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Gli effetti dell’applicazione di un sistema troppo rigido e complesso

Nel documento Iva: crisi europea ed esperienza sammarinese (pagine 177-183)

4. I costi amministrativi di cui si devono fare carico gli operatori

4.3 Gli effetti dell’applicazione di un sistema troppo rigido e complesso

Il sistema IVA rappresenta l’insieme di ventisette differenti sistemi nazionali, la mancanza di uniformità obbliga inevitabilmente gli operatori a doversi confrontare con diverse regole contemporaneamente. «This results in a very high compliance cost to

firms and in spite of the priority fixed at EU level to reducing the administrative burden, very little has been achieved».476

È possibile, quindi, provocatoriamente ammettere che tra i vantaggi dell’evasione si può ricomprendere la possibilità di evitare i costi di adempimento e rispetto della normativa interna e comunitaria. Questi ultimi hanno infatti effetti e conseguenze negative sia diretti che indiretti:477

475 M.MORA e U. LA COMMARA, Obblighi di fatturazione: le nuove regole dell'UE, in Il Fisco, n. 14 del 2002,

pag.2096; COM(2000)650 del 17 novembre 2000.

476 Così M.AUJEAN, Harmonization of VAT in the EU: Back to the Future, in EC Tax Review, n. 3 del 2012, pag. 140; M.AUJEAN, Towards a Modern EU VAT System: Associating VIVAT and Electronic Invoicing, in EC Tax Review, n.5 del 2011, pag. 215.

- i costi amministrativi possono rilevarsi in un incentivo alla Amministrazione ad ostacolare o rifiutare del tutto le richieste di rimborso, sono in grado quindi di ledere in parte il principio cardine del sistema cioè la neutralità dell’imposta;

- i costi amministrativi riducono le potenzialità di guadagno in termini fiscali degli Stati membri;

- i costi di compliance rappresentano un disincentivo alle imprese all’unso delle procedure corrette, pregiudicando quindi il diritto di detrazione stesso dell’IVA; -i costi amministrativi sono un grave ostacolo allo sviluppo del commercio intracomunitario, le imprese si trovano a dover scegliere se accollarsi dei costi maggiori o rinunciare ad una operazione commerciale.

Questi rappresentano un onere aggiuntivo per i soggetti passivi IVA che, se elevati e diversificati per attività e forma organizzativa, possono condurre a gravi distorsioni nei comportamenti degli operatori economici stessi, incidendo negativamente sulla competitività e sulla crescita.

A livello nazionale si stima che semplicemente alleggerendo gli obblighi di fatturazione, in particolare introducendo una procedura completamente informatizzata, si avrebbe un risparmio che si aggira intorno ai 14 miliardi di euro l’anno, con benefici anche sul fronte della lotta all’evasione fiscale, attraverso il recupero di efficienza nelle attività di controllo.478

Le strutture più piccole sono quelle che risentono maggiormente del dover far fronte a costi amministrativi, si ottengono effetti negativi anche sugli investimenti, sia domestici che esteri.479

478 A. FEDERICO e F. STELLA, La fatturazione elettronica: avviata la rivoluzione telematica, in Il Fisco, n. 1 del 2013,

pag. 9.

479 AA.VV., Compliance costs and dissimilarity of VAT regimes in the EU, Londra, 2011, pag. 75; Commissione Europea, Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Economic and Social

Committee and the Committee of the Regions, COM(2013) 685, pag. 1, reperibile in http://ec.europa.eu/smart-

Nella Comunicazione della Commissione del 2011 viene esposto il fatto che proprio le PMI spesso non dispongono delle risorse necessarie per far fronte a questi aspetti e rinunciano pertanto ad intraprendere attività transfrontaliere.480 Questo perché

molti dei costi amministrativi sono fissi e non proporzionali al fatturato.481

Per evitare tale circostanza, in grado di reprimere le ideali condizioni di funzionamento del mercato unico, la Commissione ha dato negli anni priorità alla semplificazione ed ha deciso di seguire il principio del pensare anzitutto in piccolo contenuto nello Small Business Act482 per l’Europa che promuove l’e-government e

soluzioni a sportello unico per semplificare il contesto normativo e amministrativo in cui le PMI operano.

È da aggiungersi inoltre che una normativa complessa ed incoerente si traduce certamente in maggiori oneri per i contribuenti, ma crea altresì difficoltà all’Amministrazione finanziaria; i primi si trovano a sostenere costi addizionali, mentre le autorità devono investire maggiori risorse sia nell’attività di accertamento,

480 Commissione europea, Comunicazione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e

sociale europeo 6 dicembre 2011 COM(2011) 851 definitivo sul futuro dell’IVA. Verso un sistema dell’IVA più

semplice, solido ed efficiente adattato al mercato unico; AA.VV., Compliance costs and dissimilarity of VAT regimes in the EU, Londra, 2011, pag. 76: «Indeed, it is sometimes easier to trade with firms in non-EU countries than with firms in other EM member states. An exporter of goods to a non-EU country merely needs to be able to prove the goods were exported, which can be based on straightforward Customs certification and paperwork. However, selling goods to another member state requires that the firm be responsible for ensuring that the customer is a valid registered taxable person in that state. This can bring its own risks, especially for smaller firms that do not trade much outside their own country»; dello stesso parere Congress of the

United States, Effects of adopting a value-added tax, CBO Study, Febbraio 1992, pag. 68; J. R. WHITE, Lessons

Learned from Other Countries on Compliance Risks, Administrative Costs, Compliance Burden, and Transition, US

Government Accountability Office, 2008, pag. 16.

481 L. BARBONE, R. M. BIRD e J. VAZQUEZ-CARO, The Costs of VAT A Review of the Literature,

International Center for Public Policy, Atlanta, 2012, pag. 3; J. R. WHITE, Lessons Learned from Other Countries

on Compliance Risks, Administrative Costs, Compliance Burden, and Transition, US Government Accountability

Office, 2008, pag. 16.

482 Commissione Europea, Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato Economico

e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni, “Pensare anzitutto in picco lo” (Think Small First). Uno “Small Business Act” per l’Europa, COM(2008) 394, in http://www.parlamento.it/web/docuorc2004.nsf/a4f26d6d511195f0c12576

sia nel supporto al contribuente.483 È chiaro che la difficoltà di interpretazione delle

norme tende inevitabilmente ad accrescere il contenzioso.

Le criticità appena descritte sono da tempo note a molti, addirittura nel 1992 il Congresso degli Stati Uniti scoraggia l’introduzione dell’IVA nel sistema impositivo nazionale proprio per il fatto che porta con se costi amministrativi e di compliance insostenibili per gli operatori economici tanto da fargli perdere concorrenzialità.484

In definitiva, la razionalizzazione e la semplificazione della normativa tributaria e dei relativi adempimenti potrebbero dunque ridurre non solo i costi del fare impresa, a anche l’evasione e le distorsioni nell’attività economica.485

In estrema sintesi «every tax ought to be levied at the time, or in the manner in which it is most

likely to be convenient for the contributor to pay it».486 Se non si procede entro breve ad una

completa ristrutturazione del sistema impositivo, specie nell’ambito delle procedure burocratiche ed amministrative di applicazione dell’imposta, gli operatori dovranno confrontarsi con costi amministrativi e di compliance sempre maggiori. In concreto, in mancanza di un sistema flessibile, adattabile ai mutamenti, standardizzato e comprensibile, si corre il rischio di creare distorsioni alla concorrenza, limitare l’effettiva neutralità dell’onere di imposta in capi a soggetti non consumatori finali, ed autolimitazioni da parte degli operatori nazionali al commercio internazionale.

483 L.BARBONE,R.M.BIRD e J. VAZQUEZ-CARO, The Costs of VAT A Review of the Literature, International

Center for Public Policy, Atlanta, 2012, pag. 3.

484 Congress of the United States, Effects of adopting a value-added tax, CBO Study, Febbraio 1992, pag. 68: «The

administrative and compliance costs of a VAT would be substantial--about $5 billion to $8 billion per year. Moreover, these costs would be largely independent of the amount of revenue raised by the VAT. This independence obviously makes the VAT a

poor choice as a minor revenue raiser because the administrative and compliance costs would be so large relative to the amount of revenue raised».; J.M.BICKLEY, Value Added Tax: Concepts, Policy Issues, and OECD Experiences, New York, 2003, pag. 109.

485 J. SIMON e A. CLINTON, Tax Compliance, Self-assessment and Tax Administration, Journal of Finance and

Management in Public Services, n. 2 del 2002, pag. 2.

486 Così A.SMITH, An Inquiry Into the Nature and Causes of the Wealth of Nations, Volume 4, Londra, 1776,

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PROPOSTE DI MODIFICA AL

SISTEMA IVA NEL RISPETTO

DELL’EFFICACIA, NEUTRALITÀ

E GIUSTIZIA

1. Le proposte di modifica attualmente al vaglio

In questo terzo capitolo verranno esaminate le proposte, e le linee di azione future, della Commissione a modifica dell’attuale sistema IVA che sono in grado di ammodernare un sistema sottoposto a critiche e richieste di modifica da parte degli

operatori e degli stessi Stati membri. In effetti, nel contesto del mercato unico «le

imprese e i cittadini si scontrano quotidianamente con le strozzature che ostacolano tuttora le attività transfrontaliere nonostante l'esistenza giuridica del mercato unico e si rendono conto che l'interconnessione delle reti è insufficiente e che l'applicazione delle regole del mercato unico rimane disomogenea. Spesso le imprese e i cittadini hanno ancora a che fare con 27 sistemi giuridici diversi per la stessa transazione».487

L’obiettivo è quello di rendere il sistema IVA più efficiente, neutrale e robusto; in tal senso la Commissione ha al vaglio diverse modifiche strutturali che potrebbero dotare il mercato unico di una nuova linfa vitale nell’ottica del raggiungimento di un contesto commerciale solido ed interconnesso.

A tal proposito verranno esaminate quattro particolari proposte di modifica alla direttiva: l’implementazione dell’utilizzo di sistemi elettronici, in particolare la e-

invoice quale strumento di armonizzazione e semplificazione; l’estensione del reverse charge generalizzato come mezzo efficace di lotta alla frode; l’introduzione del

sistema di IVA per cassa, con l’intento di adattare l’attuale sistema ad un modello impositivo a dimensione di PMI; la valutazione di nuovi strumenti per la tassazione dei gruppi.

Nel documento Iva: crisi europea ed esperienza sammarinese (pagine 177-183)