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Tribunale di Lagonegro- sezione penale

Nel documento Corte di Appello di Potenza (pagine 116-122)

3. APPLICAZIONE DELLE MISURE ALTERNATIVE ALLA PENA

4.1 Magistratura Giudicante

4.1.3 Tribunale di Lagonegro

4.1.3.2 Tribunale di Lagonegro- sezione penale

La sezione penale del Tribunale di Lagonegro è composta dal presidente (dr.

Silvio Piccinno), 4 giudici togati per il dibattimento collegiale (collegio A – collegio B) e monocratico, 2 GIP-GUP.

Nelle tabelle organizzative per evitare incompatibilità è prevista la concentrazione, in capo allo stesso giudice, di tutti gli incidenti probatori e di tutti i provvedimenti relativi allo stesso procedimento. Le tabelle disciplinano le modalità per assicurare che, in riferimento allo stesso procedimento, le funzioni di GIP e di GUP siano svolte da due magistrati diversi. Il ristretto dato dimensionale spiega la sostanziale impossibilità di costituire sezioni specializzate.

Il risultati della sezione penale nell’a.g. 2020-21 sono stati ampiamente positivi e sono stati raggiunti nonostante la sopravvenuta necessità - dal 19 novembre 2020 - di rimodulare la composizione dei collegi, in conseguenza dell’immissione in possesso del nuovo giudice togato e la formazione di due distinti collegi in luogo dei tre precedenti, con la partecipazione di tutti i componenti togati della sezione.

Ha osservato il presidente della sezione penale che il significativo ridimensionamento dell’arretrato sia presso il dibattimento, sia presso Ufficio g.i.p./g.u.p. appare dovuto anche a circostanze favorevoli (pieno organico della sezione penale e sostanziale dimezzamento delle sopravvenienze). Tuttavia nel 2022 si prevede che si creeranno vacanze di almeno 3 giudici (due dei quali con funzioni di GIP –GUP), nonostante l’assegnazione di funzionari per UPP.

Non sono segnalate modifiche all’assetto organizzativo disposto con decreto n. 62 del 12 novembre 2019 adottato dal Presidente del Tribunale di Lagonegro per la sezione penale-settore dibattimento con l’introduzione di un sistema di pesatura specifica dei processi per le assegnazioni ai due collegi e ai singoli giudici, per la ragionevole durata dei processi e una tendenziale omogeneità dei risultati di performance.

Il Presidente del Tribunale nella relazione per a.g.2020-21 ha posto l’accento sulla organizzazione dell’attività amministrativa delle cancellerie penali, costrette a lavorare in presenza nel periodo di emergenza sanitaria, che ha particolarmente colpito il circondario.

L’intero settore amministrativo penale è distinto nella sezione dibattimentale e nell’ufficio Gip-Gup.

La sezione dibattimentale è costituita da: 6 cancellerie monocratiche, 2 cancellerie collegiali (collegio A e collegio B), 1 ufficio “gratuito patrocinio” gestito da un operatore giudiziario sotto la responsabilità del direttore, 1 ufficio “impugnazioni” in cui opera un assistente giudiziario (già impegnato nel servizio di assistenza al magistrato), ufficio “Corpi di reato” costituito dal direttore e da un operatore di supporto (alla movimentazione , ricerca e prelievo dei reperti), ufficio “Esecuzione” composto da un funzionario giudiziario ed un operatore di supporto, ufficio “Iscrizione atti” gestito da un operatore giudiziario sotto la responsabilità del direttore , ufficio “Recupero” di diretta gestione e responsabilità del direttore.

giudiziario, 2 assistenti giudiziari (di cui uno di recentissima nomina) entrambi assegnati ai due magistrati in funzione di Gip e di Gup a seconda dei procedimenti fissati alle rispettive udienze tabellari, 3 operatori giudiziari.

Nell’ultimo anno giudiziario è risultata oggetto di trattazione l’intera gamma dei reati previsti dal codice penale e dalle leggi speciali.

In questo esteso ambito, per la particolare frequenza della loro ricorrenza o per la particolare rilevanza sociale avuta, si segnalano i seguenti tipi di reato:

1) reati contro la persona, consumati in ambito domestico ed a carico delle cosiddette fasce deboli, quali i reati di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e, infine, di violenza sessuale, ai danni in massima parte di persone offese di sesso femminile e, quanto agli ultimi, anche di minori;

2) reati in materia di colpa medica ed infortuni sul lavoro;

3) omicidi colposi conseguenti a sinistri stradali;

4) reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti;

5) reati contro la p.a. (abuso di ufficio, falso ideologico e omissione o rifiuto di atti di ufficio); 6) reati in tema di violazioni edilizie e paesaggistiche, che assumono un significato particolare in un territorio sottoposto in buona parte a tutela e vincoli, procedimenti sovente connessi a reati contro la P.A. commessi da pubblici ufficiali;

7) reati finanziari e tributari;

8) reati concernenti la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Nel medio periodo dal 31.12.2018 al 30.6.2021 la pendenza complessiva dei procedimenti penali a carico di autori noti iscritti nel SICP è diminuita da n. 6841 a n.

6451 ovvero una variazione delle pendenze nel registro autori di reato noti pari a -5,7% (All. M - Variazioni pendenti. Settore penale. Anni 2018- 30 giugno 2020, registro autori di reato noti).

Il rapporto tra sopravvenuti e definiti (clearance rate) nell’ anno solare 2020 è stato positivo, pari a 1,42 ed è rimasto inalterato nel primo semestre 2021 (C.R. 1,42).

Nel 2019 tale indice era di nuovo negativo (0,64 clearance rate), scendendo ulteriormente nel primo semestre del 2020 a 0,59 a causa della sospensione dell’ attività giudiziaria per la pandemia, ma a partire dal secondo semestre del 2020 vi è stata una consistente ripresa dell’attività penale (all. N - Procedimenti iscritti, definiti e clearance rate. Settore penale. Anni 2019 - 30.6.2021, registro autori noti - cfr. htpps//:webstat.

giustizia.it).

In passato il Tribunale di Lagonegro ha avuto tempi estremamente critici, tanto che nel 2016 il rapporto tra sopravvenuti e definiti nel settore penale registrava un indice negativo (0,58), che è via via è salito (0,93 nel 2017) fino a divenire positivo (1,07 nel 2018) per divenire nuovamente negativo nel 2018 (C.R 0.64).

I flussi nel settore penale complessivamente considerato (GIP-GUP-monocratico- collegiale) nel breve periodo dell’anno giudiziario possono essere così schematizzati

(all. M4 - Movimento dei procedimenti penali nei Tribunali del distretto di Corte di

Appello - fonte DG-Stat cubi Olap aggiornamento al 11.10.2021):

1° luglio 2020 – 30 giugno 2021- autori di reato noti

Pendenti iniziali Sopravvenuti Esauriti Pendenti finali

8244 1861 3640 6451 (-21,74%)

1° luglio 2019 – 30 giugno 2020 - autori di reato noti

7294 2528 1530 8244

1° luglio 2018 – 30 giugno 2019 - autori di reato noti

7402 2725 2829 7294

1° luglio 2017 – 30 giugno 2018 – autori di reato noti

6568 2666 1990 7402

Nel dettaglio si deve evidenziare una variazione delle pendenze nei processi con rito monocratico pari a -9,24% (all. M4) passate da n. 4024 a n. 3652 pendenze finali al 30.6.2021, attribuibile soprattutto ad una ulteriore riduzione delle sopravvenienze n.

630 di processi monocratici al 30.6.2021 (n.1169 nel 2019-20, n. 1409 nel 2018-19 a n.

1188 nel 2019-20) oltre che ai processi definiti n. 1005 (n. 915 nel 2019-20).

Dalla scheda Istat M314M riportata nella relazione del Presidente del Tribunale si evince che sono state celebrate n. 563 udienze dibattimentali monocratiche nell’anno giudiziario 2020-21 e che a seguito di giudizio monocratico sono state pronunciate:

n. 200 sentenze di condanna ex art. 533 c.p.p. nei giudizi ordinari;

n. 408 sentenze di assoluzione ex art. 530 c.p.p. giudizio ordinario;

n. 76 sentenze di condanna e assoluzione c.d. promiscue;

n. 45 sentenze di applicazione della pena su richiesta ( art.444, 446 c,p.p.);

n. 75 sentenze di non doversi procedere per prescrizione del reato ( art. 531 c.p.p.);

n. 0 sentenze di non doversi procedere per tenuità del fatto.

A seguito di opposizione a decreto penale di condanna ( art.464 c.p.p.):

n. 3 sentenze di condanna;

n. 0 sentenze di assoluzione;

n. 0 sentenze di condanna e assoluzione c.d. promiscue.

Il rapporto di proporzione tra rito monocratico e collegiale nel 2020-21 non è mutato rispetto all’anno precedente e dimostra l’assoluta prevalenza dei processi monocratici e la necessità di rafforzare ulteriormente questo segmento di giurisdizione penale.

Per quanto attiene i processi con l rito collegiale: si è registrato un aumento dei procedimenti esauriti pari a n. 46 (n. 17 a.g. 2019-20) che ha determinato una variazione

percentuale delle pendenze di -13,33% (da 105 a 91), nonostante l’aumento rispetto all’anno precedente delle sopravvenienze pari a n. 28 processi (n. 24 sopravvenuti rito collegiale nel 2019-20, n. 46 nel 2018-19).

Non pendono in dibattimento processi con più di 11 imputati avanti al tribunale monocratico (all. M5).

Dai modelli M314C, ripotati nella relazione del presidente della sezione penale del Tribunale di Potenza, si evince che dall’ 1.7.2020 al 30.6.2021 sono state emesse le seguenti sentenze di definizione dei procedimenti celebrati con rito collegiale:

n. 11 sentenze di condanna ex art. 533 c.p.p. nei giudizi ordinari;

n. 21 sentenze di assoluzione ex art. 530 c.p.p.;

n. 4 sentenze di condanna e assoluzione c.d. promiscue;

n. 4 sentenze di non doversi procedere per prescrizione del reato (art. 531 c.p.p.).

Per quanto concerne il collegio, il numero complessivo dei procedimenti è esiguo e tale da consentire la loro compiuta trattazione in termini ragionevoli. Si evidenzia l’entità dei processi definiti con assoluzione o prescrizione, che rappresenta oltre la metà di tutti quelli esauriti. Pur non trattandosi di un numero rilevante in assoluto, essa manifesta tuttavia l’esigenza di una più attenta valutazione a monte della Procura della Repubblica che sostiene l’accusa e un maggiore filtro da parte del g.u.p. nel disporre il giudizio.

Le performance del collegio, secondo le valutazioni del presidente di sezione, possono senz’altro essere migliorate se si confrontano i processi esauriti (n. 46) rispetto al numero di udienze dibattimentali (n.80), al numero degli imputati per ogni fascicolo sopravvenuto (n. 28 con un solo imputato, n. 2 con due imputati e n. 1 con tre imputati) ed allo stato degli imputati (solo due con detenuti).

Per la relativa complessità dei processi sopravvenuti e della maggior parte di quelli pendenti si può migliorare in termini di durata media dei processi definiti.

Il disposition time – la cui riduzione del 25% è l’obiettivo del PNRR in ambito penale – può migliorare, adottando un efficace correttivo organizzativo per evitare il continuo mutamento dei collegi, che dovrebbero piuttosto trovare una loro stabilità.

Con riferimento al giudice monocratico, risulta amplificato quanto già rilevato con riguardo al collegio per il rapporto tra le definizioni complessive ed i processi esauriti per assoluzione, che rappresentano quasi la metà di quelli definiti. L’entità del divario supera la ragionevole evenienza di pronunce assolutorie dibattimentali e richiede un attento e penetrante vaglio del P.M. prima della citazione diretta.

Il presidente della sezione penale ha rilevato gli effetti negativi sui tempi di definizione, la sostanziale irrisorietà rispetto al totale del numero dei processi definiti mediante riti alternativi (solo n. 45 a seguito di patteggiamento, n. 12 per giudizio abbreviato), mentre marginale risulta il ricorso alla messa alla prova di cui agli artt. 464 bis sgg. c.p.p.

Anche per il rito monocratico elevato è il numero di processi definiti dopo due anni (n. 741 su n. 997). Le ragioni vanno rinvenute nell’elevata dimensione dell’arretrato e conseguente consistenza del numero di ciascun ruolo, che non consente rinvii brevi, e

nella rilevata prassi di redistribuzione dei fascicoli.

Quanto alla durata, i processi penali in dibattimento si concludono per la maggior parte oltre 2 anni (all.M 3) sia davanti al collegio (n. 31 oltre 2 anni su n. 46 processi definiti), sia davanti al giudice monocratico (n. 741 oltre 2 anni su n. 997 processi monocratici definiti). Anche nell’anno giudiziario precedente la durata dei processi era prevalentemente ultrabiennale, ma in numero inferiore.

PRESCRIZIONE

Va evidenziata con riferimento al ruolo collegiale la presenza di solo n. 4 sentenze di non doversi procedere per prescrizione nel 2020-21 (n.2 nel 2019-20- n.2 nel 2018-19).

Con riferimento al ruolo monocratico le sentenze di non doversi procedere per prescrizione sono state n. 99 nel 2020-21 (all. M6- Procedimenti penali definiti per Prescrizione - Tribunale ordinario) in misura superiore allo scorso anno (n. 75 al 30.6.2020, da n. 140 al 30.6.2019).

Il Presidente del Tribunale di Lagonegro nella sua relazione ha rilevato che il numero dei fascicoli definiti per intervenuta prescrizione continua ad essere percentualmente significativo rispetto a quello dei procedimenti definiti nel merito: pari a circa il 10 % nel caso dei procedimenti collegiali e pari al 9,7% nel caso dei procedimenti monocratici.

Occorre altresì segnalare che, soprattutto in materia di reati contravvenzionali, la definizione dei procedimenti in primo grado sovente interviene con tempi tali da non consentire una utile trattazione dei fascicoli in sede di gravame.

A tal proposito rileva come la recente riforma Orlando in materia non abbia ancora prodotto i suoi effetti, risultando i procedimenti definiti essere per la gran parte relativi a reati commessi in epoca precedente alla introduzione della modifica normativa.

UFFICIO GIP/GUP

Sono stati emessi dal GIP n. 0 decreti di archiviazione per prescrizione nell’ a.g.

2020-21 (n. 4 a.g. 2019-20, n. 30 a.g. 2018-19, n. 11 a.g.2017-18) e dal GUP n. 3 sentenze di non doversi procedere per prescrizione (all. M 6 bis. Procedimenti penali definiti per PRESCRIZIONE – Tribunale ordinario, Gip-Gup- fonte DG-Stat cubi Olap aggiornamento al 11.10.2021).

In generale quanto al GIP/GUP si è registrato una rilevantissima riduzione delle pendenze a testimonianza dell’ alacre attività giudiziaria dei due GIP/GUP ( dr. Mariano Sorrentino – dr. Enni Trivelli). II movimento relativo ai procedimenti imputati noti rilevato negli anni è il seguente:

1° luglio 2020 – 30 giugno 2021

Pendenti iniziali Sopravvenuti Definiti Pendenti finali

4901 1203 2589 2691 (-34,22%)

1° luglio 2019 – 30 giugno 2020

3395 1316 568 4091

1° luglio 2018 – 30 giugno 2019

3881 1273 1759 3395

1° luglio 2017 – 30 giugno 2018

2691 1728 718 3881

(all. M 4 - Movimento procedimenti penali nei tribunali del distretto).

Quasi il 75% dei procedimenti pendenti è stato definito dall’Ufficio GIP/GUP oltre 2 anni.

Sul totale complessivo di n. 598, ben n. 252 sono stati definiti oltre 2 anni (all.

M 3 bis - Procedimenti penali definiti distinti per sede e classe di durata nei tribunali ordinari. Sezione GIP GUP -nell’ A.G. 2020-21 fonte DG-Stat cubi Olap aggiornamento al 11.10.2021).

Per quanto attiene i procedimenti contro gli imputati noti definiti dall’Ufficio GIP-GUP nell’anno 2019-20 sono stati emessi i seguenti provvedimenti:

n. 2270 decreti di archiviazione a fronte di n. 910 richieste di archiviazione del P.M.

(a.g. 2019- 20 n.353 decreti archiviazione a fronte di n. 1035 richieste archiviazione) (a.g. 2018- 19 n.1351 decreti archiviazione a fronte di n. 949 richieste archiviazione) (a.g. 2017-18 n.500 decreti di archiviazione a fronte n.1362 richieste archiviazione);

n. 49 sentenze rito alternativo;

(a.g. 2019-20 n.37, a.g. 2018-19 n.61, a.g. 2017-18 n.45 sent. rito alternativo) n. 6 decreti di condanna esecutivi;

(a.g. 2019-20 n. 6, a.g. 2018-19 n.0, a.g. 2017-18 n. 9 decreti condanna esecutivi) n. 137 ordinanze di rinvio a giudizio

(a.g. 2018-19 n. 229 , a.g. 2017-18 n.117 ordinanze di rinvio a giudizio)

(all. M 7 – Procedimenti contro NOTI definiti presso l‘Ufficio GIP/GUP per modalità di definizione nell’ A.G. 2019/20).

Si evidenzia – a conferma di quanto esposto in ordine all’ elevato numero di assoluzioni che consigliano maggiore ponderazione nell’esercizio dell’azione penale – come a fronte di n. 107 decreti di rinvio a giudizio dinanzi al collegio (n. 27) ed al giudice in composizione monocratica (n. 80) solo 3 siano state le sentenze di non luogo a procedere per l’insufficienza o inidoneità degli elementi acquisiti (art. 425, c. 3, c.p.p.) e n. 36 quelle rese ai sensi del primo comma dell’art. 425 c.p.p.

Quanto al movimento dei procedimenti del registro ignoti, secondo i dati forniti dal Presidente del Tribunale di Lagonegro, i procedimenti pendenti all’inizio del periodo erano n. 1.497, mentre al termine risultano n. 1632, per la maggiore quantità dei procedimenti definiti (n. 1.435), quasi tutti per essere rimasti gli autori ignoti (n. 1.373), rispetto a quelli sopravvenuti (n. 1570).

Conclusivamente, con riferimento alle pendenze, l’Ufficio GIP/GUP ha avuto una variazione delle pendenze penali del +20,50% nel 2019-20, aumentate da n. 3.395 a n. 4091, in controtendenza rispetto andamento positivo delle pendenze nel 2018-19, anno in cui sono scese da n. 2867 al 30.6.2018 a n. 3395.

Nel documento Corte di Appello di Potenza (pagine 116-122)