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CONVENZIONE SUL PATRIMONIO MONDIALE E LA CANDIDATURA DEL SITO IN ESAME

3.3 LA CANDIDATURA UFFICIALE

3.3.1 GIUSTIFICAZIONE PER L’ISCRZIONE

3.3.1.2 Dichiarazione di integrità

Il par. 88 delle Linee Guida definisce l’integrità «a measure of the wholeness and

intactness of the natural and/or cultural heritage and its attributes». Esaminare le

condizioni di integrità, perciò, significa fare una valutazione del modo in cui il sito candidato:

a) include tutti gli elementi necessari per esprimere il suo eccezionale valore universale;

b) è di dimensioni adeguate ad assicurare la completa rappresentazione delle caratteristiche e dei processi che ne esprimono l’importanza;

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c) soffre di effetti avversi a causa dello sviluppo e/o della negligenza (qualora ve ne siano).

Come già ripetuto più volte, con la costruzione del colossale sistema fortificatorio la Repubblica di Venezia è riuscita non solo a difendere per secoli le sue rotte commerciali sia in terraferma che in mare, ma anche a creare una rete transfrontaliera caratterizzata da nuovi modelli architettonici, comunicativi e gestionali. Di questo progetto, le componenti del sito in esame sono gli esempi più rappresentativi, e, nel suo insieme, il sito ricostruisce l’integrità del quadro storico e geografico dell’epoca. Ogni elemento è stato scelto in quanto testimonianza del contesto storico-culturale e delle determinate circostanze che portarono alla sua realizzazione: la selezione è stata ragionata, infatti, distinguendo le opere tra quelle con una determinata connotazione militare (Peschiera del Garda o il Forte di St. Nikola), quelle che hanno necessitato di una pianificazione su scala urbana (vedi la città fortificata di Bergamo o di Kotor), le produzioni individuali progettate per celebrare il potere della Serenissima e realizzazioni dove le esigenze civili e quelle militari convivono in una composizione ideale di forte impostazione classica (Palmanova). Inoltre, l’integrità del progetto è rappresentata anche dai diversissimi contesti geomorfologici in cui si trovano tali componenti, che spaziano dalla laguna alla pianura fino alle colline e il mare aperto e dalle differenti soluzioni tipologiche adottate (città fortificate, città fortezze, sistemi difensivi, singoli forti), dimostrando la versatilità degli architetti e ingegneri veneziani.

Le soluzioni tecnologiche adottate e le eccellenti competenze costruttive hanno assicurato la sopravvivenza di queste opere che sono state utilizzate anche dopo la caduta della Repubblica. Nonostante in alcuni casi l’uso delle fortificazioni abbia determinato delle revisioni che si discostano dall’originale, queste sono arrivate fino a noi in buono stato di conservazione, anche se è necessario tenere in considerazione che sono totalmente integrate nel contesto urbano e per tale motivo, soggette a specifiche situazioni che ne hanno influito su alcuni elementi (come ad esempio la distruzione di alcune parti a causa della guerra). Come previsto dalle Linee Guida (parr. 99 e 103) le aree sono state rigorosamente delimitate ed è stata definita un’adeguata buffer zone in modo da garantire la conservazione dei valori e dell’integrità del sito.

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3.3.1.3 Dichiarazione di autenticità

La dichiarazione di autenticità è richiesta solo per i siti candidati tra i criteri (i) e (iv)264 ed è regolata dall’Allegato 4 alle Linee Guida, il Nara Document on Authenticitym265 stilato nel 1994 durante la Conferenza di Nara sull’autenticità in relazione alla Convenzione sul patrimonio mondiale, in cooperazione tra UNESCO, ICOMOS e ICCROM. Al par. 9 si legge che «knowledge and understanding of the sources

of information, in relation to original and subsequent characteristics of the cultural heritage, and their meaning, is a requisite basis for assessing all aspects of authenticity».

Infatti, a seconda della natura del patrimonio culturale e del suo contest storico, le dichiarazioni di autenticità possono essere collegate ad una grande varietà di fonti di informazione, che ne devono dichiarare l’autenticità per la forma e il design, i materiali utilizzati, l’uso e la funzione dell’opera, le tradizioni e le tecniche del luogo, la posizione geografica e molti altri fattori interni ed esterni. «The use of these sources permits

elaboration of the specific artistic, historic, social, and scientific dimensions of the cultural heritage being examined266».

La straordinaria corrispondenza tra le fonti documentarie (fonti indirette) e le opere di difesa veneziane ancora in situ (fonti dirette) non lascia alcun dubbio riguardo l’autenticità di ogni singolo componente del sito in esame, del contesto in cui si trovano e del ruolo che rivestivano. In particolare, l’autenticità del sito è stata provata con diverse fasi:

 Un censimento del patrimonio culturale da parte dei Ministri di ogni Stato parte

 Censimento e catalogazione rispetto al tema specifico delle fortificazioni da parte di istituti culturali e associazioni

 Rilevamenti in loco delle specifiche componenti da parte degli uffici tecnici e le municipalità per scopi conservativi

264 Par. 79 Linee Guida Operative

265 Si cfr. il testo della Dichiarazione di Nara in italiano in http://www.webalice.it/inforestauro/nara_1994.htm

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 Numerosi studi internazionali organizzati dalla comunità scientifica sul tema dell’architettura militare “alla moderna” e i contributi dati a questa dalla Repubblica di Venezia attraverso la costruzione del suo sistema difensivo

 Studi tematici sulle fortezze supportati da un vasto repertorio iconografico e fotografico

Tutte le autorità coinvolte concordano sull’autenticità del sito, sia nel suo complesso che considerando le singole componenti. Questi studi, inoltre, sono supportati dall’immenso patrimonio di fonti dell’epoca (scritti, disegni e modelli di legno) conservati negli archivi, biblioteche e musei delle singole città coinvolte, ma rintracciabili anche in tutti i Paesi europei.

In riferimento alle caratteristiche specifiche:

Forma e design: sia lo sviluppo geografico del sito nel suo insieme che le originali impostazioni delle singole componenti sono perfettamente distinguibili e corrispondono con i disegni progettuali e i resoconti descrittivi databili dal XVI al XVII secolo

 Materiali e sostanze: l’utilizzo di materiali duraturi, principalmente roccia, ha permesso alle strutture di sopravvivere per secoli.

 Uso e funzione: da documenti storici che spaziano dall’architettura a temi socio- economici, si evince come queste opere siano state costruite e in che modo venissero utilizzate dai governi. Inoltre, la maggior parte di queste vennero utilizzate per scopi militari anche dai domini che seguirono quello veneziano, permettendone, in alcuni casi, la salvaguardia.

 Tradizioni, tecniche e sistemi di gestione: l’analisi delle singole componenti ha rivelato l’uso di tecniche costruttive all’avanguardia da parte di architetti e ingegneri veneziani, che hanno saputo adattarle si più diversi contesti geomorfologici su cui si trovano le fortificazioni. Gli studi sugli inventori e i progetti storici, hanno invece scoperto come le tradizioni tecniche e l’uso dei materiali venissero preservati e tramandati sia dagli Stati che dai singoli individui. Inoltre, la fortuna del sistema inventato dai veneziani dipese anche dalla

143 decisione di mettere in relazione l’apparato urbano con quello militare, rendendo quest’ultimo una parte fondamentale dell’identità storica e punto di riferimento per la comunità.

Location e posizione: tutte le componenti del sito hanno mantenuto la stessa

posizione geografica e contesto morfologico da quando sono state costruite, in un’area che spazia dal Nord Italia alle coste balcane.

 Linguaggio e altre forme di patrimonio culturale intangibile: ancora oggi la maggior parte degli elementi che formano le singole componenti sono conosciuti con il loro nome originale che, solitamente, era un omaggio alle alte cariche istituzionali veneziane presenti al momento della costruzione (per esempio i Soprintendenti alle Fortezze) o ai luoghi della capitale (per esempio Piazza San Marco a Peschiera del Garda). Inoltre, in alcune città vengono organizzate delle rievocazioni storiche collegate al periodo del dominio veneziano.

 Spirito e sensibilizzazione: dopo la smilitarizzazione delle fortezze, la maggior parte di queste vennero aperte al pubblico e, in particolare, i camminamenti delle mura sono considerate dei punti di riferimento e ritrovo da parte delle comunità.