• Non ci sono risultati.

55 una sostanza particolare che fu chiamata pepsina^ e che si

Nel documento NORTHEASTERN UNIVERSITY LIBRARY (pagine 59-62)

b giunti adottenere suflkientcniente pura.

K

questa stessa sostanza che

Paycn ha

recentemente studiato , cliiaman-dola gasterase. Eccovi in alcuni bicchierini

una

infusione di pepsina cui sono state aggiunte poche goccie d'acido idro-dorico. In

uno

di questi bicchierinisi mise

albumina

coa-gulata, in

un

altro della fibrina. I bicchierini così preparati furono tenuti per

10

o

12

ore in

un mezzo

caldo a 30'^

e

come

vedete l'

albumina

e la fibrina sono in gran parte scomparse e

non rimangono

più che piccole traccie tra-sparenti ai bordi, e che

non

tarderanno a scomparire an-che esse. Posso riavere facilmente neutralinzando Vacido,

evaporando

lasoluzione, l'albuminaelafibrina,che

non han-no

punto cangiato di natura e che

non hanno

fatto che

di-sciogliersi, in contatto delP infusione acidadi pepsina.

Questa

sostanza opera perciò nella dissoluzione della fibrina e del-l'albumina

come un

corpo catalitico, ed è un' azione di con-tatto quella che operalaloro dissoluzione.

Non

è che nelr lo stomaco, e

da

certe ghiandole che trovausi nella

mem-brana

mucosa

d'

una

porzione dello stomaco, che la soIut:

zione acida di pepsina, o il sugo gastrico, è separato.

Ho

provato a tenere in

una

soluzione acida debolissima d'acir

do

idroclorico pezzi d' intestino tenue , d' intestino cras-so, di stomaco5 lasoluzione

non

acquistò

mai

la proprietà dissolvente,

non

divenne

mai

sugo gastrico se

non

a con-tatto della

membrana

dello stomaco.

Ricordiamo

qui ciò che si è detto nella Lezione suir as-sorbimento.

Le

soluzioni acquose penetrano nel sangue per

la sola imbibizione delle paretidei capillari sanguigni dello stomaco^ l'acqua,le

bevande

alcooliche colorate introdotte nello stomaco sono assorbite,

non

oltrepassano questo vi-scere,

non

si trovano nel chilo,

mentre

si rinvengono nel sangue.

Bouchardat

e Sandras

hanno

nutrito animali con fibrina tinta di zafferano o di cocciniglia, e nel chilo di questi animali

non

fu trovata

mai

la sostanza colorante

56

aggiuntaalla fibrina. Essi

hanno

fatto di più. Animali

nu-triti di fibrina ed altri lasciati a digiuno, uccisi poi

hanno

dato

un

chilo

sempre

identico5 lamateria trovata negli in-testini

non

era diversa, e solo negli animali nutriti di

fi-brina fu trovata nello stomaco

una

porzione di fibrina in-completamente disciolta. Si sa pure dalle celebri esperien-zedi

Tiedemaun

ediGmeliu,chela quantitàdifibrinatrovata nella linfa e nel chilo

dopo un

lungo digiuno,

non

è mi-nore di quella che vi si trova

dopo

la digestione.

Adope-rando

albumina

coagulata, glutine e sostanza caseosa in-vece della fibrina, i risultamenti sono gli stessi.

La

dige-stione di queste sostanze azotate neutre riducesi

dunque

alla loro semplice dissoluzione, operata

da una

azione di contatto, e all'assorbimento, principalmente nello stomaco

,

di questa dissoluzione

,

La

gelatina che

non ha

la stessacomposizione della

fibri-na,

dell' albumina, della caseina

non

è perciò

come

que-ste atta alla nutrizione

.

Nulla perciò di più fisico di questa parte della digestio-ne.

La

masticazione degli alimenti imbevuti d'

un

liquido leggermentealcalino e caldo è quella operazione interamente

fisica che fa nei nostri laboratorii,

onde

dividere,

atte-nuare un

corpo solido e prepararlo cosi a disciogliersi. Il

sugo gastrico che lo stomaco secerne , principalmente al

momento

della digestione, è un' infusione di pepsina

nel-l'

acqua

acidulata, e questa infusione si prepara, si fa agire sull'albumina coagulata, sulla fibrina, sulla caseina e la lorodissoluzione avviene così bene nellostomaco,

come

in

un

recipiente qualunque convenientemente riscaldato.

Il

movimento

delle pareti dello stomaco favorisce 1* a-zione dell'infusione di pepsina sulle sostanze

da

discio-gliersi ,

come

ogni agitazione giova alla reazione di

due

corpi disciolti

quahmque

, o alla dissoluzione d'

un

solido in

un

liquido.

Giova

questo

movimento

delle pareti dello stomaco, perchè rinnovando i punti di contatto fra le

pa-57

reti e la materiacontcniila,si opera meglio V assorbimen-to della porzione liquida di questa materia

.

L""influenza che

ha

nelP alterare la digestione il taglio dei nervi delF ottavo pajo,

deve

in parte attribuirsi alla cessazione del

movimento

delle pareti dello

stomaco

c^ie

da

questi nervi è di certo influenzato5 oltre di che poi il

taglio di questi nervi porta

un

disturbo grande in altre funzioni troppo necessarie air integrità dell'

economia

ani-male

.

La

digestione delle sostanze amilacee, la trasformazione di queste sostanze nell'organo digerente, sono

fenomeni non

ancora abbastanza rischiarati dall' osservazione.

Mi

limiterò perciò a dirvene quel

poco

che

mi sembra ben

stabilito.

Bouchardat

e Sandras

hanno

introdotto nello

stomaco

di alcuni cani

una

certa quantità

d'amido,

o allo stato di gelatina o semplicemente sospeso nell'

acqua

. Questi animali furono uccisi

dopo un

certo

tempo

più

meno

lungo, e si ricercò nello

stomaco

é negli intestini la pre-senza dell'

amido

o dei suoi prodotti

.

È

assai curiosa 1' osservazione fatta da questi chimici della

non

acidità costante trovata nel liquido dello stoma-co, negli animali nutriti col solo

amido

5 si direbbe che

la secrezione del sugo gastrico è eccitata dalla presenza delle sostanze azotate neutre per la dissoluzione delle quali è necessario.

negli intestini, ne nel chilo si rinvenne

mai

traccia d'

amido

5 nel solo

stomaco

se ne ebbero in-dizj.

Fu

cercato lo

zucchero

nelle materie dello

stomaco

^

del

duodeno

, dell'intestino tenue, nel sangue.

V

apparec-chio di polarizzazione di Biot fu adoperato,

ma

senza

al-cun

resultato, che indicasse lapresenza dello zucchero; e

d

egualmente

non

si scoprì lo zucchero, tentando d' eccitare in quelle materie la fermentazione alcoolica coli' aggiunta del lievito di birra.

Bouchardat

e Sandras attribuiscono ad

un

errore d' osservazione lo zucchero che

Gmelin

e

58

Tiedmann avevano

trovato nello stomaco d' animali nutriti con

amido

. Li stessi chimici e più recentemente Blondiot

hanno

inutilmente cercato la presenza della destrina in

questi casi.

Secondo

essi

V amido non

sarebbe

dunque

cangiato

Nel documento NORTHEASTERN UNIVERSITY LIBRARY (pagine 59-62)

Outline

Documenti correlati