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Tribunale di Potenza - sezione civile

Nel documento Corte di Appello di Potenza (pagine 84-92)

3. APPLICAZIONE DELLE MISURE ALTERNATIVE ALLA PENA

4.1 Magistratura Giudicante

4.1.2 Tribunale di Potenza

4.1.2.1 Tribunale di Potenza - sezione civile

Nell’anno giudiziario 2020-21 il Tribunale di Potenza ha conseguito risultati positivi ben superiori allo scorso anno: variazione delle pendenze pari a - 6,30 % e un indice di ricambio di 1,16 delle cause registrate nel SICID ovvero affari contenziosi, lavoro/

previdenza/assistenza, procedimenti speciali sommari, volontaria giurisdizione (a.g.

2019-20 variazione pendenze 2,28, indice ricambio 1,06).

I procedimenti complessivamente definiti pari a n. 7.085 al 30.6.2021 (n. 6464 a.g.

2019-20) sono stati superiori ai sopravvenuti n. 6112 (a.g. 2019-10 n. 6103 a.g. 2018-19 n. 7678; a.g. 2017-18 n.7029), con una pendenza finale nel SICID di n. 14.468 (pendenti finali al 30.6.2020 n. 15471, al 30.6.2019 n.16.027 ; n.16.074 a.g. 2017-18).

L’attività giudiziaria è stata condizionata dall’ epidemia da Covid-19 anche nella “Fase 2”, soprattutto nel secondo semestre del 2020. Il decreto del Presidente del Tribunale n.

29/2020 del 5.5.2020 “Modello organizzativo per lo Svolgimento dell’attività giudiziaria nel Settore civile per il periodo 12.5.2020-31.7.2020”, emesso secondo le previsioni dell’art. 83 comma 6 del decreto legge n. 18/2020 e successive modificazioni recante

“Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”

e successive modificazioni, con l’eccezione delle sole cause urgenti individuate dal comma 3.i, ha previsto il ricorso preferenziale alla trattazione scritta in un ventaglio di casi, che ha consentito di riavviare la decisione delle cause civili, di lavoro e previdenza rimaste sospese.

Il ricorso alla trattazione scritta da parte dei giudici della sezione civile è stato generalizzato e ha portato alla definizione di numerosi procedimenti, in cui non era

prescritta la presenza di persone diverse dai difensori delle parti, ferma restando la trattazione anche in presenza delle sole cause di natura urgente.

L’impegno dei giudici nella predisposizione dei decreti di fissazione dell’udienza cartolare, con adeguamento e personalizzazione dei modelli del CSM, è stato reso gravoso dal minore apporto del personale amministrativo, in gran parte collocato in lavoro agile.

La scelta organizzativa del Presidente del Tribunale di Potenza ha comportato il rinvio delle prove orali con il conseguente differimento di numerosi procedimenti.

Al 30.6.2021 pendono complessivamente n. 14.468 procedimenti civili nel SICID, di cui n. 11.760 affari di contenzioso civile pendenti (all. E4) e ben n. 4562 ultraquinquennali secondo i dati di cancelleria, mentre le cause civili ultraquinquennali pendenti al 30 giugno 2020 erano n. 5357

Le pendenze, quindi, hanno registrato una riduzione rispetto all’anno precedente, nonostante le sopravvenienze pari a n. 6.112, di molto superiori rispetto all’anno 2019-20 (n. 3747 sopravvenienze)

Sono stati definiti complessivamente n. 7.085 procedimenti civili iscritti nel SICID.

Con riferimento alle specifiche categorie di procedimenti civili si segnala quanto segue.

I procedimenti civili per separazione e divorzio compresi gli affari civili contenziosi complessivamente pendenti al 30 giugno 2021 sono n. 714, di cui sopravvenuti n. 497 e definiti n. 541 con una variazione delle pendenze di -5,80% e un indice di ricambio di 1,09.

Vi è stato un decremento dei procedimenti di separazione consensuale, le cui pendenze sono n. 56 (- 48,5%) , in considerazione della sopravvenienza di n. 221 procedimenti a fronte di n. 273 procedimenti definiti (all. F3). Si è verificata, quindi, una inversione di tendenza rispetto all’a.g. 2019-20, in cui si è registrato un aumento dei procedimenti di separazione consensuale con una variazione delle pendenze +16% (n.

87 al 30.6.2020, n. 75 al 30.6.2019, n. 56 al 30.6.2018, n. 31 al 30.6.2017). Si evidenzia che le sopravvenienze nel 2020-21 sono aumentate rispetto al 30.6.2020, in cui erano state solo n. 156 (n. 170 al 30.6.2019, n. 150 al 30.6.2018, n. 147 al 30.6. 2017-18; n.

198 al 30.6.16). In effetti vi è stato un notevole aumento delle sopravvenienze rispetto al passato in cui sono state sostanzialmente stabili (n. 144 al 30.6.2020, n.146 al 30.6.2019, n. 140 al 30.6.2018).

Quanto ai procedimenti di separazione giudiziale, le pendenze sono pari a n. 358, stabili rispetto allo scorso anno (n. 355 al 2020, n. 269 al 30.6.2019, n. 228 al 30.6.2018, n. 207 al 30.6.2017), mentre la sopravvenienza è stata di n. 102 procedimenti, inferiore a tutti gli anni precedenti (n. 139 nell’a.g. 2020-19, n.148 nel 2018-19, n.148 nel 2017-18, n. 161 nel 2016-17, n.198 nel 2015- 16).

I procedimenti di divorzio congiunto hanno registrato un decremento, passando da n. 46 a n. 30 pendenze (-34,78%), stante la definizione di n. 107 procedimenti a fronte della sopravvenienza di n. 91 procedimenti. Le pendenze negli anni precedenti sono state sempre superiori (n. 46 pendenze finali al 30.6.2020, n. 41 al 30.6.2019, n. 44 al 30.6.2018) con aumento delle definizioni, riportandole alla media ante Covid (n. 59 divorzi congiunti definiti al 30.6.2020, n. 150 al 30.6.2019, n. 105 al 30.6.2018)

nonostante una ripresa delle sopravvenienze che comunque è sempre inferiore alla sopravvenienze ante Covid ( n. 61 a.g. 2020-19, n. 129 a.g. 2018-19, n. 125 a.g. 2017-18, n. 161 a.g. 2016-17, n.198 a.g 2015-16).

I procedimenti di divorzio giudiziale pendenti sono passati da n. 268 a n. 270 pendenti al 30.6.2021 (+0.7%), in seguito alla definizione di n. 91 procedimenti (n. 54 nel 2019-20 , n. 53 nel 2018-19 , n. 84 di cui 57 con sentenza nel 2017-2018; n.100 di cui 73 con sentenza nel 2016-17), e alla sopravvenienza ridottasi a n. 83 procedimenti con un indice di ricambio di 0,98 confermando la tendenza degli ultimi anni (n.104 divorzi contenziosi sopravvenuti a.g. 2019-20, n.131 a.g. 2017-18, n.147 a.g. 2016-17; n.170 a.g. 2015-16).

Nella relazione datata 7.10.2021 a firma del presidente del Tribunale le controversie agrarie sono aumentate da n. 5 a n. 8 pendenze, essendo stati definiti n. 3 procedimenti a fronte della sopravvenienza di n. 6 procedimenti (all.F1).

Gli appelli si sono ridotti da n. 1.503 a n. 1.359 pendenze al 30.6.2021 (n.1614 al 30.6.2019), registrando un decremento anche grazie alla previsione tabellare della ripartizione fra più magistrati all’interno della sezione civile sulla base del criterio della specializzazione e alla definizione di n. 336 procedimenti a fronte di n.192 sopravvenuti, mentre nell’ a.g. 2019-20 la definizione è stata di n. 218 procedimenti a fronte di n.107 sopravvenuti.

I procedimenti con rito sommario (introdotti dalla legge n. 69 del 2009) hanno registrato un decremento, essendo n. 391 le pendenze al 30.6.2021, con la definizione di n. 271 procedimenti a fronte di n. 160 procedimenti sopravvenuti (n. 142 procedimenti sopravvenuti al 30.6.2020). Continua la riduzione del pendenze anche in questo settore (n. 800 al 30.6.2020, n. 502 pendenze al 30.6.2019), sebbene le definizioni non siano aumentate (n. 440 definiti a.g. 2020-19, n. 384 definiti a.g. 2018-19).

Nel periodo sono stati definiti n. 19 procedimenti di divisione, n. 32 appalti, n.

46 diritti reali, n. 114 bancari, n. 620 procedimenti di responsabilità contrattuale ed extracontrattuale.

Quanto ai procedimenti esecutivi nel SIECIC risultano complessivamente n. 1174 sopravvenuti, n. 1458 definiti di cui n. 69 con sentenza e n. 2933 pendenti al 30.6.2021 (all. I 1) con una variazione delle pendenze di -8,83%.

Quanto alla durata dei procedimenti esecutivi è elevato il numero dei procedimenti pendenti al 30.6.2021 nel SIECIC e quelli iscritti fino al 2010 sono pari a n.702 ovvero 24,1% rispetto al totale delle pendenze come risulta dalla stratigrafia delle pendenze pubblicata trimestralmente nel sito www.webstat.giustizia.it.

In dettaglio nelle esecuzioni immobiliari si registra un saldo positivo tra definizioni (n. 357) e sopravvenienze (n. 135), essendo passate le pendenze da n.1358 a n.1153 al 30.6.2021, pari a -16,15% pendenze al 30.6.2021, nonostante il notevole carico del ruolo assegnato all’unico magistrato che si occupa della materia e la vetustà delle relative procedure. Questo risultato è stato possibile grazie anche all’utilizzo di buone prassi quali, ad esempio, la nomina contestuale dell’esperto stimatore e del custode giudiziario, la redazione di check list da parte del custode, l’emissione dell’ordine di liberazione contestualmente all’ordinanza di vendita fino a quando la legge lo ha previsto, la delega ex art. 591 bis c.p.c. per la discussione e approvazione del progetto

(n. 257 a.g. 2019-20, n. 258 a.g. 2018-19) e sopravvenienze (n.147 a.g. 2019-20, n.

152 a.g. 2018-19), con cui è stato abbattuto il muro delle pendenze sostanzialmente stabili negli anni precedenti (n. 1380 a.g. 2019-20, n. 1358 a.g.2018-19).

Nelle esecuzioni mobiliari si è registrata una lievissima riduzione delle pendenze da n. 1462 a n. 1391 (-0,86%) con la definizione di n. 853 procedimenti, a fronte di n.

841 sopravvenienze (n. 834 sopravvenienze a.g. 2019-20, n. 873 a.g. 2018-19) da collegare eziologicamente all’assenza per maternità, prolungatasi fino al maggio 2021, dell’unico giudice togato addetto al settore.

I fallimenti e le altre procedure concorsuali hanno fatto registrare un aumento delle pendenze pari a n. 354 (+3,21%) a fronte di n. 58 procedimenti definiti, rispetto a n. 69 procedimenti sopravvenuti. Nel a.g. 2019-20 le pendenze erano pari a n. 362 a fronte di n. 43 procedimenti definiti rispetto a n. 32 procedimenti sopravvenuti.

I procedimenti prefallimentari sono passati da n. 79 a n. 20 pendenze al 30.6.2021 (-74,68%), stante la definizione di n. 183 procedimenti di cui n. 69 con sentenza (n. 124 definizioni a.g. 2019-20, n.122 a.g. 2018-19), a fronte della sopravvenienza di n. 124 procedimenti (all.I 1).

Quanto alle tutele, curatele ed amministrazioni di sostegno si deve evidenziare un decremento delle pendenze pari n. 1644 al 30.6.2021 (n. 1864 al 30.6.2020, n.

1807 al 30.6.2019) a fronte di n. 119 procedimenti sopravvenuti (n.133 al 30.6.2020) e di un aumento a n. 282 definiti (n.190 al 40.6.2020).

Le eredità giacenti sono n. 36 al 30.6.2021 (n. 38 al 30.4.2020, n.41 al 30.6.2019), essendo stati definiti n. 7 procedimenti (n. 4 a.g. 2019-20) a fronte della sopravvenienza di n. 2 procedimenti (n. 7 procedimenti a.g. 2019-20).

Nonostante l’abrogazione del Decreto legislativo n. 5 del 2003 da parte dell’articolo 54 quinto comma della legge n. 69 del 2009, le cause con rito societario (in relazione alle quali non è stata comunicata l’esatta quantificazione delle pendenze sulla base dei dati disponibili) sono ancora in via di graduale definizione a causa della complessità dell’iter processuale.

Nei precedenti anni risultavano pendenti n. 56 procedimenti a.g. 2019-20, n. 52 a.g.2018-19, a seguito della definizione di n. 13 procedimenti a.g.20219-20 e n.13 a.g.

2018-19. Trattasi di cause complesse per iter processuale e oggetto.

In seguito all’entrata in vigore dell’articolo 2 del decreto-legge n. 1 del 2012, convertito con modificazioni nella legge n. 27 del 2012, sono state istituite le Sezioni specializzate in materia di impresa presso i Tribunali avente sede nei capoluoghi regionali.

Allo stato risultano pendenti n. 75 procedimenti a fronte della definizione di n. 27 procedimenti di competenza della Sezione specializzata in materia di impresa, tenendo conto della sopravvenienza di n. 28 procedimenti.

Sempre secondo le rilevazioni della cancelleria civile del Tribunale di Potenza risultavano pendenti n. 88 procedimenti al 30.6.2020, a fronte della definizione di n. 23 procedimenti di competenza della Sezione specializzata in materia di impresa e di una sopravvenienza di n. 43 procedimenti (n.82 pendenti, n.33 definiti a.g. 2018-19, n.62 pendenti, n.17 definiti sez. imprese a.g. 2017-18).

Le cause in materia di brevetti, di proprietà industriale ed intellettuale (non assoggettate al rito societario) registrano un aumento da n. 4 pendenze (ferme alla

data del 30 Giugno 2017, non essendovi state nel periodo 2019-20 né definizioni né sopravvenienze) a n. 6 pendenze, stante la sopravvenienza di n. 2 procedimenti.

Le cause con rito locatizio sono passate a n. 399 pendenze al 30.6.2021 (n. 420 al 30.6.2020, n. 433 al 30.6.2019), essendo stati definiti n. 195 procedimenti (n. 143 definiti al 30.6.2020, n. 227 definiti al 30.6.2019, n. 184 definiti al 30.6.2018) a fronte della sopravvenienza di n.161 procedimenti (n.156 al 30.6.2020 così ridotti per il blocco degli sfratti dalle abitazioni disposta dalla normativa per l’emergenza sanitaria, n.227 al 30.6.2019, n.184 definiti al 30.6.2018).

Quanto ai procedimenti in materia di immigrazione e di protezione internazionale, per i quali il Decreto-legge n. 13 del 2017, convertito nella legge n. 46 del 2017, ha previsto l’istituzione della Sezione specializzata, il Presidente del Tribunale ha riferito la riduzione della pendenza a n. 712 al 30.6.2021 rispetto agli 865 pendenti nell’anno precedente, stante la definizione di n. 584 procedimenti nell’anno 2020 e n. 334 procedimenti nel primo semestre 2021.

Invero questi dati comunicati non sono congruenti con i dati rilevati da DGStat (all.

F2) e con i dati degli anni precedenti (n. 441 procedimenti ex art. 35 D. L.vo 25/2008 pendenti al 30.6.2020, n.657 pendenti al 30.6.2019, n.883 al 30.6.2018, n. 1030 al 30.6.2017). I definiti erano pari a n. 561 (n.328 definiti al 30.6.2019) e i sopravvenuti n. 341 al 30.6.2020 sempre al 30.6.2020 (n. 100 al 30.6.2019, n. 181 sopravvenuti al 30.6.2018) secondo i dati forniti da DGStat.

Ad ogni buon conto il Ministero della Giustizia al fine del PNRR ha indicato in n. 646 le pendenze al 30.6.2021 delle cause di protezione internazionale pari al 4% rispetto alle altre pendenti avanti al Tribunale di Potenza secondo i parametri Cepej.

E’ tutt’ora in vigore il protocollo relativo alle convalide dei trattenimenti degli immigrati presso il C.P.R. sito in Palazzo San Gervasio, stipulato con il locale Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.

Quanto ai procedimenti di risarcimento del danno per colpa medica risultano attualmente pendenti n. 81 fascicoli, a fronte di n. 30 procedimenti definiti, mentre nel 2019-20 erano pendenti n. 45 cause di risarcimento del danno per colpa medica, a fronte di n. 101 procedimenti definiti.

Il dato riguardante i procedimenti definiti con conciliazione ex art. 185 bis c.p.c.

è difficilmente reperibile dalla Cancelleria, che ha individuato soltanto 2 procedimenti (n. 3 a.g.2019-20), dato che non vengono annotate nel SICID. Soltanto dal 2022 sarà possibile monitorare il dato a seguito di una modifica dei registri informatici.

In relazione alla sotto-sezione lavoro (all. F) si segnala che complessivamente sono pendenti al 30.6.2021 n. 2.076 cause di lavoro, previdenza e assistenza (n.

2388 al 30.6.2020) con una variazione annuale delle pendenze -12,8% (+ 3,38%

a.g. 2019-20) e un indice di ricambio di 1,25 (0,95 a.g. 2019.20), a fronte di n. 1.241 sopravvenuti (n.1480 a.g. 2019-20) e n. 1.550 definiti (n.1402 a.g. 2019-21).

Si devono aggiungere quale carico di lavoro gravante sulla sezione lavoro n. 1798 sopravvenuti ATP ex art. 445 bis c.p.c. al 30.6.2021 (n.1972 al 30.6.2020), definiti n.

2014 al 30.6.2021, pendenti finali n. 1825 (-11,88%) con un indice di ricambio di 1,14;

n. 9 verbalizzazioni e ricevimenti di dichiarazione giurata (all.F4).

In relazione alla sezione lavoro il Presidente del Tribunale di Potenza ha segnalato

a) quanto ai procedimenti di lavoro le pendenze (n. 1138) hanno subito un decremento dato che sono stati definiti n. 960 procedimenti a fronte di una sopravvenienza di n. 804 procedimenti;

b) in materia di previdenza ed assistenza si è verificato un decremento delle pendenze (n. 2849), essendo stati definiti n. 2709 procedimenti a fronte di una sopravvenienza di n. 2341 procedimenti.

Nello specifico, dai dati raccolti dalla Cancelleria risulta che nell’a.g. 2020-21:

- i ricorsi legge Fornero attualmente pendenti sono n. 24, essendone stati definiti n.

22 a fronte di n.32 pendenze iniziali e n.14 sopravvenienze (a.g. 2019-20 iscritti n. 50 di cui n. 38 ricorsi e n. 12 opposizioni);

- le opposizioni legge Fornero pendenti al 30.6.2021 sono n.27, definite n.8 a fronte di n. 28 pendenze iniziali e n. 7 sopravvenienze;

- i procedimenti cautelari ex art. 700 c.p.c. per licenziamento sono attualmente n. 35, tutti sopravvenuti nel periodo 2020-21;

- i licenziamenti individuali per giustificato motivo soggettivo attualmente pendenti sono n. 10, definiti n. 2 a fronte di n. 7 pendenze iniziali e n. 5 sopravvenienze;

- i licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo attualmente pendenti sono n. 28, definiti n. 15 a fronte di n. 33 pendenze iniziali e n. 10 sopravvenienze;

- i licenziamenti individuali per giusta causa attualmente pendenti sono n. 36, definiti n. 15 a fronte di n. 35 pendenze iniziali e n. 16 sopravvenienze;

- i licenziamenti di dirigente attualmente pendenti sono n. 3, di cui n. 1 pendente all’inizio del periodo e n. 2 di nuova iscrizione;

- l’unico procedimento per licenziamento collettivo e mobilità era già pendente al 01.7.2020;

- i procedimenti per risarcimento del danno da infortunio attualmente pendenti sono n. 18, definiti n. 4 a fronte di n. 18 pendenze iniziali e n. 4 sopravvenienze

- non vi sono procedimenti per violazione della parità uomo-donna (legge 903/1977 art. 15).

I procedimenti pendenti al 30.6.2021 sono in decremento e sono così suddivisi (All.F 1):

a) controversie in materia di pubblico impiego anche con pregiudiziale, totale n.

452 (sopravvenuti n. 520, definiti 641 al 30.6.2021)

b) controversie in materia di lavoro privato n. 604 (-3,51% pendenze, indice ricambio 1,10)

(n.622 al 30.6.2020, n.589 al 30.6.19, n.493 al 30.6.18, n. 495 al 30.6.2017 - n.597 al 30.6.2016)

c) opposizione in materia di ordinanza ingiunzione n. 98 (-16,24% pendenze) (n.117 al 30.6.2020, n.107 al 30.6.19, n.105 al 30.6.18, n.53 al 30.6.2017, n.107 al 30.6.2016)

d) procedimenti speciali n. 121 (-40% pendenze)

(n.208 al 30.6.2020, n.242 al 30.6.19, n.216 al 30.6.18, n.497 al 30.6.2017 - n.179 al 30.6.2016)

Quanto allo smaltimento delle cause vetuste, che nel Programma di gestione elaborato dal Presidente del Tribunale ex articolo 37 sono individuate per l’anno 2021 per la sezione civile in quelle iscritte a ruolo fino al 31-12-2010 e per la sottosezione lavoro in quelle iscritte a ruolo fino al 31-12-2017, si segnala che:

- nella relazione di accompagnamento al Programma di gestione ex articolo 37 e nel relativo decreto attuativo sono state previste corsie preferenziali per lo smaltimento delle cause ultradecennali nel settore civile e per le cause ultratriennali nel settore lavoro e previdenza ed è stata altresì prevista la ulteriore redistribuzione tra i soli giudici togati delle cause di più antica iscrizione già assegnate ai giudici onorari;

- al 30-6-2021 presso la sezione lavoro risultano pendenti n. 245 cause vetuste, a fronte di n. 138 definizioni dall’1-1-2021;

- presso la sezione civile risultano pendenti n. 626 cause vetuste a fronte di n. 357 definizioni dall’1-1-2021. Nell’a.g. 2019-20 in cui risultavano pendenti n. 688 cause vetuste (iscritte nel registro SICID fino al 31.12.2016) a fronte di n. 261 definizioni dall’1.1.2020.

I giudici della sezione civile hanno conseguito un ottimo risultato negli ultimi 6 anni dal 2015-16 (anche graficamente apprezzabile - all. A4) con una riduzione annuale delle pendenze di cause civili contenziose, che sono proprio quelle che devono essere conteggiate per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del PNRR, permanendo irrisolte le problematiche che da anni attanagliano il Tribunale di Potenza, costituite principalmente da arretrato patologico, alta percentuale di scopertura organica dei magistrati e sottodimensionamento del personale amministrativo.

Nonostante l’aumentata produttività i dati dimostrano che per ridurre l’arretrato in modo sensibile è imprescindibile un impegno concreto dell’ Avvocatura per la definizione in via conciliativa delle controversie civili pendenti con superamento delle preconcette contrapposizioni delle parti rappresentate, presa d’atto della non attualità della materia del contendere superata dagli eventi e dismissione di prassi contrarie alla concentrazione della trattazione con continue richieste di rinvio “per esame e controdeduzioni” non giustificate dagli snodi processuali della causa.

I prospetti statistici relativi ai procedimenti di mediazione civile iscritti, definiti e pendenti, dimostrano che non vi è stato alcun progresso verso l’adesione all’accordo e la percentuale di mancata comparazione dell’aderente è sempre elevata (all.B-C-D).

Si deve precisare che i dati esposti danno conto soltanto in parte dell’impegno dei magistrati addetti alla sezione civile e alla sottosezione lavoro poichè:

a) sono assegnatari di ruoli con un numero di fascicoli spesso molto elevato;

b) trattano un numero elevato di fascicoli in ciascuna udienza, con conseguente introito in decisione e in riserva di un considerevole numero di ordinanze e sentenze, così sforzandosi di garantire il celere svolgimento dei processi;

c) tengono due udienze monocratiche a settimana e due udienze collegiali al mese;

d) sono impegnati nello smaltimento delle cause vetuste in attuazione del Programma di smaltimento elaborato annualmente dal Presidente del Tribunale, cause che presentano spesso complessità procedurali e sostanziali;

e) in aggiunta agli impegni ordinari, sono spesso designati per supplenze presso

presso il Tribunale per i Minorenni.

Ciò nonostante, i dati dell’anno in corso evidenziano un ulteriore abbattimento delle pendenze, dovuto non tanto al decremento delle sopravvenienze – che peraltro si registra in misura apprezzabile solo in alcune materie quali esecuzione mobiliare, fallimento, eredità giacenti, impresa, previdenza e assistenza, mentre in altre materie (separazioni consensuali, agraria, appelli, rito sommario, tutele curatele e amministrazioni di sostegno, locazioni, lavoro) sono state decisamente superiori rispetto allo scorso anno – quanto piuttosto all’impegno dei giudici per lo smaltimento delle cause sia vetuste, sia infratriennali.

Quanto all’impiego dei GOP (impegnati in modo stabile in funzione di affiancamento e di supplenza), come sopra detto in alcuni casi (prima fra tutte la materia delle tutele, curatele e amministrazioni di sostegno) essi hanno contribuito allo smaltimento dei procedimenti pendenti, mentre in altri casi non risulta in linea generale dai dati forniti dalla Cancelleria un apporto rilevante e rapido.

I dati evidenziano inoltre, qualora ve ne fosse bisogno, che la copertura dell’organico, oltre al contenimento quanto più possibile delle applicazioni presso altri uffici, non possono che produrre risultati positivi ai fini dell’abbattimento delle pendenze e della riduzione dell’arretrato.

Quanto agli strumenti messi in campo per la riduzione dell’arretrato, si richiama il contenuto della relazione di accompagnamento al Programma di gestione ex articolo 37 elaborato dal Presidente del Tribunale per l’anno 2020.

Come è noto, l’epidemia da Covid-19 si è protratta anche nell’anno in corso ed ha comportato il ricorso preferenziale alla trattazione scritta, che è stata gestita in maniera efficiente da parte dei giudici della Sezione ed ha portato alla trattazione e definizione dei numerosi procedimenti in cui non era prescritta la presenza di persone diverse dai difensori, ferma restando la trattazione anche in presenza delle cause di natura urgente.

In ordine allo stato di attuazione del processo telematico si segnala che la maggior parte dei magistrati togati utilizza la consolle a pieno regime, anche per la redazione dei verbali di udienza, che i decreti ingiuntivi sono depositati, come prevede la legge, esclusivamente in via telematica e che per la maggior parte le sentenze, anche contestuali, sono depositate con modalità telematiche, salvi i numerosi problemi derivanti dalla mancata assegnazione, a diversi giudici onorari, di p.c portatile e consolle del magistrato, nonché dalla lentezza degli interventi tecnici richiesti dai giudici.

L’arretrato maggiore sotto il profilo temporale e quantitativo si rinviene nei ruoli delle cause contenziose civili ove a fronte di n. 11.556 cause pendenti al 30.6.2021 ci sono n.1.210 cause contenziose ultradecennali ovvero iscritte prima del 31.12.2010, cause vetuste destinate ad accrescersi nel prossimo anno giudiziario di + 679 iscritte nel 2011.

Invece i procedimenti speciali sommari ultradecennali sono n. 39 al 30.6.2021 su un totale di n. 652 pendenti(n. 667 pendenti al 30.6.2020); le cause di lavoro, previdenza e assistenza ultradecennali sono n. 8 su n. 2388 pendenti complessivamente.

Questi dati dimostrano come l’impegno sia profuso anche per assicurare la definizione delle controversie più recenti e urgenti, contestualmente alla definizione delle cause vetuste.

Quanto allo smaltimento nel 2020 delle cause vetuste, individuate per la

sottosezione lavoro in quelle iscritte a ruolo fino al 31-12-2016 nel Programma di gestione ex articolo 37, si segnala che sono state previste corsie preferenziali per lo smaltimento delle cause ultratriennali nel settore lavoro e previdenza. Al 30-6-2020 presso la Sezione lavoro risultano, secondo i dati forniti dalla cancelleria, pendenti n.

248 cause ultratriennali, a fronte di n. 61 definizioni dall’1-1-2020 di detta tipologia.

È necessario, quindi, fruire dell’apporto dei giudici onorari presso il Tribunale di Potenza, anch’essi sotto organico (n. 21) rispetto ai posti disponibili (n. 25), ma ciò non è sufficiente per la definizione delle cause ultratriennali entro i parametri della ragionevole durata.

L’organizzazione del settore civile è strutturalmente inalterata nella previsione del modulo dell’affiancamento dei g.o.t. ai giudici togati per ognuno indicati, non solo per facilitare il lavoro in udienza (con la possibilità di delegare l’assunzione di una prova, il conferimento di un incarico al CTU e la liquidazione del relativo compenso, l’effettuazione di un tentativo di conciliazione etc.), ma anche per affidare nel caso di controversia non complessa la definizione del giudizio con l’adozione della relativa sentenza.

L’impiego dei giudici onorari di Tribunale, ora denominati G.O.P. e raggruppati in un’unica categoria con i giudici di pace a norma del D.Lgs 2017 n. 116, è divenuto limitato e selettivo, sebbene la disciplina transitoria ancora applicabile consenta un po’

più impegno giurisdizionale.

Quanto alle materie assegnate ai GOP, si evidenzia che le tutele, le curatele e le amministrazioni di sostegno sono assegnate alla dott.ssa Marina Rizzo, in affiancamento alla dott.ssa Gesummaria, e i procedimenti di volontaria giurisdizione in materia diversa dalla famiglia sono assegnati alla dott.ssa Caterina Genzano, in affiancamento alla dott.

ssa D’Alessandro. I g.o.t. Tempone e Urga trattano le cause di protezione internazionale

ssa D’Alessandro. I g.o.t. Tempone e Urga trattano le cause di protezione internazionale

Nel documento Corte di Appello di Potenza (pagine 84-92)