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Entrata in vigore delle legg

La legge si apre con una disposizione generale applicabile a tutte le leggi emanate dallo Stato, e cioè la norma che indica in quale momento una legge entra in vigore in Giappone, il ventesimo giorno dalla promulgazione. Questa disposizione non riguarda il diritto internazionale privato, ma è stata inserita come regola generale dell’ordinamento in quanto era già presente nella versione di Boissonade415, che aveva inserito nel testo anche norme che non riguardavano il conflitto di leggi416.

法例 - 明治31年6月21日法律第10号 Legge n. 10 del 21.06.1898 第一條 法律ハ公布ノ日ヨリ起算シ滿二十日ヲ經テ之ヲ施行ス但法律ヲ以テ之ニ異ナリタル 施行時期ヲ定メタルトキハ此限ニ在ラス Articolo 1

Una legge entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua promulgazione, a meno che non sia previsto altrimenti dalla legge stessa.

- Consuetudini

L’art. 2 ammette la validità giuridica delle consuetudini, purché esse non siano contrarie all’ordine

415 IKEDA, Masako Kobayashi. French Legal Advisor in Meiji Japan (1873-1895): Gustave Emile Boissonade de Fontarabie.

PhD Thesis, University of Hawaii, 1996.

Chiara Gallese - La riforma del diritto internazionale privato in Giappone

pubblico417, siano previste da una legge oppure trattino una materia in cui vi è un vuoto normativo.

Le consuetudini erano state inserite nell’ordinamento giapponese nella posizione più bassa nella gerarchia delle fonti del diritto durante il processo di modernizzazione418 su modello europeo419.

Il concetto di ordine pubblico420 del 1889 era evidentemente diverso da quello odierno, perciò,

anche se l’articolo è rimasto formalmente invariato, nella sostanza oggi ha un’applicazione diversa (si veda il capitolo 4). La clausola dell’ordine pubblico era comunque prevista in via generale anche dall’art. 33 (art. 30 nel testo originale).

第二條

公ノ秩序又ハ善良ノ風俗ニ反セサル慣習ハ法令ノ規定ニ依リテ認メタルモノ及ヒ法 令ニ規定ナキ事項ニ關スルモノニ限リ法律ト同一ノ效力ヲ有ス

Articolo 2

Le consuetudini non contrarie all’ordine pubblico hanno forza di legge se previste da una legge o altra norma, o se riguardano materie non disciplinate da una legge o altra norma.

417 LORENZEN, Ernest G. Territoriality, public policy and the conflict of laws, in: The Yale law journal, vol. 33, n. 7,

1924, pp. 736-751.

418 BLAKEMORE, Thomas L. Post-War developments in Japanese law, in: Wisconsin law review, 1947, p. 632. 419 HIROWATARI, Seigo. Post-war Japan and the law: mapping discourses of legalization and modernization, in:

Social science Japan journal, vol. 3, n. 2, 2000, pp. 155-169.

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- Nazionalità

La nazionalità421 era un tema trattato dall’art. 18 della Costituzione Imperiale422, che prevedeva una

riserva di legge per l’attribuzione della cittadinanza giapponese, e dalla Legge sulla Nazionalità, l. n. 66/1899. In tale epoca era ancora attuale e forte la distinzione tra nazionalità423 e cittadinanza424,

poiché la nazionalità era ritenuta molto più importante425 ed era conferita solo in casi particolari,

mentre la cittadinanza poteva essere accordata anche solo ai cittadini stranieri che risiedessero per dieci anni sul territorio. La nazionalità426 si acquisiva per nascita, secondo il principio dello ius

sanguinis combinato allo ius soli a seconda dei casi, per cui i figli di cittadini giapponesi nascevano automaticamente con la nazionalità giapponese anche se nati all’estero, oppure per legge. La legge427

prevedeva l’acquisto della nazionalità per matrimonio, adozione, riconoscimento, cessione di territorio al Giappone, naturalizzazione o nyuufu konin428; la perdita della nazionalità era prevista per

gli stessi motivi, ad esempio se una donna sposava un cittadino straniero429. La possibilità che un

cittadino avesse due430 o più nazionalità era considerata contro l’ordine pubblico.

421 HAHN, Elliott J. An overview of the Japanese legal system, in: Northwestern journal of international law and business, vol.

5, 1983, p. 517.

422 BEER, Lawrence Ward; MAKI, John McGilvrey. From imperial myth to democracy: Japan’s two constitutions, 1889-2002.

University Press of Colorado, 2002.

423 PYLE, Kenneth B. The future of Japanese nationality: an essay in contemporary history, in: Journal of Japanese studies,

vol. 8, n. 2, 1982, pp. 223-263.

424 IKEGAMI, Eiko. Citizenship and national identity in early Meiji Japan, 1868–1889: a comparative assessment, in:

International review of social history, vol. 40, 1995, pp. 185-221.

425 ARMSTRONG, Bruce. Racialization and nationalist ideology: the Japanese case, in: International sociology, vol. 4, n.

3, 1989, pp. 329-343.

426 KASHIWAZAKI, Chikako. Nationality and citizenship in Japan: stability and change in comparative perspective. PhD Thesis,

Brown University, 1998.

427 MORRIS-SUZUKI, Tessa. Migrants, subjects, citizens: Comparative perspectives on nationality in the prewar

Japanese empire, in: The Asia-Pacific journal: Japan focus, 2008.

428 Matrimonio per cui la donna entra a far parte della famiglia dello sposo. Si veda SHIRAISHI, Reiko. The status of

the female house-head (Onna-Koshu) and her marriage called “Nyufu Kon-in” in the process of the Japanese civil codification, in: Legal history review, n. 32, 1983, pp. 141-166.

429 KAMOTO, Itsuko. Categorization of “Kokusai Kekkon” from a view point of historical sociology, in: Japanese

sociological review, vol. 48, n. 1, 1997, pp. 62-82.

430 MURAZUMI, Mie. Japan’s laws on dual nationality in the context of a globalized world, in: Pacific rim law and policy

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Potevano sorgere tuttavia dei conflitti di nazionalità, positivi o negativi431: il primo caso si realizzava

qualora più Paesi reclamassero un soggetto come avente la loro nazionalità, il secondo caso quando, al contrario, nessuno Stato lo riconoscesse come proprio cittadino. La soluzione adottata dal legislatore per i conflitti positivi di nazionalità è stata quella di dare rilevanza al fattore temporale, per cui la cittadinanza acquisita per ultima determinava la legge applicabile; per i conflitti negativi, invece, la legge applicabile era quella del luogo di residenza, o, in mancanza, quella del domicilio. Vi era una preferenza però nei confronti della nazionalità giapponese432, che doveva sempre

prevalere. Nei casi di ordinamenti plurilegislativi, si lasciava la decisione alle norme interne allo Stato, o, qualora non presenti, si adottava il criterio del collegamento più stretto con la regione di provenienza. Tale criterio si adottava anche nei casi di conflitto tra più domicili.

第二十八条 当事者ガ二箇以上ノ国籍ヲ有スル場合ニ於テハ其国籍ヲ有スル国中当事者ガ常居 所ヲ有スル国若シ其国ナキトキハ当事者ニ最モ密接ナル関係アル国ノ法律ヲ当事 者ノ本国法トス但其一ガ日本ノ国籍ナルトキハ日本ノ法律ヲ其本国法トス 当事者ノ本国法ニ依ルベキ場合ニ於テ当事者ガ国籍ヲ有セザルトキハ其常居所地 法ニ依ル但第十四条(第十五条第一項及ビ第十六条ニ於テ準用スル場合ヲ含ム) 又ハ第二十一条ノ規定ヲ適用スル場合ハ此限ニ在ラス 当事者ガ地方ニ依リ法律ヲ異ニスル国ノ国籍ヲ有スルトキハ其国ノ規則ニ従ヒ指

431 I conflitti di giurisdizione sono un tema tipico del diritto internazionale privato. Per approfondimenti: BANDERA,

Manuela. La sentenza Owusu, il «forum non conveniens» e i conflitti di giurisdizione fra Stati membri e Stati terzi, in: Rivista di diritto internazionale privato e processuale, 2007, p. 1025.

432 WETHERALL, William. Nationality in Japan, in: Japan’s diversity dilemmas: ethnicity, citizenship, and education, 2006, pp.

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定セラルル法律若シ其規則ナキトキハ当事者ニ最モ密接ナル関係アル地方ノ法律 ヲ当事者ノ本国法トス

Articolo 28

Qualora una persona abbia due o più nazionalità, la legge nazionale deve essere la legge del luogo di residenza abituale tra quegli stati di cui possiede la nazionalità. Qualora non vi sia tale paese, la legge nazionale deve essere la legge dello stato con cui vi è il collegamento più stretto.

Tuttavia, se la persona possiede la nazionalità giapponese tra le sue nazionalità, la legge giapponese sarà la legge nazionale. Nel caso in cui si debba applicare la legge nazionale, ma la parte non abbia una nazionalità, si applicherà la legge della sua residenza abituale, salvo nei casi

in cui siano applicabili l’articolo 14 (tra cui la sua applicazione mutatis mutandis ai sensi degli articoli 15 comma 1 e 16) o l’articolo 21.

Quando una persona abbia la nazionalità in uno stato in cui la legge cambia da regione a regione, la legge nazionale deve essere la legge indicata dalle norme di tale Stato, e in mancanza

la legge della regione con cui quella parte ha il collegamento più stretto.

第二十九条 當事者ノ住所地法ニ依ルヘキ場合ニ於テ其住所カ知レサルトキハ其居所地法ニ依 ル 当事者ガ二箇以上ノ住所ヲ有スルトキハ其住所地中当事者ニ最モ密接ナル関係ア ル地ノ法律ヲ其住所地法トス Articolo 29

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sconosciuto, si applicherà la legge di residenza di tale parte.

Quando una persona ha due o più domicili, la legge del suo domicilio sarà la legge del luogo con cui ha il collegamento più stretto tra quei domicili.

第三十条

当事者ノ常居所地法ニ依ルヘキ場合ニ於テ其常居所ガ知レサルトキハ其居所地法 ニ依ル但第十四条(第十五条第一項及ビ第十六条ニ於テ準用スル場合ヲ含ム)ノ

規定ヲ適用スル場合ハ此限ニ在ラス

Articolo 30

Nel caso in cui si debba applicare la legge della residenza abituale di una persona, ma essa non sia nota, si applicherà la legge del luogo di residenza di quella parte, tranne nei casi in cui si deve applicare l’articolo 14 (tra cui la sua applicazione mutatis mutandis ai sensi degli articoli 15

comma 1 e 16). 第三十一条 当事者ガ人的ニ法律ヲ異ニスル国ノ国籍ヲ有スル場合ニ於テハ其国ノ規則ニ従ヒ 指定セラルル法律若シ其規則ナキトキハ当事者ニ最モ密接ナル関係アル法律ヲ当 事者ノ本国法トス 前項ノ規定ハ当事者ガ常居所ヲ有スル地ガ人的ニ法律ヲ異ニスル場合ニ於ケル当 事者ノ常居所地法及ビ夫婦ニ最モ密接ナル関係アル地ガ人的ニ法律ヲ異ニスル場 合ニ於ケル夫婦ニ最モ密接ナル関係アル地ノ法律ニ之ヲ準用

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Articolo 31

Se una persona ha la nazionalità di uno stato in cui la legge si differenzia in base allo status di una persona, la legge nazionale sarà quella indicata dalle norme di tale Stato, e in mancanza

dalla legge con la quale la parte ha il collegamento più stretto.

Il secondo comma si applica mutatis mutandis alla legge della residenza abituale di quella parte, se tale legge si differenzia in base allo status personale, e alla legge del luogo con cui entrambi i

coniugi hanno il collegamento più stretto, se tale legge si differenzia in base allo status personale.