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Groupe Antiraciste d’Accompagnement et de Défense des Étrangers et Migrants (GADEM)

4. Gestione dell’integrazione economica dei migranti in Marocco

4.5. L’integrazione economica promossa da attori non statali

4.5.6. Groupe Antiraciste d’Accompagnement et de Défense des Étrangers et Migrants (GADEM)

Il Groupe antiraciste d’accompagnement et de défense des étrangers et migrants è un’associazione di diritto marocchino creata il 18 dicembre 2006 incentrata sulle questioni migratorie e particolarmente attenta alla difesa dei diritti dei migranti in Marocco272.

La missione perseguita dall’associazione mira alla partecipazione al processo volto a rendere effettivi i diritti degli stranieri e dei migranti, e all’operare per favorire il loro rispetto, per l’uguaglianza di trattamento e per opporsi a tutte le forme di discriminazione e di razzismo. Al fine di perseguire questi obiettivi l’associazione compie delle analisi nei confronti delle politiche migratorie per valutarne gli effetti, si mobilita per sensibilizzare la popolazione e per promuovere l’interculturalità, svolge un’azione giuridica e giudiziaria e conduce il proprio lavoro in collaborazione con associazioni operanti nel paese e con i migranti stessi273. Dalla sua creazione, proprio grazie alla presenza nel territorio esercitata anche attraverso il forte legame creato con il tessuto associativo marocchino, GADEM ha potuto esercitare la propria azione di monitoraggio ed essere reattiva nel difendere le situazioni contraddistinte da casi di violazione dei diritti e nel farsi carico delle questioni giuridiche sottopostole. L’azione di lotta alla discriminazione è trasversale nell’operato di GADEM, e permea i tre campi di lavoro principali, ovvero l’ambito dei diritti degli stranieri, la loro difesa e la promozione dell’interculturalità. Quest’ultimo ha come obiettivo il cambiare la percezione degli stranieri in Marocco, la riflessione e la comprensione di ciò che è

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Cfr. http://www.gadem-asso.org/groupe-antiraciste-daccompagnement-et-de-defense-des-etrangers-et- migrants/presentation/ [03/09/2017].

273 GADEM, Note à l’intetion du Comité de lutte contre les discriminations raciales en vue de l’examen des 17ème et 18ème rapports présentés par le Maroc, Rabat, 2010.

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“diverso” e, a lungo termine, la lotta contro i comportamenti discriminatori. Si specifica che GADEM mette a disposizione il proprio savoir – faire non solo degli stranieri presenti nel territorio marocchino, ma anche di un pubblico più ampio ed eterogeneo, proveniente da situazioni socio – economiche e geografiche differenti, allo scopo di permettere l’incontro tra la popolazione nazionale e cittadini stranieri.

Come emerge da questa breve descrizione relativa alla missione e all’operato dell’associazione, GADEM non si occupa specificamente dell’inserimento economico dei migranti e non dispone di dispositivi che favoriscano l’accrescimento delle loro capacità e il rafforzamento delle loro competenze per avere accesso al mondo del lavoro. Ciononostante l’azione condotta sul piano giuridico ha avuto e continua ad avere un impatto tangibile sulle condizioni di vita e di lavoro dei migranti. Si possono distinguere tre diverse linee perseguite da GADEM nell’ambito che concerne la sfera lavorativa. Innanzitutto l’associazione, come menzionato, è aperta e disponibile ad accogliere le richieste di consultazione da parte dei singoli, e dunque prestare un supporto diretto relativo ai diritti di cui godono cittadini e stranieri nell’ambito lavorativo e, ove necessario condurre un’azione di difesa degli stessi. Parallelamente, l’associazione lavora a stretto contatto con la società civile, offrendo un supporto giuridico e formando il personale di alcune associazioni in materia migratoria e legislativa correlata al tema. L’attività di coaching può avvenire in maniera diretta, dunque l’associazione fornisce direttamente il servizio al destinatario, oppure forma delle persone che sono a loro volta dei formatori. La formazione verte su alcune tematiche principali: la definizione di cosa si intenda per migrazione, nozioni di diritto internazionale e cosa prevedano le politiche migratore, e, infine, la spiegazione del quadro giuridico relativo ai diritti degli stranieri in Marocco. Di questa formazione ne sono un esempio gli atelier condotti nel corso del 2016 in cui vennero sensibilizzati attori governativi e non governativi, finalizzati all’implementazione del progetto rivolto alle donne migranti e rifugiate. La formazione degli operatori il cui lavoro avviene a stretto contatto con i migranti è un elemento sine qua non per la riuscita di qualsiasi azione rivolta a questo genere di beneficiario.

Ai servizi di consultazione rivolti ai singoli e alla formazione destinata agli operatori di enti di varia natura, si aggiungono le pubblicazioni e le campagne condotte da GADEM, sempre incentrate sul tema dell’interculturalità e del rispetto dei diritti dei migranti presenti nel territorio marocchino. Tra queste si menziona la pubblicazione del rapporto sull’applicazione in Marocco della convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie. Questo documento indaga la relazione esistente tra quelli che sono i principi sanciti nella suddetta convenzione ratificata dal paese e la realtà quotidiana. Il lavoro è puntuale e

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analizza gli articoli più salienti della convenzione, procedendo con un’aspra denuncia delle violazioni perpetuate all’interno dei confini del regno. Eclatanti i dati rilevati rispetto alle condizioni lavorative dei migranti, definite discriminatorie, nonostante gli articoli 25, 27 e 28 della convenzione declinino il principio di uguaglianza di trattamento negli ambiti di remunerazione, di altre condizioni di lavoro come l’ammontare di ore lavorative settimanali, gli straordinari, e il trattamento di fine rapporto, della sicurezza sociale e delle cure mediche d’urgenza274. Questo lavoro, così come quelli analoghi, hanno avuto un impatto nel mobilitare la società civile marocchina che, sulla base delle evidenze emerse dall’analisi condotta dall’associazione, è riuscita nel 2013 a far giungere mediante le raccomandazioni stilate dal Conseil National des droits de l’homme (CNDH) al governo le problematiche legate alle inadempienze nei confronti delle convenzioni internazionali ratificate. GADEM sta inoltre perseguendo altre due diverse campagne che hanno sortito interesse. La prima è una campagna di denuncia degli stereotipi diffusi nella società marocchina nei confronti dei migranti sub sahariani e della chiusura e diffidenza che ne conseguono. Si tratta di una serie di filmati disponibili online275 che formano una mini serie dal titolo “Les 30.000 autres”, diretta dalla famosa commediante marocchina Mounia Magueri, in cui i personaggi enfatizzano la diffidenza dei cittadini marocchini, denunciano le pratiche discriminatorie e razziste ed evidenziano le problematiche a cui fanno fronte quotidianamente i migranti, toccando anche la tematica lavorativa in due episodi. Una seconda iniziativa dell’associazione è il Festival Migrat’scène – Rabat. Inaugurato nel 2010, questo evento mira a favorire l’incontro delle diverse popolazioni presenti in Marocco ponendosi come momento di scambio, incontro e riflessione relativamente alle questioni legate alla migrazione, all’interculturalità e nello specifico nel ruolo del Marocco come paese di partenza, transito e destinazione, attraverso la programmazione di teatro, musica, proiezione di film e cortometraggi ma anche dibattiti su tematiche scelte.

Sebbene questo genere di provvedimenti possa sembrare di fatto meno implicato nel processo d’integrazione economica dei migranti, si sottolinea l’importanza della preparazione in materia migratoria e giuridica da parte di attori statali e non, in quanto un progetto implementato volto a inserire i migranti nel mondo lavorativo condotto senza la corretta preparazione e conoscenza da parte degli operatori dei diritti di cui godono i beneficiari può sgretolare e compromettere l’accesso ad un impiego dignitoso da parte dello straniero. Si ricorda come l’integrazione economica sia legata all’accesso ad un lavoro dignitoso e anche alla questione abitativa e alle condizioni psico – sociali del singolo: predisporre un ambiente sensibile al tema dell’accoglienza può influire

274 GADEM, Rapport sur l’application au Maroc de la Convention internationale sur la protection des droits de tous les travailleurs migrants et des membres de leur famille, Rabat, 2015, p. 90.

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positivamente sia sull’integrazione sociale sia su quella economica. Si è ritenuto perciò doveroso considerare l’impegno di GADEM nei confronti dell’inserimento economico sia per la valenza del lavoro di sensibilizzazione, sia per l’importanza dell’attività di monitoraggio, denuncia e rafforzamento relativamente ai diritti dei migranti in Marocco in generale e, nello specifico, nell’ambito lavorativo.