b giunti adottenere suflkientcniente pura.
K
questa stessa sostanza chePaycn ha
recentemente studiato , cliiaman-dola gasterase. Eccovi in alcuni bicchieriniuna
infusione di pepsina cui sono state aggiunte poche goccie d'acido idro-dorico. Inuno
di questi bicchierinisi misealbumina
coa-gulata, inun
altro della fibrina. I bicchierini così preparati furono tenuti per10
o12
ore inun mezzo
caldo a 30'^e
come
vedete l'albumina
e la fibrina sono in gran parte scomparse enon rimangono
più che piccole traccie tra-sparenti ai bordi, e chenon
tarderanno a scomparire an-che esse. Posso riavere facilmente neutralinzando Vacido,evaporando
lasoluzione, l'albuminaelafibrina,chenon han-no
punto cangiato di natura e chenon hanno
fatto chedi-sciogliersi, in contatto delP infusione acidadi pepsina.
Questa
sostanza opera perciò nella dissoluzione della fibrina e del-l'albuminacome un
corpo catalitico, ed è un' azione di con-tatto quella che operalaloro dissoluzione.Non
è che nelr lo stomaco, eda
certe ghiandole che trovausi nellamem-brana
mucosa
d'una
porzione dello stomaco, che la soIut:zione acida di pepsina, o il sugo gastrico, è separato.
Ho
provato a tenere in
una
soluzione acida debolissima d'acirdo
idroclorico pezzi d' intestino tenue , d' intestino cras-so, di stomaco5 lasoluzionenon
acquistòmai
la proprietà dissolvente,non
divennemai
sugo gastrico senon
a con-tatto dellamembrana
dello stomaco.Ricordiamo
qui ciò che si è detto nella Lezione suir as-sorbimento.Le
soluzioni acquose penetrano nel sangue perla sola imbibizione delle paretidei capillari sanguigni dello stomaco^ l'acqua,le
bevande
alcooliche colorate introdotte nello stomaco sono assorbite,non
oltrepassano questo vi-scere,non
si trovano nel chilo,mentre
si rinvengono nel sangue.Bouchardat
e Sandrashanno
nutrito animali con fibrina tinta di zafferano o di cocciniglia, e nel chilo di questi animalinon
fu trovatamai
la sostanza colorante56
aggiuntaalla fibrina. Essi
hanno
fatto di più. Animalinu-triti di fibrina ed altri lasciati a digiuno, uccisi poi
hanno
datoun
chilosempre
identico5 lamateria trovata negli in-testininon
era diversa, e solo negli animali nutriti difi-brina fu trovata nello stomaco
una
porzione di fibrina in-completamente disciolta. Si sa pure dalle celebri esperien-zediTiedemaun
ediGmeliu,chela quantitàdifibrinatrovata nella linfa e nel chilodopo un
lungo digiuno,non
è mi-nore di quella che vi si trovadopo
la digestione. Adope-randoalbumina
coagulata, glutine e sostanza caseosa in-vece della fibrina, i risultamenti sono gli stessi.La
dige-stione di queste sostanze azotate neutre riducesi
dunque
alla loro semplice dissoluzione, operata
da una
azione di contatto, e all'assorbimento, principalmente nello stomaco,
di questa dissoluzione
,
La
gelatina chenon ha
la stessacomposizione dellafibri-na,
dell' albumina, della caseina;»non
è perciòcome
que-ste atta alla nutrizione.
Nulla perciò di più fisico di questa parte della digestio-ne.
La
masticazione degli alimenti imbevuti d'un
liquido leggermentealcalino e caldo è quella operazione interamentefisica che sì fa nei nostri laboratorii,
onde
dividere,atte-nuare un
corpo solido e prepararlo cosi a disciogliersi. Ilsugo gastrico che lo stomaco secerne , principalmente al
momento
della digestione, è un' infusione di pepsinanel-l'
acqua
acidulata, e questa infusione si prepara, si fa agire sull'albumina coagulata, sulla fibrina, sulla caseina e la lorodissoluzione avviene così bene nellostomaco,come
in
un
recipiente qualunque convenientemente riscaldato.Il
movimento
delle pareti dello stomaco favorisce 1* a-zione dell'infusione di pepsina sulle sostanzeda
discio-gliersi ,come
ogni agitazione giova alla reazione didue
corpi discioltiquahmque
, o alla dissoluzione d'un
solido inun
liquido.Giova
questomovimento
delle pareti dello stomaco, perchè rinnovando i punti di contatto fra lepa-57
reti e la materiacontcniila,si opera meglio V assorbimen-to della porzione liquida di questa materia
.
L""influenza che
ha
nelP alterare la digestione il taglio dei nervi delF ottavo pajo,deve
in parte attribuirsi alla cessazione delmovimento
delle pareti dellostomaco
c^ieda
questi nervi è di certo influenzato5 oltre di che poi iltaglio di questi nervi porta
un
disturbo grande in altre funzioni troppo necessarie air integrità dell'economia
ani-male
.La
digestione delle sostanze amilacee, la trasformazione di queste sostanze nell'organo digerente, sonofenomeni non
ancora abbastanza rischiarati dall' osservazione.Mi
limiterò perciò a dirvene quelpoco
chemi sembra ben
stabilito.Bouchardat
e Sandrashanno
introdotto nellostomaco
di alcuni caniuna
certa quantitàd'amido,
o allo stato di gelatina o semplicemente sospeso nell'acqua
. Questi animali furono uccisidopo un
certotempo
piùmeno
lungo, e si ricercò nello
stomaco
é negli intestini la pre-senza dell'amido
o dei suoi prodotti.
È
assai curiosa 1' osservazione fatta da questi chimici dellanon
acidità costante trovata nel liquido dello stoma-co, negli animali nutriti col soloamido
5 si direbbe chela secrezione del sugo gastrico è eccitata dalla presenza delle sostanze azotate neutre per la dissoluzione delle quali è necessario.
Nò
negli intestini, ne nel chilo si rinvennemai
traccia d'amido
5 nel solostomaco
se ne ebbero in-dizj.Fu
cercato lozucchero
nelle materie dellostomaco
^del
duodeno
, dell'intestino tenue, nel sangue.V
apparec-chio di polarizzazione di Biot fu adoperato,ma
senzaal-cun
resultato, che indicasse lapresenza dello zucchero; ed
egualmentenon
si scoprì lo zucchero, tentando d' eccitare in quelle materie la fermentazione alcoolica coli' aggiunta del lievito di birra.Bouchardat
e Sandras attribuiscono adun
errore d' osservazione lo zucchero cheGmelin
e58
Tiedmann avevano
trovato nello stomaco d' animali nutriti conamido
. Li stessi chimici e più recentemente Blondiothanno
inutilmente cercato la presenza della destrina inquesti casi.