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FARMACI IMPIEGATI NEL MEDIOEVO

Nel documento AND THE ROLE OF PHARMACOLOGY (pagine 63-68)

benzoino, la mirra, la cannella, il croco, la radi-ce di genziana, la gomma arabica, l’inradi-censo, il rabarbaro. Come componente vegetale della teriaca viene anche riferito l’opobalsamo; non si hanno notizie certe su quale dei balsami naturali sia realmente l’opobalsamo, gomma raccolta per incisione della corteccia di diverse piante, quali una pianta della famiglia delle leguminose che nasce e cresce in Perù (‘balsa-mo del Perù’), ovvero le svariate piante del-l’Egitto, della Giudea (Valle di Gerico), della Abissinia (oggi la regione centrale dell’Etiopia) e del Senegal. L’opobalsamo, indicato anche come ‘balsamo orientale’, viene a ogni modo descritto come ‘ingrediente meraviglioso’ da diversi autori come Dioscoride e Plinio.

Come componente animale, oltre alla carne di vipera, sono indicate in alcune ricette le carni di altri animali. La carne di vipera viene preparata bollendo in acqua, salata e aromatizzata con dell’aneto, la carne ripulita delle interiora e privata di testa e coda. Dopo la cottura, verificata dal suo distacco dalle ossa, la carne di vipera viene scolata dal brodo, impastata con del pane secco fine-mente triturato e infine lavorata a mano e divisa in piccole porzioni (trocisci), modella-te in forma rotondeggianmodella-te ed essiccamodella-te all’ombra. A partire dal XII secolo Venezia diviene il più importante e qualificato centro per la produzione e commercializzazione della teriaca e per lunghi anni detiene l’esclusiva

really is: gum collected from incision of the bark of several plants, such as a plant of the leguminous family growing in Peru (‘Peruvian balsam’); or various plants from Egypt, Judea (Jericho Valley), Abyssinia (now the central region of Ethiopia), and Senegal. Opobalsam – also labelled as

‘oriental balsam’ – is described as a 'marvellous ingredient' by several authors, such as Dioscorides and Pliny.

As animal components, in addition to viper meat, the meats of other animals are stipulated in some recipes. Viper meat was prepared by boiling it in salted water flavoured with anet, after the entrails, head, and tail had been removed.

After cooking, when it detached from the bones, viper meat was drained, and mixed with finely ground dry bread, and finally kneaded by hand and split into small portions (troches), modelled in a round shape, and dried in the shade.

From the 12th century, Venice became the important centre for production and sale of theriaca and for many years had the exclusivity in its preparation. The production was conducted in public so that everybody could see it was genuine, and that its composition was not changed.

Sumptuous preparation ceremonies took place – with the participation of the highest authorities of Venice – during the month of May, which was considered as a favourable period for the quality of some of its components and when the presence of astral influences were able to transfuse special properties to theriaca. All vegetable drugs

ADMINISTRATION

Theriaca administration procedures and dosing vary according to patient illness, age, and debilitation level. The main condition to ensure theriaca is effective is that it is taken after the body has been purged. Otherwise, according to legend, the remedy is worse than the problem. To obtain its best effectiveness, the preparation must age, or rather ‘mature’, for six years according to some, for twelve years according to others. It is considered as active until the thirtieth to thirty-fifth year and it loses its activity after fifty years.

Genziana

Pianta erbacea perenne della famiglia delle Genzianacee. Con la genziana vengono preparati decot-ti e infusi, udecot-tilizzandone principalmente i rizomi (fusdecot-ti sotterranei simili a radici a decorso orizzon-tale).

L’utilizzo tradizionale nella medicina popolare di molte civiltà come quella cinese o sudamericana è come stomachico, purgante e come colagogo, ovvero dotato della capacità di svuotare dalla bile la colecisti. L’uso principale della genziana riguarda però la preparazione di bevande amaro-toni-che, che hanno la proprietà di stimolare le funzioni digestive dello stomaco attraverso un aumen-to della secrezione gastrica. La genziana appare controindicata in presenza di ulcere duodenali e gastriche.

Gentian

Perennial herbaceous plant of the Gentianaceae family. Decoctions and teas are prepared with gentian, using mainly its rhizomes, i.e. its roots. The traditional use in popular medicine of many civilisations, like the Chinese or South-American civilisations, is as a stomachic, purgative, and cholagogue. It is able to empty the gall bladder from bile. However, the main use of gentian is for preparation of bitter-tonic drinks, which stimulate the digestive functions of the stomach through gastric secretion increase. Gentian is contraindica-ted in the case of duodenal and gastric ulcers.

Drugs utilized in the Middle Ages

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della preparazione, che avviene in pubblico affinché tutti possano rendersi conto della sua genuinità e bontà e della invariabilità della sua composizione.

La fastosa cerimonia di preparazione ha luogo, alla presenza delle più alte autorità della Serenissima, durante il mese di maggio, ritenuto favorevole per la qualità di alcuni componenti e per la presenza di influssi astra-li capaci di trasfondere particolari proprietà alla teriaca. Tutte le droghe vegetali necessarie alla preparazione vengono scelte con grande cura dagli speziali veneziani, favoriti anche dal fatto che la città, a quei tempi, era la capitale del commercio con l’Oriente, dove le droghe hanno una maggiore fragranza e qualità.

Anche la carne di vipera, accuratamente pre-parata, è speciale. Si utilizzano le vipere dei Colli Euganei, che devono essere catturate nella tarda primavera, quando il loro veleno è meno potente, e non devono essere gravide o di sesso maschile.

Oltre che a Venezia, anche a Parigi, nell’anti-co Collegio di Farmacia, si prepara la teriaca seguendo un particolare rituale e in un deter-minato periodo dell’anno.

Il successo di questo medicamento, malgra-do i misteri inerenti la sua composizione e preparazione, esplode nel XVI secolo. La teriaca è ritenuta attiva contro ogni sorta di veleno, tanto se assunta per bocca (anche ogni 4 ore), quanto se applicata su organi o superficie corporee; la dose consigliata è una ottava d’oncia, vale a dire la quantità corri-spondente alla grandezza di una

mandorla. In uno scritto del XVII secolo è riportato che

«l’uso del mirabile rimedio» è importantissimo per difendere la sanità degli esseri umani da infinite malattie e non più solo dal morso dei serpen-ti o più in generale dai veleni, come pensava Galeno.

Secondo la terminolo-gia in uso attualmente, la teriaca dovrebbe defi-nirsi un ‘polifarmaco’, forse il primo e più antico; è capace di combattere i ‘veleni’

prodotti nell’organismo umano dalle malattie, di alle-viare i ‘fastidi’ dello stomaco,

required for preparation were selected with great care by Venetian pharmacists. This was helped by the fact that Venice, at that time, was the capital of trade with the East, where drugs had a better fragrance and quality. Viper meat was prepared using special vipers from Colli Euganei (north-east Italy). They had to be caught during late spring, when their poison is less venomous, and they did not use either pregnant females or males.

In addition to Venice, theriaca was also prepared in Paris, in the old Pharmacy College, following a special ritual during a specific period of the year.

The success of this medication, in spite of the mysteries regarding its composition and preparation, exploded during the 16th century. Theriaca was considered as active against any kind of poison, taken either orally (even every four hours), or applied on body organs or surface.

The recommended dose was one eighth ounce, i.e. the quantity corresponding to the size of an almond. A book of the 17th century says that «the use of this astonishing remedy»

is very important to protect the health of human beings against an infinite number of diseases and not just snake bites, or poisons in general, as Galen originally thought.

According to present terminology, theriaca should be defined as a 'polydrug', probably the first and therefore the oldest. It is able to contrast the 'poisons' produced by diseases in the human body, alleviate stomach, head, sight, and hearing 'troubles', induce sleep, revitalize, and prolong life. It also combats coughs, heals chest pain,

strengthens the heart, protects the body against the poison and bites of vipers and other animals, brings back appetite, arouses sexual desire, facilitates the removal of intestinal worms, and protects against leprosy and plague.

In the 'spezierie' (apothecary shops) of Venice, Bologna, Naples, and Rome, theriaca was prepared in

large quantities. It was made in Bologna until the end of the 18th century, continued to be made in Venice until the mid 19th century, and until the beginning of the 20th century in Naples. Therefore, this old 'polydrug' was still registered

in various formularies of several countries at the end of the 19th

century. However, many changes Vaso farmaceutico per contenere

la Theriaca Magna Pro Pauperibus, 1751 Parigi, Facoltà di Farmacia Pharmacy vase to contain the Theriaca Magna Pro Pauperibus, 1751 Paris, Faculty of Pharmacology

FARMACI IMPIEGATI NEL MEDIOEVO

della testa, della vista, dell’udito, di concilia-re il sonno, di rinvigoriconcilia-re e allungaconcilia-re vita.

Combatte altresì la tosse, cura i dolori di petto, fortifica il cuore, difende l’organismo dal veleno e dai morsi delle vipere e di altri animali, ridona l’appetito, sveglia il desiderio sessuale, favorisce l’eliminazione dei vermi intestinali, protegge dalla lebbra e dalla peste.

Nelle ‘spezierie’ di Venezia, Bologna, Napoli e Roma la teriaca viene preparata in grande quan-tità; fino alla fine del XVIII secolo continua a essere approntata a Bologna, fino alla metà del XIX secolo a Venezia e fino agli inizi del XX secolo a Napoli. Di conseguenza questo antico

‘polifarmaco’ si trova a fine Ottocento ancora iscritto in vari formulari di diversi Paesi, Italia compresa. Moltissime però sono le modifiche apportate, nel corso degli anni, alla formula della teriaca; risultano progressivamente ridotti i costituenti e alla fine del XIX secolo essa sem-bra essere costituita solo da una miscela di giu-squiamo, oppio, zafferano, incenso e mirra.

Ancora nel 1857, quasi ai giorni nostri, nel libro dal titolo Nuovo Formolario Magistrale di A. Bouchardat, alla voce ‘Teriaca’ è scrit-to: «Questo elettuario, caos informe dove si trovano confuse tutte le droghe un tempo impiegate, è ancora utilmente usato; esso riunisce tutte le proprietà le più contraddit-torie; si compone di medicamenti stimolan-ti, tonici astringenstimolan-ti, antispasmodici, ed a preferenza d’oppio. 1 dr. ed 1/6 di teriaca contiene presso a poco 1 grano d’oppio bruto. La Teriaca procura il sonno come l’oppio, senza produrre gl’inconvenienti di questo agente, dappoiché non abbatte le forze né diminuisce l’appetito». Ai primi del XIV secolo, a opera di un medico salernita-no, esce il Liber Pandectarum Medicinae, noto come Pandectae (parola di origine greca che significa ‘dizionario’). Le Pandec-tae elencano in ordine alfabetico, con le spiegazioni degli antichi e con proprie osser-vazioni, i ‘semplici’ del giardino della Scuo-la e tutte le altre piante medicinali conosciu-te all’epoca, aggiungendo per ciascuna la descrizione dei metodi di coltivazione e di preparazione, le proprietà terapeutiche, oltre alle modalità di impiego. Nell’opera, inoltre, figura in modo evidente il concetto della ‘signatura’, concetto in base al quale – come si è detto – la forma, il colore, la strut-tura di una pianta segnalerebbe una indica-zione terapeutica particolare e specifica.

were made to theriaca formula through the years.

The ingredients were progressively reduced and at the end of the 19th century, when it probably consisted of just a mix of hyoscymus, opium, saffron, incense, and myrrh.

Still in 1857, the book Nuovo Formolario Magistrale by A. Bouchardat said with reference to ‘Theriaca’: «This electuary, formless chaos, where all drugs used in the past are confused, is still usefully used; it combines all the most contradictory properties; it consists of stimulating, tonic astringent, and antispasmodic medications, and with preference of opium. 1 dr. and 1/6 of theriaca contains approximately 1 grain of raw opium. Theriaca induces sleep like opium, without producing the inconveniences of this ingredient, as it does not exhaust strength or reduce appetite». In the early 14th century, a doctor from Salerno published the Liber Pandectarum Medicinae, known as Pandectae (Greek word meaning ‘dictionary’).

The Pandectae provides a list of the ‘simples’

of the garden of the School of Salerno and all other medicinal plants known at that time in alphabetical order, with the explanations of the ancient authors and the author's own remarks. For each plant, he also added the description of cultivation and preparation methods, therapeutic properties and therapeutic indications, in addition to procedures for their use. In the book, the concept of ‘plant signature’

is evident. Based on this concept, the shape, colour, and structure of a plant would provide a special and specific therapeutic indication.

Il venditore di teriaca, stampa di scuola francese, XVII secolo Parigi, Bibliothèque Nationale Theriaca Vendor, French school print, 17th century

Paris, Bibliothèque Nationale Drugs utilized in the Middle Ages FARMACI PAT DEF_ok:22 11-11-2011 12:14 Pagina 67

Nel corso del Rinascimento, due importan-ti evenimportan-ti, l’invenzione della stampa e la scoperta delle Americhe, influenzano signi-ficativamente lo sviluppo della farmacolo-gia, all’epoca ancora denominata ‘materia medica’. Attraverso la stampa si diffondono importanti conoscenze su questa materia e vengono divulgate le opere di Ippocrate, Dioscoride, Galeno.

Agli inizi del XV secolo la materia medica – trasformatasi per gli interventi dei secoli precedenti in una lectura simplicium, vale a dire in un elenco (scarso di idee), di sostanze naturali, in particolare di vegeta-li, ma anche animali e mineravegeta-li, utilizzate per la cura di stati morbosi – riprende vigo-re e indirizza, anche se parzialmente, studi specifici; si inizia a scrivere nuovi trattati sui medicamenti. La prima cattedra di lec-tura simplicium viene assegnata a France-sco Bonafede di Padova nel 1533. Bonafe-de chiuBonafe-de con l’insegnamento tradizionale basato sulla lettura e l’interpretazione dei testi latini e greci e inizia la trattazione della ‘medicina sperimentale’ proprio attra-verso il metodo illustrativo dell’attività dei

‘semplici’; egli propone altresì l’istituzione ufficiale di un ‘orto dei semplici’.

A tal proposito, è interessante ricordare i Commentarii in libros Dioscoridis dell’italia-no Pietro Andrea Mattioli (Venezia 1565), che ampliando e commentando le nozioni farmacognostiche e farmacoterapiche del-l’antichità, in particolare quelle fornite da

During the Renaissance, two major events – the invention of print and the discovery of the Americas – significantly affected the development of pharmacology. New printing techniques provided for the spread of essential knowledge on what was still called ‘medical matters’. This led to the publication and dissemination of works by Hippocrates, Dioscorides, and Galen.

In the early 15th century, the medical matter had transformed into a lectura simplicium, a list both poor in ideas and the usage of natural substances (vegetable derivatives in particular, but also animal and mineral substances), used to treat diseases. Thus, specific studies, and new theses on medications started to be written.The first course on lectura simplicium was assigned to Francesco Bonafede from Padua in 1533. Francesco Bonafede stopped traditional teaching based on reading and interpreting Latin and Greek texts and started teaching ‘experimental medicine’

through the illustrative method of the properties of ‘simples’. He also proposed to officially establish a ‘herb garden’.

In this respect, it is interesting to quote the Commentarii in libros Dioscoridis by the Italian author Pietro Andrea Mattioli (Venice 1565) who, expanding and commenting on the pharmacognostic and pharmacotherapic notions of antiquity, (those provided by Dioscorides

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