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Dessert di ricotta e ciliegie

Ingredienti

500 g di ricotta

400 g di ciliegie di Vignola 2 cucchiai di zucchero a velo

sciroppo di sambuco savoiardi qb.

Procedimento

Prendere una parte delle ciliegie e frullarle. Mescolare con una frusta la ricotta, le purea di ciliegie e lo zucchero a velo. Tagliare le altre ciliegie a metà e unirle alla crema di ricotta. In-zuppare i savoiardi nello sciroppo di sambuco diluito con acqua. Disporre nelle coppette i savoiardi e aggiungere la crema di ricotta e ciliegie e porle in frigo per qualche ora. Servire freddo.

• Ipocalorica

• Povera di grassi

• Ricca di fibra e antiossidanti.

Fragole di Terracina

Sezione provinciale LILT di Roma

Le fragole sono un’eccellente fonte di vitamina C, di flavonoidi e ricche di antociani che sem-brerebbero essere i responsabili delle potenziali caratteristiche anti-infiammatorie.

Appartengono alla famiglia delle Rosacee e il genere comprende circa 12 specie di cui solo due crescono spontanee in Italia.

La fragola è un frutto molto antico, infatti dai rapporti archeologici risalenti all’epoca preisto-rica sappiamo che già se ne cibavano le tribù primitive.

La fragola di bosco era nota ed apprezzatissima fin dai tempi dell’antica Grecia e di Roma, dove non mancava mai sulle mense dei ricchi patrizi. Venivano consumate specialmente nel periodo delle festività primaverili in onore di Adone: secondo la leggenda, infatti, alla morte di Adone, Venere pianse lacrime che, cadute a terra, si trasformarono in piccoli cuori rossi.

Secondo altre leggende popolari più recenti, ma che si perdono comunque nella notte dei tempi, la fragola sarebbe in grado di proteggere dal morso di vipere e serpenti: per scongiu-rare il pericoloso veleno di questi animali si dice si debba raccogliere le foglie della piantina il giorno di San Giovanni. Chi avesse dunque raccolto le foglie il 24 di giugno, le avesse fatte essiccare al sole e poi le avesse intrecciate per farne una cintura, sarebbe stato tutelato da eventuali morsi, spesso letali, di vipere e serpenti. Certo si tratta di credenze popolari legate alla tradizione contadina italiana, ma sono

sempre leggende che rendono la frago- l a ancora più eccellente fra tutti i frutti

che arrivano sulla nostra tavola.

Più tardi, viene data per certa la sua comparsa negli orti di Francia come pianta orna-mentale legata al nome del celebre giardiniere di Luigi XV.

La fragola moderna nasce in Francia agli inizi del XVIII secolo.

Le fragole di Terracina, dette anche

favette, derivano esclusivamente dall’impiego di una particolare varietà francese, appunto

“Favette”, introdotta nel territorio pontino circa 50 anni fa da un’azienda agricola francese, intenzionata a diffondere la cultivar in tutto il mondo. Grazie alle favorevoli condizioni pedocli-matiche che le hanno consentito di attecchire esclusivamente in questa zona, ancora oggi viene coltivata con successo. Ciò potrebbe essere erroneamente ritenuto un punto debole del sistema, invece, è decisamente un punto di forza dettato proprio dalla specificità e stori-cità di questa varietà, coltivata a livello mondiale.

Questo frutto dolcissimo riesce a trovare terreno favorevole solo nella pianura Pontina, in un’e-stensione di poco più di 100 ettari, pertanto, l’azienda francese decise di non rinnovare il brevetto. Da allora, nella zona, la conservazione del seme avviene per opera degli stessi agri-coltori che mandano a fioritura le piantine.

La Fragola Favette di Terracina presenta una forma tonda-circolare, di colore rosso intenso e con un sapore molto più dolce rispetto alle altre varietà che risultano anche meno profumate e più consistenti.

Rapporto fragole-salute

Grazie alla presenza di sostanze antiossidanti le fragole aiutano quindi a combattere i tanto temuti “radicali liberi” e rallentano il naturale processo di invecchiamento delle cellule del no-stro organismo.

Oltre a questa le fragole possiedono molte altre proprietà:

- svolgono un’azione rigeneratrice nei confronti delle cellule sanguigne, questo grazie alle proprietà dell’acido folico che apporta benefici anche alla memoria agendo sul cervello tramite il liquido spinale;

- sono rinfrescanti, remineralizzanti, diuretiche e soprattutto hanno proprietà disintossicanti e depurative per l’organismo, se mangiate a stomaco vuoto.

A differenza di molta altra frutta, le fragole possono essere assunte dai diabetici; lo zucchero in esse contenute è il fruttosio che allo stato naturale è ben tollerato.

Grazie alla presenza fibre aiutano a digerire più velocemente, favorendo il transito intestinale e contribuiscono ad aumentare il senso di sazietà, contrastando la fame nervosa che ci porta a mettere su peso.

Da non trascurare anche i benefici che le fragole avrebbero sul miglioramento dell’umo-re, grazie alla loro capacità di stimolare la produzione di serotonina e melanina nel nostro organismo.

Le fragole sono consigliate nella dieta per la prevenzione del cancro. Il loro mix di antiossidanti e antinfiammatori aiuterebbe infatti a prevenire i fattori di rischio dello sviluppo di cellule can-cerogene. 

Aiutano a ridurre di un terzo il rischio di insorgenza di cataratta e degenerazione maculare senile. Infine, sono un toccasana anche per la salute delle ossa.

Quali principi nutritivi apporta

Come già accennato in precedenza le fragole sono ricche di vitamina C, di flavonoidi (po-tenti antiossidanti, utili per garantire l’ottimale funzionamento di fegato e sistema immunitario;

contribuiscono inoltre alla prevenzione di numerose patologie, come quelle cardiovascolari, infiammatorie e persino alcune forme tumorali) e di antociani (grazie alle loro spiccate pro-prietà antiossidanti, gli antociani, vengono da alcuni paragonati ad un vero e proprio antido-to naturale contro l’invecchiamenproprio antido-to. Per questa loro particolarità, sono state inserite all’interno di una speciale classifica stilata dal Dipartimento dell’Agricoltura degli USA per quanto

riguar-da i migliori cibi che contribuiscono a mantenere giovane il nostro organismo).

La fragola contiene: zuccheri, magnesio, fosforo, ferro, calcio, fibre, vitamine A, B1, B2, e K e xilitolo (se strofinata a crudo sui denti li sbiancherebbe).

Sono un’ottima fonte di vitamina C, infatti circa otto fragole garantiscono mediamente lo stes-so apporto di vitamina C fornito da un’arancia.

Le fragole di Terracina vengono raccolte esclusivamente tra maggio e luglio, inoltre è anche molto difficile trovare il frutto al di fuori di quel periodo.

Modalità di consumo, modalità di cottura

Essendo un frutto, la maniera migliore di consumare le fragole è ovviamente a crudo per mantenere intatte le proprietà e le vitamine in esse contenute; tuttavia alcune volte vengono cucinate e usate come condimento, come per esempio nel risotto alle fragole.

Dopo esser state lavate con abbondante acqua fresca, il modo migliore per consumarle è al naturale, o, a seconda dei gusti, con l’aggiunta di succo di limone che esalta la loro dolcezza.

Spesso vengono utilizzate per la marmellata dentro le crostate, spalmata sul pane o sulle fette biscottate.

Modalità di conservazione

Essendo un frutto, la fragola una volta acquistata andrebbe conservata in frigorifero per un periodo non superiore ai 3 giorni.

Per quanto riguarda i vasetti di marmellata andrebbero conservati al buio per prevenire la formazione di muffe. Una volta aperto il vasetto andrebbe conservato in frigo per un periodo non superiore alle 2 settimane.

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