• Non ci sono risultati.

L A CRISI DEL 1949: FINE DI UN PROGETTO POLITICO AUDACE ?

Nel settembre del 1950, fonti britanniche59 riferiscono di un importante calo nelle iscrizioni del RDA in numerosi distretti, nonostante ciò il consiglio è quello di non sottostimare l’importanza di questo partito, in particolar modo le attività che questo mette in atto. Le autorità britanniche erano in costante comunicazione con quelle francesi, Jean Astier de Villatte, allora comandante delle forze armate dell’ AOF e dell’AEF, confermò il fatto che il RDA era ancora molto attivo. Nonostante ciò, tutta una serie di autori locali avevano notato che nelle aree più periferiche il partito cominciava a perdere di influenza. Il timore era quello che ci potessero essere infiltrazioni di personalità legate ad ambienti religiosi musulmani, senza trascurare la diffusione di idee comuniste tra i militari60. Paradossalmente alle autorità coloniali poteva essere più conveniente un partito come il RDA, poiché era più facile da controllare, piuttosto che avere tutta una serie di movimenti basati sull’ideologia comunista o su un credo religioso.

Nei primi anni successivi al secondo dopoguerra, l’unica vera alternativa politica all’Union Soudanais (US) sembrava fosse solamente il Partie Progressiste Soudanais (PPS). Questo partito era stato il primo a costituirsi in questo territorio, le prime vere iniziative cominciarono già nel gennaio del 1946, grazie alla volontà di Fily Dabo Sissoko che voleva unire all’interno della stessa organizzazione politica tutti i moderati e

59

Sudanese students association in Paris, 6 ottobre 1950, in British National Archives London, CO537/5833

55

progressisti presenti in Soudan. Proprio grazie al prestigio politico del suo padre fondatore e alla sua organizzazione sul territorio, fin da subito riscosse un certo successo in termini di risultati e di consenso. Come la maggior parte dei partiti creatisi in Africa Occidentale Francese subito dopo la fine della guerra, anche il PPS poteva essere definito come un partito filo francese, difatti nello stesso statuto veniva espressa la chiara volontà di difendere il legame incrollabile (indéfectible) con la Francia. Fin da subito, furono numerose le occasioni in cui Sissoko poté dimostrare la sua lealtà politica, arrivando addirittura a sostenere le ragioni francesi nella questione indocinese. Un fatto che chiaramente aveva creato non poche discussioni interne e sul quale però l’amministrazione francese aveva attribuito un grande valore simbolico, dato che questo fatto è rintracciabile nelle fonti d’archivio61

. La contrapposizione con l’ RDA arrivò nel momento in cui si tennero le elezioni per l’Assemblea Nazionale nel novembre del 1946, al che l’Union Soudanaise scelse l’apparentamento con il grande partito panafricano, mentre Sissoko preoccupato del fatto che così facendo avrebbe perso la propria indipendenza politica, scelse di proseguire in solitudine il percorso politico intrapreso. In realtà, Sissoko inizialmente fu tentato da questa grande unione politica, anche a causa della sua affiliazione con i socialisti francesi, declinò anche per ragioni politiche legate alla presenza di esponenti giudicati come radicali62. Le elezioni che si tennero negli anni successivi videro il PPS come vero e proprio protagonista della scena politica del Soudan, insieme all’ US, nonostante ciò furono numerose le divisioni interne ed il partito si trovò diviso in due fazioni. La prima, quella più fedele al padre fondatore, intendeva farsi portavoce delle istanze legate alla legittimazione politica dei capi tradizionali, mentre la seconda, quella guidata da Tidiani Traoré, aveva l’obiettivo di dare maggiore spazio agli evolué ed in generale alla nascente elite politica. Nell’ottobre del 1949, nonostante queste divisioni interne, Sissoko riuscì a riappacificare le due fazioni contrapposte ed a raggiungere una certa coesione tra i membri del partito. Le qualità di Sissoko non erano

60

Stephens, West Africa Security Office , 27 settembre 1950, in British National Archives London, FO 629/106

61

Sudanese students association in Paris, 6 ottobre 1950, in British National Archives London, CO537/5833

56

solamente politiche, personaggio eclettico, fu insegnante di d’Arboussier, grande scrittore e poeta63. L’abile leader politico riuscì a spostare l’attenzione sugli obiettivi che dovevano essere perseguiti, ponendo l’accento sul progresso economico e sociale, un fattore che non poteva creare discussioni tra la frangia leale a Sissoko e quella dei giovani, cappeggiati da Traoré. Divisioni e difficoltà nel portare avanti una campagna politica efficace nei confronti di un partito più strutturato come l’US non mancarono di certo, nonostante ciò il leader storico del partito riuscirà, con un’altra abile mossa politica, a richiedere ed a ottenere un rimpasto nella leadership in vista delle elezioni politiche del 1951. Questo passo fu realmente rischioso perché portò ad escludere Traoré, che fino ad allora aveva ricoperto la carica di vicepresidente, dalle liste elettorali e rischiando di riaprire in modo ancora più evidente la divisione tra le due fazioni. Nonostante ciò, le urne diedero ragione a Sissoko che proprio in quella tornata elettorale riuscirà a portare a casa una schiacciante vittoria, ottenendo addirittura 3 seggi ( Sissoko, Dicko, Silvandre) e lasciandone solamente uno all’US64

. Fu questa la vera prima crisi politica dell’US? Le colpe potevano essere in qualche modo ricollegate ad una crisi del RDA? Questo cambiamento negli assetti politici era dovuto ai profondi mutamenti che stavano interessando la popolazione, infatti proprio in questo periodo si registrava un’accelerazione nella crescita della popolazione urbana che era composta da figure lavorative nuove, come ad esempio gli impiegati nel settore ferrotranviario che furono tra i primi ad organizzarsi in delle formazioni sindacali. Tutto ciò, ebbe ripercussioni anche nella piccola realtà politica soudanese, infatti si stava verificando una vera e propria divisone tra città e campagna, dove quest’ultima appariva quella più legata al suo immutabile ed arcaico stile di vita. Questi cambiamenti, secondo Thompson e Adloff65 erano stati causati, oltre che dal aumento del livello di istruzione della popolazione, anche dalla rivalità politica tra questi due partiti, che raggiungevano anche i villaggi più isolati

62

Thompson V., Adloff R., French West Africa, Greenwood Press, New York, 1969

63

Schachter-Morgenthau R., Political Parties in French Speaking West Africa, 1964, London, Oxford University Press

64

Les partis politiques en AOF, Soudan: le partis en presence, Annexe A, Novembre 1955, in ANOM, 1AFFPOL/2263

57

per poter aumentare il proprio elettorato. Partendo dal presupposto che il PSP aveva un consenso maggiore proprio nella realtà rurale, basti pensare alla difesa delle chefferie tradizionali portata avanti da Sissoko, era evidente come qualcosa era cambiato negli assetti politici. Tale cambiamento era destinato a durare a lungo e a segnare gli anni ’50 dell’Africa Occidentale Francese, il PSP rimaneva comunque l’unico partito capace di essere realmente di opposizione rispetto all’ US. Nonostante ciò, era evidente che questa vittoria politica, per le ragioni citate precedentemente, era più un fallimento dell’US, una perdita di voti che ebbe delle serie ripercussioni nella leadership.

Nell’aprile del 1951, Mamadou Konate interloquisce con il Ministro della Francia d’Oltremare, al riguardo di un timore di epurazione del RDA diffuso tra i suoi membri. In quell’occasione Konate, deputato del Soudan, ribadisce la volontà, già espressa in passato, di voler continuare il rapporto di collaborazione con l’amministrazione francese. Nonostante ciò, coglie l’occasione per spiegare che il lavoro forzato viene accolto dalla popolazione con una sempre crescente resistenza, questo impopolarità è diffusa soprattutto tra gli agricoltori. Questo malcontento e una generale sfiducia francese nei confronti degli amministratori sudanesi, portò alcuni amministratori francesi presenti nel territorio a domandarsi se il partito stesse cercando di provocare un sollevamento popolare nei confronti della presenza francese. Konate ammette che fosse attiva una resistenza in Soudan, provocata dalla propaganda anticostituzionale e quindi antifrancese ma che i responsabili non fossero dei membri del RDA, ma bensì di un altro partito, cioè del PSP. Ritiene che l’attività di opposizione tenda a disturbare l’ordine pubblico ed a trarre in errore l’amministrazione, ciò viene fatto diffondendo informazioni mendaci. Konate consiglia al governatore del Soudan di superare questo malinteso ribadendo la irrevocabilità dell’abolizione del lavoro forzato, in ogni sua forma; inoltre tiene a precisare come le responsabilità debbano essere ricercate proprio tra le file dei loro avversari politici. Questo episodio è utile per capire due concetti: il primo, riguarda la presenza di uno scontro politico tra il RDA ed il PSP sul quale ci soffermeremo in seguito; il secondo concetto permette di capire che era presente un dialogo tra il partito di

58

Konate ed il Ministro francese e che il leader africano aveva premura che questa ‘collaboration confiante et féconde’ non venisse in alcun modo messa in dubbio, anzi riteneva necessario allontanare ogni sospetto riguardo le responsabilità di una propaganda anti-francese66.

Documenti correlati