2.3. LE CARATTERISTE DEL GIOCO E DEI GIOCATORI D’AZZARDO ONLINE
2.4.4. Come l’azzardo nutre le mafie
Negli ultimi anni il mercato italiano del gioco d‟azzardo ha vissuto numerosi interventi di progressiva legalizzazione e liberalizzazione del settore con una conseguente crescita dell‟offerta ludica in tutto il Paese. Oggi il settore del gioco d‟azzardo rappresenta così la terza industria italiana e, nonostante la crisi economica non è stato danneggiato, e, anzi, ha visto aumentare il giro di affari che è stimato in 76,1 miliardi di euro annui. A questi numeri, è opportuno aggiungere l‟ulteriore fatturato registrato dal gioco illegale. La Commisione Antimafia ha stimato in 50 miliardi di euro il giro d‟affari delle cosche legato all‟azzardo. La Consulta Nazionale delle Fondazioni Antiusura ha recentemente dichiarato che il gioco d‟azzardo è la seconda causa di ricorso a debiti e/o usura in Italia (Libera, 2013).
51
A tale proposito si veda il contributo Capitanucci D. (2010), “Figli d‟azzardo. Gioco d‟azzardo patologico e trascuratezza dei figli: un tema di cui occuparsi”, in Picone F. (a cura di), Il gioco d‘azzardo patologico, Carocci, Roma.
Tutto ciò rappresenta un costo sociale per la collettività: il proliferare del mercato illegale e l‟intensificarsi delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali in questo settore. Inoltre, la crisi economica52 che oggi a livello globale, e più nello specifico a livello nazionale, siamo chiamati ad affrontare, ha permesso un forte aumento del settore dei gioco d‟azzardo – dovuto al bisogno di incrementare le entrate fiscali – associato a un crescente numero dei giocatori affetti da patologie gioco-correlate.
Tale situazione ha favorito la creazione di un regime nel quale le organizzazioni criminali operano facilmente53. L‟interesse dalla criminalità organizzata è dovuto all‟enorme giro di affari generato dall‟azzardo che risulta essere un affare d‟oro, utile per riciclare denaro sporco, per reclutare nuovi soggetti “disperati e indebitati” a causa del fenomeno dell‟usura.
Sebbene tale settore sia stato analizzato sotto molteplici aspetti, quel che risulta più difficile è riuscire a mettere in evidenza la relazione tra gioco d‟azzardo e organizzazioni criminali. La principale difficoltà risiede nel riuscire a reperire dati significativi: ciò perché già per la natura e le caratteristiche intrinseche di uno dei due soggetti che partecipa a questo rapporto, le organizzazioni criminali, risulta difficile ricavare dati e ancora di più lo diviene se si desidera analizzare il nesso causale fra gioco d‟azzardo, che detiene un‟utenza spesso sommersa, e criminalità organizzata.
Tuttava, secondo le stime dell‟Eurispes (2012), il gioco d‟azzardo rappresenta per le organizzazioni criminali all‟incirca il 13,1% del loro fatturato. Secondo la Guardia di Finanza54 il gioco illecito non solo finisce con il sottrarre risorse allo Stato, in quanto produce evasione fiscale, sia gli interessi della collettività in quanto ne sottrae risorse finanziarie. L‟infiltrazione delle suddette organizzazioni finisce con il danneggiare l‟economia legale: è stato stimato che i danni corrispondono quasi all‟1,7% del PIL nazionale.
52
La crisi – che può essere di ordine sociale, politico e culturale, oltre che economico – «può essere esiziale o salutare mai lascia le cose così come le ha trovate dopo il suo insorgere», in questo caso in relazione all‟affermazione e alla proliferazione del settore ludico e dei comportamenti d‟azzardo (Colloca, 2010, pg. 5).
53
Sul tema, vale la pena citare lo studio di Moodie (2002), che sostiene come il gambling sia diventato uno dei business chiave delle organizzazioni criminali.
Attraverso un‟analisi statistica dei dati raccolti dalla Ontario Illegal Gaming Enforcement
Unit relativi alle denunce, ai report di polizia e ad atti giurisdizionali inerenti al gambling, il
settore dell‟azzardo risulta essere il principale mezzo di introito per le organizzazioni criminali tradizionali. Soprattutto le attività come le scommesse illegali, le bische e le videolottery sono risultati la base del gambling illegale. Inoltre, i fondi derivanti da usura, riciclaggio e corruzione sono apparsi la principale fonte di denaro utilizzata poi in business legali ma pur sempre gestiti da associazioni di tipo mafioso. Siccome raramente questo genere di reati sfocia in condanne di tipo detentivo, questo studio ha permesso di scrivere e far approvare norme che permettano di smantellare queste organizzazioni nella più funzionale delle maniere: il sequestro e l‟espropriazione delle strutture finanziarie.
54
VI Relazione del Comitato Commissione Antimafia, “Relazione della Commissione parlamentare d‟inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, sui profili del riciclaggio connessi al gioco lecito e illecito”, a cura di Luigi Li
Giotti, 2012, reperibile al sito internet:
Naturalmente, le modalità di manipolazione all‟interno del sistema sono numerose e si realizzano attraverso svariate tecniche (si veda tabella 6). Alcuni clan sono in grado di ottenere55:
- la concessione, attraverso prestanome, di sale bingo e punti scommesse;
- di imporre ai commercianti il noleggio di videogiochi, in alcuni casi (ma non sempre) truccati;
- di gestire bische clandestine e il gioco d‟azzardo, promuovendo il toto e il lotto nero, e le corse ippiche clandestine;
- di inserirsi nel segmento del gioco d‟azzardo online, in espansione, meno rischioso e che gradualmente sostituirà le bische e il gioco in nero;
- di riciclare denaro sporco, anche attraverso l‟acquisto fraudolento di biglietti legali vincenti;
- di praticare prestiti a usura nei confronti dei giocatori incalliti.
Bisogna precisare, però, che il mercato clandestino non passa però solamente per le mani della criminalità organizzata. Infatti, il gioco irregolare molto spesso si realizza mediante una serie di complicità, che vede coinvolti anche gli stessi esercenti che contravvengono alle norme per guadagnare un surplus rispetto a quanto realmente gli spetti. Ciò si verifica principalmente nel caso delle c.d. Newslot, dove basta alterare il collegamento alla rete telematica, in modo tale che l‟intero flusso dei dati non possa essere registrato e di conseguenza tenuto sotto controllo; con tutto ciò che ne consegue dato che l‟intero sistema d‟imposizione fiscale si regge, proprio, sul flusso di informazioni56.
Tab. 6 – Casi d‘infiltrazioni mafiose nel settore del gioco d‘azzardo
Clan Settore d’intervento Area geografica di affari
Misso Sale Bingo, Video-poker, Slot-machine Napoli
Mazzarella Sale Bingo, Video-poker, Slot-machine Napoli
Inzerillo Sale Bingo Caserta e provincia, Emilia-
Romagna
Cosca di Villabate Centri scommesse Villabbate-Bagheria (PA)
Lo Piccolo Estorsioni sale gioco Sicilia-Chivasso (TO)
Crimaldi Estorsioni videogiochi e slot machine Acerra (NA)
55
Per una disamina generale del modus operandi delle organizzazioni criminali nel settore della criminalità, si veda, fra gli altri:
- Confesercenti (2011), I giochi delle mafie. Gli interessi delle organizzazioni criminali
nel mercato del gioco, reperibile al sito internet: http://www.sosimpresa.it/userFiles/File/Documenti4/audizione_cnel_giochi_maggio_20 11.pdf (accesso verificato il 25/02/2018).
- Li Giotti L. (2012), Sintesi della relazione sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel
gioco lecito e illecito, in op. cit. nota 50.
- Poto D., Azzardopoli. Il paese del gioco d‘azzardo. Quando il gioco si fa duro le mafie
iniziano a giocare. Numeri, storie e giro d‘affri criminali della ―terza impresa italiana‖, 9 gennaio 2012, pg . 30.
- Moccia A.M. (2015), Gioco d‘azzardo, Droga e riciclaggio. I mali d‘Italia, Falco Editore, Cosenza.
56
Rapporto “Il gioco d‟azzardo tra legale e illegale. Un focus sul Piemonte”, Osservatorio
Libera Piemonte, anno 2012, reperibile al sito internet:
http://www.cr.piemonte.it/dwd/organismi/osser_usura/2012/giocoazzardo.pdf (accesso verificato il 25/02/2018).
Clan Settore d’intervento Area geografica di affari
Pelle-Gambezza Estorsioni sale gioco San Luca (RC) – Piemonte
Madonna Videopoker – riciclaggio centri
scommesse
Sicilia
Di Donna Distribuzione videopoker La Spezia – Massa Carrara
Gionta-Gallo-Cavaliere Videopoker Torre Annunziata (NA) – La
Spezia – Massa Carrara
La Torre Imposizione videopoker Mondragone (CE)
Tavoletta Monopolio noleggio videopoker Litorale Domizio-Flegreo
Amato - Belforte Imposizione videopoker S. MariaCapua Vetere, San
Prisco-Castel Morrone (CE) Vicientino-Pasimeni-
Vitale-Penna
Monopolio estorsione videopoker-slot Mesagne (BR) Albania
Condello Monopolio gestione videopoker Reggio Calabria
Libri-Zondato Monopolio gestione videopoker Reggio Calabria
Parisi-Capriati Riciclaggio soldi, biglietti Lotto,
Superenalotto, Gratta e Vinci
Bari
Mancuso Acquisto biglietti vincenti Superenalotto Locri
D‟Agati-Villabate Scommesse clandestine Bagheria
Labate Corse clandestine ai cavalli Zona sud Reggio Calabria
Vollaro Estorsioni videogiochi e slot machine Portici (NA)
Brandi Estorsioni videogiochi e slot machine Napoli
Cava Estorsione vincita. Superenalotto Avellino e provincia
Grimaldi Estorsione vincita e slot machine Napoli (NA)
Aparo Estorsione videogiochi e slot machine Siracusa
Santapaola Società giochi e scommesse Catania e provincia
Madonia Riciclaggio soldi sale. Scommesse e sala
giochi
Caltanissetta
Terracciano Scommessse clandestine. Avvenimenti
sportivi.
Toscana
Tornese Raccolta illegale scommesse online Monteroni (LE)
Bottaro-Attanasio Mercato macchinette e videopoker Siracusa
Moccia Sale Bingo Napoli e provincia-Ferrentino
(FR)
Schiavone Videopoker, roulette, poker online
illegali
Caserta e provincia – Modena e provincial – Basso Lazio
Zaza Bisca e poker Sanremo
D‟Alessandro Calcio scommesse, scommesse point Napoli e provincia
Fabbrocino Scommesse gare clandestine cavalli Ottaviano (NA)
Mallardo Scommesse gare clandestine cavalli Giugliano (NA)-Basso
Strisciuglio Scommesse gare clandestine cavalli Bari
Clan Autoctoni ex Banda Magliana
Scommesse, Sale bingo Roma
Valle-Lampada Noleggio videopoker-slot machine Milano e provincia
Belfiore Bische clandestine e totonero Torino
Camorra e „ndrangheta Mercato macchinette e videopoker, Sale Bingo
Modena
Fonte: rielaborazione su dati in Libera (2013) inerenti ad atti della Magistratura, del
Ministero dell‟interno, della Dia e della Commissione d‟inchiesta sulla mafia
Analizzando i dati nazionali di gioco, emerge come le regioni italiane in cui si gioca di più sono Sardegna, la Sicilia, la Calabria, la Campania, il Molise e l‟Abruzzo (IPSAD 2013-2014). Risulta importante questo aspetto perché proprio in queste regioni, l‟infiltrazione della criminalità organizzata ha raggiunto picchi particolarmente significativi e dalle informazioni presentate in tabella è possibile trarre una prima riflessione: il settore del gioco illegale in Italia ha assunto una forma di reticolato, riuscendo ad ampliare il proprio mercato (parallelamente al settore di
gioco legale) attraverso la proliferazione di svariate tipologie di gioco, tanto su rete fisica quanto online.
Per avere un quadro chiaro del modus operandi delle diverse organizzazioni criminali, risulta importante fare una piccola disamina dei diversi giochi presenti sul territorio italiano.
I casinò confermano il primato tra gli strumenti preferiti e più agevoli per il riciclaggio del denaro sporco. Ben si comprende come in pochissimo tempo e soprattutto senza grandi rischi, si ottiene la possibilità di uscire con soldi puliti57.
Le sale Bingo, anche se in diminuzione, costituiscono un comparto di grande interesse per le organizzazioni criminali sotto un duplice aspetto: sia per la società di gestione stessa; sia per tutto ciò che attiene le concessionarie della gestione della rete telematica. Negli ultimi anni si è assistito a un doppio fenomeno: da un lato, l‟aggiudicazione a prezzi non economici di tali concessioni e, dall‟altro il proliferare di punti di scommessa, alcuni dei quali chiaramente inseriti in una rete territoriale conosciuta per la presenza di un circuito criminale58.
Per ciò che attiene, invece, alle slot-machine, anche se spesso si ritiene che siano uno degli strumenti più abusati dalle organizzazioni criminali, così non è, ciò perché esse (ad oggi) sono fra gli apparecchi più difficili da manomettere, finendo così con lo spingere tali organizzazioni a studiare tecniche sempre più sofisticate per riuscire ad alterare il flusso informativo atto a “limitare” il profitto degli ingenti incassi ricavati dallo Stato. In tal modo, si elude il pagamento del 12% delle tasse facendo impennare i guadagni. Sono almeno 41 i clan che in Italia si dividono il mercato del gioco d‟azzardo e oltre 400.000 le slot presenti sull‟intera penisola. Roma ha il primato per il numero di sale presenti sul territorio; arrivano a 294 con più di 50 mila slot distribuite tra Roma e provincia. Da notare che Roma è capitale anche nel Bingo59.
Altro settore vittima delle infiltrazioni criminali è quello delle corse ippiche, quest‟ultimo si caratterizza per il fatto che si passa dalle irregolarità nella gestione delle scommesse presso i punti Snai, all‟alterazione dei risultati stessi attraverso accordi occulti tra scuderie o driver fino ad arrivare ad atteggiamenti intimidatori verso i fantini o alla pratica del doping sugli animali.
Accanto a questi esempi, è naturale pensare che un ruolo di rilievo viene offerto dallo spazio online nell‟area dell‟azzardo60, che fino a poco tempo fa rappresentava
57
Risulta importante ricordare che, dal posizionamento del mercato dei beni illeciti il criminale ha già tratto un primo beneficio, non importando se esso chiuda da un punto di vista prettamente contabile in pari o in perdita. Ciò che conta è riuscire a “lavare” il bene dalla sua origine delittuosa (per esempio, se entra in possesso di 200.000 euro derivati da una rapina e successivamente riesce a ricavarne anche la metà ma puliti, risulta tutto guadagnato per il criminale). Per una disamina sul tema si rimanda a: Razzante R. (2011), La
regolamentazione antiriciclaggio in Italia, Giappichelli, Torino.
58
Libera, 2013.
59
Torresani A., ―Azzardopoli‖, il dossier sul fenomeno in Italia, in La Discussione, 10 gennaio 2012; Tizian G., Così la n‘drangheta sfrutta il business delle slot machines, in
Gazzetta di Modena, 15 aprile 2012.
60
L‟Aams, secondo quanto disposto dal art. 1 commi 50-51 della legge 27 dicembre 206 n.296, conduce specifiche forme di monitoraggio della rete internet al fine di rimuovere siti
la terra ideale per le organizzazioni criminali, in quanto esente da controlli e dalla vigilanza dello Stato61. La rete ha favorito gli scambi “anonimi” di denaro, nonché l‟investimento di ingenti flussi stranieri di denaro sporco e di impossibile localizzazione.
Si è così creato un evidente, quanto dannosa, disparità di trattamento sia da un punto di vista normativo tra i vari stati, e anche numerosi svantaggi connessi all‟appartenenza ad un mercato legale nel quale ci si muove in norme complesse e di difficile interpretazione. Alla luce di ciò si ritiene necessaria un‟armonizzazione delle norme a livello comunitario, allo scopo di evitare possibili zone grigie che finiscono per essere terreno fertile per le organizzazioni criminali.
Nella poliedrica realtà delle tecniche adoperate dalle organizzazioni criminali nel settore dei giochi legale, inoltre, non bisogna dimenticare il fenomeno dell‟usura. L‟avvento della crisi economica da una parte e la chiusura degli istituti di credito dall‟altra, hanno finito con il favorire questo settore, ciò perché per le sue caratteristiche quali l‟immediatezza di disporre somme di denaro e la facilità di accesso, finiscono con il renderlo un canale privilegiato. Il soggetto che accetta il prestito, assume un debito che non necessariamente è solamente economico, bensì inteso come un possibile favore che all‟occorrenza dovrà corrispondere62.
Nelle bische clandestine, il gestore prende il 5% delle somme vinte e presta i soldi a usura ai partecipanti con tassi d‟intersse del 20% e con un ulteriore aumento del 20% per ogni giorno di ritardo nella restituzione. Queste bische sono gestite da elementi criminali che spesso si servono di uomini aramati, pronti a intervenire, qualora sorgano problemi.
La criminalità organizzata, inoltre, ricicla denaro comprando dai cittadini i biglietti vincenti di Gratta e Vinci, Lotto, Super Enalotto, pagando un sovraprezzo che va dal 5% al 10%63. Ad informare tali organizzazioni su come mettere le mani sul biglietto vincente, ci pensano i gestori delle rivendite del lotto o i titolari delle agenzie di scommesse. E le mafie pagano subito e di più.
Secondo le stime di Sos impresa, il denaro movimentato dal gioco illegale sarebbe più di 4 miliardi di euro, di cui 3 miliardi e seicento milioni gestito direttamente dalle organizzazioni mafiose, senza contare gli introiti dell‟usura finalizzata al gioco d‟azzardo, circa 750 milioni e della richiesta di pizzo, di circa 400 milioni di euro (Confesercenti-Fipac, 2013).
Per contrastare i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nell‟ambito dei giochi e delle scommesse, nel 2002 è nato un nuovo settore investigativo, quello della “polizia dei giochi e delle scommesse”. Le aree di intervento sono numerose. Si occupa di illeciti nel settore dei giochi: dalle sale bingo agli ippodromi, dagli
contenenti offerte di gioco in assenza del prescritto titolo autorizzato, ovvero in violazione delle norme di legge in mteria di gioco.
61
La legge n. 88 del 2009 (c.d. legge comunitaria 2008) ha obbligato alla tracciabilità dei dati anagrafici dei vari giocatori nonché del loro codice fiscale. Sul punto si rimanda al resoconto n. 81 della “Commissione Parlamentare d‟inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere”.
62
Libera, 2013.
63
Ciociola P., Le mafie riciclano anche i successi del gratta e vinci, in Avvenire, 10 gennaio 2012.
apparecchi d‟intrattenimento alle scommesse clandestine. Così come del condizionamento del regolare andamento delle gare, delle corse clandestine di cavalli, dell‟usura, delle reti telematiche realizzate per raccogliere, tramite computer, scommesse illegali in tutto il mondo. E ancora delle estorsioni a danno di operatori del settore. Il nucleo centrale della polizia dei giochi e delle scommesse fa parte del Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine e coordina altri 26 nuclei interprovinciali. Questi sono istituiti all‟interno delle sezioni criminalità organizzata delle squadre mobili distrettuali. Anche in tutte le altre questure però sono presenti per ogni squadra mobile almeno due operatori specializzati. Sono più di 400 in tutta Italia gli agenti che appartengono a questo comparto organizzato in maniera capillare per prevenire e contrastare al meglio l‟infiltrazione della criminalità organizzata, sempre più attratta dai guadagni legati a questo settore.
Inoltre, il Decreto n. 231 del 21 novembre 2007, noto come “Decreto antiriciclaggio”64, tenta di porre un freno ai tentativi di infiltrazioni criminali nel settore dei giochi, attraverso la predisposizione di specifici presìdi. A tal riguardo preme sottolineare come la normativa italiana sia stata ritenuta una delle più efficaci vigenti in Europa, nonché presa come paradigma da altri ordinamenti limitrofi. L‟art. 14, individua tra i destinatari della normativa: i) le case da gioco in presenza delle autorizzazioni dell‟A.A.M.S.; ii) coloro che svolgono attività di offerta di giochi o scommesse con vincite in denaro sia attraverso la rete internet che altre reti telematiche o di telecomunicazioni (in presenza o in assenza delle autorizzazioni); iii) coloro che svolgono attività di offerta di giochi o scommesse con vincite in denaro su rete fisica in possesso delle regolari concessioni.
Il decreto prevede una struttura di controllo gerarchica che passa anche attraverso gli stessi operatori delle sale da gioco.
Per questo settore Questo adempimento, attraverso l‟art. 41 che disciplina l‟obbligo di Segnalazione di Operazioni Sospette (S.O.S.)., obbliga – quando si sappia, si sospetti, ovvero si abbiano motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio – ad effettuare una segnalazione all‟Unità di Informazione Finanziaria65. Per agevolare gli operatori nella valutazione sull‟opportunità della S.O.S, il Ministero dell‟Interno, con decreto del 17 febbraio 2011, individua i c.d. “indicatori di anomalia”.
64
Si veda sul punto Arena M., Presilla M. (2012), Giochi, scommesse e normativa
antiriciclaggio, Filodiritto, Bologna.
65
L‟Unità di Informazione Finanziaria è la struttura nazionale incaricata di ricevere dai soggetti obbligati, di richiedere ai medesimi, di analizzare e di comunicare alle autorità competenti le informazioni che riguardano ipotesi di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.
Sebbene la dimensione individuale del gambling rivesta un notevole interesse con riferimento ai processi di cura della patologia e di sostegno psicologico diretti al giocatore d‟azzardo patologico, appare non di meno evidente come trattare di questo fenomeno significhi necessariamente contestualizzarlo, riconoscendo la pluralità di dimensioni socio-relazionali, economico-politiche e normative come fattori protettivi o amplificatori dei comportamenti di gioco, poiché determinanti le “caratteristiche strutturali” dell‟individuo.
In questo contributo, si intende proporre una breve sintesi ed una comparazione, laddove possibile, di alcuni casi nazionali in materia di gioco d‟azzardo (Germania, Svezia, Regno Unito, Francia, Spagna, Stati Uniti), volta alla ricostruzione comparata delle definizioni di gioco e delle politiche d‟intervento nel contesto europeo e statunitense, quali elementi direttamente correlati ai processi di vittimizzazione del giocatore, nonché al gradiente criminogeno sotteso al poliedrico mondo del gambling.
L‟analisi dei quadri normativi nazionali, oltre a riguardare nello specifico la gestione del settore dei giochi, comprende anche il sistema di regolazione
dell‘azzardo che determina i confini della legalità.
Il percorso empirico, prende avvio dal caso tedesco e si sviluppa su un continuum che va da una gestione dei settori di gioco prevalentemente statale (monopolio di stato) ad una gestione decentrata delle attività di gioco (privatizzazione), caratteristica del caso statunitense.
Le ricognizioni preliminari hanno talvolta permesso un confronto, laddove possibile, relativo alla distribuzione delle pratiche connesse al gioco d‘azzardo e al
tasso di prevalenza dei comportamenti patologici ad esso connessi.