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naturalmente nei nervi d^
un
animale vivente:le leggi del*la sua propagazione esigonodelle condizioniche
non
sitro-vano
nel sistemanervoso: la propagazione della forza del sistema nervoso è arrestatada
cagioni le qualinon
pos-sono produrre simile effetto^quando
si tratti di correa^ti elettriche
.
Questa
forza incognita del sistemanervosonon
èdunque
la corrente elettrica.
Ma
qual raporto v' e frala forza ner*vosa e relettricità ridotta a corrente?
Riassumerò
inpoche
parole la sola conseguenza positiva chesembrami
dato poter dedurre dai mieilunghi studj so*praifenomenielettro-fisiologici degli animali.
Esiste fra la corrente elettrica e la fofza nervosa
una
analogia, la quale senon
è dalmedesimo
grado di evidenza, è pur tuttavia delmedesimo
genere, di quella chepassatrailcalorico,laluce,l'elettricità.Abbiamo
veduto parlando deifenomeni
dei pesci elettrici, che lafacoltà che essihanno
di produrreelettricità è sotto la dipendenza di-retta del sistema nervoso.Y'ha dunque
in questi animaliuna
struttura organica particolare,ima
disposizione di parti tale, che per Tatto della forza nervosapuò
sviluppareelet-tricità.Ricordatevi dell'identitàdelle cagioni cheeccitanola
contrazione muscolareelafunzioneelettricadeipesci;altrove avete veduto chelaproprietàdiprodurrelafunzioneelettrica dipende
immediatamente
dalle funzioni delsistema nervoso,come
ne dipende la facoltàdi contrarre i muscoli.Un
cristallo di tormalina il quale scaldato sviluppa elet-tricità cidimostrauna
relazione, più omeno
intima trail ca-loreel'elettricità: ifenomeni cheabbiamo
studiato nei pesci elettriciciprovano una
simile relazione fra la forzanervosa el'elettricità. L'elettricitànon
è la forzanervosa, nelmodo
stesso che
non
è elettricità il calorico.Questo
sicambia
in quellaper laforma
dellemolecole integranti dellatormalina;la forza nervosa si trasforma in elettricità per la struttura particolare degli organi elettrici di quei pesci.
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La
Fisica attuale tende contutti i suoi sforzia ridurre lesue ipotesi alla piìl grande seinplicità possil)ile, e, più esat-tamente tende verso
una
ipotesi sola, per spiefi;are tutti ifenomenidelcalore,della luce, deireleltricità.
E
questa Tipo-tesi dell'etere. 1 caratteri più essenzali diquestoetere, cioè Tinnnensarapidità collaquale sipro|>a<rano i suoi movimenti,la trasformazione dei suoi
movimenti
l'uno
nelPaltro, ap-partengono alla forza nervosa,come
appartengono air elet-tricità, alla luce, al calorico*Ma abbiamo
noi questa reciprocità trala forza incogni-ta del sistema nervoso e la corrente elettrica? Jnuna
pa-rola la corrente etettricasitrasforma essanella forza nervo-sa,come
il calorico si trasforma in luce, la luce in calo-rico,ec.?L'esperienza
ne
insegna cheacciòuna
corrente elettrica ecciti,percorrendoun
nervo,la contrazione o lasensazione, ènecessario che dessalo percorrasecondo la sualunghezza.Non
basta.È
necessario che ilnervo non
sia separato giìida
lungotempo
dalla sua comunicazione colle parti centrali del sistema: è necessarioche il passaggio della corrente, o Vazione anchedi certi agenti stimolantinon
sianostati pro-trattimolto a lungo.11 calore,
un
azione meccanica o chimica, possononelmo-do
stessodella corrente elettrica svegliare 1"eccitabilità dei nervi, eprodurre sensazioneemovimenti
muscolari.Conclu-deremo da
ciò che queste azionimeccaniche, chimiche, calo-rihche, agiscono su inervi trasformate incorrenti elettriche?Niente v'ha che ce lo provi.
E
se si volesse ciònonostan-te supporre
una
simile trasformazione, qualche probabilità potrebbe esservi rispelloalcalorico e all'azione!deglialcali,ma
nessuna per rapporto alle azioni meccaniche.Non
v' ha caso infatti incui per il solo taglio d'un
corpo si abbia la produzione^d'una
coiTente elettrica;non
v'ha modo
di pa-ragonare ilnervo
adun
corpo termo-elettrico.Concludiamo
dunque
che lacorrente elettrica che scorre182
peri uervi
non
agisce inaltromodo
, che mettendo in azio-ne la forzadel sistema nervoso.Sembra
intanto naturaleP ammettere
che il cangiamento indotto negli organi elementarid'un
nervo, sia per l'atto della volontà, sia peruna
corrente elettrica, siaperl'azione degli agenti stimolantiè in tutti icasiaccompagnato
dauna
specie di corrente della forza del sistema nervoso. Questa forza che ioparagono
all'etereperpotervi spiegareper mez-zod'una
solaipotesitutti i fenomeni deicorpi imponderabili e l'analogiache con questipresenta la forzanervosa, questa forza dico, consisterebbe inun movimento
particolaredel-l'etere stesso.
Tuttii Fisici sonod'accordosull'impossibilità di spiegare l'immensavelocità dellapropagazione dellaluce, del calorico raggiante, dell'elettricità, senza ricorrere a
un movimento
vibratorio•,la forzanervosa
non
sipropagameno
rapidamen-te degli imponderabili.
L' etere sparsointutti i punti delsistema nervoso,
come
in tuttiipunti dell'universo,prendeicaratteridellaforza nervo-sa, è modilìcata dallaparticolare organizzazione di quelsi-stema
.La
diversa strutturadellevarie parti delsistema ner-voso,come
l'anatomiamicroscopicacominciaafarcivedere,
può
spiegarciun
giorno perchè ilcambiamento
molecolare checostituisce lostato d'eccitabilitàdeiuervisiameno
rapido nelsistemaganglionare,chenel restante delsistema nervoso, e perchè vi siano dei nervi nei quali l'eccitamentonon
sipropaga che in
un
solo senso.Inquesta ipotesi ilfluido uerveo,nella guisa stessadel ca-lorico, dell'elettricità, della luce,
non
è cheun movimento
vibratorio particolaredell'etere.