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Frittatina di legumi e cipolla

Nel documento I gusti della Salute. Un dizionario dei cibi (pagine 195-200)

Monoporzione variopinta, non fritta ma al forno a base di legumi, cipolla e ortaggi a fantasia.

in questo caso ho rosolato a parte la cipolla mentre le carote a julienne le ho messe crude.

Infornare il tutto a 160 gradi per 10 minuti in teglia con uno spessore.

Itinerario Bibliografico

Una lettura fondamentale per la comprensione delle indicazioni metodologiche del testo è il volume Le immagini affamate: donne e cibo nell’arte; dalla natura morta ai disordini alimen-tari, catalogo della mostra a cura di Martina Corgnati (Aosta, Museo Archeologico Regionale 1 dicembre 2005 - 7 maggio 2006), Regione Autonoma Valle d’Aosta, 2005.

Tutte le immagini citate sono raccolte in un’aera riservata sul sito www.luoghidiprevenzione.

it in una sequenza numerata con una breve presentazione, questo consentirà a chi fa del testo un uso didattico di disporre di sequenze di diapositive già organizzate.

Afrodita: racconti, ricette e altri afrodisiac, di Isabel Allende e i testi di Jorge Amado in parti-colare Dona Flor ei suoi due mariti sono stati fonte di ispirazione per la parte di associazioni letterarie.

Per l’approfondimento delle note metodologiche si rimanda al volume Scegli con gusto, gusta in salute, Pisa, Pacini Editore, 2014, in cui è contenuto anche un’ampia bibliografia tematica.

Ciatiamo di seguito le sitografie segnalate dalle singole sezioni LILT:

Sitografia Melagrana

granatumplus.it/ilfruttodelmelograno/#/11/zoomed

restaurars.altervista.org/la-melagrana-nei-dipinti-origine-e-significato-di-questo-frutto-pittura/

www.benessere.com/dietetica/arg00/proprieta_melograno_02.htm www.lepiantedafrutto.it/piante-da-frutto/pianta-di-melograno/

www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-18184

www.riza.it/dieta-e-salute/cibo/3408/la-melagrana-vaccino-d-autunno.html www.sardegnaincampo.com/MELAGRANA/melagrana.htm

it.wikipedia.org/wiki/Punica_granatum SHAPE

Fonti e sitografia Carciofo

Agenzia Regionale per lo sviluppo in agricoltura della regione Sardegna www.menuturistico.com/

www.ricettedisardegna.it/

www.tanogabo.it/

www.carciofosardodop.it/

www.agraria.org/

Fonti Muggine

www.areamarinasinis.it/it/sinis-rev-1/produzione/enogastronomia/industria-olearia/

agricoltura2/i-piatti-della-tradizione-2/ricette-di-ieri/index.aspx?m=53&did=1852 www.cibo360.it/alimentazione/cibi/pesce/cefalo.htm

www.labinf.polito.it/~s100675/mylinks/pesci/cefalo.html www.chioggiapesca.it/?pesci=cefalo

www.gustissimo.it/ingredienti/pesci-crostacei-frutti-di-mare/cefali.htm

Olfatto, tatto, vista, udito, memoria, consapevolezza di sé e del proprio modo di abitare nell’ambiente: di questo è costituito il “gusto”. Anche l’integrazione dei lavori e dei contributi culturali di molte Sezioni provinciali LILT, è stato occasione di scoperta, esplorazione, incontro.

Gli stessi cibi, trattati dal punto di vista delle singole Sezioni, si sono arricchiti di sfumature e sfaccettature, non paragonabili a dettagli.

Il nostro obiettivo era di evitare di trasformare il Dizionario in un Ricettario: pensiamo di esserci riusciti. La Lega italiana per la Lotta contro i Tumori è da anni all’avanguardia nella Prevenzio-ne e Prevenzio-nella PromozioPrevenzio-ne della Salute rispetto agli Stili di vita a rischio.

Le LILT di Biella, Bologna, Campobasso-Termoli, Crotone, Ferrara, Milano, Napoli, Oristano, Par-ma, Piacenza, Ragusa, Reggio Emilia, RoPar-ma, Treviso che si sono messe in gioco in questa sfida, hanno condiviso l’opportunità e le difficoltà di lavorare insieme per restituire le sfaccetta-ture di un immaginario composto da tradizioni territoriali, competenze nutrizionali, laboratori esperienziali, consonanze culturali, narrazioni e visualizzazioni artistiche.

Si percepisce la fatica e lo sforzo di restituire ricchezza e molteplicità di quanto appartiene alla specificità di alimenti anche molto semplici quali mela, aglio, pomodoro, sarda.

Si percepisce il risultato di un incontro fra territori diversi che hanno provato ad unire espe-rienze (talvolta anche fra loro distanti) in un dizionario comune, dizionario di apertura e di incontro, di condivisione e di conoscenza reciproca.

È stata una esperienza interessante e innovativa di educazione fra pari per chi ha contribuito alla realizzazione del testo e un modo inconsueto per identificare una Rete di Sezioni Provinciali LILT unite nel proposito specifico di catturare l’interesse del lettore curioso e del professionista del settore in una riflessione sui significati della relazione fra cibo-alimentazione-nutrimento.

Abbiamo parlato di archetipi, simboli, reverie, ricette. Lo abbiamo fatto senza pretesa di esau-stività, ma per dare ad ognuno la possibilità di riconoscersi in un proprio percorso di esplo-razione delle vie che legano il cosa mangiamo a come e quando mangiamo e chi siamo;

aspetto non abbastanza esplorato dai nutrizionisti e dagli altri esperti di questo settore.

Presentare il volume ad Expo, significa includere nei contenuti di una delle più importanti ve-trine mondiali legate al Cibo, un seme di riflessione e fertilità che, auspichiamo, possa essere di aiuto concreto (perché le Sedi LILT partecipanti alla realizzazione del volume, sono radicate nei loro territori di provenienza) a chi vuole contribuire al rinnovamento del dibattito fra cibo e salute, tenendo conto delle implicazioni valoriali e affettive che la relazione con il cibo, ne-cessariamente e fortunosamente, continua ad avere per ogni essere umano.

Grazie ad ogni lettore curioso e ad ogni insegnante, nutrizionista, operatore della prevenzio-ne che darà un contributo all’evoluzioprevenzio-ne del testo sul sito www.luoghidiprevenzioprevenzio-ne.it, attra-verso il link e il sito di dialogo I gusti della salute.

Il gruppo di lavoro del progetto LILT I Gusti della Salute

Potremmo cominciare da Hansel e Gretel, continuare con Biancaneve, Cappuccetto Rosso, Cenerentola, Pinocchio, Pollicino e approdare comunque nel porto giusto, perché ogni fiaba parla del cibo e dei suoi significati: le delizie e inganni della casa di cioccolato della strega in Hansel e Gretel, le prelibatezze del Paese dei Balocchi di Pinocchio, la seduzione menda-ce della mela offerta a Biancaneve, la paura di “essere divorato” di Pollicino, i modi diversi di espressione di vicinanza e convivialità di Cappuccetto Rosso, la zucca che si trasforma prov-visoriamente in carrozza e evidenza i significati della “trasformazione” come percorso tempo-raneo e non definitivo se non custodito con saggezza e “motivazione al cambiamento”.

Nella prima parte del testo ci siamo sospinti ad approfondire le relazioni fra cibo e archetipi, per definire le radici simboliche della sfera della nutrizione, ma la valenza pluriforme del cibo appartiene alla natura di ogni alimento e la fiaba è il primo dei linguaggi con cui legare e mescolare cultura e natura in una festa che possa con sapienza amalgamare consisten-ze e sapori, consapevolezza e salute, accudimento e prevenzione, gusto e seduzione. Di questa festa, la donna, è maestra: madre e nutrice, impara sin dalla prima giovinezza che esiste un tempo e un ciclo di stagioni a cui il suo esistere è legato. La donna appartiene alla concretezza della terra e ai sapori lontani delle acque.

La sua festa è la festa degli impasti.

“Oggi è la festa degli impasti. La natura è un impasto di terra e d’acqua. Anche noi umani siamo impasti strani. Anche i sogni e la fiaba del pane sono degli impasti. Al tempo dei tempi il frumento non maturava in chicchi, ma subito in farina. Tutto, d’intorno, si velava di bianco, anche le ciglia, i capelli e i corpi dei bambini. Vicino al bambino che si addormentava sem-pre per ultimo, ecco arrivare il vento per un patto di gara.

Quello dei due che, dopo aver giocato dentro alla sospensione della farina, si fosse lasciato prendere per primo del sonno, avrebbe dichiarato la propria sconfitta…Il Vento si addormen-tò per primo e continuò a dormire finché non venne scherzosamente svegliato dal bambino.

Appena desto, più felice che sorpreso, gridò: “Parola di vento, impasta!”. E il bambino via a impastare un pane con la foga di un gioco mai provato, mentre gli volteggiava d’intorno il vento. Il pane, diventato rotondo e riempito d’aria, cominciò a levitare, il bambino allungò le braccia, fece un balzo, quasi un volo, lo raggiunse, se lo strinse contro il corpo. Ma anche lui cominciò a salire, mentre la forma del suo pane s’ingrandiva s’ingrandiva e si faceva lumino-sa. S’ingrandiva, salendo, da coprirlo tutto.

Non si vedevano ormai che le braccia strette contro quel pane che non era più pane per-ché già arrivato al massimo di altezza nel cielo, si fermò inaspettato per diventare luna. E quando noi la vediamo, vi scopriamo i segni e le impronte di quand’era pane”. Gianfranco Maretti Tregiardini Animadaria.

Impastare, ammorbidire, amalgamare, mescolare sono parole che appartengono alla cuci-na, all’affettività e alla natura del “femminile” a cui ogni essere umano contribuisce. Con que-sto teque-sto ne abbiamo sperimentato il divertimento del gioco e la serietà della conoscenza, nella nostra festa privata di sapori e impasti.

Sandra Bosi per il Gruppo di lavoro delle Sedi LILT che hanno contribuito alla realizzazione del testo

Nel documento I gusti della Salute. Un dizionario dei cibi (pagine 195-200)