a-cido carbonico, sotto
una campana
piena di gas idrogene d'ossigene, d"azoto, euna
porzione doli"'acido carl)0-uicoabbandonerà
1'acqua
, si troverà libera nellacam-pana mentre una
porzione del gas esterno si sarà in sua vece disciolta nell'acqua
. In generaledue
gasuno
dei quali libero o in dissoluzione inun
li(|uido eun
altro se-parato dalprimo
permezzo
d'una membrana
, operanor uno
suiraltro, simescolano
in rapporti determinati.
Sarebbe a desiderarsi che
una
lunga serie d'esperimenti deteruiinasse le leggi di questofenomeno,
in relazione alla natura reciproca dei gas, delle loro densità, della natura dellemembrane
interposte. Forseun fenomeno
analogo a quello dell' endosmosi avviene fra i gas. Eccoviuna
esperienza che vi proverà,come
si barattano i gas attraversolemembrane,
ecome anche
qualche cosad' ana-logo airendosmosi vi è in questocambio
.Riempio
in parte di gas ossigene ilpolmone d'un
agnello ucciso, son pochi istanti , edopo
averlo vuotato col succhiamento delParia, per quantomi
fu possibile . Legata strettamente la trachea, introduco ilpolmone
inuna campana
piena di acido carbonico, rovesciata sulPacqua
.Dopo
pochi instanti si vede ilpolmone
gonfiarsi e distendersi per quanto glipermette la capacità della
campana
. Analizzo il gasdopo r
esperimento e trovo che Vacido carbonico è penetrato nelle cellule polmonari, che Vossigene è escitoda
queste5 il
cambio
perònon
è stato in volumi eguali, eT
acido carbonico introdotto è inmaggior
quantità dell' ossigene uscito . Inun polmone
preparato almodo
descritto, trovaidopo
quattro ore, che il gas contenuto entro ilmedesimo
era
composto
diV*
di ossigene e di ^l^ di acido carbo-^nico5
mentre
quello che era nellacampana
risultavada V5
d'ossigene e
da
'/ò d"acido carbonico.
Le
bolle di sapone piene d'aria atmosferica od'idroge-ije fatte cadere neir acido carbonico
hanno
mostrato al78
Marianini
un fenomeno
simile a quello osservato nel polmo-ne.Le
bolle gonfiano, ed è curioso che nel gonfiareca-dono
in fondo al vaso che contiene il gas acido carbonico.L' eccesso delf acido carbonico penetrato nella bolla e che cagiona 1'
aumento
di volume, produceun aumento
di peso che fa equilibrio alla diminuzione che essa soffre per ilsuo
aumento
divolume
,ma
intanto il velo d'acqua
della bolla discioglie certamente acido carbonico e diviene cosi più pesante.
Ho
provato a tenereuna
vescicaben
chiusa, a pareti sottilissime, pienadi gas ossigene in contatto dell'acido* car-bonico,avendo
cura che la vescicanon
fosse bagnata . Ilgonlìamento
non
avviene,ma
bensìdopo un
certotempo
si trova che il
cambio
fra idue
gasha
avuto luogo, sen-za però che l'acido carbonico introdotto superi I' ossigena uscito.Ho
provato in finead
empire interamente ilpol-mone
d' acido carbonicoe così introdurlo nelf ossigene: ilpolmone
si sgonfia, idue
gas si mescolano,ma T
ossigene che entra èmeno
dell'acido carbonico che esce. hi tutti questi fatti, oltre all'azione reciproca deidue
gas attra-verso allemembrane
, conviene tener conto della presenzadell'
acqua
, chebagna
lamembrana
, e incui l'acido car-bonico è solubile. Il liquido acido così formato si trovada una
partem
presenza d'un
gas diverso da quello di-sciolto, rispetto al quale il gasUbero
agiscecome uno
spazio vuoto. Polrebbesidunque
intendere l'introduzionemaggiore
dell'acido carbonico, nelpolmone
o nella bolla, attribuendolo o aduna
azione particolare deidue
gas,
ciò che costituirebbel'endosmosi gasoso, e ad
un
effetto del gasprima
disciolto,poi esalato.Per
rischiarare questa que-stione fa d'uopo
ricorrere agas chenon
abbiano affinità per l'acqua.E
d'un
tal soggetto chemi occupo
presentemente.Alcuni fatti di Fisiologia sperimentale che
mi
rimango-no a citarvi, porteranno tutta I' evidenza nelle nostre con-clusioni.Alcune
rane,allequali Spallanzani, Nysten,Mar-79
ti<Tny,
Edwards
,avevanq
colla compressione del petto o dell'addome
, con tutte le cure proprie di questi dilif^enti osservatori, tolta Taria dei poinioiii, furonomesse
talora peir idroj:?ene, talora nel gas azoto. Cani, conigli e molti altri animali furono ora nelmodo
descritto, ora con rospi-, razioni artiliciali , assoggettatiad
esperimento. Si trovò costantemente che il gas idrogene o Vazoto erano assor-!bitj, e che in loro vece si esalava acido carbonico, e azo-^
to. Nell'azoto
puro
si esalava il solo àcido carbonico. In-rtroducendo,
dopo
aver vuotato ilpolmone
conuna
sirin-ga,un
miscuglio assai più carico d' ossigeno dell'ariaat-mosferica, si trovò che Vacido carbonico esalato era in proporzione assai
maggiore
di quello in cui si esala nel-, la respirazione delFaria.Le
rane emettono acido carbo-nico neiridrogene e nell'azoto,anche quando
sono stateprima
private dei polmoni.Non
posṣ|[mQdopo
tutto ciò che si è detto esitare a concludere, che la funzione respiratoria èun fenomeno
pu-ramente fisico-chimico ; che i gas disciolti nel sangue ve-noso si fanno liberi per T assorbimento d'altri gas 5 cheuna
porzione dell'acido carbonico, esistente inmaggior
copia nel sangue venoso che nell' arterioso, è esalata per rassorbimento che fa questo stesso sangue del gas ossigeno dell'atmosfera; chenon
è neipolmoni, dove, almeno
per lamassima
parte, siforma
l'acido carbonico espirato; che questo esiste disciolto nel sangue venoso e che si rende liber() nelP atto della respirazione, in pre-senza dell'ossigeno che s'introduce in suavece, come
sirende libero in presenza dell'azoto dell' idrogene nelle respirazioni artificiali di questi gas*, che per le sperienze di
Magnus
risulta essere discioUa nelle 5 libbre di san-gue che traversano ilpolmone
inun
miinito, una quantità d'acido carbonico che supera quasi del dojjpio quella chesi espira nello stesso
tempo
.LEZIONE VII.
Ematosi —
Nutrizione—
Calore animale »1
ho
mostrato nella Lezione passata, che nella respira-zionescompariva una
parte dell'ossigene dell'aria inspira-ta, e insuo luogo si trovavaun volume
eguale ominore
d'acido carbonico, che l'aria espirata esciva satura divapore acqueo
, e checontemporaneamente
a questi
Nel documento
NORTHEASTERN UNIVERSITY LIBRARY
(pagine 81-84)