ENTRATE PREVISTE
SPESE PREVISTE
ENTRATE
ACCERTATE
MINORI ENTRATE RESIDUI ATTIVIENTRATE
RISCOSSE
Nel caso in cui invece si siano iscritte somme tra le entrate di competenza e ma non siano ancora state accertate entro il termine dell’esercizio, si parla di minori accertamenti rispetto alle previsioni. I minori accertamenti risultano quindi minori entrate e concorrono a determinare i risultato di gestione così come avviene per i residui attivi provenienti dai precedenti esercizi.
I residui passivi sono costituiti da spese formate da somme impegnate e non liquidate e pagate entro la chiusura dell’esercizio ad eccezione di quelle relative agli impegni automatici.
Tavola 14 - Costruzione dei residui passivi
SPESE PREVISTE SPESE IMPEGNATE ECONOMIE DI SPESA RESIDUI PASSIVI SPESE LIQUIDATE SPESE ORDINATE/PAGATE
Specularmente a ciò che avviene per le entrate, le somme non impegnate entro il termine dell’e- sercizio costituiscono economia di spesa e concorrono a determinare il risultato della gestione.
Prima di essere nuovamente inseriti in bilancio, residui attive e passivi, vengono nuovamente accertati dall’azienda al fi ne di valutarne le ragioni del loro mantenimento totale o parziale.
10. IL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
Nel caso in cui le entrate accertate risultino essere superiori alle spese, il risultato di contabile di amministrazione evidenza un avanzo, nel caso contrario un disavanzo.
Il risultato di amministrazione accertato con l’approvazione del rendiconto dell’ultimo esercizio chiuso è costituito da (art. 186, TUEL):
Disponibilità di tesoreria …………
più: Residui attivi …………
…………
meno: Residui passivi (…………)
Avanzo (disavanzo) d’amministrazione …………
Gli accertamenti non incassati determinano i residui attivi che sono i crediti, mentre gli impegni non pagati, liquidati e da liquidare generano i residui passivi. Nel caso in cui la somma algebrica è positiva, si genera un avanzo presunto di amministrazione della gestione fi nanziaria passata, che potrà essere utilizzata come risorsa negli esercizi successivi. In caso contrario, quando dalla som- ma algebrica deriva un valore negativo, si parla di disavanzo presunto di amministrazione, risultato che deve trovare idonea copertura nei futuri esercizi.
Il risultato positivo di gestione, avanzo di amministrazione, risulta distinto in (art. 187, TUEL): fondi per fi nanziamento spese in conto capitale;
fondi vincolati;
fondi di ammortamento; fondi non vincolati (o liberi);
e, una volta accertato, può essere impiegato con diverse modalità, con riferimento da ognuna delle quattro componenti. In particolare l’avanzo deve essere usato prioritariamente per la tutela degli equilibri di bilancio nel caso in cui non possa avvenire con mezzi ordinari, in seconda battuta per il fi nanziamento delle spese di funzionamento non ripetitive in qualsiasi periodo dell’esercizio e per le altre spese correnti solo in sede di assestamento o per la copertura dei debiti fuori bilancio, determinati per legge o per il fi nanziamento di spese di investimento17.
Il disavanzo di amministrazione è applicato al bilancio di previsione nei modi e nei termini previsti per legge, in quanto deve trovare copertura con le entrate della nuova gestione, in aggiunta alle quote di ammortamento accantonate e non disponibili nel risultato contabile di amministrazione18.
17 V. Tradori, A cura di L. Puddu “Lezioni di ragioneria pubblica”, Giuffrè 2005, pag. 71. 18 V. Tradori, A cura di L. Puddu “Lezioni di ragioneria pubblica”, Giuffrè 2005, pag. 71.
11. IL RENDICONTO GENERALE
La fase di rendicontazione della gestione avviene attraverso il rendiconto, insieme di documenti che hanno il compito di alimentare il processo di programmazione e attraverso un analisi degli sco- stamenti avvenuti in fase di gestione rispetto alle previsioni iniziali. Il rendiconto non è quindi solo un report sterile e fi nale, ma è fondamentale per tutta l’attività di pianifi cazione aziendale. In particolare il rendiconto ha il compito di misurare sia gli elementi economici che gli indirizzi politici in quanto monitora come sia avvenuto il conseguimento dei programmi e dei piani, sia la realizzazione degli indirizzi politici ed il rispetto dei programmi, e, attraverso i meccanismi di partecipazione all’interno dell’azienda, il grado di trasparenza della stessa. Il rendiconto consente inoltre di poter operare dei confronti nel tempo e nello spazio delle risorse attraverso una standardizzazione delle informazio- ni riportate, potendo quindi essere utilizzato come strumento per il miglioramento della gestione economica. Ma soprattutto il rendiconto è uno strumento attraverso il quale gli enti comunicano i risultati gestionali raggiunti sotto il profi lo fi nanziario, economico e patrimoniale (Titolo VI, TUEL).
Come precedentemente accennato, il rendiconto è composto da più documenti, ed in particolare da: Conto del Bilancio che illustra i risultati della gestione autorizzatoria indicata nel bilancio
annuale di previsione;
Conto Economico che espone i componenti positivi e negativi al termine dell’esercizio; Conto del Patrimonio che esplicita consistenza, variazioni e risultati della gestione del pa-
trimonio, e esponendo le passività e le attività al termine dell’esercizio in relazione a quelle iniziali.
Ai documenti di rendiconto sono allegati: la relazione dell’organo esecutivo; la relazione dei revisori dei conti; l’elenco dei residui attivi e passivi;
le tabelle dei parametri gestionali e di defi citarietà.
Entro il 30 giugno dell’anno successivo Il rendiconto e i suoi allegati (relazione dell’organo ese- cutivo, elenco dei residui) sono approvati dal consiglio dell’azienda e viene corredato dalla relazio- ne del collegio dei revisori dei conti. Una volta approvato il rendiconto viene trasmesso all’organo regionale per un esame di legittimità.
12. IL CONTO DEL BILANCIO
Il conto del bilancio ha il compito di rendere evidenza dei risultati della gestione permettendo il confronto diretto con le previsioni fatte l’anno precedente. Mette in rilievo la gestione fi nanziaria autorizzativa dell’azienda attraverso la messa a sistema degli accertamenti e impegni avvenuti nell’anno. Inoltre ha il compito di valutare e assicurare il rispetto degli equilibri fi nanziari tra entrate e uscite. Per ciascuna risorsa dell’entrata e intervento dell’uscita sono rilevati nel conto del bilancio:
la classifi cazione delle voci; la descrizione;
gli stanziamenti defi nitivi risultanti dalla chiusura dell’esercizio;
i residui, distinguendo tra quelli di nuova costituzione e quelli provenienti dagli anni preceden- ti;
gli impegni/accertamenti; i pagamenti/riscossioni;
le eventuali economie/diseconomie distinte tra quelle derivanti dalla gestione di competenza e quelle derivanti dalla gestione del conto residui.