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Concludiamo dunque. La corrente elettrica non esiste 12*

Nel documento NORTHEASTERN UNIVERSITY LIBRARY (pagine 183-187)

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naturalmente nei nervi d^

un

animale vivente:le leggi del*

la sua propagazione esigonodelle condizioniche

non

si

tro-vano

nel sistemanervoso: la propagazione della forza del sistema nervoso è arrestata

da

cagioni le quali

non

pos-sono produrre simile effetto^

quando

si tratti di correa^

ti elettriche

.

Questa

forza incognita del sistemanervoso

non

è

dunque

la corrente elettrica.

Ma

qual raporto v' e frala forza ner*

vosa e relettricità ridotta a corrente?

Riassumerò

in

poche

parole la sola conseguenza positiva che

sembrami

dato poter dedurre dai mieilunghi studj so*

praifenomenielettro-fisiologici degli animali.

Esiste fra la corrente elettrica e la fofza nervosa

una

analogia, la quale se

non

è dal

medesimo

grado di evidenza, è pur tuttavia del

medesimo

genere, di quella chepassatrailcalorico,laluce,l'elettricità.

Abbiamo

veduto parlando dei

fenomeni

dei pesci elettrici, che lafacoltà che essi

hanno

di produrreelettricità è sotto la dipendenza di-retta del sistema nervoso.

Y'ha dunque

in questi animali

una

struttura organica particolare,

ima

disposizione di parti tale, che per Tatto della forza nervosa

può

sviluppare

elet-tricità.Ricordatevi dell'identitàdelle cagioni cheeccitanola

contrazione muscolareelafunzioneelettricadeipesci;altrove avete veduto chelaproprietàdiprodurrelafunzioneelettrica dipende

immediatamente

dalle funzioni delsistema nervoso,

come

ne dipende la facoltàdi contrarre i muscoli.

Un

cristallo di tormalina il quale scaldato sviluppa elet-tricità cidimostra

una

relazione, più o

meno

intima trail ca-loreel'elettricità: ifenomeni che

abbiamo

studiato nei pesci elettricici

provano una

simile relazione fra la forzanervosa el'elettricità. L'elettricità

non

è la forzanervosa, nel

modo

stesso che

non

è elettricità il calorico.

Questo

si

cambia

in quellaper la

forma

dellemolecole integranti dellatormalina;

la forza nervosa si trasforma in elettricità per la struttura particolare degli organi elettrici di quei pesci.

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La

Fisica attuale tende contutti i suoi sforzia ridurre le

sue ipotesi alla piìl grande seinplicità possil)ile, e, più esat-tamente tende verso

una

ipotesi sola, per spiefi;are tutti i

fenomenidelcalore,della luce, deireleltricità.

E

questa Tipo-tesi dell'etere. 1 caratteri più essenzali diquestoetere, cioè Tinnnensarapidità collaquale sipro|>a<rano i suoi movimenti,

la trasformazione dei suoi

movimenti

l'

uno

nelPaltro, ap-partengono alla forza nervosa,

come

appartengono air elet-tricità, alla luce, al calorico*

Ma abbiamo

noi questa reciprocità trala forza incogni-ta del sistema nervoso e la corrente elettrica? Jn

una

pa-rola la corrente etettricasitrasforma essanella forza nervo-sa,

come

il calorico si trasforma in luce, la luce in calo-rico,ec.?

L'esperienza

ne

insegna cheacciò

una

corrente elettrica ecciti,percorrendo

un

nervo,la contrazione o lasensazione, ènecessario che dessalo percorrasecondo la sualunghezza.

Non

basta.

È

necessario che il

nervo non

sia separato giìi

da

lungo

tempo

dalla sua comunicazione colle parti centrali del sistema: è necessarioche il passaggio della corrente, o Vazione anchedi certi agenti stimolanti

non

sianostati pro-trattimolto a lungo.

11 calore,

un

azione meccanica o chimica, possononel

mo-do

stessodella corrente elettrica svegliare 1"eccitabilità dei nervi, eprodurre sensazionee

movimenti

muscolari.

Conclu-deremo da

ciò che queste azionimeccaniche, chimiche, calo-rihche, agiscono su inervi trasformate incorrenti elettriche?

Niente v'ha che ce lo provi.

E

se si volesse ciò

nonostan-te supporre

una

simile trasformazione, qualche probabilità potrebbe esservi rispelloalcalorico e all'azione!deglialcali,

ma

nessuna per rapporto alle azioni meccaniche.

Non

v' ha caso infatti incui per il solo taglio d'

un

corpo si abbia la produzione^d'

una

coiTente elettrica;

non

v'

ha modo

di pa-ragonare il

nervo

ad

un

corpo termo-elettrico.

Concludiamo

dunque

che lacorrente elettrica che scorre

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peri uervi

non

agisce inaltro

modo

, che mettendo in azio-ne la forzadel sistema nervoso.

Sembra

intanto naturale

P ammettere

che il cangiamento indotto negli organi elementari

d'un

nervo, sia per l'atto della volontà, sia per

una

corrente elettrica, siaperl'azione degli agenti stimolantiè in tutti icasi

accompagnato

da

una

specie di corrente della forza del sistema nervoso. Questa forza che io

paragono

all'etereperpotervi spiegareper

mez-zod'

una

solaipotesitutti i fenomeni deicorpi imponderabili e l'analogiache con questipresenta la forzanervosa, questa forza dico, consisterebbe in

un movimento

particolare

del-l'etere stesso.

Tuttii Fisici sonod'accordosull'impossibilità di spiegare l'immensavelocità dellapropagazione dellaluce, del calorico raggiante, dell'elettricità, senza ricorrere a

un movimento

vibratorio•,la forzanervosa

non

sipropaga

meno

rapidamen-te degli imponderabili.

L' etere sparsointutti i punti delsistema nervoso,

come

in tuttiipunti dell'universo,prendeicaratteridellaforza nervo-sa, è modilìcata dallaparticolare organizzazione di quel

si-stema

.

La

diversa strutturadellevarie parti delsistema ner-voso,

come

l'anatomiamicroscopicacominciaafarcivedere

,

può

spiegarci

un

giorno perchè il

cambiamento

molecolare checostituisce lostato d'eccitabilitàdeiuervisia

meno

rapido nelsistemaganglionare,chenel restante delsistema nervoso, e perchè vi siano dei nervi nei quali l'eccitamento

non

si

propaga che in

un

solo senso.

Inquesta ipotesi ilfluido uerveo,nella guisa stessadel ca-lorico, dell'elettricità, della luce,

non

è che

un movimento

vibratorio particolaredell'etere.

Riassumiamo

in

poche

parole queste vedute ipotetiche.

Evvi

etere sparso in tutti i punti del sistema nervoso,

co-me

in tuttii corpi dell'universo. Quest' etere

può

trovarsi dispostoin

un modo

paricolare nel sistema nervoso,

come

si

ammette

per certi corpicristallizzati. Allorchéle particelle

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