3. APPLICAZIONE DELLE MISURE ALTERNATIVE ALLA PENA
4.1 Magistratura Giudicante
4.1.2 Tribunale di Potenza
4.1.2.2 Tribunale di Potenza - sezione penale
La sezione penale del Tribunale di Potenza, presieduta dal dr. Rosario BAGLIONI, è articolata in: dibattimento (monocratico e 2 collegi) – GIP/GUP – Corte di Assise – Tribunale del Riesame/ Misure di Prevenzione.
E’ positivo nel suo complesso l’andamento nell’ a.g. 2020-21 della sezione penale del Tribunale di Potenza, rilevabile dalle statistiche allegate, malgrado le perduranti criticità che hanno interessato sia l’area dibattimentale, sia quella Gip/Gup. Nel 2020 il rapporto tra pendenti e definiti è sceso per la prima volta a 0,99 a causa della sospensione dell’ attività giudiziaria, ma nel primo semestre 2021 è subito risalito a 1,00 (all. N).
Nell’anno giudiziario 2020-21 si rileva un aumento delle sopravvenienze pari a n.
4919 rispetto all’anno precedente (n.4745), ma senza ripercussione sulle pendenze finali al 30.6.2021 pari a n. 6559 con una variazione complessiva di -5,78% (all .M4).
In particolare per i procedimenti in dibattimento con rito collegiale registrati nel periodo di riferimento si rileva una riduzione delle pendenze finali di -2,18% , mentre nei procedimenti con rito monocratico le pendenze finali si sono ridotte a -2,65% (all.
M4 - Movimento dei procedimenti penali nei Tribunali del distretto di Corte di Appello).
E’ stata istituita nel 2021 dal Presidente della Corte di Appello, d’intesa con il Procuratore Generale, una Conferenza distrettuale sui flussi tra Uffici requirenti e giudicanti del distretto (Tribunale dibattimento - GIP/GUP) e i tre Ordini Forensi del distretto di Potenza, per una comune riflessione sui numeri e sui tempi di trasmissione delle citazioni dirette a giudizio e delle richieste fissazione di udienza preliminare, non solo sotto il profilo del buon andamento della giurisdizione penale per evitare picchi di sopravvenienze , per una attenta ponderazione delle priorità, ma anche per evitare di rinviare a giudizio indagati nei confronti dei quali si possono adottare altre formule terminative del processo, senza sottoporli al processo e consentire loro rapida fuoriuscita dal circuito del processo penale, che di per sé è già una pena.
Le note vicende epidemiologiche hanno fortemente limitato l’attività della sezione penale, mai di fatto interrotta, che ha avuto una sensibile ripresa a partire dal mese di luglio del 2020.
La gestione delle udienze è stata regolamentata con riferimento agli interventi legislativi finalizzati alla limitazione degli effetti della pandemia, anche mediante la redazione di un specifico protocollo adottato in collaborazione con gli altri uffici e con il locale Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.
Nel 2020 il mese di luglio è stato dedicato ad una riorganizzazione della sezione penale dopo circa tre mesi di forte limitazione delle attività, anche per effetto della sospensione dei termini processuali dichiarata a livello nazionale.
L’attività dibattimentale, e più in generale quella dell’intera sezione penale, ha segnato una ripresa.
I programmi organizzativi adottati dopo il 30.06.2020 hanno inciso sulle percentuali di definizioni.
L’andamento positivo ha consentito un pronto recupero dei ritardi generati dalla stasi del precedente trimestre (maggio-giugno 2020).
Quanto alle problematiche afferenti la sezione penale il decorso anno giudiziario 2020-21 è stato caratterizzato dalla assenza di due giudici, a causa del trasferimento ad altro ufficio (avvenuto nel precedente periodo) delle dr.sse Rosaria De Lucia e Flavia Del Grosso. I collegi A) e B) hanno, comunque, continuato a celebrare udienze con l’ausilio dei GOP e in parte con la dr.ssa Donatella Di Sarno, in applicazione extra-distrettuale dal Tribunale di Palermo).
La permanenza a Potenza della dott.ssa Di Sarno ha riguardato l’intera annualità 2020 ed il primo trimestre 2021.
Nel mese di novembre 2020 sono stati assegnati alla sezione penale dibattimentale due MOT, dott. Francesco Valente e dott.ssa Chiara Maglio, che hanno fornito un contributo determinante ai fini della gestione dell’Ufficio, consentendo di potenziare l’Ufficio Gip/Gup con il trasferimento interno del dott. Salvatore Pignata che nelle more ha maturato due anni di anzianità nelle funzioni collegiali.
L’immissione in servizio del terzo MOT assegnato, la dr.ssa Barbara Auriemma, in astensione per maternità, è intervenuta solo nel mese di luglio del 2021.
Ciò nonostante è stata garantita la riduzione delle pendenze.
RITO MONOCRATICO
Il numero dei fascicoli esauriti nel periodo (n. 1542) è stato, superiore a quello dei procedimenti sopravvenuti (n.1403), con conseguente riduzione delle pendenze da n.4980 a n.4828 al 30.6.2021, sia pure in misura non rilevante in conseguenza delle solite e continue problematiche sopra ampiamente segnalate (all. M4)
Dal punto di vista statistico risultano in leggero aumento i reati di cui all’art. 612 is c.p. (cui sono solitamente collegate altre fattispecie delittuose, nella specie art. 570 c.p.).
Sono sopravvenuti n. 41 fascicoli ex art. 612 bis c.p. (n. 30 a.g. 2019-20), con pari numero di definizioni e costante pendenza.
I procedimenti relativi ai reati suindicati hanno comportato una forte crescita delle misure cautelari personali come il divieto di avvicinamento alla vittima, divieto di dimora nello stesso Comune di residenza ecc..
Nel periodo in esame sono sopravvenuti n. 38 procedimenti per maltrattamenti (n.13 nel 2020, n. 25 nel 2021), con una pendenza totale di n. 119 fascicoli.
Non si rilevano iscrizioni ex artt. 600 bis e ter c.p..
E’ pervenuto n. 1 procedimento per il delitto di cui all’ art. 600 quater c.p., con tre definizioni e conseguente riduzione delle pendenze di un solo procedimento (n. 2 pendenti rispetto ai 3 originari).
In materia di ecologia ed edilizia il numero delle definizioni, per il settore monocratico, è complessivamente inferiore alle sopravvenienze (sebbene le pendenze siano diminuite di due unità per l’edilizia ed aumentate di n. 17 fascicoli per il ramo ecologia).
Sono sopravvenuti nell’ a.g. 2020-21:
- 3 procedimenti relativi ad infortuni sul lavoro;
- 3 procedimenti per omicidio stradale (589 bis c.p.)
I fascicoli pendenti al 30 giugno 2021 per tale reato sono n. 9 e n. 2 procedimenti esauriti nel periodo).
Limitate sono state le nuove iscrizioni anche in relazione ai reati finanziari (art.
2 e ss D. L.vo 74/2000). Hanno riguardato dichiarazioni fraudolente ex art. 2 (n.4 sopravvenuti), l’omesso versamento Iva ex art. 10 ter (n. 4 sopravvenuti), l’occultamento o distruzione di documenti contabili ex art. 10 (n. 4 fascicoli), l’emissione di fatture per operazioni inesistenti ex art. 8 (n. 6 nuove iscrizioni).
La pendenza complessiva dei reati finanziari al 30 giugno 2021 ammonta a n.105 procedimenti.
Per il reato di cui all’art. 640 bis c.p. risultano sopravvenuti n. 2 procedimenti iscritti nei registri del Giudice Monocratico; la pendenza al 30 giugno 2021 ammonta a n.
21 procedimenti (a fronte di quella iniziale di n. 22). Lo stesso reato risulta pendente anche in sede collegiale per connessione con reati più gravi (tra cui quelli in materia fallimentare).
Non risultano pervenuti e pendenti fascicoli per indebita percezione di reddito di cittadinanza.
Non risultano sopravvenuti fascicoli in tema di omessa denuncia (artt. 361 e ss.
n. 2 iscrizioni ex 361 c.p. (rispettivamente del 2019 e l’altra sopravvenuta nel 2021), sebbene connesse a reati di maggiore gravità.
Non risultano iscrizioni ex art. 384 bis c.p. per fatti commessi in occasione di collegamento audio visivo nel corso di rogatoria all’estero.
In tema di truffe alle assicurazioni civili risultano sopravvenuti nel periodo n. 3 fascicoli (tutti nel 2021), con pendenza complessiva al 30.06.2021 di n.14 procedimenti (a fronte di una pendenza iniziale di n. 17 processi) pari a n. 6 definizioni nell’anno.
In tema di incendio, in sede monocratica, a fronte di una pendenza iniziale di n.
10 procedimenti risultano sopravvenuti n. 2. La pendenza attuale è di n. 9 fascicoli, a seguito di n. 3 procedimenti esauriti nel periodo.
I processi per danneggiamento di nuova iscrizione risultano essere n. 44 con pendenza finale di n. 231 e un totale esauriti di n. 55 fascicoli.
Non risultano dai modelli statistici incendi che abbiamo interessato siti di stoccaggio di rifiuti.
Si segnalano invece iscrizioni per incendio e danneggiamento anche in sede collegiale connesse a reati di maggiore gravità.
Risultano in aumento le iscrizioni di procedimenti monocratici per droga pari a n. 58 fascicoli (n. 19 nel secondo semestre 2020 e n. 39 nel primo semestre del 2021).
Pendono allo stato n. 26 procedimenti.
Il fenomeno dello spaccio risulta, quindi, in aumento.
In questa sede si ribadisce, inoltre, il costante impiego dei magistrati onorari che, per le carenze di organico o per l’assenza dei magistrati togati, hanno fornito per l’annualità d’interesse un contributo nella trattazione dei fascicoli loro assegnati. I Gop dr.ssa Rizzo e dr. Cristofaro sono stati impiegati anche per le sostituzioni nell’ambito dei Collegi A) e B).
I giudici togati, come da previsione delle vigenti tabelle, si avvalgono ciascuno dell’affiancamento di un GOP.
Nell’a.g. 2020-21 i tempi di deposito delle sentenze sono in sostanza, risultati conformi alle prescrizioni codicistiche. Non sono stati rilevati generalmente ritardi nel deposito delle sentenze da parte dei magistrati onorari. Per i casi di ritardo nel deposito sono state fatte le dovute segnalazioni.
Dalla scheda Istat M314M si evince che sono state celebrate n. 563 udienze dibattimentali monocratiche nell’anno giudiziario 2020-21 (n. 539 a.g. 2019-20) e che sono state pronunciate a seguito di giudizio monocratico:
n. 700 sentenze di assoluzione ex art. 530 c.p.p. giudizio ordinario (n. 940 a.g.
2019-20);
n. 76 sentenze di condanna e assoluzione c.d. promiscue (n.77 a.g. 2019-20);
n. 43 sentenze di applicazione della pena su richiesta (artt.444, 446 c.p.p.);
n. 88 sentenze di non doversi procedere per prescrizione del reato (art. 531 c.p.p.);
n. 20 sentenze di non doversi procedere per tenuità del fatto.
A seguito di opposizione a decreto penale di condanna ( art.464 c.p.p.):
n. 30 sentenze di condanna (n. 28 a.g. 2019-20);
n. 74 sentenze di assoluzione (n. 140 a.g. 2019-20);
n. 2 sentenze di condanna e assoluzione c.d. promiscue (n. 2 a.g. 2019-20).
La preponderanza di assoluzioni con sentenza pronunciata dal giudice monocratico e anche dal giudice collegiale impongono serie riflessioni sulle richieste di citazione diretta o di rinvio a giudizio sulla fase delle indagini preliminari, ancor più dopo le riforme già in vigore che impongono al P.M. uno scrutinio più penetrante degli esiti dell’attività d’indagine e della sostenibilità dell’accusa in giudizio. In sede di Conferenza distrettuale per i flussi tra uffici giudicanti e requirenti istituita nel 2021 la questione è stata posta al centro dell’attenzione degli uffici requirenti anche sotto il profilo degli oneri economici per lo Stato, alla luce della norma sull’indennizzo forfettario delle spese processuali per gli imputati assolti anche ex art. 530 co. 2 c.p.p.
RITO COLLEGIALE
Analogamente a quanto avvenuto nella pregressa annualità, risulta in lieve diminuzione il numero dei procedimenti collegiali pendenti finali (n. 225) al 30.6.2021, rispetto ai pendenti all’inizio del periodo (n.229) per effetto dell’ aumento delle definizioni (n. 105) sui processi sopravvenuti (n.100) in numero superiore rispetto agli anni precedenti (n. 86 a.g. 2019-20, n. 96 a.g. 2918-19).
Perdurante è l’impegno dimostrato dai giudici della sezione penale anche nelle funzioni collegiali, determinando una variazione delle pendenze di -2,18% (-2,55%
riduzione pendenze al 30.6.2020 con processi esauriti n. 97 al 30.6.2020; n. 115 esauriti al 30.6.2019).
Nel medesimo periodo, come si evince dai modelli M314C allegati alla relazione del Presidente della sezione penale del Tribunale di Potenza, sono state emesse le seguenti sentenze di definizione dei procedimenti celebrati con rito collegiale dall’
1.7.2020 al 30.6.2021:
n. 11 sentenze di condanna ex art. 533 c.p.p. nei giudizi ordinari;
n. 39 sentenze di assoluzione ex art. 530 c.p.p.;
n. 15 sentenze di condanna e assoluzione c.d. promiscue;
n. 19 sentenze di non doversi procedere per prescrizione del reato (art. 531 c.p.p.).
Non sono sopravvenuti nuovi fascicoli relativi al reato di usura (contrariamente a quanto avvenuto per il passato), circostanza questa che porterebbe a ipotizzare una riduzione del fenomeno o un aumento del sommerso stante la congiuntura economica.
In tema di bancarotta, a fronte di una pendenza iniziale di n.10 procedimenti al 01.07.2020, risultano sopravvenuti nel periodo n. 2 nuovi, con pendenza finale di n. 11 fascicoli a seguito di un solo procedimento esaurito. Per tale reato si può presumere che il fenomeno sia in diminuzione. Si rappresenta, inoltre, che quasi tutti i fascicoli pendenti per bancarotta (artt. 216 e ss. L.F.) contengono contestazioni di reati fiscali in concorso con i più gravi delitti fallimentari. Trattasi di procedimenti diversi da quelli monocratici riguardanti violazioni fiscali in via del tutto autonoma. Non sono sopravvenuti fascicoli per bancarotta semplice.
Costante è la pendenza dei reati di cui all’ art. 316 ter c.p..
fascicoli, con pendenza finale di n. 7 procedimenti (pari a n. 4 fascicoli esauriti).
Trattasi di reati quasi sempre connessi a fatti di bancarotta.
Risulta in diminuzione il numero dei procedimenti per i reati p.e.p dagli artt. 600 bis c.p. e ss..
In relazione al reato di violenza sessuale (art. 609 bis c.p.) a fronte di una pendenza iniziale di n. 21 fascicoli, si è passati ad una pendenza al 30.06.2021 di n.
19 procedimenti.
Le nuove iscrizioni nell’anno in esame sono state n. 9, le definizioni n. 11.
Non sono pervenuti procedimenti ex artt. 600 ter - 613 bis c.p..
Risulta allo stato pervenuto un fascicolo per art. 600 quater c.p.; mentre l’unico procedimento per violazione dell’ art. 600 ter c.p., già pendente all’inizio del periodo, è stato definito.
Per il reato di cui all’art. 600 bis c.p. (prostituzione minorile) risultano pendenti n. 3 fascicoli, senza nuove iscrizioni nel periodo. Tale fenomeno non desta, quindi, particolare allarme sociale.
Non si riscontrano procedimenti in dibattimento per casi di femminicidio.
Risulta pervenuto un solo procedimento ex art. 416 bis c.p..
Non risultano pendenti in sede collegiale procedimenti per reati in materia di edilizia.
In particolare nel primo semestre 2021 avanti al collegio A (Baglioni pres. – Rossi – Rizzo) è stato definito il procedimento n. 1753/2017 Rg.T (imp. Allegro Nicola + 54 c.d.
processo Eni Tempa Rossa) relativo a traffico di rifiuti e altri reati.
Risultano allo stato pendenti in sede collegiale altri 2 procedimenti per traffico di rifiuti (uno relativo all’ENI, diverso da quello precedente, l’altro riguardante il conferimento di rifiuti provenienti dalla Regione Toscana).
Nella c.d. materia ecomafia risulta iscritto nel 2021 un solo procedimento per traffico di rifiuti.
Risulta allo stato pendente in sede collegiale un solo procedimento ex art. 11 c.p.p.
Rispetto al precedente periodo d’interesse si riscontra, invece, un aumento, del numero dei procedimenti per droga (tutti con rilevante numero d’imputati) e specificamente quelli di cui all’art. 74 DPR 309/90.
Sono sopravvenuti n. 6 procedimenti (n. 3 per ciascun semestre), raggiungendo al 30 giugno 2021 la pendenza di n. 14 fascicoli in materia.
Il fenomeno dello spaccio continua, quindi, a destrare particolare allarme sociale, soprattutto perché organizzato in associazione.
CORTE DI ASSISE
Rispetto ad una pendenza originaria di n. 3 procedimenti al 30.6.2020 (n.4 al 30.6.2019) va registrata una sopravvenienza di n. 2 processi (uno per ciascun semestre), con l’effetto che i pendenti al 30.06.2021 risultano di n. 3 procedimenti a seguito di n. 2 fascicoli definiti (all. N1).
Trattasi di un procedimento per omicidio e di uno per immigrazione clandestina.
Non risultano ulteriori iscrizioni per artt. 600 c.p. e 601 c.p.
TRIBUNALE DEL RIESAME
Al 01.07.2020 risultavano pendenti n. 89 procedimenti avanti al Tribunale del Riesame, a fronte di n. 47 fascicoli al 30.06.2021.
Il numero dei fascicoli sopravvenuti è elevato (complessivamente n. 641, di cui n.
528 nel primo e n. 113 nel secondo semestre), a conferma delle criticità dell’Ufficio, già in precedenza segnalate.
Sono stati definiti nell’annualità 2020-21 n. 519 procedimenti, di cui n. 419 relativi a misure personali e n. 100 a misure reali (n. 273 esauriti a.g. 2017-18; n. 247 a.g.
2016-17) con una pendenza finale residua di n. 107 al 30.6.2019, n. 93 pendenti finali al 30.6.2018.
Non constano dati di dettaglio comunicati dal Tribunale del Riesame a DGSTAT, né la cancelleria ha comunicato il numero dei ricorsi ex art. 309 c.p.c. in procedimenti ordinari e DDA, degli appelli ex art .310 c.p.p., delle ordinanze inammissibilità.
Si segnala che il Tribunale del Riesame è in affanno per la carenza organica, tanto che è stata disposta un’applicazione extradistrettuale di un Giudice del dibattimento proveniente dal Tribunale di Palermo.
MISURE DI PREVENZIONE.
I procedimenti pendenti in materia di prevenzione al 01.07.2020 erano n. 33 ridottisi a n. 25 fascicoli pendenti al 30.06.2021. Sono stati definiti nel periodo n. 40 procedimenti, mentre nell’anno precedente i procedimenti esauriti sono stati n. 22 con un aumento dell’originaria pendenza passata di n. 21.
Sono in aumento le sopravvenienze di procedimenti con richieste di misure di prevenzione patrimoniale.
BUONE PRASSI E RIFORME
È operativo presso questo Tribunale il protocollo stipulato con il Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati, destinato a disciplinare le modalità e l’ordine di trattazione dei fascicoli.
Il menzionato protocollo ha avuto ulteriore e forte impulso.
Ha trovato analoga attuazione anche il protocollo stipulato in materia di esecuzione penale (UEPE), che è stato aggiornato in via definitiva il 13 dicembre 2021 in sede di Conferenza distrettuale tra Uffici Giudiziari (requirenti e giudicanti) e Consigli dell’
Ordine degli Avvocati del distretto.
Ha trovato piena attuazione il servizio per i collegamenti in multivideocoferenza (allo stato utilizzabile in quattro aule), in uso anche al Tribunale di Sorveglianza e ad eventuali altri Uffici che ne facciano richiesta.
L’aula penale più grande, intitolata a Mario Pagano, è stata dotata di un locale contiguo per l’audizione in sede dibattimentale di persone sottoposte a programma di protezione (anche i minori).
Proprio il servizio di multivideoconferenza (MVC) ha consentito nel periodo di crisi (marzo/giugno) di gestire i principali processi con detenuti in tutti i settori (dibattimento,
Sono, inoltre, in fase di elaborazione con i relativi uffici i protocolli relativi alla gestione dei flussi dei fascicoli dalla Procura della Repubblica al Tribunale.
Il Presidente della sezione penale ha relazionato che non v’è stata diretta incidenza della modifica in tema di legittima difesa.
Per la normativa c.d. spazzacorrotti risulta definito nel periodo in sede Collegiale un solo precedente per peculato (art. 314 c.p.) a carico di dipendente della Corte d’Appello.
PRESCRIZIONI
La sezione penale, malgrado le criticità derivanti dall’inadeguatezza della pianta organica e delle effettive e concrete carenze di organico (molto gravi nell’ Ufficio gip/gup), ha garantito nella sua complessità un’adeguata risposta ai carichi di lavoro preesistenti e sopravvenuti.
Il numero delle prescrizioni dichiarate in sede dibattimentale monocratica risulta in totale pari a n. 30 sentenze nel secondo semestre 2020 e n. 58 nel primo semestre 2021 (totale n. 88), in misura superiore agli anni precedenti (n. 58 a.g. 2019-20, n. 67 a.g. 2018-19, n.177 a.g. 2017-18)
In sede collegiale risultano emesse n. 19 sentenze per prescrizione (rispettivamente n. 9 e n. 10 per ciascun semestre) in misura superiore ai due anni precedenti (n.
8 a.g. 2019-20, n. 17 a.g. 2018-19, n. 22 a.g. 2017-18). Il Presidente della sezione penale segnala che le prescrizioni dichiarate in sede collegiale attengono a limitati capi d’imputazione di processi di particolare complessità, nell’ambito dei quali è stato disposto lo stralcio in relazione ai reati interessati dalla prescrizione (all. M6 - Procedimenti penali definiti per PRESCRIZIONE. Tribunale ordinario).
Non è rilevante il numero del procedimenti archiviati per prescrizione dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Potenza pari a n. 79 (n. 54 a.g.2019-2, n. 206 a.g. 2018-19) e risulta stabile il numero delle pronunce di non doversi procedere per prescrizione pari a n. 5 rispetto all’anno giudiziario precedente in cui sono state n. 5 (all. M6 bis- Procedimenti penali definiti per PRESCRIZIONE. Gip-Gup).
Del tutto scarso è il numero dei procedimenti definiti mediante ricorso a riti alternativi al dibattimento, che invece deve essere potenziato.
I processi definiti con sentenza in giudizio ordinario nel merito sono n. 69 e scarsa è la percentuale dei processi definiti con rito alternativo avanti al collegio, solo il 21,53%
(all.M2) ma in misura superiore alla scorso anno (14,81% )
I processi pendenti avanti al collegio penale con oltre 30 imputati sono n. 0 (n. 2 a.g. 2019-20), con imputati da 11 a 30 sono n.9 (n. 4 a.g. 2019-20), con imputati da 6 a 10 sono n.13 (n. 8 a.g. 2019-20) (all. M5).
UFFICIO GIP/GUP
La pianta organica tabellare dell’ Ufficio GIP/GUP di Potenza di compone di 6 giudici, di cui 1 coordinatore (dr. Ida Iura).
Da oltre 5 anni perdura la situazione di grave scopertura .
Solo nel periodo marzo-agosto 2020 (comprensivo di turno feriale) l’ufficio ha operato
con cinque GIP, cercando di evadere la mole di lavoro proveniente dalla Procura della Repubblica Distrettuale, che nel periodo COVID 19 ha operato a pieno regime.
Nel marzo 2020 è stata immessa in possesso la dr.ssa Teresa Reggio, trasferitasi dalla Corte di Appello di Catanzaro, ma successivamente la dr.ssa Rosa Maria Verrastro, che aveva già aderito all’interpello interno per transitare nella sezione civile-lavoro del Tribunale, è stata applicata con il suo consenso alla sezione civile-lavoro della Corte di Appello dall’ 8 settembre 2020.
In presenza di una siffatta carenza di organico (4 unità su 6 previste in tabella), l’Ufficio ha operato un significativo smaltimento delle sopravvenienze.
Infatti il tramutamento interno del Dott. Pignata, quale quarto GIP, è intervenuta nel mese di maggio 2021, non appena ha maturato i requisiti. Residuano scoperti 2 posti in pianta organica, per cui è stato assegnato il Magistrato distrettuale dr. Amodeo in via continuativa dall’ottobre 2019.
Appare indispensabile, attesi i flussi in entrata, per quantità e soprattutto qualità, la copertura di tutti e sei i posti in organico, indispensabile per l’esercizio delle funzioni, considerato anche il numero delle udienze tenute da ciascun magistrato con funzioni GIP (opposizione alle archiviazioni, incidente probatorio, convalida di arresto e fermo, interrogatori), non solo come Giudice dell’Udienza Preliminare.
Il Presidente del Tribunale di Potenza, dr. Catello Marano, ha richiesto l’istituzione dell’Ufficio GIP/GUP come sezione autonoma e allo stato non è possibile accedere nè all’applicazione extradistrettuale nè a quella endodistrettuale.
Con riferimento al personale in servizio si segnala, da ultimo, che una unità, preposta ad assistere un Magistrato dell’Ufficio, più altre tre addette ai servizi di cancelleria, usufruisce dei permessi ex L.104/92. Le conseguenti assenze determinano con frequenza la necessità di sostituzioni da parte di altri cancellieri ed operatori sia con riferimento all’assistenza in udienza, sia con riferimento alla gestione extra udienza del ruolo del Magistrato.
Gli avvicendamenti e sostituzioni che conseguono a tali assenze inevitabilmente generano rischi di disservizi.
La situazione appare, poi, oltremodo disagevole in un Ufficio quale quello GIP/GUP notoriamente connotato da esigenze di urgenza e celerità (si pensi alle gestione dei fascicoli relativi alle misure cautelari ed alle convalide di arresto e fermo).
Più in generale sul preoccupante stato dell’Ufficio in questione preme evidenziare che il personale in numero ridotto – sia per quanto riguarda l’organico dei Giudici che quello dei cancellieri ed anche degli addetti ai servizi amministrativi – deve fare fronte ad un numero sempre in crescita di procedimenti relativi all’intero distretto. Infatti, dopo la scelta di sopprimere il Tribunale di Melfi ed ampliare le competenze di quello
Più in generale sul preoccupante stato dell’Ufficio in questione preme evidenziare che il personale in numero ridotto – sia per quanto riguarda l’organico dei Giudici che quello dei cancellieri ed anche degli addetti ai servizi amministrativi – deve fare fronte ad un numero sempre in crescita di procedimenti relativi all’intero distretto. Infatti, dopo la scelta di sopprimere il Tribunale di Melfi ed ampliare le competenze di quello