• Non ci sono risultati.

Il ruolo delle monete complementari

3.3 Banca WIR: un circuito geselliano nel sistema bancario svizzero

3.3.2 La Banca WIR

Il Circolo economico già nel 1936 fu assoggettato alla legislazione bancaria svizzera, tuttavia la sua operatività restò legata esclusivamente al circuito e ai franchi-WIR fino alla fine degli anni Novanta del secolo scorso. Dal 1998 il circuito è, a tutti gli effetti, integrato nel sistema bancario elvetico avendo affiancato alla specifica operatività in CHW anche quella tradizionale bancaria in moneta legale (CHF). Una evoluzione che ha coinvolto anche la sua denominazione che dal 1998 è stata modificata, significativamente, in Banca WIR la quale opera oggi sull’intero territorio della

110 Già nel primo anno di attività le fiere furono organizzate in cinque tra le maggiori città della Svizzera riscuotendo un grande successo di visitatori che a Zurigo, città in cui il WIR era stato fondato, superò le 30.000 presenze (Studer, [1998] 2006: 11). Oggi il circuito WIR è organizzato in 13 gruppi regionali organizzati in altrettante piattaforme digitali a cui ciascun aderente si iscrive in funzione della relativa competenza territoriale, partecipando così alle varie iniziative e incontri organizzati sul territorio. In dettaglio il territorio elvetico è suddiviso nei seguenti gruppi regionali: Alto Vallese, Argovia, Berna, Grigioni, Olten-Solothern-Oberaargan, Romandie, Sciaffusa, Svizzera Centrale, Svizzera Italiana, Svizzera Nordoccidentale, Winterthur-Frauenfeld, Zurigo.

Confederazione elvetica, organizzata con una rete di filiali che ha in Basilea la sede centrale a cui si riferiscono le altre sei succursali che operano sulle piazze di Berna, Losanna, Lugano, Lucerna, San Gallo e Zurigo e le due agenzie di Coira e Sierre con un organico in costante crescita che alla fine del 2016 è di 279 dipendenti.

Figura 3.1: Banca WIR: distribuzione territoriale nel 2017

Fonte: Banca WIR (scaricato dal sito www.wir.ch in data 24 agosto 2017)

L’operatività integrata tra quella realizzata all’interno del circuito WIR, che mantiene la sua autonomia, e quella relativa alla tradizionale operatività bancaria, avviata dal 1998, costituisce il fondamentale motivo d’interesse per il presente studio trattandosi di un’esperienza concreta e prolungata nel tempo di banca che integra la propria attività tradizionale con la gestione di una SCCC a diretto beneficio, come vedremo, sia degli aderenti al circuito sia della redditività della banca. Tale interesse è funzionale all’analisi che sarà condotta nei successivi capitoli sulla rete delle BCC in Bergamasca con specifico riferimento alla flessione subita dalla raccolta e dagli impieghi oltre che al crollo della redditività che le caratterizza in questo prolungato periodo di crisi.

La trasformazione del Circolo in Banca WIR ha determinato l’avvio di un’operatività bancaria che si mantiene entro gli stretti confini dell’operatività ”caratteristica” di intermediazione creditizia come si addice, appunto, ad una banca di credito cooperativo il cui fine consiste nell’assicurare ai propri soci e clienti il sostegno

finanziario essenziale allo svolgimento del processo produttivo e alla circolazione delle merci, secondo quanto l’attuale modello di sviluppo capitalistico richiede, in assenza di operatività in prodotti finanziari sofisticati e speculativi. Ciò appare evidente innanzitutto nella composizione dell’attivo e del passivo del bilancio di Banca WIR dove prevalgono in misura importante le voci relative ai prodotti di impiego e di raccolta offerti alla clientela che, uniche ammesse per definizione nell’operatività in CHW, si confermano a livelli significativamente alti anche in quella in CHF con una quota complessiva che, nel decennio qui considerato, resta costantemente al di sopra dell’80% per gli impieghi e dell’83% per la raccolta diretta, attestandosi nel 2016 rispettivamente all’85,28% dell’attivo e all’84,20% del passivo a cui si aggiunge la componente del capitale proprio con un ulteriore 8,10% che porta le fonti caratteristiche al 92,30% del passivo (Cfr. Grafici 3.2 e 3.3).

Grafico 3.2: Banca WIR – andamento quota crediti v/clientela su totale attivo di bilancio

Fonte: elaborazione da Banca WIR, Bilanci, anni 2007-2016 (scaricati dal sito www.wir.ch in data 10 luglio 2017)

Grafico 3.3: Banca WIR – andamento quota raccolta diretta da clientela e capitale proprio su totale passivo di bilancio

Fonte: elaborazione da Banca WIR, Bilanci, anni 2007-2016 (scaricati dal sito www.wir.ch in data 10 luglio 2017)

Ad una tale struttura patrimoniale corrisponde una conseguente struttura del conto economico in termini di composizione del margine d’intermediazione (Vds. oltre) che presenta, però, alcune importanti specificità legate alla compresenza di un circuito creditizio in CHW ed uno in CHF.

Grafico 3.4: Banca WIR – Composizione impieghi periodo 2007 – 2016

Fonte: elaborazione da Banca WIR, Bilanci, anni 2007-2016 (scaricati dal sito www.wir.ch in data 10 luglio 2017)

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Quotaracc.dir.CHW 25,02%23,61%21,24%20,99%20,39%19,19%18,52%16,53%14,93%14,47% Quotaracc.dir.CHF 58,82%64,10%62,01%64,11%64,88%65,61%66,70%67,09%68,29%69,73% Quotaracc.dir.totale 83,84%87,71%83,26%85,09%85,27%84,80%85,22%83,62%83,21%84,20% QuotaCap.Propr. 7,77% 7,41% 6,83% 6,80% 6,76% 6,67% 6,90% 6,36% 7,43% 8,10% 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00% 100,00% 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Credi chiro CHW 197.324.000 200.667.207 206.952.000 216.059.000 221.378.000 212.851.000 206.141.000 190.110.000 178.967.000 177.031.000 Credi Ipo CHW 648.546.000 673.149.000 669.311.000 668.486.000 660.021.000 642.485.000 647.245.000 655.206.000 670.191.000 658.535.000 Credi chiro CHF 263.129.000 299.523.000 327.938.000 440.893.000 508.039.000 530.841.000 612.484.000 658.330.000 790.178.000 783.348.000 Credi ipo CHF 1.489.953.000 1.570.309.000 1.784.446.000 1.824.135.000 1.918.683.000 2.138.832.000 2.300.170.000 2.572.040.000 2.860.433.000 2.921.813.000 Credi totali CHW 845.870.000 873.816.207 876.263.000 884.545.000 881.399.000 855.336.000 853.386.000 845.316.000 849.158.000 835.566.000 Credi totali CHF 1.753.082.000 1.869.832.000 2.112.384.000 2.265.028.000 2.426.722.000 2.669.673.000 2.912.654.000 3.230.370.000 3.650.611.000 3.705.161.000 - 500.000.000 1.000.000.000 1.500.000.000 2.000.000.000 2.500.000.000 3.000.000.000 3.500.000.000 4.000.000.000

Grafico 3.5: Banca WIR – Composizione raccolta diretta periodo 2007 – 2016

Fonte: elaborazione da Banca WIR, Bilanci, anni 2007-2016 (scaricati dal sito www.wir.ch in data 10 luglio 2017)

Il decennio qui analizzato (per uniformità con l’analisi che sarà condotta sulle BCC nel Capitolo V) mostra una evidente stagnazione dell’operatività del circuito WIR in termini sia di impieghi sia di raccolta che registrano una variazione negativa rispettivamente di -1,2% e -3% (Cfr. Grafici 3.4 e 3.5).

Un andamento negativo che è ulteriormente accentuato dalla crescita esponenziale che, al contrario, caratterizza la tradizionale operatività bancaria in CHF di Banca WIR che raddoppia i suoi volumi registrando un +111% sul fronte degli impieghi e un +99% sul fronte della raccolta. Risultati che hanno garantito a Banca WIR un consolidamento della propria patrimonialità e redditività tanto da meritare un rating A, il migliore tra le banche svizzere di pari dimensioni, confermato nell’andamento della quotazione delle quote sociali di Banca WIR rispetto a quello dei titoli bancari svizzere (Cfr. Grafico 3.6).

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Deposi CHW 794.050.437 800.322.953 790.137.891 797.344.443 792.274.389 769.876.621 772.970.989 768.393.976 778.639.000 770.563.000 Deposi CHF 1.458.470.757 1.628.442.900 1.671.363.209 1.792.563.787 1.973.264.400 2.047.509.108 2.208.507.951 2.590.292.025 3.007.864.000 3.105.335.000 Obbligazioni CHF 408.000.000 544.700.000 635.200.000 643.200.000 548.200.000 585.200.000 575.600.000 527.900.000 554.200.000 607.400.000 Raccolta dire a CHF 1.866.470.757 2.173.142.900 2.306.563.209 2.435.763.787 2.521.464.400 2.632.709.108 2.784.107.951 3.118.192.025 3.562.064.000 3.712.735.000 Raccolta dire a totale 2.660.521.194 2.973.465.853 3.096.701.100 3.233.108.230 3.313.738.789 3.402.585.729 3.557.078.940 3.886.586.001 4.340.703.000 4.483.298.000

- 500.000.000 1.000.000.000 1.500.000.000 2.000.000.000 2.500.000.000 3.000.000.000 3.500.000.000 4.000.000.000 4.500.000.000 5.000.000.000

Grafico 3.6: Andamento quotazione titolo Banca WIR

Fonte: www.wir.ch, consultato il 20 ottobre 2017

La spiegazione principale di tale discrepanza nell’andamento di impieghi e raccolta in CHW e CHF è individuabile nell’attuale dinamica dei tassi europei dettati dalla politica monetaria straordinaria ed espansiva della BCE che condiziona la politica monetaria della Banca Nazionale Svizzera (BNS) che adegua i tassi praticati mantenendoli in linea con il Libor 3 mesi fissato a Londra e l’Euribor.111 Qualora, infatti, la BNS dovesse fissare i tassi di interesse ufficiali a livelli sensibilmente superiori a quelli stabiliti dalla BCE, in linea peraltro con l’attuale congiuntura economica svizzera che ha risentito in misura molto più contenuta dell’Unione Europea della crisi internazionale ancora in corso registrando una variazione negativa del PIL soltanto nel 2009 (Cfr. Grafico 3.7), ne conseguirebbe una rivalutazione del franco svizzero rispetto all’euro con pesanti ricadute sulle esportazioni elvetiche e, quindi, sull’intera economia nazionale che, pur mantenendosi su livelli positivi di variazione del PIL, manifesta segni di debolezza nella crescita.

111 Come dimostra l’attuale livello del SARON (Swisse average rate overnight), tasso di riferimento interbancario svizzero controllato dalla BNS, che oscilla attualmente intorno al valore negativo di -0,70% in linea con il Libor 3 mesi e con l’Euribor 3 mesi entrambi intorno a -0,30%.

Grafico 3.7: Variazione annua PIL Svizzera periodo 1996-2015

Fonte: Banca WIR (scaricato dal sito www.wir.ch in data 10 luglio 2017)

Come si può vedere nel Grafico 3.7, in questo decennio di crisi europea l’economia svizzera ha mantenuto un tasso di crescita del PIL positivo, con la sola eccezione del 2009, tuttavia dopo aver registrato nel decennio 1999-2008 un aumento medio annuo del PIL di +2,3%, dal 2011 la crescita si è indebolita con un tasso che ha oscillato tra l’1% e il 2%. Nettamente migliore dell’area euro la situazione occupazionale con un tasso di disoccupazione che nel 2017 è sceso al 3% contro il 7,4% dell’Unione europea (a 27 paesi) e all’11,1% dell’Italia.112

Politica espansiva dei tassi da parte della BNS e crescita economica hanno influito sulle politiche industriali del sistema bancario elvetico che, a fronte della caduta dei margini d’interesse hanno intensificato la loro competitività interna al fine di compensare in termini di volumi quanto perso in termini di differenziale tra tassi attivi e passivi attuando, conseguentemente, una politica creditizia espansiva che ha garantito un adeguato sostegno finanziario alle imprese a tassi d’interesse che oggi sono ormai prossimi allo zero.

Questa asincronia che il sistema economico svizzero sta vivendo, con una politica monetaria espansiva in termini di tassi monetari non corrispondente ad una correlata difficoltà del tessuto economico elvetico, è alla base delle evidenti difficoltà che il circuito

WIR sta incontrando. In area euro, caratterizzata da una grave e prolungata recessione economica e dai conseguenti problemi creati al sistema bancario dall’elevato livello raggiunto dai crediti deteriorati, la politica monetaria espansiva avviata dalla BCE è stata conseguente alla caduta sia della domanda (da parte delle imprese) sia dell’offerta (da parte del sistema bancario) di finanziamenti. Al contrario, il sistema bancario svizzero ha reagito all’analoga politica monetaria della BNS con una politica creditizia espansiva particolarmente aggressiva. Le ripercussioni sull’operatività specifica di Banca WIR sono evidenti nell’andamento della raccolta e degli impieghi.

Banca WIR da un lato sta dimostrando di essere molto competitiva, come si rileva dall’andamento degli impieghi (Cfr. Grafico 3.4), tuttavia ciò è a beneficio innanzitutto di una operatività caratterizzata dalla netta prevalenza di finanziamenti a medio/lungo termine garantiti da ipoteca rispetto al finanziamento del capitale circolante delle imprese qui rappresentato dai finanziamenti chirografari nei quali sono del tutto assenti le linee di credito relative allo smobilizzo dei crediti commerciali, sostituite dall’operatività nel circuito WIR (Cfr. Grafico 3.8). 113

113 Banca WIR offre diversi tipologie di finanziamento alla propria clientela sebbene con una netta predominanza dei finanziamenti ipotecari, e edilizi in particolare, che nel 2016 si attestano a circa il 79% del totale (Cfr. Grafico 3.8). Tutta la clientela, imprese e privati, può accedere a crediti di costruzione e a crediti ipotecari (a tasso fisso e a tasso variabile) denominati in CHF cui sono abbinabili prestiti denominati in CHW che permettono di raggiungere il finanziamento globale dell’investimento. Questa possibilità è aperta anche ai clienti imprese che non partecipano al sistema di compensazione WIR, a condizione che alla costruzione o all’acquisto di un immobile il loro partner contrattuale sia un soggetto aderente al circuito WIR (dato che il conseguente parziale introito in CHW consentirà il rimborso del finanziamento ottenuto in CHW). Per la clientela imprese l’offerta si estende ai leasing per beni di investimento, alla concessione di aperture di credito in conto corrente sia in CHF che in CHW e ai cosiddetti crediti di transizione in CHF: finanziamenti di liquidità linee a B/T e M/T concessi per il superamento di temporanee difficoltà finanziarie per i quali è richiesta la garanzia reale costituita sui saldi attivi in CHW (utili a clientela che si trova ad avere un temporaneo saldo attivo in CHW immobilizzato nonché una forma di pseudo-conversione dei CHW in CHF). L’ammontare dei prestiti denominati in CHW viene stabilito in funzione del fabbisogno complessivo dell’investimento che nel settore delle costruzioni si attesta tra il 10% e il 30%, mentre in caso di acquisto di un immobile sono possibili quote di prestiti in CHW ancora più alte. Le garanzie richieste, sia per i crediti in CHF che per quelli in CHW comprendono la variegata casistica di garanzie reali prevista nel settore bancario: pegno immobiliare, garanzie bancarie, polizze di assicurazione vita con valore di riscatto, depositi in CHW o in CHF presso la Banca WIR e quote di capitale sociale (parti ordinarie) della Banca WIR. I finanziamenti in CHW offrivano tradizionalmente vantaggi legati al livello eccezionalmente basso dei tassi di interesse applicati rispetto a quelli denominati in CHF, ma anche alla possibilità di ammortizzare prima la quota del prestito in CHF (quella cioè con il tasso di interesse più alto) e solo in un secondo momento quella del prestito in CHW. Oggi questo vantaggio è venuto meno in questa lunga fase di tassi monetari negativi che hanno i tassi sui prestiti in CHF molto prossimi allo zero, tant’è che al fine di rivitalizzare l’operatività in CHW a fine 2016 Banca WIR ha dovuto introdurre tassi effettivi negativi sui finanziamenti in CHW.

Grafico 3.8: Banca WIR – Composizione impieghi periodo 2007 – 2016

Fonte: elaborazione da Banca WIR, Bilanci, anni 2007 - 2016 (scaricato dal sito www.wir.ch in data 10 luglio 2017)

Dall’altro lato la progressiva erosione del differenziale di tasso tra CHW e CHF, che dall’iniziale 5% del periodo pre-crisi è ora sceso a meno dell’1%, ha pressoché annullato la convenienza comparativa dell’indebitamento in CHW rispetto a quello in CHF.114 Ciò ha influito sull’operatività del circuito WIR sia in termini di numero di imprese aderenti, con un rallentamento nel flusso di ingresso di nuove imprese e l’uscita di imprese marginali rispetto all’operatività canalizzata nel circuito, sia in termini di volumi di fatturato realizzati dalle imprese che permangono nel circuito che sta soffrendo in questi ultimi anni una flessione (Cfr. Grafico 3.1).

Tutto questo ha avuto immediate ripercussioni sulla composizione dell’operatività di Banca WIR che, comunque, non ha mai smesso di crescere in termini di volumi di attività e di redditività durante tutto il periodo. I finanziamenti in CHW, in termini sia di stock (attivo dello Stato Patrimoniale) sia di flussi (relazionabili al fatturato in WIR realizzato dalle imprese aderenti) hanno perso di competitività rispetto a quelli in CHF i quali presentano minori vincoli operativi non essendo legati al perfezionamento di

114 Nel 1997 il differenziale tra i tassi praticati sui finanziamenti in CHW e quelli in CHF dalle banche tradizionali era nell’ordine dei cinque p.p. per i finanziamenti a B/T che in CHF costavano circa il 7% contro il 2% di quelli in CHW. Analogamente nei finanziamenti a L/T quelli in CHF costavano il 6% contro l’1,50% dei CHW. Tale differenziale si è sensibilmente ridotto con il procedere dell’attuale crisi fino ad un livello attuale contenuto nell’ordine dello 0,50% (T. Studer [1998] 2006).

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 %ipotecari 82,28% 78,92% 82,10% 79,14% 77,95% 78,90% 78,26% 79,18% 78,46% 78,85% %chiro 17,72% 21,08% 17,90% 20,86% 22,05% 21,10% 21,74% 20,82% 21,54% 21,15% 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00%

transazioni bilanciate all’interno del circuito WIR. A ciò si aggiunge il calo del numero delle imprese iscritte (Cfr. Grafico 3.1) con il risultato che la forbice tra CHW e CHF sia in termini di volumi di impieghi sia in termini di volumi di raccolta si è allargata a ritmi crescenti come già evidenziato nel Grafici 3.4 e 3.5 con gli impieghi e la raccolta in CHW che non riescono ad andare oltre una stentata tenuta nel decennio.

L’analisi integrata delle due operatività permette, tuttavia, ulteriori considerazioni che rettificano in parte le considerazioni sopra esposte. Innanzitutto la crescita dell’operatività in CHF non è avvenuta a scapito di quella in CHW a dimostrazione di come i due canali di operatività non siano tra loro concorrenti sebbene manchi ad oggi una relazione di complementarietà con la crescita dell’operatività in CHF che non avuto alcun effetto traino su quella in CHW, condizionata da quanto detto sopra. L’analisi qualitativa del margine d’intermediazione, determinato dalla somma delle componenti “caratteristiche” di redditività dei Banca WIR conferma il ruolo importante del contributo fornito dalla componente commissionale riveniente dall’operatività in CHW che si mantiene stabile per tutto il decennio (Cfr. Grafico 3.9).

Grafico 3.9: Banca WIR – Composizione margine d’intermediazione periodo 2007 – 2016

Fonte: elaborazione da Banca WIR, Bilanci, anni 2007-2016 (scaricati dal sito www.wir.ch in data 10 luglio 2017)

Il contributo commissionale del circuito WIR chiude il decennio qui considerato con un livello assoluto che realizza un incremento del 5,1% passando dai 19,2 milioni incassati da Banca WIR nel 2007 ai 20,179 milioni incassati nel 2016 ed una incidenza

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

MARGINE INTERESSE 51.800.460 48.597.814 43.942.670 45.831.225 42.906.136 48.253.678 48.927.180 46.730.007 54.347.000 52.464.000 COMMISSIONI WIR 19.234.746 18.947.878 19.774.301 21.848.312 25.326.367 24.694.199 23.881.717 23.128.012 21.324.000 20.179.000 COMMISSIONI CHF 5.838.798 5.767.274 5.921.407 5.610.237 4.532.020 4.267.146 4.342.006 4.291.673 4.623.000 4.916.000 NEGOZIAZIONE TITOLI E ALTRO 2.155.579 -65.098.925 22.171.150 -8.539.241 -16.578.002 6.430.972 7.440.599 6.563.628 -2.039.000 8.501.000 MARGINE INTERMEDIAZIONE 79.029.583 8.214.041 91.809.528 64.750.533 56.186.521 83.645.995 84.591.502 80.713.320 78.255.000 86.060.000 -80.000.000 -60.000.000 -40.000.000 -20.000.000 - 20.000.000 40.000.000 60.000.000 80.000.000 100.000.000

sostanzialmente stabile sul margine d’intermediazione che passa dal 24,34% del 2007 al 23,45% del 2016. La tenuta della redditività del circuito WIR in termini commissionali (l’introito derivante dalla componente interessi non può, al contrario, che essersi ridotta), riviene da un aumento dell’incidenza delle commissioni sul fatturato WIR che mostra un aumento tendenziale come evidenziato dalla Tabella 3.2.

Tabella 3.2: Banca WIR – Andamento fatturato e commissioni in WIR, periodo 2008 – 2016 (in milioni di CHW)

Fonte: elaborazione da Banca WIR, Rapporti di gestione, anni 2007 - 2016 (scaricati dal sito www.wir.ch in data 10 luglio 2017)

Analizzando più nel dettaglio tale dinamica, il circuito WIR ha registrato una crescita significativa fino al 2011, anno in cui la contribuzione commissionale del WIR raggiunse la considerevole quota del 45% del margine d’intermediazione salvando la redditività di Banca WIR, che in quell’anno subisce una pesante perdita dall’attività di negoziazione titoli, e in coincidenza di una flessione del margine d’interesse. Il 2012 costituisce l’anno spartiacque che registra l’inizio di una progressiva e costante riduzione tuttora in corso e che nel 2016 raggiunge il 20% del valore massimo ottenuto nel 2011 parallelamente ad una flessione del fatturato realizzato dalle imprese nel circuito WIR pari a -20% che si accompagna con una analoga flessione anche nel numero dei partecipanti al WIR (Cfr. Grafico 3.1). Contestualmente, invece, si verifica una ripresa del margine d’interesse (comprensivo sia dell’operatività in WIR sia di quella tradizionale in CHF), trainato dalla crescita degli impieghi in CHF, che chiude il decennio a livelli assoluti e percentuali sostanzialmente invariati rispetto al 2007 passando da 51,8 milioni a 52,464 milioni (+1,28%). La flessione del suo peso relativo sul margine d’intermediazione, che passa dal 65,55% al 60,96%, è qui condizionata dalla volatilità tipica della redditività da negoziazione titoli.

Contenuto si conferma il contributo delle commissioni in CHF, rivenienti dalla tradizionale operatività bancaria che, in assenza dell’operatività di smobilizzo dei crediti commerciali (importante fonte di flussi commissionali per il sistema bancario), non è in grado di raggiungere livelli significativi registrando, anzi, una riduzione sia in termini assoluti, - 923 mila nel periodo, sia in termini relativi, passando dal 7,39% al 5,71% del

. 2008 2010 2016

FatturatoinCHW 1.600 1.627 1.280

CommissioniinCHW 18,9 21,8 20,2 incidenzacomm.sufatturato 1,18% 1,34% 1,58%

margine d’intermediazione. Questa dinamica della componente commissionale è comune a tutte le banche di piccole dimensioni che hanno accesso limitato ai mercati finanziari ed ai relativi prodotti offerti alla clientela e la cui elevata componente commissionale costituisce oggi un primario strumento di difesa della redditività per le banche commerciali. Come sarà evidenziato nel Capitolo V, questa dinamica, unitamente alla caduta del margine d’interesse, contribuisce ad accentuare le difficoltà che la rete delle BCC sta affrontando a causa del grave problema del credito deteriorato che ha investito l’intero sistema bancario italiano.

Nonostante le pesanti ricadute del crollo dei tassi d’interesse degli impieghi in CHF, il circuito WIR conferma il mantenimento di una contribuzione alla redditività di Banca WIR a-congiunturale che si caratterizza per un andamento simmetrico rispetto a quello del margine d’interesse, riuscendo a garantire uno zoccolo significativo di redditività permanente. Questo risultato è stato ottenuto, come detto, anche attraverso un aumento dell’onere commissionale a carico degli associati al circuito, una soluzione che determina benefici economici immediati ma pericolosamente di breve respiro dato il conseguente e diretto effetto negativo sull’operatività in WIR derivante dall’aumento dei costi per le imprese che scelgono di operare nel circuito (sull’opportunità di applicare una commissione sul fatturato rimandiamo a quanto diremo più oltre rispetto al circuito SARDEX). Per questo motivo, alla fine del 2016, Banca WIR ha avviato un più organico intervento che coinvolge tutti gli ambiti operativi del circuito WIR a partire, innanzitutto, dalla politica dei tassi con l’introduzione, nel novembre 2016 e per la prima volta, del tasso negativo sui finanziamenti edilizi abitativi in CHW (con durata minima di 3 anni) ottenuto mediante l’applicazione di un tasso nominale dello 0% a cui si aggiunge, a favore del finanziato, l’accredito di un bonus pari all’1% dell’importo del finanziamento in CHW concesso che determina un tasso effettivo negativo che varia in funzione della durata del finanziamento. Sempre a diretto sostegno del fatturato WIR è stato poi predisposto un pacchetto di condizioni di conto corrente, sottoscrivibile anche on-line, volte a favorire il finanziamento del capitale circolante mediante la concessione semplificata di un affidamento di cassa predefinito di 10.000 CHW subordinato alla sola verifica di adeguata affidabilità dell’impresa. Per incentivare e facilitare la spendibilità dei saldi WIR sono in fase di perfezionamento accordi con società prodotto per permettere di regolare in CHW i pagamenti dei relativi servizi da parte della clientela di Banca WIR.

115 Infine è stato avviato nel 2016 un adeguamento tecnologico del circuito WIR mediante il rinnovamento della relativa piattaforma digitale a cui è seguita l’introduzione di nuovi prodotti e servizi digitali sottoscrivibili on-line.

È troppo presto oggi per poter valutare l’efficacia di quanto in corso di attuazione