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Il ruolo delle monete complementari

3.3 Banca WIR: un circuito geselliano nel sistema bancario svizzero

3.3.4 Il ruolo del circuito WIR per le PMI

L’operatività legata al regolamento commerciale perfezionato all’interno del circuito costituisce uno dei punti di forza del circuito WIR in quanto SCCC. Tale modalità di regolamento dei pagamenti delle forniture è in grado di garantire la “certezza” dei tempi d’incasso, esigenza particolarmente sentita, soprattutto dalle micro e piccole imprese ed in particolar modo nei periodi di crisi durante i quali i tempi d’incasso tendono a dilatarsi sensibilmente fino a diventare incerti. Infatti, le imprese che si devono confrontare con una politica di razionamento del credito generalizzata o specifica, a causa del deterioramento del proprio rating, affrontano la necessità di finanziare il proprio capitale circolante mediante una dilatazione dei tempi dei propri pagamenti, concordata o meno con l’impresa creditrice/fornitrice: la crescita del proprio debito commerciale compensa in tal modo la mancata espansione o la riduzione dei propri affidamenti bancari. A tale riguardo l’adesione al circuito WIR comporta l’impegno, salvo un diverso esplicito accordo tra i partecipanti coinvolti nella singola transazione commerciale, a regolare il pagamento entro 30 giorni dalla fatturazione in WIR. Qualora il pagamento in CHW non venga effettuato entro il termine previsto, il partecipante WIR creditore comunica per iscritto al debitore l’avvenuta scadenza del pagamento concedendo una proroga di 7 giorni. Qualora il debitore non provveda al pagamento egli diviene a tutti gli effetti legali insolvente ed il credito risulta immediatamente ed interamente esigibile in CHF (data la parità pre-definita: 1 CHW = 1 CHF e data la fatturazione che avviene sempre e interamente in CHF), avviandosi in tal modo l’iter previsto dalla legislazione vigente per l’escussione del debitore oltre che eventuali iniziative di Banca WIR circa il regolamento del pagamento in CHF e la permanenza o meno del debitore insolvente nel circuito.121

La stanza di compensazione è, per definizione, sempre in pareggio coincidendo

121 Il parziale regolamento della fattura in CHW all’interno del circuito costituisce, infatti, solo una modalità d’incasso che non ha effetti sulla natura del credito che resta definito interamente in CHF.

sempre il totale dei saldi passivi delle imprese/privati indebitate con il totale dei saldi attivi delle imprese/privati che detengono disponibilità in CHW sul proprio conto corrente. Essa costituisce la chiara evidenza empirica di come, avendo il debito di un soggetto economico sempre e necessariamente la sua contropartita nel credito di un altro soggetto economico, debitori e creditori, in quanto coinvolti in una transazione commerciale in qualità di debitore/acquirente e creditore/venditore, siano corresponsabili dell’origine degli squilibri individuali all’interno del circuito. Tali squilibri individuali, se reiterati nel tempo, determinano il “fallimento” del circuito sia con riferimento alle sue finalità volte a garantire una costante circolazione della moneta che ha l’unica giustificazione alla sua creazione nell’essere corrispettivo di un equivalente circolazione di merci; sia in termini di sua operatività come dimostra quanto avvenuto proprio al circuito WIR nel secondo dopoguerra e fino al 1973 quando, il permanere dello squilibrio tra domanda e offerta di beni all’interno del circuito si era tradotto nella patologica trasformazione qualitativa delle transazioni interne al circuito sempre meno relative a circolazione di merci e sempre più relative a compravendita di moneta legale.

Il circuito WIR opera, pertanto e coerentemente con la sua natura di SCCC, in modo da spingere le imprese aderenti a perseguire il pareggio dei propri conti denominati in CHW innanzitutto non remunerando i depositi in CHW ma, soprattutto, facilitando e promuovendo l’incontro tra le imprese, organizzando fiere annuali tra gli aderenti al circuito, predisponendo una piattaforma on-line su cui le imprese possono perfezionare compravendite, fornendo servizi di assistenza per l’operatività nel WIR e predisponendo canali pubblicitari dedicati. A facilitare il riequilibrio operano, inoltre, le regole di funzionamento del circuito: chi contrae un debito con Banca WIR per ottenere potere d’acquisto in CHW ha tutto l’interesse a cercare di concordare quote elevate di incasso in CHW perché dalle sue vendite perfezionate all’interno del circuito ottiene la compensazione del suo debito, che può avvenire solo all’interno del circuito e solo in CHW a suo diretto beneficio in termini di interessi corrisposti sul debito, sebbene ad un tasso agevolato rispetto ad un equivalente indebitamento in CHF. Accettare una quota elevata di pagamento in CHW rende inoltre i beni o servizi offerti più appetibili all’interno del circuito in quanto più facilmente acquistabili da chi ha accumulato disponibilità in CHW che, a sua volta, non ha alcuna convenienza a non utilizzarli a causa della loro inconvertibilità in CHF e all’impossibilità di ottenere una remunerazione. La definizione della quota di accettazione WIR ottimale è quindi funzione sia del livello di indebitamento assunto con Banca WIR sia della possibilità di collocare i flussi di entrata

in CHW in acquisti all’interno del circuito. Naturalmente su tali percentuali si gioca anche il successo del circuito e la sua capacità di espansione, è per questo che Banca WIR pre-determina percentuali minime di accettazione per i clienti PAG e obbliga a pubblicizzare la quota accettata in pagamento che è vincolante per entrambe le controparti.122

La definizione della quota accettata in WIR e la verifica del potenziale contributo al circuito di un’impresa aderente sono aspetti essenziali per il corretto funzionamento del circuito, per questo, allo scopo di verificare la reale convenienza di un’impresa ad aderire al circuito WIR ed il livello ottimale della quota accettata in CHW, Banca WIR offre un servizio di consulenza per la predisposizione di un bilancio preventivo in cui vengono stimati i livelli di incassi e di pagamenti potenzialmente realizzabili dall’impresa all’interno del circuito al fine di indirizzare la decisione e le scelte a reciproco vantaggio. L’ingresso nel circuito di imprese che non presentino potenzialità circa il perseguimento di un pareggio del loro saldo comporterebbe un danno reciproco: per l’impresa in quanto non troverebbe un vantaggio duraturo nell’operare nel circuito dato che si troverebbe ben presto nella condizione di accumulo di saldi creditori immobilizzati o di difficoltà a compensare il debito iniziale per carenza di incassi da vendite regolate in CHW; per il circuito ne deriverebbe un ostacolo al corretto funzionamento e alla funzione di volano della circolazione di beni e servizi in quanto si cristallizzerebbe uno squilibrio interno in assenza di compensazione con una conseguente caduta della velocità di circolazione della moneta che, all’interno di una SCCC instaura una relazione positiva e biunivoca con gli scambi di merci a beneficio dei fatturati delle imprese e dell’occupazione coinvolta nella loro produzione.123

122 La natura di moneta complementare esclude, tuttavia, la possibilità di destinare al circuito WIR una percentuale significativamente alta del fatturato complessivo di un’impresa essendo esclusi dal circuito importanti fonti di spesa tra le quali principalmente tutte le tipologie di imposte, la totalità o prevalenza del costo del personale e l’operatività con l’estero.

123 All’interno di un circuito che, come il WIR, realizza una SCCC, trova conferma l’identità degli scambi di Fisher (Cfr. Capitolo I). Poiché in ogni transazione che avviene tra imprese aderenti al sistema di compensazione (WIR) ciascun bene o servizio è scambiato contro la moneta scritturale (CHW) creata nel circuito, deve essere necessariamente vero che a livello aggregato il valore totale delle vendite (il fatturato del circuito WIR regolato in CHW) è uguale alla spesa monetaria sostenuta per il suo acquisto così come è descritto dall’equazione fisheriana:

(PT)

in cui il valore delle vendite (il fatturato in CHW) corrisponde al prodotto tra i prezzi dei beni e servizi scambiati (Pi) e le corrispondenti quantità scambiate (Ti), mentre l’equivalente valore monetario degli acquisti è dato dallo stock di moneta (M), quantificata dai soli saldi attivi in CHW detenuti dai partecipanti al circuito, moltiplicato per la sua velocità di circolazione (V). Ne consegue che la velocità di circolazione dei CHW è determinata dal rapporto tra il fatturato in WIR (PT) e lo stock di saldi creditori in CHW (M):

In uno studio edito da Banca WIR nel 1998, in concomitanza con l’apertura del circolo all’operatività bancaria ordinaria, Tobias Studer fornisce una efficace analisi qualitativa del fatturato generato dalle imprese partecipanti al WIR. Egli individua all’interno di tale fatturato quattro origini significativamente diverse tra loro:

1) il fatturato che si sarebbe realizzato in CHF nello stesso ammontare anche in mancanza dell’istituzione del circuito di moneta complementare. In questa categoria rientrano dunque tutte le vendite effettuate per semplice sostituzione;

2) il fatturato proveniente da operazioni con imprese nazionali in quanto aderenti al circuito WIR in sostituzione di importazioni dall’estero. Scelta che implica da parte dell’impresa acquirente una valutazione complessiva di convenienza che non è meramente di prezzo della specifica merce acquistata ma si estende ai benefici indiretti rivenienti dalla partecipazione al circuito WIR in termini di consolidamento e sostegno del tessuto economico locale.

3) il fatturato derivante dagli scambi di beni e servizi tra le PMI operanti su scala locale e preferite, per motivi di solidarietà, alle grandi imprese nazionali ed estere presenti su tutto il territorio nazionale;

4) il fatturato che non sarebbe mai stato realizzato in assenza di Banca WIR e del suo circuito di compensazione alimentato dai prestiti in CHW.124

Ovviamente il circuito WIR, come qualsiasi SCCC, non può e non deve limitare la sua azione ad una mera sostituzione di fatturato in moneta legale con fatturato in moneta complementare. Le imprese che si rivolgono a Banca WIR per aderire all’omonimo circuito sono disposte ad accettare in pagamento una moneta scritturale che presenta evidenti limiti di circolazione e che sconta anche un valore reale sicuramente inferiore a quello della moneta legale perché percepiscono che, oltre ai vantaggi di natura finanziaria in termini di accessibilità ad una fonte di finanziamento caratterizzata da minori oneri e aperta alle esigenze delle PMI, la solidarietà “obbligata”, che nasce tra gli aderenti al circuito di compensazione per effetto del vincolo di spendibilità dei CHW offre anche reciproci vantaggi connessi alla possibilità di allargare il proprio giro d’affari

Pertanto, quanto maggiore è il livello di V che il circuito è in grado di realizzare, tanto maggiore sarà il fatturato che il circuito WIR è in grado di realizzare a partire dai saldi in CHW (e più in generale in moneta complementare) creati da Banca WIR (e più in generale da una SCCC).

in termini assoluti.125

Risulta evidente come solo la seconda e quarta tipologia si traducano in un effettivo incremento del fatturato delle imprese aderenti al circuito e contemporaneamente del PIL nazionale. La terza tipologia costituisce una redistribuzione della quota di mercato a favore del sistema economico locale e a scapito delle grandi imprese nazionali ed estere operanti sul territorio nazionale, senza ricadute positive sul PIL nazionale. Questo vale anche per la prima tipologia che risulta, in aggiunta, totalmente neutrale anche in termini di redistribuzione. La valutazione della distribuzione del fatturato WIR, e più in generale del fatturato realizzato all’interno di una SCCC, tra le quattro categorie risulta di difficile determinazione quantitativa potendosi analizzare, eventualmente, con ricerche di natura qualitativa mediante erogazione di adeguati questionari tra le imprese aderenti al circuito. Tuttavia è realistico ipotizzare che tutte e quattro queste categorie contribuiscano in modo significativo alla determinazione del fatturato in moneta complementare. Circostanza che, conseguentemente, ridimensiona l’impatto effettivo della SCCC sul tessuto economico locale sebbene altri aspetti importanti entrino in gioco per i partecipanti in termini di ruolo che il circuito è in grado di svolgere in periodi di congiuntura sfavorevole, e di consolidamento del tessuto economico locale in relazione al suo radicamento territoriale.

A tale proposito in una serie di indagini econometriche condotte dall’economista James Stodder sono state rilevate significative evidenze circa il carattere anticiclico del fatturato realizzato all’interno del circolo WIR con impatti macroeconomici di natura altamente stabilizzante in periodi di recessione economica, sebbene nei limiti del contenuto impatto del fatturato WIR sul PIL della Svizzera.126

Utilizzando dei modelli a correzione di errore, Stodder mostra che se da un lato nel lungo periodo (la sua indagine econometrica è costruita sulle serie temporali 1948 – 2003/2013) esiste una stretta correlazione positiva tra l’andamento del fatturato in CHW,

125 Le transazioni non vengono perfezionate necessariamente ai migliori prezzi disponibili sul mercato essendo l’offerta di beni e servizi limitata a quella delle imprese aderenti al circuito, ne consegue che il valore reale della moneta scritturale cresce al crescere delle imprese aderenti e, viceversa, è tanto più lontano dalla parità con la moneta legale quanto più limitato è il numero delle imprese partecipanti al circuito.

126 Le tesi qui richiamate sono state sviluppate nei seguenti scritti: J. Stodder 2005, 2007, 2009, 2010 e B. Lietaer, J. Stodder 2012 e 2016.

Nel 2015 il valore del Pil a prezzi correnti prodotto in Svizzera è stato pari a 645,556 miliardi di CHF (Ufficio federale di statistica – www.bfs.admin.ch), mentre il giro di affari in CHW è stato di 1,35 miliardi. Ciò significa che, pur essendo la più grande SCCC al mondo, il suo fatturato corrisponde allo 0,21% del PIL nazionale (era lo 0,37% nel 1997) e anche tenuto conto che la quota media regolata in CHW per le fatture interne al circuito è del 40%, il fatturato transitato nel circuito si ferma a circa mezzo punto percentuale del PIL elvetico.

generato dagli scambi di beni e servizi tra i partecipanti alla circuito WIR, l’andamento del Pil svizzero e quello dell’aggregato monetario M2 in quanto tutti e tre gli aggregati presentano un andamento simile in termini di variazione; dall’altro lato nel breve periodo le variazioni del fatturato in CHW hanno manifestato una correlazione negativa con quelle del Pil svizzero (Cfr. Grafico 3.12) e dell’aggregato monetario M2 (Cfr. Grafico 3.11).

Grafico 3.11: Andamento fatturato WIR e offerta aggregata di moneta M2 in Svizzera

Fonte: J. Stodder 2007: 30

In particolare, dopo il 1948, durante le fasi ascendenti del ciclo economico il fatturato in CHW ha mostrato la tendenza a contrarsi, mentre il Pil e l’aggregato monetario M2 crescevano. Viceversa, nel corso degli episodi recessivi che hanno caratterizzato l’espansione economica di lungo periodo della Svizzera nel dopoguerra, quando il Pil e l’aggregato monetario M2 diminuivano, il volume di affari in CHW aumentava. In situazioni congiunturali negative, caratterizzate da carenza di liquidità per le imprese e caduta della domanda aggregata, le PMI elvetiche hanno dimostrato un maggior ricorso al circuito WIR al fine di contrastare entrambe le criticità attraverso rispettivamente l’utilizzo dei crediti in CHW e la promozione della propria attività tra i

suoi partecipanti (J. Stodder, 2007).

Grafico 3.12: Andamento fatturato WIR e PIL in Svizzera

Fonte: J. Stodder 2005: 9

Naturalmente anche l’amministrazione di una stanza di compensazione incorre nel rischio di una eccessiva o insufficiente creazione di credito, tuttavia la relazione positiva, verificata fino al 2003 (T. Studer, [1998] 2006 e J. Stodder, 2007), tra andamento dei prestiti in CHW erogati da Banca WIR e la componente M2 dell’offerta aggregata di moneta in Svizzera suggerisce che il circuito WIR svolga un ruolo anti-ciclico parallelamente alla politica monetaria della BNS, con la fondamentale differenza, però, che mentre alla crescita dei crediti WIR corrisponde una equivalente crescita delle transazioni reali, una politica monetaria espansiva non si traduce automaticamente e neppure necessariamente in un aumento delle transazioni reali come dimostra ancora una volta chiaramente l’attuale crisi economica che abbina una politica monetaria espansiva di portata straordinaria con una prolungata deflazione. La dinamica anticiclica del volume di affari realizzato dalla rete di imprese che partecipano al sistema WIR ha prodotto, al contrario, effetti anti-deflazionistici (e non inflazionistici) dal momento che, e nella misura in cui, l’erogazione di finanziamenti in CHW costituisce una sostituzione di CHF

resi insufficienti da politiche di razionamento del credito (J. Stodder, 2009).

La creazione di moneta nel circuito WIR è completamente endogena (T. Studer, [1998] 2006) e avviene liberamente ad opera di Banca WIR mediante la concessione di finanziamenti in CHW con i quali si crea contemporaneamente una attività (il finanziamento utilizzato dal compratore per estinguere la sua obbligazione sorta nei confronti del venditore) e una passività (il deposito costituito dal beneficiario del pagamento).127 Il sistema è altamente flessibile in quanto non necessita di una base monetaria pre-costituita dato che il valore assoluto dei CHW è determinato esclusivamente dall’attività economica realizzata all’interno del circuito. Questa libera flessibilità di credito bilanciato, né inflazionistico né deflazionistico in quanto sempre correlato ad un equivalente trasferimento di merci, conferisce al circuito una potenzialità di espansione illimitata e rappresenta una conferma empirica della Legge di Say (J. Stodder, 2007).

Grafico 3.13: Andamento partecipanti WIR e disoccupazione in Svizzera

Fonte: J. Stodder 2005: 8

Teoria quantitativa della moneta e Legge di Say, i due fondamenti della teoria neoclassica dell’equilibrio generale di piena occupazione, trovano all’interno di una SCCC quelle condizioni necessarie al loro inverarsi come il sistema reale non ha mai

127 Qualora il beneficiario del pagamento sia titolare a sua volta di un debito nei confronti di Banca WIR, la transazione manterrà invariata la quantità di moneta in circolazione con i saldi creditori che rimangono invariati. La movimentazione contabile coinvolge in questo caso solo saldi debitori con due operazioni di apri importo ma di segno opposto.

realizzato: la moneta è creata e distrutta in funzione delle sole necessità del ciclo economico come prescrive la TQM mentre, purché non sussistano squilibri individuali immobilizzati, l’offerta di merci trova all’interno del circuito sempre una corrispondente domanda, a conferma della Legge di Say, nel momento in cui la moneta, che qui conferma la sua natura “endogena”, è creata senza limitazioni a soddisfazione della domanda di beni e servizi espressa nel circuito.

Ad ulteriore rinforzo delle tesi sviluppate nei suoi studi, Stodder accerta storicamente il verificarsi di due ulteriori significative relazioni: quelle tra l’andamento del numero di imprese aderenti al circuito e del relativo fatturato in WIR con l’andamento della disoccupazione in Svizzera (J. Stodder, 2005). Una relazione che, come mostrano i Grafici 3.13 e 3.14, è particolarmente stringente e la cui interpretazione si lega alla specifica tipologia delle imprese partecipanti al circuito WIR.

Grafico 3.14: Andamento fatturato WIR e disoccupazione in Svizzera

Fonte: J. Stodder 2007: 25

Costituita pressoché esclusivamente da PMI, i cui dipendenti sono colpiti dalle conseguenze congiunturali in misura particolarmente stringente in quanto: da un lato sono più soggetti al rischio di licenziamento beneficiando di minori tutele contrattuali; dall’altro lato la dimensione delle imprese comporta una stretta relazione causale tra riduzione del fatturato e riduzione del personale. La variazione della disoccupazione

risulta pertanto in stretta correlazione con il livello di difficoltà economica delle PMI e la stringente relazione positiva che essa mantiene con l’andamento dei numeri del WIR (in termini di numero degli aderenti e di volume di fatturato) è un’ulteriore conferma del ruolo anti-ciclico svolto dal WIR sebbene, per quanto già evidenziato, data la sua incidenza non significativa sul PIL svizzero gli effetti anti-ciclici risultano contenuti e limitati alle imprese che partecipano al WIR (J. Stodder, 2005 e 2007).

Ad ulteriore rafforzamento del ruolo anti-ciclico svolto dal circuito WIR si pone un’ulteriore considerazione circa la natura dei finanziamenti in CHW concessi da Banca WIR. Questi possono essere anche interpretati, data la loro stretta correlazione con transazioni commerciali, come un’estensione dei crediti commerciali, forma di finanziamento del capitale circolante ampiamente usata tra le imprese anche in funzione anticiclica.128 Tuttavia, anche in questa politica commerciale aziendale, come anche per l’accesso al credito bancario, svolge un ruolo decisivo il potere contrattuale che l’impresa riesce ad esercitare nei confronti dei propri clienti e fornitori come risulta evidente dalla constatazione che mentre per le grandi imprese il totale dei crediti v/ clienti prevale sul totale debiti v/fornitori, nelle PMI la relazione è normalmente invertita. Il circuito WIR dimostra, nella sua dinamica, di essere in grado di garantire la funzione di finanziamento del capitale circolante per quella categoria di imprese, le PMI, che per difetto di potere contrattuale normalmente la subisce, ma con due importanti differenze rispetto ai crediti commerciali ordinari che ne rafforzano il ruolo:

1) a differenza di un normale credito commerciale, che sarà regolato alla scadenza in