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6. SCHEDE SINOTTICHE DELLE 24 AUTORITÀ PORTUALI

6.1.6 Pianificazione

Il primo PRP fu approvato con decreto ministeriale n. 5902 del 28/10/1965. Il relativo progetto di variante, approvato con decreto n. 1604 del 14/7/1988 del Ministero dei Lavori Pubblici e tuttora vigente, distingue tre fasce d’intervento strettamente connesse tra di loro ed insieme tendenti ad assicurare il migliore funzionamento e la massima efficienza dell’intero complesso portuale in tutte le sue specifiche componenti.

Dopo un lungo iter progettuale l’Autorità Portuale, in collaborazione con il Comune di Ancona, ha adottato una variante al PRP, al fine di un aggiornamento delle attività alle mutate condizioni di volumi di traffico, tipologia, ecc., cui è stato dato il nome di Piano di sviluppo del porto (deliberazione n. 12 del 5/7/2005) ed i relativi atti sono stati trasmessi al CSLLPP nel 2007 che lo ha approvato il 30/5/2008. In seguito, l’Autorità Portuale ha deciso di interrompere l’iter di approvazione del Piano con provvedimento del Comitato Portuale n. 4 del 23/4/2013. Il procedimento relativo alla variante al Piano è stato sospeso a causa delle difficoltà emerse in sede di procedura di VIA, il cui superamento è apparso particolarmente critico sia in relazione alle difficoltà rappresentate dagli organi tecnico-ambientali, sia in relazione al notevole impegno economico connesso alle indagini necessarie. Le problematiche evidenziate riguardano le previsioni di Piano in rapporto alla frana di Ancona, il sistema viabilistico con la realizzazione del sottopasso prossimo alla Mole Vanvitelliana, l’allungamento della foce del fosso Conocchio oltre la diga foranea, ecc..

La mancata approvazione della variante al PRP ha generato una condizione difficoltosa su alcuni importanti processi di trasformazione dell’ambito portuale. Il disallineamento tra il Piano particolareggiato del porto (di competenza dell’amministrazione comunale) ed il PRP vigente ha reso necessaria una ridefinizione del quadro degli obiettivi. Il Comitato Portuale, con la deliberazione n. 4 del 23/4/2013, ha conferito mandato al Presidente e al Segretario Generale di avviare un nuovo percorso, d’intesa con il Comune di Ancona, finalizzato alla redazione di un nuovo Piano di sviluppo del porto. A tal fine è stato definito uno specifico percorso chiamato Agenda del porto, condiviso tra Autorità Portuale ed amministrazione comunale, esteso all’intero ambito portuale. Coerentemente agli obiettivi dell’Agenda del porto, l’Autorità Portuale e l’amministrazione comunale daranno attuazione alla strategia condivisa attraverso il ricorso agli strumenti più appropriati (nel caso di interventi competenti all’Autorità Portuale, è previsto il ricorso al decreto del Presidente della Repubblica n.

383/1994 o all’adeguamento tecnico-funzionale al PRP) per risolvere alcune criticità dello scalo quali la mancanza di spazi per le attività di espansione, la razionalizzazione delle destinazioni d’uso, la presenza di stabilimenti industriali a ridosso del porto. Tra gli ambiti prioritari di intervento su cui agire si è evidenziato lo sviluppo dell’infrastruttura a sostegno del traffico Ro/Pax, il potenziamento della rete ferroviaria sulla direttrice Ancona-Bologna, con soluzioni di intermodalità ferroviaria al fine di mantenere la posizione di leadership nei collegamenti merci e passeggeri con la Grecia. Le iniziative di breve periodo riguarderanno anche il coordinamento con le amministrazioni responsabili dei controlli allo sbarco per individuare soluzioni che, nel rispetto della sicurezza, possano consentire una velocizzazione del tempo necessario per attraversare il nodo portuale. Una prima riflessione sugli sviluppi di lungo periodo aveva portato allo studio relativo all’ampliamento del porto commerciale, la cosiddetta penisola. Relativamente a tale proposta, si stanno compiendo degli approfondimenti in merito alla fattibilità tecnica ed ambientale.

130 All’interno del POT 2015-2017[106], approvato dal Comitato Portuale con delibera n. 3 del 30/4/ 2015, è presente uno stato di avanzamento delle opere di grande infrastrutturazione. Le principali opere previste riguardano la realizzazione del molo foraneo di sopraflutto, il completamento e funzionalizzazione della nuova banchina rettilinea e dei piazzali retrostanti (1° e 2° stralcio funzionale), una vasca di colmata, una diga di sottoflutto e l’escavo per l’adeguamento dei fondali antistanti la nuova banchina rettilinea (banchine 26-28) alla quota prevista dal PRP (-14 m s.l.m.). Le opere elencate e le tempistiche aggiornate d’implementazione delle stesse sono presentate in dettaglio nell’allegato 2 del POT, “Resoconto degli interventi correlati a progetti in corso di realizzazione o da intraprendere” ai sensi dell’art. 29 del D.Lgs n. 133 del 12/9/2014.

Per le opere previste per il triennio 2016-2018 si rimanda all’aggiornamento del Programma triennale delle opere pubbliche predisposto dall’Autorità Portuale[107].

6.2 Autorità Portuale di Augusta

Autorità Portuale Augusta

Posizione Latitudine: 37° 10’ 56” N

Longitudine: 15° 11’ 51’’ E Dati di traffico 2014 Merci: 25.164.582 tonnellate

Passeggeri: - Pagina web ambientale -

Certificazioni -

Piano rifiuti

Piano approvato con decreto n. 12 del 15/2/2008 dell’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque della Regione Siciliana

Aggiornamento approvato nel 2010 dall’Autorità Portuale e trasmesso alla Regione Siciliana il 9/8/2012

Pianificazione territoriale

PRP approvato dal CSLLPP il 13/3/1963

Varianti al PRP approvate negli anni: 1966, 1980 e 1986 (vigente)

Nuovo PRP adottato in via preliminare nel settembre 2015 dal Comitato Portuale POT 2016-2018 approvato con deliberazione n. 10 del 30/11/2015 del Comitato Portuale Programma triennale delle opere pubbliche2016-2018

La baia di Augusta, sita in Provincia di Siracusa in Sicilia è inserita nelle reti TEN-T come porto strategico dell’Unione europea per la sua posizione baricentrica lungo le rotte del traffico internazionale. È il più grande porto naturale del basso Mediterraneo dove si trovano un importante porto commerciale, un polo industriale, una base militare e due darsene in pieno centro storico. La baia si divide in due parti: rada esterna e rada interna o porto megarese.

6.2.1 Trasporto merci

Il traffico delle merci è risultato stabile nel triennio 2010-2012 mantenendosi costantemente poco al di sotto dei 30 milioni di tonnellate movimentate. Nel biennio successivo, 2013-2014, i dati di traffico mostrano una tendenza negativa che ha raggiunto il valore minino negli ultimi dieci anni proprio nel 2014 con quasi 25,2 milioni di tonnellate di merce movimentate (tabella 6.4 e figura 6.4).

Tabella 6.4 - Traffico merci (in tonnellate) nel porto di Augusta nel periodo 2005-2014

Fonte: Autorità Portuale di Augusta e Assoporti

In tutti gli anni presi in considerazione, più del 90% del traffico merci del porto è dovuto alla movimentazione di rinfuse liquide, in particolare prodotti petroliferi e prodotti chimici, a causa della vicinanza del polo petrolchimico siracusano che comprende grandi impianti di raffinazione e di produzione di derivati del petrolio (figura 6.5).

Rinfuse liquide

(t) Rinfuse solide

(t) Contenitori

(t) Ro/Ro

(t) Altre merci

(t) Totale

(t)

2014 24.155.901 1.008.681 0 0 0 25.164.582

2013 25.335.516 1.610.778 0 0 0 26.946.924

2012 28.723.362 1.213.878 0 0 0 29.937.240

2011 27.886.737 1.065.572 0 0 0 28.952.309

2010 28.454.724 960.077 0 0 0 29.414.801

2009 25.725.915 742.455 0 0 0 26.468.370

2008 29.321.711 1.071.802 0 0 0 30.393.513

2007 31.554.171 1.500.200 0 0 0 33.054.371

2006 31.232.667 1.460.519 0 0 0 32.693.186

2005 31.972.101 1.448.426 0 0 0 33.420.527

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Figura 6.4 - Traffico merci (in tonnellate) nel porto di Augusta nel periodo 2005-2014; fonte: elaborazioni ISPRA su dati dell’Autorità Portuale di Augusta e Assoporti

Figura 6.5 - Traffico merci (in percentuale) nel porto di Augusta nel periodo 2005-2014; fonte: elaborazioni ISPRA su dati dell’Autorità Portuale di Augusta e Assoporti

6.2.2 Trasporto passeggeri

Il porto non effettua servizio passeggeri fatta eccezione per il 2013 quando, a seguito dell’attivazione di un collegamento con Malta, sono transitati 20.232 passeggeri.

6.2.3 Pagina web ambientale

Ad aprile 2016, sul sito web dell’Autorità Portuale non compaiono pagine dedicate a tematiche ambientali.

6.2.4 Piano rifiuti da nave e residui del carico

Il Piano[108], è stato approvato con decreto n. 12 del 15/2/2008 dell’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque della Regione Siciliana. L’Autorità Portuale ha provveduto all’aggiornamento triennale del Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico del porto che è stato trasmesso in data 9/8/2012 alla Regione Siciliana[109] ed e attualmente in fase di VAS regionale[110].

0 5.000.000 10.000.000 15.000.000 20.000.000 25.000.000 30.000.000 35.000.000

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Rinfuse liquide Rinfuse solide Contenitori Ro/Ro Altre merci

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Rinfuse liquide Rinfuse solide Contenitori Ro/Ro Altre merci

6.2.5 Pianificazione

Il PRP fa ancora riferimento al progetto redatto nel 1963 dall’ufficio del Genio Civile di Palermo e successivamente oggetto di varianti approvate nel 1966, 1980 e 1986. La variante al PRP del 1986, ad oggi vigente, contiene alcuni progetti strategici su cui è impegnata l’Autorità Portuale e tra gli interventi previsti si riporta l’adeguamento di un tratto di banchina e l’attrezzaggio con gru a portale, il nuovo terminal contenitori e l’ampliamento dei piazzali.

L’Autorità Portuale, d’intesa con i Comuni interessati, ha elaborato una nuova stesura del PRP, con il presupposto di favorire lo sviluppo dei traffici commerciali del porto. Il nuovo PRP è stato adottato in via preliminare dal Comitato Portuale con delibera n. 9 del 21/9/2015[111]. Nel contempo è in corso la procedura di VAS regionale per la definitiva approvazione. Il nuovo PRP contiene la previsione di alcuni progetti strategici, in particolare la suddivisione della rada di Augusta in 5 ambiti aventi caratteristiche diverse nei quali verranno sviluppati diversi progetti (ambito urbano, porto commerciale, distretto della cantieristica, porto industriale, hub contenitori e distripack). Per il settore hub è prevista la realizzazione di una cassa di colmata per dare inizio alla bonifica della rada. Al momento è stata avviata la procedura di verifica di assoggettabilità a VIA del progetto per la realizzazione di banchine contenitori nel porto commerciale.

Nel POT 2016-2018[111], approvato con la deliberazione n. 10 del 30/11/2015 del Comitato Portuale, sono riassunti i lavori programmati tra cui il rifiorimento e il ripristino della diga foranea del porto;

l’acquisizione di aree e la realizzazione di piazzali attrezzati nel porto commerciale; installazioni di port security; l’aggiornamento del PRP e gli studi propedeutici all’individuazione degli interventi prioritari; lo scalo e il collegamento fra il porto e la linea ferroviaria Catania-Siracusa; alcune opere di dragaggio fondali; una banchina portuale e piazzali attrezzati a Megara Gennalena per rilanciare il settore delle manutenzioni navali e nell’area Pantano Daniele destinata ad ospitare attività di cantieristica e officine navali.

Il Programma triennale delle opere pubbliche 2018 è disponibile nella scheda n. 2 del POT 2016-2018.

Il 15/11/2010 è stata firmata una convenzione tra l’Autorità Portuale ed il MIT con la quale è stato assegnato un finanziamento di 85 milioni di euro a valere sui fondi PON Reti Mobilità 2007-2013, per le opere su indicate facenti parte della scheda Grandi Progetti.

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