democrazia: partecipazione e politica ai tempi dell’anti-politica
2.5 dalla dimensione associativa alla dimensione pubblica: i sentieri della partecipazione
Il rapporto tra partecipazione associativa e partecipazione politica è quindi evidente:
all’aumentare dell’una aumenta contestualmente anche l’altra, sia nella forma conven-zionale che non convenconven-zionale. Resta da vedere quanto la partecipazione associativa crei delle semplici pre-condizioni per l’attivazione o quanto invece favorisca forme di attivazione individuale e collettiva vere e proprie. Da questo punto di vista, una mag-giore chiarezza sul grado di attivazione politica viene offerta dai settori associativi di provenienza degli intervistati, giacché essi indicano dove trovare associati maggiormen-te coinvolti nelle pratiche di natura politica (tab. 2.14). In maggiormen-termini generali, la parmaggiormen-tecipa- partecipa-zione politica divide gli associati in due parti numericamente uguali: il 49,9% dichiara di non aver effettuato attività politica, sia essa convenzionale sia essa non convenzionale;
contro il 50,1% che dichiara di aver partecipato a forme di coinvolgimento politico.
Tab. 2.14 Partecipazione politica a seconda dell’ambito di impegno associativo (%)
Ambiti associativi Partecipazione politica
Si No
Culturale-educativo 55,6 44,4
Ricreativo 45,3 54,7
Sportivo 51,5 48,5
Socio-assistenziale 54,7 45,3
Globalizzazione 71,7 28,3
Totale 50,1 49,9
Fonte: Isfol 2008
Se però andiamo ad analizzare la partecipazione politica per ambito associativo, si viene
67 Una tesi peraltro, indirettamente, suggerita anche da Pizzorno, all’indomani della condivisione del modello di centralità sociale di Milbrath, a proposito della esclusione dall’attività politica dei “settori popolari”.
Studiando le dinamiche del movimento operaio, egli nota come anche tali settori riescano ad esprimere istanze politiche, nella misura in cui vi siano reti organizzative e “specifici imprenditori” in grado di aggregare e rendere pubbliche le domande della società civile, nella fattispecie degli operai. La partecipazione politica di persone con status sociale basso viene in qualche modo allargata grazie alle dinamiche aggregative di quest’ultimi.
a scoprire che vi sono settori in cui essa è maggiore rispetto ad altri. In particolare, la par-tecipazione politica è molto alta (71,7%) nell’area dei temi relativi alla globalizzazione.
In effetti, la tematica della globalizzazione ha risvolti politici, giacché incide e mette in discussione il processo di responsabilità politica tipico delle democrazie moderne, pro-cesso fino ad oggi rappresentato dal trittico democrazia-cittadinanza-partecipazione, all’interno degli stati-nazione68. Da alcuni anni si assiste, tuttavia, alla amplificazione del processo economico di acquisizione delle risorse, di produzione e di consumo, su scala mondiale; e ad un progressivo passaggio di capacità decisionale dagli stati-nazione ad organizzazioni sovranazionali, i cui vertici spesso non sono stati investiti di autorità all’interno del tradizionale processo democratico. Tale deficit di rappresentanza demo-cratica comporta da un lato una ridefinizione del concetto di nazione all’interno delle de-mocrazie occidentali; dall’altro una mancanza di trasparenza e di controllo delle decisioni politiche – assunte sempre più al di sopra degli Stati – privando in tal modo il cittadino della possibilità di orientare le scelte future della collettività di cui è partecipe. Di qui la nascita di movimenti e di forme di associazionismo che intendono far rientrare i processi economici globalizzati all’interno di dinamiche politiche più partecipate dal basso. Per comprendere un fenomeno tanto complesso occorre per giunta un livello di informazione specifico ed elevato. E’ naturale quindi che, come si vedrà in seguito, sia piuttosto alto il livello di informazione di chi fa parte di associazioni che si occupano di globalizzazione.
Proseguendo l’analisi, è di gran lunga inferiore la partecipazione politica di associati in altri settori che non sia quello della globalizzazione. Dal 71,7% si scende infatti al 55,6% in coloro che operano nel settore culturale ed educativo e al 54,7% in coloro che operano nel settore socio-assistenziale. Si tratta di un livello di partecipazione tenden-zialmente in media con il campione degli intervistati, a testimonianza, soprattutto per gli associati del settore socio-assistenziale, di un’attenzione che si rivolge in particolare alla partecipazione sociale, senza tuttavia trascurare l’attivazione politica. Per conclu-dere, gli associati degli ambiti ricreativo e sportivo mostrano un livello di partecipazione politica inferiore alla media degli intervistati. Del resto, l’associazionismo ricreativo e sportivo si muove su dimensioni diverse rispetto agli altri settori di intervento delle APS, come si vedrà in dettaglio nel capitolo conclusivo.
Per riassumere brevemente quanto sin qui detto, la partecipazione politica è in relazio-ne con l’impegno associativo: sotto questo profilo, l’associazionismo si dimostra essere realmente un luogo dove esercitarsi alla vita democratica, giacché la pratica associativa abilita - anche in forma di pre-condizione - alla pratica politica; quest’ultima è inoltre influenzata dal settore nel quale si svolge l’attività associativa: una cosa è avvicinarsi all’associazionismo sportivo, altra è avvicinarsi a quello relativo a temi come la globa-lizzazione.
Tuttavia, la natura multidimensionale della partecipazione politica si rivela in due ul-teriori fattori di influenza, quali il livello di informazione e l’attivismo pro-sociale69. La tabella 2.15 mostra come all’aumentare del livello di informazione aumenti anche il livello di partecipazione politica.
68 Cfr. Jurgen Habermas, La costellazione postnazionale. Mercato globale, nazioni e democrazia, Milano, Feltrinelli, 1999 e zygmunt bauman, Dentro la globalizzazione. Le conseguenze sulle persone, bari, Laterza, 2001.
69 Sulla costruzione dell’indice di pro-socialità cfr. nota 48.
Tab. 2.15 Partecipazione politica convenzionale/non convenzionale per livello di informa-zione (%)
Livello di informazione
Partecipazione politica
convenzionale Partecipazione politica non convenzionale
sì no sì no
basso 16,4 83,6 24,9 75,1
Medio 41,0 59,0 39,0 61,0
Alto 58,8 41,2 44,6 55,4
Totale 38,2 61,8 35,8 64,2
Fonte: Isfol 2008
In particolare, quando il livello di informazione è basso, la partecipazione politica oscilla tra il 16,4% e il 24,9% a seconda che sia convenzionale ovvero non convenzionale.
Quando il livello d’informazione aumenta fino ad essere elevato, parimenti aumenta an-che il livello di partecipazione politica, attestandosi al 58,8% degli associati nel caso di partecipazione convenzionale e al 44,6% nel caso di partecipazione non convenzionale.
In breve, informazione e partecipazione politica sono strettamente legate, sebbene non coincidano necessariamente: piuttosto, l’informazione sembra costituire un pre-requi-sito che abilita alla partecipazione politica, non meno di altri fattori che concorrono a evidenziare la natura multidimensionale della partecipazione stessa.
Tra l’altro il livello d’informazione non è legato soltanto alla partecipazione politica, ma anche al tipo di attività associativa che viene svolta (tab. 2.16).
Tab. 2.16 Livello d’informazione degli associati a seconda dell’ambito di impegno associativo (%)
Ambiti associativi Livello d’informazione
basso Medio Alto
Culturale-educativo 25,5 27,9 46,6
Ricreativo 33,7 32,3 34,0
Sportivo 38,7 26,0 35,3
Socio-assistenziale 38,2 30,1 31,7
Globalizzazione 23,9 36,2 39,9
Totale 36,2 29,5 34,3
Fonte: Isfol 2008
Vi sono infatti settori dove l’informazione è funzionale all’attività stessa, come l’as-sociazionismo di tipo culturale; in questo caso, l’informazione è oggetto della pratica associativa e non stupisce quindi come il 46,6% degli associati a questo tipo di orga-nizzazioni presenti un livello di informazione elevato. A completare il quadro, rispetto ad associati che svolgono la loro attività in altre aree, chi si occupa di globalizzazione mostra un livello di informazione inferiore soltanto a chi opera nel settore culturale. In
effetti, in questa seconda area il 39,9% ha un alto livello di informazione, ben al di sopra del livello di informazione di associati che operano in settori come il ricreativo (34%), lo sportivo (35,3%) e il socio-assistenziale (31,7%). Del resto, è comprensibile un livello di informazione elevato per coloro che, occupandosi dei processi di globalizzazione, hanno anche un elevato livello di partecipazione politica. Informazione, impegno per cambiare le coordinate della globalizzazione e partecipazione politica sono pertanto legati tra di loro e contribuiscono a definire un ulteriore tassello delle condizioni di passaggio dall’associazionismo alla partecipazione politica.
Ambito associativo e livello d’informazione costituiscono quindi ulteriori tessere del mosaico della partecipazione politica. Tuttavia, anche il livello di pro-socialità si lega strettamente al livello di attivismo politico (tab. 2.17). Infatti, si può notare come sia la partecipazione politica convenzionale che non convenzionale crescono al crescere del livello di pro-socialità dell’intervistato. Quando si ha una scarsa pratica sociale di tipo solidaristico, è scarsa anche la partecipazione politica: nella fattispecie, ad un livello di pro-socialità basso corrisponde una partecipazione convenzionale e non convenzionale rispettivamente del 24,9% e del 20,6%. Viceversa, quando l’associato svolge attività di interesse sociale anche al di fuori dell’associazione, tale atteggiamento investe anche la sfera politica: ad un livello di pro-socialità alto corrisponde una partecipazione politica convenzionale e non convenzionale rispettivamente del 59,8% e del 56,2%.
Tab. 2.17 Partecipazione politica convenzionale/non convenzionale per livello di pro-socialità (%) Livello di pro-socialità
Partecipazione politica
convenzionale Partecipazione politica non convenzionale
sì no sì no
basso 24,9 75,1 20,6 79,4
Medio 42,3 57,7 43,4 56,6
Alto 59,8 40,2 56,2 43,8
Totale 38,7 61,3 36,5 63,5
Fonte: Isfol 2008
Attività pro-sociale e partecipazione politica sono, dunque, legate tra loro: la presunta discrasia e indipendenza tra partecipazione sociale e partecipazione politica70, viene ricomposta all’interno dell’esperienza associativa, che si conferma nel suo nucleo es-senziale come esperienza di re-integrazione delle diverse sfere dell’agire, individuale e sociale.