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Corte di Appello – sezione civile

Nel documento Corte di Appello di Potenza (pagine 67-72)

3. APPLICAZIONE DELLE MISURE ALTERNATIVE ALLA PENA

4.1 Magistratura Giudicante

4.1.1 Corte di Appello di Potenza

4.1.1.1 Corte di Appello – sezione civile

La sezione civile è composta tabellarmente da 1 presidente di sezione e n. 6 consiglieri.

E’ suddivisa in due collegi (A e B) con decorrenza dal 14.7.2021 ovvero dall’ efficacia delle tabelle organizzative triennali 2020-21, che li hanno differenziati per materia tramite assegnazione delle cause in base ai codici oggetto SICID, così creando 2 unità operative specializzate.

Il primo collegio (A) è costituito dal presidente di sezione, n. 2 consiglieri togati, n. 3 giudici ausiliari, ciascuno dei quali è abbinato ad uno dei giudici togati.

Il secondo collegio attualmente è costituito dal consigliere anziano della Corte, che lo presiede, e da n. 2 giudici ausiliari. Pertanto il collegio B da settembre 2021 è integrato, a rotazione, da uno dei consiglieri del primo collegio per consentire lo svolgimento delle udienze.

Pregiudizievole per l’attività della Corte è la cronica penuria dei consiglieri effettivamente in servizio, che devono esaurire le pendenze patologiche e ridurre i tempi lunghi di definizione, fronteggiare il notevole incremento delle nuove iscrizioni nel I semestre 2021 e il prevedibile ulteriore aumento delle sopravvenienze dal primo grado dal 2022 quale effetto dell’UPP nei tribunali circondariali.

Affinchè possa ridursi la durata dei processi pendenti avanti alla sezione civile entro i parametri europei è indispensabile l’incremento della c.d. forza lavoro, con la copertura effettiva di n. 2 posti di consigliere, attualmente in pianta organica a seguito di aumenti disposti con D.M. 2017 e D.M. 2020, ma di fatto mai coperti e almeno 1 consigliere di ulteriore supporto, facente parte della pianta organica flessibile, approvata con D.M. 27 dicembre 2021 come da proposta. Si precisa che il CSM nel proprio parere, deliberato in data 8.9.2021, si è espresso favorevolmente sulla proposta di assegnazione al distretto di Potenza di n. 5 posti di magistrati giudicanti in pianta organica flessibile.

Ovviamente sarebbero necessari anche strumenti normativi di carattere generale (prevalentemente fiscali) di disincentivo alla impugnazione e di incentivazione alla conciliazione.

Per il buon esito del PNRR-giustizia è fondamentale il coinvolgimento dell’Avvocatura non solo a livello locale, ma soprattutto a livello di istituzione CNF- CSM- Ministero mediante protocolli nazionali ed anche con le principali Associazioni Forensi (Camera Penale, Camera Civile, Aiga ,OCF ecc.). Il fine è di veicolare nel ceto forense gli impegni del Governo nei confronti dell’ U.E, perché senza il fattivo contributo degli Avvocati non si possono raggiungere i risultati sperati. È interesse di tutti i cittadini

al recupero dell’arretrato in termini quantitativi e temporali.

Fin dal 2017 è stato costituito l’Ufficio per il Processo nella sezione civile con la partecipazione dei tirocinanti ex art. 73 D.L. 69/2013 (convertito con legge 9 agosto 2013, n. 98, modificato dagli articoli 50 e 50- bis del D.L. 24 giugno 2014, n.

90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114) e dei 6 giudici ausiliari, tutti assegnati alla sezione civile: avv. Fabrizio Nastri, avv. Roberto Eustacchio Sivilla, avv. Adele Apicella, avv. Roberta Ciotti dal 30 agosto 2017, avv. Salvatore Guzzi e avv. Antonia Patrizia Daleno dal 22.5.2018 fino al 14.7.2021, in quanto è stata inserita nell’Ufficio per il processo costituito presso la sezione lavoro in base alla nuova organizzazione tabellare.

L’apporto alla produttività della sezione civile dei giudici ausiliari è complessivamente pari a n. 323 sentenze civili pubblicate (dal 30.8.2020 al 30.8.2021); per ciascuno di essi è variabile da un massimo di n. 90 sentenze nell’anno 2020 in un solo caso ad un minimo di n. 28. L’attività dei giudici ausiliari, anche se richiede l’impegno del consigliere al latere al quale sono abbinati in sede di deliberazione in camera di consiglio, di redazione della minuta e della sua collazione, è comunque indispensabile per contribuire alla definizione delle numerose pendenze di cause vetuste.

Come disposto dall‘art. 184 della circolare sulle tabelle triennali 2020/22 e già analogamente previsto dall’ art. 193 della circolare delle precedenti tabelle 2017-19, non possono essere assegnate ai giudici ausiliari cause riguardanti le seguenti più complesse:

1) procedimenti di competenza delle sezioni specializzate per legge (sezione agraria,

impresa e minorenni);

2) procedimenti in materia di appalti pubblici, di esecuzione immobiliare e fallimentare;

3) procedimenti in materia di impugnazione di lodo arbitrale;

4) procedimenti trattati dalla Corte d’appello in unico grado, fatta eccezione per quelli di cui alla legge 24 marzo 2001, n. 89 ( c.d. legge Pinto);

5) procedimenti decisi in primo grado dal tribunale in composizione collegiale ai sensi dell’articolo 50 bis c.p.c.

Per perequare i carichi di lavoro e corroborare la produttività della sezione civile sono rimaste assegnate tabellarmente alla sezione lavoro alcune tipologie di cause in materia civile: sezione minorenni – collegio civile; sezione agraria; locazioni; cause civili e opposizioni a ordinanza di ingiunzione con rito lavoro; separazioni e divorzi;

opposizioni avverso decreti ex art. 35 D.Lvo 25/2001 emessi dalla sezione penale;

uno stralcio di n. 300 cause contenziose vetuste aventi ad oggetto la responsabilità extracontrattuale.

Perdurando le criticità della sezione civile della Corte di Appello, gravata da un arretrato patologico, che pur tuttavia si sta riducendo, nello scorso anno giudiziario (2019-20) non è stata variata l’assegnazione tabellare – risalente negli anni – alla sezione penale dei ricorsi e delle opposizioni ex Legge Pinto, pur trattandosi di procedimenti

sono assegnati alla sezione lavoro.

E’ positiva la performance della sezione civile della Corte di Appello nel medio periodo dal 31.12.2018 al 30.6.2021 (all. G), complessivamente considerata in relazione a tutte le cause iscritte nel SICID (contenziose, lavoro – previdenza – assistenza, volontaria giurisdizione).

SICID

Pendenti al 31.12.2018 Pendenti al 30.6.2021 Variazione pendenze

4.024 3.624 -9,9%

Anche nel breve periodo dell’ a.g. 2020-21 la preformance risulta positiva in relazione a tutte le cause iscritte nel SICID con un indice di ricambio di 1,05 (all. E)

Pendenti iniziali Sopravvenuti Definiti Pendenti finali

Anno giudiziario 2020-21 SICID

3.715 1.818 3.630 3.624 (-2,45%)

In particolare gli sforzi si sono concentrati nella riduzione delle cause contenziose, che costituiscono la maggior parte del magazzino della sezione civile. Infatti , da una pendenza iniziale di n. 3147 cause contenziose civili al 30.6.2020 sono sopravvenute n. 749 cause e definite n. 913 al 30.6.2021, su un totale di n. 3715 cause SICID pendenti iniziali al 30.6.2020. Ne residuano come cause contenziose pendenti finali n. 2983 al 30.6.2021 su un totale di n. 3624 di cause SICID, con una variazione delle pendenze di -5,21% e un indice di ricambio di 1,22 relativo alle sole cause contenziose civili (all. E).

La progressiva riduzione delle cause contenziose civili a n. 2983 pendenti finali al 30.6.2021 (al 30.6.2020 n. 3147, al 30.6.2019 n. 3359, 30.6.2018 n. 3631, al 30.6.2017 n. 3713, al 30.6.2016 n. 3536, al 30.6.2015 n. 3325) che dal picco raggiunto nel 2016-17 sono scese a meno di 3000 pendenze finali nell’ ultimo anno giudiziario sono ben visibili nel grafico allegato , con la precisazione che si sono ridotte in modo coerente con l’aumento delle definizioni e la stabilizzazione delle sopravvenienze in misura inferiore a 800 cause contenziose all’anno (all. A1 – Corte di Appello di Potenza

“Affari contenziosi” andamento dei procedimenti sopravvenuti, definiti, pendenti fine periodo nel corso degli ultimi 6 anni).

All’incremento di produttività non ha contribuito l’ampliamento della pianta organica di 2 posti di consigliere rimasti vacanti e a tutt’oggi di fatto mai coperti, ma piuttosto le misure organizzative come lo sdoppiamento dei collegi sez. civile ( A-B), la creazione di un collegio specializzato in materia di protezione internazionale. Proseguendo in tal senso, come già esposto, le nuove tabelle organizzative per il triennio 2020/22 li hanno trasformati in collegi specializzati su blocchi di materie tendenzialmente omogenee, individuati mediante codice SICID.

Quanto alle pendenze remote, per quanto ancora numerose ed annualmente accresciute da nuove cause che maturano la decennalità, le cause civili contenziose ordinarie ultradecennali pendenti diventano sempre meno ogni anno: n. 89 al 30.6.2021 su un totale di n. 2983 pendenti (n.118 al 30.6.2020 su un totale di n. 3344

pendenti, n. 189 al 30.6.2019, n. 288 al 30.6.2018, n.356 al 30.6.2017, n. 324 al 30.6.2016) come graficamente ben evidenziato (All. G1- Corte di Appello di Potenza.

Andamento delle pendenze settore civile- con data d’iscrizione fino al 2011).

Si deve precisare che dopo il 30.6.2021 le cause pendenti che risultano iscritte negli anni 2004/2006 sono state definite e le cause ultradecennali sono generalmente cause civili interrotte e riassunte, anche più volte, per morte delle parti o del difensore (all. E 1 – Procedimenti civili pendenti finali al 30.6.2020 per anno di iscrizione a ruolo).

Le sopravvenienze degli affari civili contenziosi sono in progressiva e cauta riduzione: al 30. 6.2021 sono n. 749 (n.756 al 30.6.2020, n. 770 al 30.6.2019, n. 896 al 30.6.2018, n.990 al 30.6.2017, n.744 al 30.6.2016), così invertendo l’andamento in aumento registrato negli anni 2017-18 (all. E – Movimento dei procedimenti civili in Corte di Appello- Anno giudiziario 2020-21).

Non è possibile fornire dati precisi sul numero di inibitorie richieste e decise, in quanto si tratta di dati che l’Ufficio statistico ed il SICID non sono in grado di individuare.

In particolare dal SICID è possibile rilevare soltanto il numero delle istanze di inibitoria avanzate e decise anteriormente alla prima udienza di trattazione, poiché solo in questo caso viene formato un separato fascicolo, avente il numero di iscrizione del fascicolo principale, con l’aggiunta “Sub1”. Questi ultimi risultano complessivamente pari a n. 80 nell’a.g 2020-21, in aumento rispetto allo scorso anno (n. 55).

Il numero di istanze di inibitoria presentate con l’atto di appello, delle quali non viene chiesta la decisione anticipata, è invece di gran lunga superiore e può essere quantificato solo esaminando tutti i fascicoli. A tal riguardo vi è da evidenziare che gran parte delle sentenze che contengono una pronuncia di condanna sono oggetto di istanza di sospensione dell’esecuzione. Tuttavia sono molteplici le pronunce di inammissibilità di istanze di inibitoria, in quanto avanzate in relazione a sentenze non contenenti una statuizione di condanna, anche solo al pagamento delle spese processuali.

Perdura la resistenza delle parti a definire transattivamente le controversie con mediazione demandata o con conciliazione ex art. 185 bis c.p.c., sebbene subito dopo il lockdown nelle LINEE GUIDA in data 5.5.2020 sia stata indicata la possibilità di trattazione scritta della conciliazione/mediazione per i procedimenti civili in appello, ma purtroppo non ha avuto successo. La trattazione scritta nel procedimento civile d’appello non è di ostacolo alla conciliazione mediante proposta scritta che può essere adottate anche in appello con maggiore successo, in forza delle possibili conseguenze sul piano della regolamentazione delle spese, oltre che di un maggiore dettaglio e autorevolezza della proposta conciliativa proprio perché scritta, diversamente dal bonario componimento, tradizionalmente tentato nell’udienza orale collegiale.

Nonostante appaia un percorso in salita, si deve tendere sempre alla conciliazione giudiziale perché senza dubbio è in assoluto, a prescindere dalla riduzione dell’arretrato e dei tempi del processo, la migliore modalità di definizione delle cause, poiché dà stabilità ai rapporti giuridici tra le parti.

Questa Corte unitamente ai Tribunali di Potenza, Lagonegro e Matera in data 16.11.2019 ha sottoscritto un Protocollo per la BANCA DATI DIGITALE CONCILIATIVA (BDDC) in adesione ad una best practice approntata dal Tribunale di Bari (referente - responsabile dr. Mirella D’Elia) che ha già dato buoni risultati anche presso il Tribunale civile di Matera. A ciò si Aggiunga che nel mese di dicembre 2021 nel sistema SICID

conciliative del magistrato rientranti nell’articolo 185 bis c.p.c. con possibilità di ricerca e stampe sia nel SICID, sia nella Consolle del Magistrato, il che favorirà le conciliazioni giudiziali che avranno una rilevanza anche sotto il profilo della professionalità dei magistrati.

Il dettaglio del movimento nell’a.g. 2020-21 delle cause contenziose civili suddivise per materia è consultabile nelle allegate schede statistiche (All. E bis - Movimento dei procedimenti civili SICID presso Corte di Appello di Potenza – dettaglio per materia – anno giudiziario 2020/21).

Si analizzano di seguito le principali tipologie di cause contenziose pendenti in appello avanti alla sezione civile al 30.6.2021.

In materia di contratti bancari si registrano n. 143 pendenti, con una variazione pari a +3,2% e 0,82 indice ricambio (n.137 pendenti a.g.2019-20 -8,50%, n. 146 a.g.

2018-19).

Sono calate a n. 695 le pendenze finali di cause relative a contratti e obbligazioni varie con una variazione di -1,00% e indice di ricambio 1,05.

La pendenza finale delle cause sui diritti reali - possesso - trascrizioni è anch’essa diminuita a n. 226 con una variazione di -17,22% e indice di ricambio 2,47 (n. 259 a.g.

2019/20, -16,99 % rispetto a n. 312 a.g. 2018/19). Infatti, pur non essendo aumentate le definizioni pari a n.79 (n.92 a.g. 2019-20, n.88 a.g. 2018-19, n.57 nell’ a.g. 2017-18), si è ridotta la sopravvenienza a n. 32 (n.39 a.g. 2019-20, n.47 a.g. 2018-19, n.46 a.g.

2017-18).

Le cause di responsabilità extracontrattuale pendenti al 30 giugno 2021 si sono ridotte a n. 619 pari a -2,98% rispetto alle pendenti nell’anno precedente e con un indice di ricambio di 1,27 (n. 627 a.g.2019-20 pari a -3, 69% , n. 649 a.g. 2018-19;

n. 684 a.g. 2017-18). Nonostante un decremento delle definizioni pari a n. 89 cause definite al 30.6.2021 (n. 122 a.g. 2019-20, n. 166 a.g.2018-19, n. 124 a.g 2017-18), è stata determinante una flessione delle sopravvenienze pari a n. 98 (n.118 a.g. 2018-19, n.127 a.g 2017-18).

Gli appelli ex art. 35 D.L.vo 25/2008 proposti per il riconoscimento della protezione internazionale sono assegnati ad un collegio specializzato composto dalla Presidente della Corte di Appello e a rotazione un consigliere e un giudice ausiliario fino ad esaurimento delle cause.

A tutt’oggi il collegio è operativo perché continuano a pervenire dal Tribunale di Potenza appelli avverso le ordinanze monocratiche in suddetta materia, pronunciate su ricorsi proposti in primo grado prima dell’agosto 2017.

Nell’ a.g. 2020-21 sono sopravvenuti n. 95 appelli, ne sono stati definiti n. 139 e residuano n. 90 cause pendenti con una variazione delle pendenze di -32,84%

rispetto all’anno precedente e un indice di ricambio di 1,46 (all. F2).

E’ una materia complessa per le continue modifiche normative e per la mutevole giurisprudenza della Suprema Corte, anche per quanto attiene gli aspetti processuali.

E’ evidente la performance positiva, poiché si tratta di cause che in appello vengono definite entro un anno e l’esaurimento del ruolo dipende solo dal Tribunale.

Infatti sono appellabili solo i provvedimenti di primo grado pronunciati su ricorsi da trattare monocraticamente con il vecchio rito, in quanto proposti prima del 17 agosto 2017 avanti al Tribunale di Potenza, la cui decisione è stata tabellarmente assegnata

a due g.o.t.

Quanto all’esito gli attuali strumenti statistici non consentono l’elaborazione dei dati, che sono stati estrapolati con l’ausilio delle tirocinanti mediante la visione diretta dei fascicoli di appello. È emerso che, diversamente dalla errata comunis opinio riferita dall’

Avvocatura in sede di Tavolo permanente sul patrocinio a spese dello Stato su n. 118 sentenze pubblicate nel 2020-21:

ACCOGLIEMENTI n. 44 = 37%

- Status di rifugiato: n.5 - Protezione sussidiaria: n. 21 - Protezione umanitaria: n. 18

RIGETTI con liquidazione spese patrocinio n. 37 = 31%

RIGETTI con revoca patrocinio n. 37 = 31%

Il numero complessivo dei procedimenti di volontaria giurisdizione definiti dalla sezione civile risulta pari a n. 18 (lo scorso anno erano 15), mentre quelli iscritti sono n. 15. Gli stessi hanno riguardato prevalentemente l’amministrazione di sostegno e il contenzioso condominiale, dato che alla sezione lavoro sono assegnate le cause di separazione e divorzio.

I ricorsi per cassazione, proposti dall’1.7.2020 al 30.6.2021 avverso le decisioni della Corte risulta pari a n. 89, mentre lo scorso anno risultavano pari a n. 98. Si tratta di un numero esiguo rispetto alle sentenze pubblicate nell’anno, che testimonia la buona capacità di risoluzione del contenzioso tra le parti.

Non è possibile individuare il dato numerico concernente l’esito e le sentenze pronunziate dalla Corte di Cassazione avverso i suddetti ricorsi, in quanto i tempi necessari per la pronunzia della S.C. di Cassazione eccedono il periodo annuale.

Nel documento Corte di Appello di Potenza (pagine 67-72)