• Non ci sono risultati.

LA FORMAZIONE INIZIALE: TITOLI DI STUDIO E PERCORSI FORMATIVI

Nel documento Insegnare in Trentino (pagine 35-41)

OSSERVAZIONI CONCLUSIVE

1. LA FORMAZIONE INIZIALE: TITOLI DI STUDIO E PERCORSI FORMATIVI

Al fi ne di analizzare i fabbisogni di formazione da parte dei docenti, procediamo esaminando innanzitutto le loro condizioni di partenza. La Fig. 2.1 mostra il pro-spetto della popolazione docente intervistata secondo il titolo di studio posseduto al momento dell’intervista.

Osservandolo è possibile rilevare come la maggioranza qualifi cata dei docenti (52%) possieda la laurea tradizionale, il secondo gruppo maggioritario il diploma (36%)3 e il gruppo restante si divida tra coloro che hanno conseguito specializzazioni post-diploma (9%) e post-laurea (3%).

Fig. 2.1. Popolazione docente e titolo di studio

36 5

3 1

52 1

2

0 10 20 30 40 50 60

Nessun titolo post-secondario Diploma post-secondario Diploma universitario Laurea triennale Laurea tradizionale Laurea specialistica Dottorato/Master

(%, Base=1.250)

Se per coloro che hanno ottenuto un titolo post-secondario si osserva l’ambito disciplinare, si può rilevare come i tre prioritari siano quello umanistico (letterario - storico - fi losofi co), scientifi co e psico-pedagogico. Nel complesso, infatti, tre docenti su quattro si sono specializzati in uno di questi settori disciplinari (Fig. 2.2).

3 Si consideri che la normativa solo recentemente ha imposto un titolo superiore per l’insegnamento alla scuola primaria.

Fig. 2.2. Popolazione docente e ambito disciplinare del titolo di studio posseduto

44,7

Nel corso dell’intervista è stato chiesto ai docenti se possedessero anche un titolo di studio specifi co per l’insegnamento (SSIS, SILSIS e laurea in scienze della forma-zione primaria) o se fossero impegnati nel conseguirlo.

Dalle risposte fornite risulta che l’88% della popolazione docente trentina non fre-quenta né ha frefre-quentato in passato questi percorsi specifi ci, il 9% ha conseguito un titolo per l’insegnamento presso la scuola secondaria di secondo grado (SSIS/SILSIS) e l’1% lo sta conseguendo ora; infi ne, l’1% si è laureato in scienze della formazione primaria e un altro 1% sta frequentando ora questa facoltà.

Il quadro che emerge, dunque, è quello di una popolazione docente per lo più laureata o in possesso di titoli comunque superiori al diploma di maturità, una quota minoritaria (ma non trascurabile) della quale attualmente sta investendo in un’ulte-riore formazione specialistica (il 12%).

Se si esaminano i diversi sottogruppi, possiamo rilevare come i docenti abbiano raggiunto più facilmente titoli successivi al diploma di maturità: il 76% dei maschi contro il 60% delle femmine. La distanza non si rileva per quel che attiene ai titoli superiori, ma sulla laurea tradizionale ottenuta dal 62% dei maschi contro il 49%

del-le femmine. Questo si correla solo in parte alla diversa allocazione per ordinamento scolastico: l’eff etto genere permane al netto di questo elemento e anche il titolo per l’insegnamento nella scuola secondaria di secondo grado è più diff uso presso i maschi che non presso le femmine. Inoltre, il genere incide anche sull’ambito disciplinare del titolo di studio ottenuto: mentre non sussistono diff erenze per gli ambiti scientifi co, economico, giuridico e politico - sociale, le donne più facilmente degli uomini hanno titoli di studio in ambito umanistico e psico-pedagogico; gli uomini più facilmente detengono titoli «tecnici» in ingegneria, agraria, educazione fi sica, arte.

Prevedibilmente anche l’età esercita un’infl uenza per un eff etto generazione cau-sato da più fenomeni di carattere macro: il maggiore investimento in istruzione e formazione da parte delle nuove generazioni, la maggiore selezione in ingresso nel mercato del lavoro, il mutamento normativo in ambito scolastico avvenuto negli ul-timi anni che ha imposto criteri più selettivi per l’accesso all’insegnamento. Infatti, i docenti al di sotto dei 39 anni più facilmente degli altri hanno ottenuto titoli superiori al diploma di maturità.

Se consideriamo, infi ne, la materia, possiamo osservare che essa incide notevol-mente sul titolo di studio raggiunto: non è andato oltre il diploma di maturità il 38%

dei docenti di materie umanistiche, il 44% di materie scientifi che e il 15% di materie tecnico-applicative.4 Tale dato è bilanciato, in particolare, dalla laurea. La laurea tra-dizionale, infatti, è stata ottenuta dal 53% dei docenti di materie umanistiche, contro il 45% dei docenti scientifi ci e il 62% di docenti tecnico-pratiche (Fig.2.3).

4 Si fa presente che si tratta perlopiù di maestri, cfr. fi g. 2.3.

Fig. 2.3. Popolazione docente per materia di insegnamento

Ovviamente, il dato più rilevante si ha se si considerano i gradi scolastici, eff etto dovuto ai diversi criteri di accesso alla docenza previsti dalla normativa. Così, alla scuola primaria prevale il profi lo della maestra diplomata, mentre alla scuola secon-daria di primo grado e alla scuola seconsecon-daria di secondo grado sono nettamente prevalenti i docenti laureati (Fig. 2.4).

I dati raccolti in una precedente indagine,5 per quanto non perfettamente comparabili con quelli rilevati in questa sede, sembrano indicare un aumento medio della formazione iniziale del corpo docente trentino. Nel 2003, infatti, erano fermi al diploma di scuola superiore quote superiori di docenti: l’86% alla scuola elementare, il 20% alla scuola media inferiore e l’11% alla scuola media superiore.

5 G. Cretti, B. de Gerloni, Insegnanti e formazione in servizio. Domanda e off erta formativa in Trentino, IPRASE del Trentino, 2005.

Fig. 2.4. Popolazione docente per ordinamento scolastico e titolo di studio post-secondario

74

Scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola secondaria di secondo grado (%, Base=1.250)

Anche il tipo di percorso di studi intrapreso è intrinsecamente connesso all’or-dinamento: si verifi ca una maggiore concentrazione in ambito psico-pedagogico e umanistico presso i docenti della scuola primaria, mentre nella scuola secondaria di primo grado e nella scuola secondaria di secondo grado è presente una maggiore distribuzione nelle varie discipline.

Anche considerando l’impegno attuale in percorsi universitari specifi catamente destinati all’insegnamento, la classe di età (Fig. 2.5) e il tipo di ordinamento di appar-tenenza (Fig. 2.6) determinano delle diff erenze consistenti: come già detto, la prima si connette ad un eff etto generazione (dovuto a molteplici fattori, non da ultimo i cambiamenti normativi), il secondo ai diversi criteri di accesso alle cattedre dei di-versi ordini.

Fig. 2.5. Popolazione docente per classe di età e attuale impegno formativo istituzionale

67

Fig. 2.6. Popolazione docente per ordinamento e attuale impegno formativo istituzionale

93

Scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola secondaria di secondo grado

(%, Base=1.305)

Nel documento Insegnare in Trentino (pagine 35-41)