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si lasci imbevere d' ambi due, e il movimento del liquido interno che trasporta in una data direzione il liquido

Nel documento NORTHEASTERN UNIVERSITY LIBRARY (pagine 46-51)

e-sterno penetrato attraverso la

membrana

.

Senza

che supponiate variata in nessun

modo

la strut-tura e la disposizione dei vasi sanguigni,

immaginate

per

un momento

rovesciata la direzione della circolazione san-guigna, e

non diremo

più che le

vene

assorbono,

dovre-mo

dire invece che sono le arterie che assorbono .

Eccovi il

meccanismo

fisico dell'assorbimento . Voglio esporvi ancora le leggi di questa funzione quali furono trovate dalla Fisiologia sperimentale, e vi sarà facile di scorgere che esse sono

una

necessaria

conseguenza

dei nostri principii. » 1.°

Le

sostanze

quanto

più sono|

solu-» bili

ed

attenuate,

ed

atte

ad

entrare in combinazione

» coi succhi organici, e a divenir parte constituente del

» sangue, tanto più sono facilmente assorbite » .

Malgrado

il linguaggio poco scientifico con cui questa legge è espressa,

ho

voluto riprodurla quale trovasi nelle opere più accreditate e più

moderne

di Fisiologia

.

Questa

legge

non

è che

una

dimostrazione della

manie-ra con cui

abbiam

detto farsi 1'assorbimento.

Spettereb-be

ai fisiologi di studiare con esattezza la diversa facoltà dei vari liquidi

ad imbevere

i tessuti organici, e ne ver-rebbero certamente da questo studio conseguenze impor-tanti per la Terapeutica

.

Eccovi intanto alcuni fatti che possono metterci sulla via di tali ricerche. Voi vedete qui

due

conigli, nello stomaco d'

uno

dei quali si è introdotta, sono

due

ore

,

una

certa quantità d'

acqua

,

mentre

nello stomaco dell'

al-43

Irò si versò dolTolio. Nello

stomaco

del

primo non

si

scorge pili traccia del liquido introdotto,

mentre

nell' al-tro tutto r olio si trova, e vi si sarebbe trovato ancbe ritardando molte ore a sezionarlo. Se invece d'

acqua pura

si fosse introdotto

un

miscuglio di

acqua

e di alcool

l'assorbimento sarebbe accaduto

anche

più rapidamente

.

Una

soluzione acida,

ima

soluzione salina sarebbero state pure assorbite,

ma meno rapidamente

dell'

acqua pura

.

2." »

La

forza del potere assorbente dei diversi organi

» è determinata principalmente dell'

abbondanza

dei loro

» vasi, dalla floscezza del loro tessuto, e dalla facoltà

» conduttrice delle parti che gli

cuoprono

. »

Continuo a riprodurre parola per parola ciò che tro-vasi nei libri di Fisiologia.

E

chiaro che per /Joscezza

d'un

tessuto^ e per facoltà conduttrice delle parti

che

lo cuoprono,

non

s'intende e

non deve

intendersi altro che la tessitura dei solidi organici più o

men

propria a favo-rire

r

imbibizione. Il

maggior numero

dei vasi

non

signi-fica altro che

maggior numero

dei punti di contatto del corpo d' assorbirsi col liquido con cui

deve

mescolarsi e col quale

deve

essere trasportato.

Ecco

perchè i polmo-ni,

come l'abbiam

visto coli'esperienza, si trovano i più atti all'assorbimento,

perchè

sono i primi a mostrare la presenza dol corpo assorbito. L'

anatomia

infatti e'insegna che di tutte le parti dell'

economia

animale

haimo

essi

una

struttura più propria all'imbibizione, ed

un

sistema vascolare più sviluppato . Il tessuto cellulare è

pur

per-meabilissimo ai liquidi,

ma meno

provisto di vasi sanguinei

del

polmone

•, 1'assorbimento vi si

opera

più lentamente.

La

pelle al contrario, coperta dall'epidermide che è di tessitura

molto

compatta, fornita di piccoli e pochi vasi

,

si presta difiìcilmente all'assorbimento, al che si ripara to-gliendo

V

epidermide.

S.** » L'assorbimento varia secondo la quantità dei

li-» quidi che si trovano nell'

organismo

5 è inversamente

» proporzionale allo stato di pletora più o

men

grande

» dell'animale .

Risovvenitevi del

fenomeno

dell' imbibizione e vi sarà facile di

comprendere

questa legge dell' assorbimento

.

Una massa

di sabbia già

imbe

vuta d'

un

liquido cessa di prenderne altro, e alcontrario tanto più

rapidamente

s'

im-beve

quanto »iù èpresa lontana dal limite della sua

mag-giore imbibizione.

Dutrochet lasciò

una

pianta espostaall'aria sino a tanto clie avesse perduto 0,15 del suo peso per evaporazione

,

e indi

immergendola

nell' acqua, trovò che in

ognuna

delle

prime

quattro ore dell'

immersione

assorbiva

20

grani, e ne perdeva 8,

mentre

più tardi

non

ne assorbiva

che 9,

e tantoquanto ne

perdeva

per esalazione.

Edwards ha

visto le rane assorbire tanto più rapidamente l'

acqua

,

quanto

più

aveano

diminuito di peso per traspirazione.

Magendie ha

visto morire rapidamente per

avvelenamento

di stric-nina

un

cane a cui

aveva

estratto molto sangue,

mentre

sopra

un

altro, nelle cui

vene avea

introdotto molt' acqua, l'avvelenamento

non avvenne.

4.0 » L'assorbimento

deve

variare dentro certi limili

» proporzionalmente alla temperaturadelcorpo assorbente,

» e dell'assorbito ». 'u^f:<i<,.i

:. Chi

non

sache le

bevande

calde operanopiù rapidamen-»

te delle fredde . Così

abbiam

visto Vimbibizione variare

grandemente

colla temperatura.

V'ho

detto che questa variazione

non

poteva

accadere

che entro certi limiti

,

perche al di di questi la struttura dèi corpo organiz»

zato verrebbe ad alterarsi.

5. »

Secondo Fodera

la corrente elettrica favorirebbe

» l' assorbimento ».

Volendo ammettere

le sperienze di questo fisiologo

non

sarebbe facile di rendersene conto, tanto più che appli-caiìdo la corrente elettrica nei casi d'imbibizione ,

noy

si

vide

mai

la suainfluenza. 11 solo fallo di Porret, che con^

45

siste nel trasporto deir

acqua

dal polo positivo al polo ne-gativo

d'una

pila, potrebbe spiegarci in qualche

maniera

i risultati di

Fodera

,

6." » Finalmente varia

Y

assorbimento secondo la

rapi-» dita con cui si

muove

il liquido nel vaso, in cui

deve

» introdursi il corpo

da

assorbirsi » .

Non

è mestieri di dire

come

questa rapidità serve a portare ad

una

data distanza, più o

men

presto, il corpo

assorbito: è pur facile ad intendersi che rinnovandosi più spesso le molecole del liquido contenuto nel vaso,

maggio-ri saranno le azioni di affinità che tenderanno a far pas-sare il corpo

da

assorbirsi nel!'interno del vaso

.

È

questa probabilmente la ragione, perchè dai chi-liferi, e dai linfatici,

V

assorbimento si fa tanto più

len-tamente

che dalle

vene.

Così molte sostanze coloranti, i liquidi alcoolici, le soluzioni saline introdotte nello

sto-maco

si rinvengono nelle

vene

, già fanno parte del

san-gue

, senza che si riscontrino nei chiliferi e nel condotto toracico.

Le

frizioni esercitate sulla pelle, i moti peri-^

stallici del canale intestinale favorendo il

movimento

dei

liquidi nei vasi, giovano in questa

maniera all'assorbi-mento

.

La

funzione dell' esalazione si fa in generale, per que-sto stesso

meccanismo,

e si opera colle stesse leggi

del-l' assorbimento. Dalle pareti d'

un vaso imbevute

del liquido che vi è contenuto esce, s'esala continuamente

una

porzione di questo liquido.

La

porzione che se

ne

esala varierà secondo la natura del liquido, cioè

se-condo

la facilità più o

meno

grande, che egli

ha ad im-bevere

la sostanza del vaso stesso .

Secondo

che le pareti diquesto vaso sono all' esterno più o

meno

imbe-vute , il liquido interno escirà più o

meno

difficilmente ; crescerà l'esalazione, se per la

maggior

copia del liquido contenuto nel vaso, egli vi soffre

una

pressione e la eser-cita contro le pareti del vaso stesso. Tutte queste

circo-4

46

stanze dell'esalazione, quali risultano dal considerarla

co-me fenomeno

fisico semplice, e dipendente dai principi!

stessi dell'assorbimento, sono dimostrate dalla Fisiologia sperimentale.

Edwards ha

dimostrato che l'esalazione cutanea è in qualche caso dieci volte

maggiore

nell'aria secca che

nel-V

aria

umida

, e che si raddoppia passando

da

0" a

-t- 20'\

Aumenta pure

la traspirazione se 1'aria atmosfe-rica è

mossa,

anzi che stagnante, intorno al corpo dell'a-nimale.

Evidentemente

questi risultamenti di

Edwards

sul-l'esalazione cutanea sono

una conseguenza

naturalissima di principii di fisica troppo noti, perchè io

debba

qui ricor-darveli

.

Alcuni dei fenomeni dell'assorbimento e dell'esalazione dei corpi viventi si

compiono

con trasformazione del cor-po assorbito od esalato. 11 liquido di cui

una membrana

imbeve

e che esala dalla sua faccia opposta

non

è identi-co a quello

messo

in contatto della

membrana

assorbente

.

È

ciò che avviene nel

maggior numero

delle esalazioni e principalmente poinelle secrezioni

.

Siamo ben

lontani dallo sperare di trovar nelle cogni-zioni fisico-chimiche attuali la spiegazione del

fenomeno

delle secrezioni .

Conviene

confessarlo 5 esse

formano

ancora il più profondo arcano dell'

economia

animale

.

Quanto

all'esalazione

non dobbiamo

però lasciarvi igno-rare, che

un fenomeno

analogo a quello della filtrazione

deve

intervenirvi.

Un

liquido che contenga in sospensio-ne particelle insolubili, allorquando è filtrato, si separa in

due

parti: la parte liquida

imbeve

la sostanza del feltro e scoia,

rimane

la parte solida sul feltro. Gli

Anatomi-ci sanno che spingendo nelle

vene

o nelle arterie,

una

dissoluzione di gelatina colorata col vermiglione ridotto in polvere finissima, vedesi la soluzione gelatinosa traver-sare incolora le pareti vascolari.

Ogni

contusione fatta

sul-47

la pelle

forma una macchia,

il di cui centro è

d'un

bleu nerastro, e la periferia

d'un

color verde circondala di giallo. In questo caso il

grumo

del sangue travasalo

si scj)ara dal siero di cui

s'imbevono

i tessuti vicini.

Non

dimentichiamo

mai

il fatto espostovi a proposito dell' imbibizione : l'

acqua

salata che traversa

una

strato di sabbia diviene

acqua

dolce:

una

soluzione di carbonato di soda lìltrando nella stessa circostanza diviene più densa.

L'imbibizione, la capillarità, il giuoco semplice delle at-trazioni molecolari

può

vincere le alllnità, e

non

è per-ciò

una

supposizione

da

spregiarsi intieramente quella

che

è fatta

da

tanto

tempo

, considerando gli organi §ecrc-torj

come

semplici apparecchi di filtrazione

.

In un' altra Lezione

vedremo come

le

membrane, ed

in

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