2016 e al bilancio pluriennale 2016-2018, il Programma triennale delle opere pubbliche 2016-2018[191].