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Corsi di formazione su misura ai fabbisogni formativi per garantire la qualità totale

Cescot: rilevazione dei punti di forza ed indagine sulle incongruenze

3.2 I fabbisogni formativi definiscono i corsi di formazione da erogare

3.2.1 Corsi di formazione su misura ai fabbisogni formativi per garantire la qualità totale

Tra le numerose attività di cui il Cescot di Pistoia si occupa, si annovera l’analisi dei fabbisogni formativi; questo permette di analizzare le necessità reali delle imprese del territorio ed individuare le figure professionali più richieste, con il dettaglio delle conoscenze necessarie e delle competenze più opportune.

L’analisi in questione è stata effettuata nel periodo compreso tra gennaio 2013 e marzo 2015, l’ultima in ordine di tempo, rispetto alle precedenti.

L’analisi si focalizza sui bisogni formativi97 espressi dai soggetti inoccupati e

disoccupati, che si sono rivolti al Cescot nel biennio 2013-2014 e i primi mesi del 2015, per colmare i gap che l’attuale crisi del mercato ha messo in evidenza.

L’agenzia formativa ha analizzato i bisogni attraverso un importante condivisione di informazioni con i servizi pubblici del territorio come i Centri per l’impiego ed il costante utilizzo da parte degli utenti della Carta ILA98 come sistema di finanziamento dei percorsi formativi; così le esigenze presentate dai soggetti inoccupati e disoccupati sono state incrociate con quanto le aziende attuali richiedono alle risorse in termini di competenze e professionalità.

Lo strumento utilizzato è stato un questionario di rilevazione99, somministrato di persona agli imprenditori, durante le visite aziendali compiute da un rilevatore.

I contatti con le imprese vengono gestiti dal rilevatore, attraverso posta elettronica o conversazioni telefoniche, tramite l’utilizzo del questionario. I dati raccolti con i

97 Il mezzo utilizzato per registrare e raccogliere i fabbisogni formativi è inserito ed opportunamente

registrato all’interno degli strumenti previsti dalla certificazione ISO, di cui Cescot dispone. Si tratta di una “scheda riepilogo contatti” in cui sono raccolte e riepilogate, appunto, le richieste provenienti da soggetti inoccupati e disoccupati, in ordine cronologico di arrivo, distinguendole per tipologia di percorsi formativi richiesti. Si evidenziano i percorsi che hanno avuto una richiesta maggiore, comunque sufficiente per decidere di predisporre e prepararne l’avvio. Fonte: Cescot, Documento del triennio 2013-2015, www.cescot.pistoia.it/it/cosa_facciamo/.

98 La Carta ILA (Individual Learning Account), è una carta di credito formativo individuale prepagata che

permette agli individui di ricevere un contributo economico a copertura totale o parziale, dei costi sostenuti per la realizzazione di un progetto formativo. L’attivazione è subordinata alla costruzione di un percorso professionale in accordo con gli operatori dei Centri per l’impiego. Fonte: Arte data – Cultura e innovazione, Carta ILA, http://www.artedata.it/corsi-master-online-matera-firenze/la-scuola- artedata/voucher-provinciali-formativi-carta-ila/.

141 questionari vengono elaborati e sintetizzati in una serie di report e ad ogni impresa è dedicata una specifica scheda di analisi.

In questi due anni il Cescot ha elaborato un documento100 contenente l’offerta formativa riconosciuta, secondo il sistema regionale della certificazione di competenze, sulla base dei risultati ottenuti dalle indagini sui fabbisogni formativi dei settori del commercio, turismo e dei servizi, e alla formazione volta all’acquisizione di competenze trasversali. Le richieste emerse dall’analisi svolta sugli utenti che si sono rivolti allo sportello accoglienza e orientamento e quelle emerse dalle interviste proveniente dai centri per l’impiego della provincia, hanno dato i seguenti risultati101:

Settore amministrativo:

• Front office e Accoglienza UC 1638. • Gestione del Magazzino UC 592.

• Gestione della Contabilità generale UC 1590. • Gestione delle risorse umane UC 1635. • Gestione Paghe e Contributi UC 1693.

Settore della ristorazione • Pane e Pizza UC 448.

• I segreti dell’Arte Pasticcera UC 448. • Preparazione e lavorazione carni UC 409. • Preparazione piatti UC 1710.

• Registrazione e archiviazione documenti UC 1640.

Percorsi privati settore ristorazione: • Corso di Pasticceria di base. • Corso cucina di base.

Percorsi riconosciuti e dovuti per legge: • Accesso al Settore Alimentare.

• Formazione obbligatoria per: Titolari e Responsabili di piano di autocontrollo di

100 Chi si occupa di collocamento e di incrocio di domanda e offerta.

142 attività alimentare complessa, Addetti attività alimentare complessa, Addetti attività alimentare semplice.

• Formazione obbligatoria per Agenti e Rappresentanti di Commercio. • Formazione obbligatoria per Agenti di Affari in Mediazione Immobiliare.

Centro Sviluppo Commercio, Turismo e Terziario: • Corso Conducente Carrello Elevatore.

• Corsi previsti dal TU D. Lgs. 81/08.

I risultati ottenuti dall’analisi sui fabbisogni confermano tendenze102 precise:

a) Sul territorio pistoiese e limitrofo sorgono molte attività commerciali, quali bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, e piccole aziende (agricole, manifatturiere, officine meccaniche) e questo dato è riscontrabile anche percorrendo in macchina le principali vie di comunicazione.

b) La presenza di aziende implica la presenza di uffici amministrativi e quindi si spiega la richiesta dei corsi del settore amministrativo.

c) Con la normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, l’educazione alla sicurezza sta diventando una prerogativa necessario per ogni lavoratore.

d) Molto interessante risulta il dato riguardante la richiesta di corsi di formazione sulla Gestione delle Risorse Umane. Fino a qualche anno fa sarebbe stata impensabile una tale richiesta, nella realtà pistoiese. Questo dimostra che sta nascendo una consapevolezza precisa tra i lavoratori: quella di riconsiderare l’importanza del loro ruolo nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.

e) Nonostante le piccole dimensioni e le influenze di città vicine come Firenze, Prato e Lucca, Pistoia mantiene un microcosmo attivo e all’avanguardia per i settori del commercio e del terziario.

f) Nel 2017, la città di Pistoia è stata eletta la capitale italiana della cultura sia per il patrimonio artistico e architettonico di cui dispone, sia per l’impegno col quale l’amministrazione cittadina promuove i progetti e le iniziative che ne valorizzano l’identità e le tradizioni103. Questo privilegio, però non viene riscontrato nella

102 Le considerazioni che seguono sono personali e frutto di una interpretazione dei dati rilevati da

Cescot.

103 Fonte: Regione Toscana, Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017, http://www.regione.toscana.it/-

143 richiesta di corsi formativi, quali accompagnatori turistici, guide ambientali, guide museali, che invece necessitano di patentini specifici. Probabilmente la gestione dei beni culturali rimane nelle mani di pochi (e i motivi sono i più disparati) e di conseguenza le richieste formative non sono così considerevoli.

Il Cescot, predispone i piani formativi in base alle richieste dell’ambiente circostante. Questo aspetto dimostra che l’agenzia è un sistema aperto che si adatta continuamente alla domanda formativa mutevole. Il Cescot ha adottato una metodologia e degli strumenti in grado di restituire una diagnosi accurata dei fabbisogni formativi espliciti e latenti e delle metodologie formative più rispondenti ai singoli casi.

L’azione di ricerca dei fabbisogni formativi, testimonia la cultura della qualità che caratterizza il Cescot. La qualità del servizio sta anche nell’erogazione di corsi di formazione volti a coprire il range dei bisogni formativi effettivi degli utenti. Non avrebbe senso proporre corsi di formazione pur di qualità, curati nei minimi dettagli ma che non corrispondessero alle necessità concrete degli utenti. In questo caso sono i consumatori/utenti che tirano il mercato e non il contrario. L’offerta di servizi viene pianificata in base alla domanda degli utenti.