3. APPLICAZIONE DELLE MISURE ALTERNATIVE ALLA PENA
4.1 Magistratura Giudicante
4.1.4 Tribunale di Matera
4.1.4.2 Tribunale di Matera – settore penale
La sezione penale è composta tabellarmente dal Presidente di sezione, n. 2 GIP/
GUP e n. 5 giudici togati.
Va premesso che le misure organizzative adottate d’intesa con l’Ufficio requirente e l’Avvocatura in ragione della emergenza epidemiologica hanno provocato un rallentamento dell’attività giurisdizionale anche nell’a.g. 2020-21. A far data dal novembre 2020 sino al giugno 2021 sono stati rinviati tutti i processi a carico di imputati in stato di libertà in fase istruttoria, allo scopo di evitare la presenza di soggetti (testimoni, consulenti ecc.) che potessero rendere più immanente il pericolo di contagi.
Quanto alla produttività nel medio periodo dal 2018 al 30.6.2021 la sezione penale ha pertanto registrato una variazione delle pendenze del +55,9%, con una pendenza finale aumentata a n. 3632 procedimenti pendenti iscritti nel SICP a carico di imputati NOTI (all. M-Variazioni pendenti. Settore penale. Anni 2018- 30 giugno 2021, registro autori di reato noti).
Nel breve periodo nell’anno giudiziario 2020-21 la pendenza finale complessiva di n. 3692 procedimenti a carico di imputati noti ha comportato con una variazione delle pendenze pari a +10,97% rispetto all’anno giudiziario 2019-20, in cui le pendenze finali della sezione penale sono state di n. 3273.
Si è invertito l’andamento positivo delle pendenze nel SICP che aveva caratterizzato l’attività del Tribunale di Matera fino al 30.6.2018, data in cui era stato raggiunto il traguardo del numero minimo di pendenze pari a n. 2398, ulteriormente ridotte rispetto a n. 2968 di pendenze penali registrate al 30.6.2017 (all. M 4 - Movimento dei procedimenti penali nei Tribunali del distretto di Corte di Appello - fonte DG-Stat cubi Olap aggiornamento al 11.10.2021). Va, però, chiarito che l’obiettivo da raggiungere entro il 1 semestre 2026 imposto dal PNRR al Tribunale di Matera ha come base line n.2798 procedimenti pendenti al 30.12.2019, nei quali non sono compresi tutti i procedimenti iscritti nel SICP ma solo i procedimenti relativi ad autore noto iscritti a mod. 20 (GIP/GUP) con esclusione di tutte le decisioni interlocutorie del GIP, mod. 16 (R.G.T. collegiale e monocratico), mod. 7 bis (RGT impugnazioni), mod. 19 (assise).
La tendenza negli ultimi anni è stata di flessione del clearance rate che, da positivo nel 2018 (1,20) con n. 3346 iscritti e n. 4014 definiti, è divenuto negativo nell’anno solare 2019 (0,82), anno in cui hanno inciso le protratte applicazioni di due giudici della sezione penale. Il dato si è ulteriormente ridotto a 0,68 nel 2020 con un rapporto sbilanciato tra processi iscritti (n. 3044) e definiti (n. 2079), lievemente migliorato nel primo semestre 2021 in misura pari a 0,96, calcolato in base al rapporto tra n. 1735 iscritti e n. 1666 definiti (all.N).
Il rallentamento dell’attività giurisdizionale ha avuto maggiore incidenza nell’ufficio dibattimento, anche per effetto di un aumento delle sopravvenienze: n. 996 con rito monocratico e n. 47 devoluti alla cognizione del collegio, superiori alle sopravvenienze registrate nell’a.g. 2019-20 rispettivamente pari a n. 937 rito monocratico e n. 39 rito collegiale.
A fronte di ciò il numero delle definizioni dei processi con rito monocratico si è leggermente incrementato, essendo stati definiti n. 768 processi con rito monocratico
rispetto a n. 680 nel periodo 1/7/2019-30/6/2020. Ciò non è stato sufficiente a mantenere inalterate le pendenze, che invece sono aumentate da n. 1151 al 30.6.2020 a n. 1386 con una variazione nel rito monocratico +20,42% .
Nei procedimenti con rito collegiale, invece, le definizioni sono notevolmente diminuite da n. 41 nel 2019-20 a n. 32 nel 2020-21 determinando così, in uno con le aumentate sopravvenienze, una variazione delle pendenze di + 24,59% (all.M4).
Il Presidente del Tribunale di Matera ha giustificato il dato negativo sulla base della pendenza di processi istruiti dalla DDA per reati associativi commessi nel metapontino e del limitato numero dei giudici addetti al dibattimento, chiamati anche a comporre i collegi nelle udienze del mercoledì e del giovedì e a celebrare udienze monocratiche.
Risultano pendenti avanti al collegio n. 3 processi con imputati da n. 11 a 30, n. 1 processo con imputati da n.6 a 10 (all. M 5).
Evidenzia il Presidente una maggiore durata media dei processi, ma comunque contenuta in 583 giorni per il rito collegiale e in 449 giorni per il rito monocratico (a fronte rispettivamente di 502 e 415 dell’anno precedente). Il dato è, in ogni caso, idoneo a eludere richieste di equo compenso previste dalla legge 89/2001. Infatti, quanto ai tempi di definizione dei processi si rileva che avanti al Tribunale di Matera si definiscono entro 2 anni n. 19 processi con rito collegiale rispetto ad un totale di n. 32, nonchè n.
630 processi monocratici entro 2 anni su un totale di n. 758 (all.M3 - Procedimenti penali definiti distinti per sede, tipo rito e classe di durata nei tribunali ordinari).
Per il prossimo anno giudiziario il Presidente del Tribunale non prevede una sostanziale riduzione delle pendenze, tanto più in assenza di ulteriori provvedimenti organizzativi legati alla crisi sanitaria. Invero, pur in presenza di proroga dello stato di emergenza sanitaria, le attuali condizioni consentono la trattazione di un maggior numero di processi pendenti in istruttoria, previo adeguato scaglionamento orario, ed eventuale diversificazione dei giorni di udienza e conferimento di incarico peritale.
I processi di competenza del giudice monocratico celebrati con rito alternativo andrebbero molto incentivati anche per fare fronte al flusso dei processi penali.
Su n.666 sentenze pronunciate dal giudice monocratico nell’a.g. 2020-21 sono state emesse con rito alternativo :
- n.30 rito abbreviato
(n.20 a.g. 2019-20, n.28 a.g.2018-19, n.54 a.g.2017-18, n.33 a.g. 2016-17);
- n. 53 patteggiamento
(n.46 a.g.2019-20, n. 83 a.g.2018-19, n.79 a.g.2017-18, n. 80 a.g. 2016-17);
- n. 5 rito direttissimo
(n.3 a.g.2019-20, n. 4 a.g.2018-19, n.4 a.g.2017-18, n. 3 a.g. 2016-17);
- n. 64 giudizio immediato a seguito di opposizione a decreto penale di condanna (n.49 a.g.2019-20, n.153 a.g.2018-19, n.4 a.g.2017-18, n. 133 a.g. 2016-17);
- n. 39 giudizio immediato
(n. 28 a.g.2018-19, n.17 a.g.2017-18, n. 7 a.g. 2016-17)
(All. M2. Procedimenti penali definiti con sentenza, distinti per rito nei Tribunali ordinari. Rito MONOCRATICO. Anno 2020-21).
Quanto ai processi penali con rito collegiale su un totale di n. 28 sentenze dibattimentali pronunciate nel 2020-21 (n.34 a.g. 2019-20, n.32 a.g. 2018-19,n.
38 a.g. 2017-18,) sono stati definiti nel merito con giudizio abbreviato soltanto n. 6 procedimenti.
Inoltre non appare rilevante in dibattimento il numero delle pronunce di non doversi procedere per particolare tenuità del fatto, di talché è stata assunta dalla Presidenza della Corte Appello di Potenza l’iniziativa di attuare un protocollo distrettuale per la definizione dei processi a norma dell’ art.131 bis c.p.; ciò anche in vista della riforma, tesa a disincentivare la celebrazione di processi per fatti di minor allarme sociale e ampliare le ipotesi di applicazione dell’ istituto.
Ad analoghe conclusioni può giungersi per la messa alla prova, atteso che il dato complessivo delle istanze ex art. 168 bis c.p. ricalca quello del periodo precedente (n.
62) e testimonia la ritrosia delle parti e dei loro difensori a ricorrere a tale strumento, nonostante dall’interlocuzione con l’UEPE emerga l’esito positivo della prova in molti dei processi e la relativa estinzione dei reati ascritti.
A tal fine sono state approvate il 13.12.2021 le modifiche al Protocollo per la M.A.P. La formulazione del protocollo d’intesa a livello distrettuale potrà consentire modelli organizzativi che possano orientare anche i magistrati sia sotto il profilo dei limiti di ammissione, sia per quanto concerne gli aspetti procedurali, al fine ridurre i tempi di trattazione dei processi con sospensione ex art. 131 bis c.p..
PRESCRIZIONE
L’ impegno profuso dai giudici è riscontrabile nelle pronunce di estinzione per prescrizione dei reati oltremodo sporadiche, intervenute soltanto in n. 14 processi avanti al giudice monocratico e in nessun processo in dibattimento collegiale (All. M 6 Procedimenti penali definiti per PRESCRIZIONE – Tribunale ordinario, fonte DG-Stat cubi Olap aggiornamento al 11.10.2021).
Soltanto n. 10 procedimenti sono stati archiviati per prescrizione dal GIP (n. 32 a.g.
2018-19, n. 38 a.g. 2017-18) e il GUP ha pronunciato una sola sentenza di non doversi procedere per prescrizione come lo scorso anno, mentre nel 2017-18 sono state n. 5 sentenze di non doversi procedere per prescrizione (All. M 6 bis . Procedimenti penali definiti per PRESCRIZIONE. Tribunale ordinario).
UFFICIO GIP-GUP
L‘ aumento delle sopravvenienze nell’Ufficio GIP-GUP ha avuto un peso rilevante nelle performance della sezione: nel 2020-21 sono state registrate n. 2349 sopravvenienze nei procedimenti nei confronti di imputati noti (n. 2069 a.g. 2019-20, n. 2405 a.g. 2018-19, n.2322 a.g. 2017-18; n. 2010 a.g. 2016-17).
Il maggiore sforzo in termini di produttività, però, è stato compiuto dall’Ufficio GIP/
GUP: sono stati definiti n. 2076 procedimenti a carico di imputati NOTI in misura ben superiore agli anni precedenti (n. 1600 a.g. 2019-20, n. 1980 a.g. 2018-19). Pertanto alla data del 30/6/2021 sono pendenti n. 2167 sul ruolo dell’ Ufficio GIP/GUP, con un
variazione delle pendenze di +5.55% rispetto all’anno precedente, in cui i pendenti finali erano n.2053 (Allegato M4. Movimento dei procedimenti penali nei Tribunali del Distretto di Corte di appello. Anno 2020-21). In ogni caso l’aumento delle pendenze avanti al GIP/GP è inferiore al dato riportato per i processi in dibattimento.
A tal proposito si deve segnalare l’impegno qualitativo dell’Ufficio GIP in procedimenti in fase di indagini e misure cautelari di rilievo sociale che non viene rilevato dalle statistiche, se non con riferimento al numero elevato degli imputati.
Risultano infatti pendenti n. 6 procedimenti con oltre 30 imputati, n. 4 processi pendenti con imputati da 11 a 30, n. 32 processi pendenti con imputati da 6 a 10 (All.
M 5).
Sono stati depositati nell’a.g. 2020-21 n. 1061 decreti di archiviazione in procedimenti a carico di imputati noti, a fronte un numero più ridotto di richieste del P.M. pari a n. 1078 (n. 978 decreti archiviazione su n. 1101 richieste a.g. 2018-20, n.
1084 decreti archiviazione su n. 1136 richieste a.g. 2018-19; n. 1365 archiviazioni su richieste a.g. 2017-18), nonché n. 173 decreti penali di condanna esecutivi (n.84 a.g.
2019-20, n.104 a.g. 2018-19), n. 293 rinvii a giudizio (all. M 7. Procedimenti contro NOTI definiti presso l’Ufficio GIP/GUP per modalità di definizione nell’ A.G. 2020-21).
Al contrario del dibattimento davanti al GIP vi è stato un maggior ricorso all’istituto previsto dall’art. 131 bis c.p., stante l’archiviazione di n. 120 procedimenti per particolare tenuità del fatto, secondo i dati riportati nella relazione del Presidente del Tribunale di Matera (n. 36 a.g. 2019-20, n. 117 a.g. 2018-19, n. 155 a.g. 2017-18).
Frequente è stato l’utilizzo del decreto penale di condanna con n. 735 provvedimenti emessi, che tuttavia non ha avuto una efficacia deflattiva, dato che sono state proposte n.370 opposizioni. Anche sotto tale profilo sono state avviate delle riflessioni in sede di Conferenza distrettuale sui flussi.
Alla data del 30/6/2021 sono pendenti n. 2167 fascicoli avanti all’ Ufficio GIP/GUP, dato in crescita rispetto al periodo precedente (n. 2046). In ordine alla durata media dei procedimenti il Presidente del Tribunale ha riferito che la stessa si attesta in 335 giorni.
Quanto alla tipologia di reati, va rimarcato dopo l’entrata in vigore della legge n.69/2019 il numero rilevante dei procedimenti pervenuti in tema di reati con c.d. codice rosso.
In dettaglio si segnalano all’ufficio GIP-GUP la sopravvenienza nel periodo di riferimento di n. 30 procedimenti per delitti contro la libertà sessuale, n. 95 per il reato di cui all’art. 612 bis c.p. e n. 127 per maltrattamenti in famiglia, a riprova di un fenomeno sociale di particolare rilevanza e del frequente ricorso delle vittime all’A.G., anche per effetto dell’accesso al beneficio del gratuito patrocinio senza limiti di reddito, come previsto dall’art. 76 comma quarto ter D.P.R. n. 115/2002.
Sono altresì in aumento i procedimenti per indebita percezione di contributi pubblici, essendo stati registrati dall’ufficio GIP n. 47 nuovi procedimenti con contestazione del delitto di cui all’art. 316 ter c.p., mentre non è significativa l’incidenza statistica dei procedimenti in tema di reati ambientali e legati allo smaltimento di rifiuti.
Da ultimo va evidenziato che il processo di informatizzazione dei fascicoli, in
assistenza tecnica. Inoltre sono stati ripetutamente segnalati problemi ed anomalie nella registrazione di fascicoli che ne hanno ritardato anche la relativa trattazione.
Lo sforzo compiuto in termini di ragionevole durata del processo emerge eloquentemente dal numero dei procedimenti definiti entro 6 mesi sopra riportati e dettagliatamente esposti nelle tavole statistiche allegate (all. M 3 bis – Procedimenti penali definiti distinti per sede e classe di durata).
I dati riportati non esauriscono il carico di lavoro dell’Ufficio GIP, perchè si deve tenere conto anche dei procedimenti relativi a sequestri conservativi e preventivi e della massa di procedimenti a carico di ignoti.