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La formazione dei magistrati in Germania

6. Le principali esperienze europee di formazione dei magistrati

6.2. La formazione dei magistrati in Germania

L’assetto federale del governo tedesco si riflette anche sull’organizzazione giudiziaria, dando vita però ad un modello assai diverso da quello statunitense (in Germania le sole corti federali sono quelle supreme, poste al vertice di ciascuna piramide giurisdizionale)230.

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A partire dal 1989 è stata introdotta una formazione decentrata (esigenza avvertita anche in Italia, avendo il CSM, nel 1998, adottato una risoluzione in materia di formazione decentrata, intesa come completamento della formazione a livello centrale).

230 v. G. Famiglietti, Accesso, formazione e valutazione dei magistrati in Germania, Francia e Spagna, cit. p. 121.

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La caratteristica di fondo del sistema tedesco – che lo rende abbastanza diverso dai sistemi di reclutamento e di formazione professionale dei magistrati del resto d’Europa – è quella di non prevedere una formazione iniziale concepita appositamente per i magistrati. Si tratta di una formazione generale, valida per tutte le professioni giuridiche; un tipo di formazione che si caratterizza per un’impostazione che poggia su valori di riferimento abbastanza omogenei. L’obiettivo è quello di preparare giuristi, operatori del diritto cioè in grado di intraprendere qualsiasi attività che presupponga l’uso qualificato del diritto231.

In compenso, secondo il modello prussiano applicato all’intera Germania nel corso del XIX secolo, tutti coloro che vogliano esercitare una professione giuridica (magistrato, avvocato, notaio) devono sottoporsi a un ciclo di formazione iniziale comune232.

Le grandi linee di tale processo formativo sono tracciate nella legge federale sul sistema giudiziario (Deutsches Richtergesetz – DRiG) dell’8 settembre 1961, successivamente modificata.

v. anche C. Guarnieri – P. Pederzoli, La magistratura nelle democrazie contemporanee, Bari, 2002, p.82.

231 v. C. Guarnieri – P. Pederzoli, La magistratura nelle democrazie contemporanee, cit, p.88.

232 v. G. Oberto, La formazione dei magistrati alla luce dei principi internazionali e dei profili di diritto comparato, cit.

Ecco dunque le tappe fondamentali del percorso. Il candidato deve dapprima avere compiuto un determinato periodo di studi universitari presso una delle facoltà di giurisprudenza della Repubblica federale tedesca; poi deve essere ammesso al primo esame di Stato per le professioni giuridiche (Erste Juristische Staatsprüfung) che varia secondo ogni Land, in cui un Landesjustizprüfungsamt (Ufficio regionale per l’esame di ammissione alle professioni giuridiche) organizza queste prove, che si compongono di esami scritti e orali. Il laureato che ha superato il primo esame ottiene lo statuto di Referendar (Referendarin per le donne) e riceve un salario dal Land. Il periodo di Referendariat (detto anche Juristischer Vorbereitungsdienst) dura due anni, durante i quali i Referendare effettuano tirocini, un certo numero dei quali sono obbligatori e altri facoltativi.

Dopo questo periodo preparatorio di due anni, deve affrontare il secondo esame di Stato per le professioni giuridiche (Zweite Juristische Staatsprüfung): la promozione al secondo esame conferisce ai candidati la Befähigung zum Richteramt, vale a dire l’abilitazione all’esercizio della professione di giudice. La nomina effettiva come giudice dipende tuttavia dalla scelta effettuata dal Ministero della giustizia di ogni Land, in base alla graduatoria dei candidati, cosicché solo i candidati promossi con i voti migliori potranno essere veramente nominati giudici o pubblici ministeri. La prima nomina è effettuata per un determinato periodo (tre o cinque anni): i giovani magistrati lo sono, dunque “in prova”.

Dopo una valutazione da parte del presidente della Corte d’appello, una volta terminato il periodo di prova, il magistrato può essere nominato a vita (auf Lebenszeit), oppure essere esonerato dalle sue funzioni in caso di non idoneità all’esercizio della professione.

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I candidati devono avere compiuto almeno quattro anni di studi universitari in una delle facoltà di giurisprudenza, durante i quali devono avere superato un certo numero di esami, in diritto civile, procedura civile, diritto penale, diritto pubblico, diritto comunitario.

In pratica, tenuto conto della difficoltà degli studi giuridici in Germania (dove gli esami universitari non si basano solo sulla teoria, ma anche sulla pratica, e dove i professori dedicano – contrariamente a quello che avviene in Italia – gran parte del loro tempo all’insegnamento e non all’esercizio di altre professioni), i candidati arrivano al primo esame di Stato solo dopo cinque anni (almeno) di studi universitari.

6.2.1. La formazione continua

La formazione continua dei magistrati è possibile ma non obbligatoria. A provvedervi è un istituto importante nel panorama europeo della formazione permanente dei magistrati: la Deutsche Richterakademie (Accademia tedesca della magistratura), fondata nel 1973, grazie a una convenzione tra lo Stato federale e i Länder.

L’Accademia garantisce a livello nazionale la formazione continua dei magistrati giudicanti di tutte le branche delle varie giurisdizioni, nonché quella dei magistrati del pubblico ministero. L’Accademia ha dunque la funzione di garantire la (sola) formazione permanente dei magistrati nelle loro rispettive specializzazioni, atteso che il sistema di formazione iniziale, sopra descritto, si articola al di fuori di un istituto di formazione ad hoc.

Accanto ai corsi di argomento strettamente giuridico, l’Accademia ha però anche l’ambizione di trasmettere conoscenze ed esperienze sugli sviluppi politici, sociali, economici e di comunicare ai giudici informazioni sull’evoluzione di altre materie scientifiche233

. Il programma dei vari convegni proposti nelle due sedi dell’Accademia è deciso da una conferenza (Programmkonferenz) incaricata di stabilirne i criteri basilari. Tale conferenza

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v. G. Famiglietti, Accesso, formazione e valutazione dei magistrati in Germania, Francia e Spagna, cit. p. 124.

L’Accademia cura anche il perfezionamento dell’attività giudiziaria, organizzando, ad es., sessioni sull’amministrazione giudiziaria, sul problema della rappresentanza dei giudici, sull’accesso delle donne alla magistratura ecc.

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riunisce rappresentanti dello Stato federale e dell’insieme dei Länder, che dispongono di un voto per ciascuno234.

In qualità di responsabile dell’amministrazione, il direttore dell’Accademia fornisce la propria assistenza e presenta alla conferenza incaricata del programma alcune relazioni sullo svolgimento e l’eco suscitata dai vari convegni.

Il programma è completato dall’organizzazione di convegni comuni, che vedono riuniti magistrati di tribunale e di procura insieme ad altri colleghi tedeschi. Altri corsi di formazione permanente, rivolti al loro stesso personale, sono organizzati dai Länder i quali, talvolta, dispongono di proprie istituzioni.