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L E ELEZIONI TERRITORIALI DEL 1957 E L ’ EGEMONIA DELL ’ U NION S OUDANAISE

Terzo Capitolo

L E ELEZIONI TERRITORIALI DEL 1957 E L ’ EGEMONIA DELL ’ U NION S OUDANAISE

Storicamente, la battaglia politica in Soudan era sempre stata tra i due partiti più importanti: il Parti Progressiste Soudanais (PPS) e la sezione locale del Rassemblement Democratique Africaine, cioè l’Union Soudanaise (US). Alle elezioni legislative del gennaio del 1957, il quadro politico fece registrare dei mutamenti significativi negli equilibri tra i partiti che fino ad allora avevano sempre dominato alle urne. Infatti, un esponente di spicco del PSP, Jean Silvandre, decise di presentarsi alle elezioni con un partito da lui stesso fondato, il Mouvement Socialiste de Défense des Intérets du Soudan. Le chance di elezione per Silvandre ed il suo partito erano inesistenti, l’unico risultato tangibile sarebbe stato una perdita di voti per il PSP che favoriva il suo storico nemico, l’Union Soudanaise. Il leader del PSP, Fily Dabo Sissoko, aveva deciso di disinteressarsi di queste elezioni e la sua presenza a Bamako fu rarissima, in questo modo aveva ulteriormente ridotto le possibilità di vittoria per il suo partito. Nonostante ciò, i risultati elettorali sorpresero ed il PSP riuscì a conquistare due seggi, l’Union Soudanaise ne ottenne uno ed il quarto seggio che inizialmente era conteso tra i due partiti, poiché vi era stato un accordo tra i rispettivi leader che prevedeva la possibilità di eleggere un europeo nel caso in cui i seggi fossero stati cinque, non venne infine assegnato. A causa della difficoltà di prevedere la distribuzione dei seggi all’interno della Federazione, il quinto seggio non spettava al Soudan e dunque nessun europeo venne eletto161. Questo risultato stupiva soprattutto se paragonato alle elezioni municipali che si tennero l’anno precedente, dove l’RDA aveva vinto in tutti i comuni, conquistando la maggioranza dei seggi. Già nel 1952, il PSP aveva fatto registrare una netta vittoria ai danni dell’RDA alle

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elezioni cantonali, dove aveva conquistato ben 30 seggi. La distanza si era però in seguito assottigliata nelle elezioni dell’assemblea nazionale del 1957, dove la parità nei seggi conquistati era dovuta ad una differenza di meno di cinquantamila preferenze ancora a favore dell’RDA. Equilibrio che sembrava destinato a cambiare per le elezioni cantonali dello stesso anno, in seguito a tutta una serie di fattori che rendevano il quadro politico sempre più incerto. Questo perché se è vero che il PSP stava attraversando una congiuntura particolare dove l’unità stessa del partito veniva messa in dubbio e l’organico mutava in maniera repentina, poteva però sfruttare degli elementi positivi determinati da fattori esterni. I mali del PSP erano diversi, tra i quali possiamo sottolineare l’eccessiva rivalità interna tra i membri più importanti che aveva determinato una situazione di stallo dovuta alla totale mancanza di intesa tra di essi, così come accaduto in passato. In particolar modo, si poteva notare una disaffezione da parte dei vertici del partito nei confronti della dimensione locale, questo fatto determinava una perdita di voti non trascurabile. La scelta dei nomi da indicare nelle schede elettorali non aveva fatto altro che far deteriorare ulteriormente la situazione, questo avveniva poiché alcuni esponenti avevano un potere così forte da decidere la composizione delle liste elettorali senza dover tenere conto del parere di nessuno, nemmeno dei parlamentari eletti nella Assemblee Nazionale. Il PSP, a differenza degli altri partiti principali, concentrava gran parte della sua attività solamente a ridosso delle scadenze elettorali, questo fattore comportava una costante debolezza nel veicolare il proprio messaggio politico. In questo determinato periodo veniva meno anche la diffusa credenza che nei centri urbani vi fosse una maggioranza di elettori per il RDA, mentre nelle campagne il PSP era il partito maggioritario. In realtà, si ignorava la complessità della distribuzione degli elettori all’interno del territorio soudanese, infatti una semplice analisi del voto delle circoscrizioni faceva emergere una distribuzione non così netta da arrivare a dedurne una divisione campagna e città. Dunque il fatto che il PSP fosse riuscito in qualche modo a contenere la perdita di elettori era dovuto a fattori esterni, in particolar modo alla rinnovata attività dei sindacati che tendeva a criticare le scelte dell’RDA. D’altro canto, l’azione dell’RDA appariva come costante e metodica, capace di superare anche

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numerose defezioni dovute ad accesi dibattiti su alcuni temi caldi, come ad esempio quello degli investitori stranieri e la difficoltà di assumere una posizione comune al riguardo. Infatti, per alcuni esponenti del partito ed in parte anche per il governo francese, l’arrivo di investitori stranieri avrebbe potuto generare delle situazioni impreviste e non controllabili da parte del potere pubblico. Questa incertezza aveva determinato delle tensioni nella leadership, la presenza di esponenti dell’RDA all’interno dell’Assemblea Francese preoccupava i candidati locali, poiché questi temevano di non poter essere eletti a causa della carenza di risultati portati dai parlamentari africani. Le elezioni del 1957 si contraddistinguevano anche per l’aumento degli iscritti nelle liste elettorali, se da un lato ciò determinava un fatto positivo, contando sul fatto che l’affluenza alle urne era nettamente inferiore alla metà degli aventi diritto, d’altra parte contribuiva ad aumentare le incertezze del risultato delle urne162.

Per avere un quadro più chiaro della situazione, possiamo ampliare lo sguardo più in generale sulla federazione, in modo tale da comprendere quale fosse il clima politico che si viveva in quel delicato momento storico. Sugli organi di stampa francesi, il punto di vista dei giornalisti appare leggermente distorto rispetto alla realtà dei fatti, questo a causa della volontà e necessità di trarre delle conclusioni immediate e della strutturale carenza di informazioni dettagliate. Invece, le fonti diplomatiche ci forniscono dati più precisi e capaci di essere valutati per portare dunque ad un’analisi più vicina alla realtà dei fatti. È necessario sottolineare come le elezioni delle assemblee territoriali erano un momento cruciale per la politica africana, poiché permetteva di capire gli equilibri dei partiti ed in quali territori questi riscuotessero consensi ed in quali meno. Le elezioni del 1957 erano le terze in cui si eleggevano i membri delle assemblee territoriali, dopo quelle del 1947 e del 1952. Il ruolo da esse svolto nel tempo era cambiato ed avevano acquisito un potere crescente, in particolar modo dopo le modifiche introdotte dalla loi cadre del 1956. Tra i vari compiti che spettavano ai membri di queste assemblee, uno dei più rilevanti era la nomina dei membri del consiglio di governo, che si occupavano di gestire

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gli affari interni del territorio. Questa chiamata elettorale fu importante anche perché per la prima volta si trattava di elezioni a scrutinio universale e a collegio unico, attraverso il superamento del sistema a collegio dopppio. Per avere un’idea del cambiamento drastico che vi era stato nel tempo in Africa occidentale francese, basti pensare che se nel 1947 gli elettori non superavano il milione, in quelle del 1957 i cittadini chiamati alle urne erano ben dieci milioni, su una popolazione di circa venti milioni. I seggi a disposizione per l’assemblea territoriale del Soudan erano settanta, lo stesso numero di seggi previsti per l’Alto Volta, per avere un paragone con altri territori, il Senegal ne aveva a disposizione solamente sessanta, questo aiuta a capire l’importanza politica del Soudan . In linea di massima le elezioni si erano sempre svolte in un clima di calma, gli scontri e gli incidenti prima dell’indipendenza furono pochi e, probabilmente, in quei rari casi in cui questo poteva accadere, come ad esempio in Mauritania, si cercava di minimizzare il più possibile la questione. Nonostante ciò, le fonti d’archivio163 ci informano che anche in Soudan ci furono degli scontri, giudicati di minore importanza soprattutto se paragonati a quanto accadde in altri territori, come ad esempio in Costa d’Avorio dove la gravità degli scontri fu sicuramente maggiore. Il Soudan, attraversava un periodo delicato, membri del RDA si resero responsabili di una campagna elettorale particolarmente dura. Questi fatti potevano aver avuto delle conseguenze sul voto, probabilmente anche in termini di astensione, in ogni caso è necessario sottolineare come questo tipo di tensione fosse oggetto di una particolare attenzione da parte dell’amministrazione francese. Era noto a tutti che l’RDA in alcuni territori, tra cui il Soudan, aveva delle vere e proprie mire egemoniche e una parte, seppur minima, dei suoi candidati arrivò ad avere atteggiamenti quasi intimidatori nei confronti degli avversari politici. Infatti, il fatto che l’Union Soudanaise fosse una vera e propria forza dominatrice nel palcoscenico politico soudanese, faceva si che i leader di questo partito, detenessero un grande potere e un elevato prestigio. La partecipazione al voto, nonostante quanto detto finora, risultò essere in linea con i dati delle elezioni precedenti, infatti circa la metà degli aventi diritto partecipò alle attività di voto. Su questi dati potevano aver avuto un peso determinante

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numerosi fattori, tra i quali possiamo citarne due: il primo riguardava il fatto che in quel particolare periodo ci furono tutta una serie di scadenze elettorali, che avrebbero potuto generare una certa disaffezione verso l’esercizio del diritto di voto; in secondo luogo il fatto che in determinate sezioni fosse più che evidente, già da prima della pubblicazione dei risultati, chi avrebbe vinto, questo fatto potrebbe aver portato alcuni elettori a non recarsi alle urne. Per quanto riguarda il risultato delle elezioni, in Soudan l’US portò a casa un risultato eccellente, strappando ben 64 seggi sui 70 a disposizione, i restanti seggi furono conquistati nella loro totalità dal MSA. I risultati di questo territorio furono in perfetta sintonia con quello degli altri territori, il partito guidato da Houphouet Boigny aveva vinto largamente, conquistando 234 dei 474 seggi164.

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