Forme di accertamento Tipologia di entrata
Ruolo o altre forme stabilite per legge Entrate Tributarie
Acquisizione diretta Entrate patrimoniali
Liste di carico Entrate da i servizi a carattere produttivo Tariffe o contributi dell’utenza
In corrispondenza dell’assunzione dell’impegno Entrate compensative delle spese Contratti, provvedimenti giudiziari o atti amministrativi specifi ci Altre entrate
Rientrano tra le fasi monetarie sia la fase della riscossione che quella del versamento. La prima è propedeutica alla seconda determinando una stretta sequenzialità tra le stesse. Il materiale incasso del credito avviene attraverso la fase della riscossione attraverso la fi gura del tesoriere o dell’incari- cato della riscossione. Attraverso il versamento le somme riscosse vengono poi versate nelle casse dell’ente. Nel caso in cui la procedura di incasso venga fatta direttamente dal tesoriere, riscossione e versamento coincidono.
Per poter procedere all’incasso è necessaria l’autorizzazione dell’azienda attraverso l’emissione di una reversale d’incasso che deve riportare, tra gli altri, l’indicazione del debitore, l’ammontare della somma da riscuotere, la causale della riscossione e gli eventuali vincoli di destinazione delle somme. Indipendentemente dalla modalità di accertamento dell’entrata, l’emissione della reversale d’incasso da parte dell’amministrazione pubblica è obbligatoria.
Le fasi della spesa
Le fasi di concretizzazione la spesa sono: previsione;
impegno; liquidazione; ordinazione; pagamento.
La fase preliminare, che coincide con la predisposizione del bilancio preventivo, è la previsione, attraverso la quale vengono defi niti gli impieghi fi nanziari relativi al futuro periodo amministrativo. La fase di previsione è connotata da una forte natura autorizzatoria in quanto gli stanziamenti del bilancio di previsione risultano il vincolo ed il tetto massimo oltre il quale non è possibile effettuare spese nell’anno successivo. La previsione è seguita, in ordine cronologico dalla fase dell’impegno che esprime la volontà di esecuzione della spesa da parte dell’azienda. Si tratta di un atto unilatera- le dell’azienda attraverso il quale si vincola contabilmente la somma necessaria per l’effettuazione della spesa. L’impegno di spesa rispecchia unicamente una volontà di spesa per un dato servizio, ma non è legato ad uno specifi co debito nei confronti dei terzi, in quanto la concretizzazione dell’ac- quisto della prestazione non è ancora avvenuta. L’ammontare dell’impegno di spesa è vincolato alla spesa prevista in quanto non può superare l’importo indicato sul bilancio di previsione. In relazione alla natura della spesa, può essere assunto con modalità diverse. Si può infatti distinguere tra:
impegni già costituiti col bilancio; impegni già costituiti con le entrate; impegni pluriennali;
altri impegni.
Sia per gli impegni già costituiti col bilancio che per gli impegni già costituiti con le entrate non è richiesta una formale deliberazione in quanto l’impegno è automatico con l’approvazione del bilan- cio preventivo per i primi e con l’atto di accertamento di alcune entrate per i secondi. Rientrano negli
impegni già costituiti col bilancio:
le spese del personale;
le rate di ammortamento mutui e prestiti, interessi di preammortamento, ulteriori oneri acces- sori;
spese dovute nell’esercizio in base a contratti o per disposizioni di legge (es. spese telefoni- che, di elettricità, affi tti passivi, ecc…).
Sono invece impegni già costituiti con le entrate: le spese in conto capitale;
le spese correnti di investimento fi nanziate con entrate a destinazione vincolata.
Per quello che concerne le spese in conto capitale, l’impegno automatico avviene con l’accerta- mento dell’entrata nel caso in cui suddette spese siano fi nanziate con:
assunzione di mutui a specifi ca destinazione; quota dell’avanzo di amministrazione;
l’emissione di presiti obbligazionari; entrate proprie.
In questi casi l’ammontare impegnato coincide all’ammontare accertato della corrispondente en- trata.
Nel caso in cui gli impegni vengano assunti per più anni consecutivi, si parla di impegni plu-
riennali. Le spese impegnate su periodi temporali che esulano l’anno, sono normalmente quelle
relative a servizi per la comunità di riferimento che l’azienda deve assicurare con continuità nel tempo. L’impegno pluriennale può essere incluso temporalmente nella programmazione plurienna- le dell’azienda (all’interno del bilancio pluriennale) e estendersi temporalmente oltre la programma- zione pluriennale. Nel primo caso l’impegno viene assunto per ogni anno nei limiti delle previsioni comprese in ciascun anno del bilancio pluriennale. Nel secondo caso è necessario tenete da conto, nella formazione delle previsioni pluriennali, degli impegni relativi al periodo residuale.
Gli altri impegni risultano una voce residuale che accogli tutte le casistiche di impegno di spesa che non siano ricomprese tra le tipologie precedentemente descritte. Per esse l’impegno deve es- sere assunto in base ad una formale deliberazione.
La fase degli impegni è seguita dalla fase di liquidazione. La terza fase è subordinata ai vincoli di spesa imposti dalla fase antecedente dell’impegno e la presenza di apposita documentazione comprovante l’esistenza del debito e del relativo ammontare. Attraverso questa fase si individua il creditore, l’importo da pagare e la scadenza del pagamento. A seconda della tipologia di spesa da liquidare, varia Il documento giustifi cativo comprovante il debito:
per le forniture: fatture, documenti di trasporto, ecc…;
per le costruzioni di opere: verbali di consegna, verbali di collaudo, fatture di stato avanza- mento lavori, ecc…;
per l’acquisto di beni immobili e per gli affi tti: contratti di acquisto o di locazione, ecc…; per le prestazioni di lavoro dipendente: certifi cati di servizio, buste paga, ecc….
La liquidazione compete all’uffi cio che ha dato esecuzione al provvedimento di spesa. Il respon- sabile del servizio proponente deve sottoscrivere l’atto di liquidazione, con tutti i relativi documenti giustifi cativi, e trasmetterlo al servizio fi nanziario che effettuerà i dovuti controlli amministrativi, con- tabili e fi scali7.
La disposizione di pagare la somma liquidata al tesoriere viene effettuata attraverso la fase
dell’ordinazione e comporta l’emissione del mandato di pagamento. Il documento deve essere sot-
toscritto dal dipendente che azienda ha individuato nel regolamento di contabilità. Il mandato di pagamento deve contenere almeno i seguenti elementi:
numero progressivo del mandato per esercizio fi nanziario; data di emissione;
intervento o il capitolo per i servizi per conto di terzi sul quale la spesa è assegnata e la rela- tiva disponibilità distintamente per competenza o residui;
codifi ca;
indicazione del creditore e, se di tratta di persona diversa, del soggetto tenuto a rilasciare quietanza, nonché, ove richiesto, il relativo codice fi scale o la partita IVA;
ammontare della somma dovuta e la scadenza, qualora sia prevista dalla legge o sia stata concordata con il creditore;
causale e gli estremi dell’atto esecutivo, che legittima l’erogazione della spesa; eventuali modalità di pagamento agevolate se richieste dal creditore;
rispetto degli eventuali vincoli di destinazione8.
Il processo di spesa si conclude con la fase conclusiva del pagamento con il quale il tesoriere paga la somma dovuta al creditore.
5. LA STRUTTURA DELLE ENTRATE E DELLE SPESE
Nella contabilità pubblica, attraverso l’approvazione del bilancio di previsione, vengono defi niti due distinti vincoli rappresentati il primo dalla scelta relativa alla natura e provenienza delle entrate, e dall’altra viene posto un vincolo ex ante alla natura e alla destinazione delle spese che l’azienda pubblica potrà effettuare nel futuro esercizio. A seguire ci si riferisce in particolare alla struttura delle entrate e delle spese degli enti locali, i cui principi risultano comunque validi anche per le altre tipologie di aziende pubbliche. Il sistema di rilevazione fi nanziario mette in rilievo la funzione autorizzativa che lo contraddistingue, regolando i rapporti tra i vari attori (politici e aziendali) ex ante determinandone la rilevanza giuridica esterna. Per questi motivi il bilancio di previsione diventa per l’azienda il documento contabile fondamentale. La fase previsionale risulta quindi non solo un processo decisionale interno ma assume rilevanza per l’esterno in quanto rappresenta la sintesi dei fl ussi della gestione futura dell’ente9 e stabilisce in modo vincolante l’allocazione delle risorse. Tavola 4 - Entrate e Spese
ENTRATA COMPETENZA SPESA COMPETENZA
Descrizione Euro Descrizione Euro
TITOLO I – entrate tributarie TITOLO I – spese correnti TITOLO II – entrate derivanti da contributi e trasferimenti
correnti dello stato, della regione e di altri enti pubblici, anche in rapporto all’esercizio di funzioni delegate dalla regione
TITOLO II – spese in conto capitale
TITOLO III – entrate extra tributarie
TITOLO IV – entrate derivanti da alienazioni da trasferimen- ti di capitale e da riscossioni di crediti
Totale entrate fi nali Totale spese fi nali
TITOLO V – entrate derivanti da accensioni di prestiti TITOLO III – spese per rimborso di prestiti TITOLO VI – entrate derivanti da servizi per conto di terzi TITOLO IV – spese per servizi per conto terzi
Totale Totale Avanzo di amministrazione Disavanzo di amministrazione
Totale complessivo entrate Totale complessivo spese
8 C. Rainero, a cura di L. Puddu, ”Lezioni di ragioneria pubblica”, Giuffrè 2005, pag. 70. 9 L. Puddu, “Ragioneria Pubblica”, Giuffrè, 2001, pag. 66.
La redazione del bilancio annuale di previsione segue una struttura-tipo uniforme ed obbligato- ria. All’interno del bilancio si distingue tra entrate e spese. La parte dell’entrata è ordinata in titoli, categorie e risorse. I primi identifi cano la fonte di provenienza e la natura, le seconde10 la tipologia
dell’entrata e le terze lo specifi co oggetto dell’entrata e quindi i singoli mezzi fi nanziari e sono di libera defi nizione da parte delle aziende.
Per quel che concerne le risorse, per esse deve essere indicato11:
l’ammontare degli accertamenti, dunque le entrate che risultano dall’ultimo rendiconto appro- vato;
la previsione aggiornata degli accertamenti relativi all’esercizio in corso;
l’ammontare delle entrate che si prevede di accertare nell’esercizio cui il bilancio si riferisce.