4. Gestione dell’integrazione economica dei migranti in Marocco
4.1. La Strategia nazionale d’immigrazione e d’asilo
4.1.1. Formazione professionale
Per quanto riguarda la formazione professionale, gli obiettivi strategici individuati nella struttura della Strategia nazionale sono assicurare l’accesso degli immigrati alla formazione e facilitare l’integrazione professionale degli immigrati regolarizzati230. Essendo la formazione professionale in molti casi il primo passo per avere accesso al mercato del lavoro, è stata di ampia rilevanza l’apertura dei centri di formazione ai migranti. L’intento della formazione è duplice, prevede sia la valorizzazione delle capacità del migrante, sia il colmare eventuali lacune sul piano delle competenze. I destinatari di questa operazione sono i rifugiati presenti in Marocco e i migranti regolarizzati attraverso la campagna del 2014, ai quali sono indirizzate le diverse parti dell’operazione relativa a questo dossier.
Sulla base della convenzione stipulata tra il Ministero incaricato dei marocchini residenti all’estero e degli affari della migrazione (MCMREAM) e l’Office de la formation professionnelle et de la promotion du travail (OFPPT), si cerca di rendere effettiva l’integrazione dei migranti regolarizzati e dei rifugiati nei programmi di formazione professionale e di incoraggiare il riconoscimento delle qualifiche. La convenzione è stata necessaria per permettere l’accesso ai servizi dell’OFPPT ai nuovi destinatari. Precedentemente questi dispositivi finanziati dallo stato erano riservati ai cittadini marocchini, alle consorti straniere dei cittadini marocchini e agli stranieri che beneficiavano delle convenzioni bilaterali stabilite grazie all’Agence marocaine de coopération internationale (AMCI) tra il Marocco e altri paesi. La non dipendenza dell’accesso alla carta nazionale ma alla carta di soggiorno è il risultato della cooperazione tra il Ministero e l’OFPPT, anche se si specifica che questo vale solamente per i rifugiati, le persone regolarizzate grazie alla
230 Ministère chargé des marocains résidant à l’étranger et des affaires de la migration, Politique nationale d’immigration et d’asile 2013 – 2016, settembre 2016, p. 22.
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prima campagna munite della carta di soggiorno e i minori di cui almeno uno dei genitori è in situazione regolare.
Le disposizioni del partenariato hanno permesso l’accesso ai nuovi destinatari a più di 345 stabilimenti in oltre 10 direzioni regionali. La convenzione ha per obiettivo la definizione delle condizioni e delle modalità attuate per accompagnare gli stranieri residenti in Marocco alla realizzazione del loro progetto professionale. Gli ambiti su cui vertono le diverse azioni dell’OFPPT comprendono l’informazione e l’orientamento professionale della popolazione avente accesso al centro; il bilancio delle competenze dei candidati alla formazione o dei detentori di un progetto professionale; la formazione professionale con diploma e la formazione qualificante per sviluppare le competenze delle persone selezionate; la validazione dell’esperienza professionale per i candidati aventi dei prerequisiti professionali da confermare; e, infine, l’assistenza, attraverso la formazione, alla creazione di imprese a profitto dei portatori di progetto231. Si può affermare che grazie al partenariato effettuato con l’avvio e l’implementazione della Strategia nazionale sono state aperte le porte agli stranieri di un dispositivo consolidato nell’ambito della formazione, che comprende un’ampia varietà di corsi in differenti ambiti.
La SNIA ha anche previsto, in ambito d’integrazione dei migranti regolarizzati e dei rifugiati nella formazione professionale, dei progetti svolti attraverso il coinvolgimento della società civile. La cooperazione si fonda sull’approccio partecipativo che distingue la Strategia nazionale e sull’importanza della società civile nel tessuto marocchino. Le associazioni scelte sono quelle operanti nel dominio dell’integrazione economica e che, attraverso alcuni progetti, mirano a facilitare e assicurare l’accesso alla formazione professionale e a incoraggiare la creazione d’impresa da parte dei migranti. Grazie alla rete di organizzazioni non governative che opera in Marocco nel campo dell’integrazione, svariati progetti di formazione professionale e di orientamento e accompagnamento all’inserimento nel mercato del lavoro sono stati implementati durante il 2014 – 2015. I dati relativi al numero di partecipanti parlano di 660 migranti (il 50% donne) che, nel periodo indicato e nelle città di Rabat, Casablanca, Fès, Sefrou e Oujda, hanno avuto modo di beneficiare dei corsi di formazione professionale negli ambiti di industria alberghiera, cucina e pasticceria, informatica, costruzioni, educazione infantile, imprenditoria, accompagnamento e creazione di attività generatrici di reddito232. Si ricorda che il Ministero si è occupato della selezione delle associazioni con le quali firmare la convenzione di partenariato e questo è avvenuto sulla base della strutturazione e delle capacità delle organizzazioni stesse ma
231 Ivi, pp. 63 – 64.
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anche considerando la pertinenza e la fattibilità dei progetti presentati. Per quanto riguarda le associazioni, sono stati valutati la sfera d’influenza (se fosse locale, regionale, nazionale, urbana, rurale, periurbana), la gestione interna (rispetto delle scadenze delle assemblee generali, ad esempio), la capacità di gestione di progetti (risorse umane e finanziarie, esperienza dell’associazione), la disponibilità di un locale per accogliere il progetto se necessario e i risultati raggiunti in termini di performance dall’associazione negli anni precedenti. Del progetto proposto sono stati invece presi in considerazione la congruenza del progetto ai programmi del Ministero nell’ambito dell’integrazione dei migranti, l’esistenza di partenariati istituzionali e il contributo previsto da parte dell’associazione e la garanzia della durabilità del progetto. Sulla base di questi criteri è stata fatta una selezione che ha portato alla convocazione delle associazioni prescelte per la firma della convenzione in cui venivano specificati l’oggetto del progetto, l’ammontare della sovvenzione ottenuta dal Ministero e gli impegni e le responsabilità di entrambe le parti. Si specifica che il finanziamento ministeriale è elargito in due tranche, la prima metà a seguito della firma della convenzione e dell’invio del rapporto di inizio del programma, e la seconda metà dopo il rapporto relativo allo stato di avanzamento del progetto. Il finanziamento avviene previa partecipazione dell’associazione nel coprire il circa 10% del costo stimato per il progetto stesso233. Negli anni 2014 e 2015, il Ministero ha sostenuto molteplici progetti, rispettivamente 60 nel 2014 per un valore di 24.945.188 dh e 64 nel 2015 per un valore di 11.648.110 dh. Sulla base di questi numeri vanno fatte due precisazioni. La prima si riferisce al numero di progetti finanziati nell’ambito dell’integrazione economica. Come descritto nel capitolo due, la Strategia nazionale si occupa dei diversi aspetti che compongono il processo dell’inserimento dei migranti regolarizzati, e a questi corrispondono i diversi progetti finanziati dal Ministero, che riguardano l’assistenza sociale e umanitaria, l’integrazione culturale, l’informazione e la sensibilizzazione e l’integrazione economica.
Un secondo elemento distintivo della politica nazionale in materia di formazione professionale è l’integrazione delle migranti regolarizzate e delle rifugiate in attività specifiche destinate alle donne. Questo secondo dossier volge, come evoca già il suo nome, l’attenzione a una categoria vulnerabile, quella delle donne appunto. Come si è avuto modo di vedere nella parte relativa al profilo dei migranti, negli ultimi anni il flusso arrivato in Marocco ha assistito ad una graduale e crescente femminizzazione. In virtù di ciò e del fatto che spesso le donne hanno a carico anche dei figli piccoli, la Strategia nazionale ha cercato di dedicare a questo tipo di destinatario dei progetti specifici. Per la realizzazione degli stessi il Ministero incaricato dei marocchini residenti all’estero e
233 Ivi, pp. 114 – 115.
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degli affari della migrazione si è avvalso di una convenzione con il Ministero della solidarietà, della donna, della famiglia e dello sviluppo sociale al fine di permettere alle donne migranti di accedere ai centri di formazione e di educazione, rilevando delle delegazioni dell’Entraide Nationale per la formazione e lo sviluppo delle attività generatrici di reddito. Gli obiettivi di questo partenariato sono l’accesso delle migranti regolarizzate all’insieme dei diritti sociali secondo le disposizioni in corso, l’accompagnamento delle migranti regolarizzate in condizioni vulnerabili, l’integrazione degli immigrati e dei rifugiati e nello specifico il sostegno all’integrazione delle donne migranti e rifugiate e dei loro bambini nella società marocchina. Secondo i dati forniti dal Ministero, più di 100 donne migranti sono state sensibilizzate e informate sull’offerta formativa dell’Entraide Nationale nelle città di Rabat e Oujda, favorendo l’iscrizione di più di 80 donne migranti, originarie principalmente dal Camerun e dal Congo, nella formazione relativa agli ambiti del confezionamento d’abiti, dell’industria alberghiera, dell’estetica e parrucchiera. Altre sessioni di sensibilizzazione sono state condotte anche nelle città di Casablanca e Fès, oltre che a Rabat e Oujda, per informare, orientare e accompagnare le donne migranti e facilitare la loro integrazione socio – economica234.
La strategia nazionale prevedeva anche delle azioni da concretizzare in un secondo momento, quali la formazione di un programma di accompagnamento dei migranti regolarizzati nella validazione dell’esperienza professionale e lo sviluppo di competenze, e l’implementazione di un programma di accompagnamento dei migranti regolarizzati portatori di un progetto. Entrambe sono da considerare come relative al miglioramento dell’accompagnamento rivolto ai migranti regolarizzati. Alle due azioni future si affiancano altre priorità, che mirano ad allargare il pubblico effettivamente coinvolto in questi programmi attraverso il rafforzamento della comunicazione, con l’appoggio della società civile, di quanto offerto in ambito di formazione professionale ai migranti; il miglioramento dell’identificazione del profilo dei migranti; l’inaugurazione di dispositivi per validare le esperienze professionali e per rafforzare le competenze linguistiche e l’adattamento dei programmi di formazione professionale ai bisogni specifici di questa popolazione.