5.1 Valutazione del contesto di mercato internazionale
Un’analisi dei flussi degli pneumatici usati e fuori uso in Europa riferita a statistiche ufficiali (ad esempio EUROSTAT) risulta difficile poiché in molti Paesi gli operatori delle relative filiere di raccolta e trattamento non hanno l’obbligo di rendicontare annualmente alle autorità le quantità degli pneumatici gestiti.
In questo contesto, la fonte più autorevole di stati-stiche aggregate è l’European Tyre and Rubber Ma-nufacturers’ Association (ETRMA), l’Associazione eu-ropea dei produttori degli pneumatici e manufatti in gomma che ha pubblicato un resoconto statistico dei flussi degli pneumatici usati e fuori uso complessiva-mente generati, raccolti e trattati in 32 Paesi (UE28 più Norvegia, Serbia, Svezia e Turchia).
Anche in questo caso, tuttavia, i risultati dell’analisi de-vono essere interpretati con cautela, in quanto le nor-mative e le metodologie di calcolo in vigore nei diversi Paesi non risultano sempre allineate tra loro. Ad
esem-pio, solo in alcuni Paesi la gestione comprende, oltre agli PFU, anche gli Pneumatici Usati (PU) da recupe-rare per il riutilizzo; o ancora, solo in alcuni Paesi, a differenza di altri, alcune specifiche categorie dimen-sionali di pneumatici non rientrano nei quantitativi gestiti. Inoltre, ci sono Paesi dove particolari impieghi degli PFU recuperati vengono classificati come riciclo, mentre in altri le medesime attività di impiego sono classificate come smaltimenti.
L’analisi mostra che gli pneumatici fuori uso, nel 2016, ammontavano a 3,9 Mt, in crescita del 2% (66.000 t) rispetto al 2015 (Figura 5.1).
Degli PFU e PU generati, 3 Mt sono state avviate a recupero (di materia ed energetico); 1.644 kt sono state destinate a riuso/ricostruzione/esportazione, quasi triplicando i livelli raggiunti nel 2015, e 231 kt smaltite in discarica (Figura 5.2). Del totale degli PFU e PU gestiti nel 2016, il 5% è stato destinato a
smal-Figura 5.1 Trend delle modalità di recupero degli pneumatici usati e fuori uso generati in Europa*
(%) – 1994/2016
Fonte: ETRMA, 2018
*EU28+Norvegia+Turchia+Svezia+Serbia (la Serbia è stata aggiunta nelle statistiche dell’ETRMA a partire dal 2014).
100 80 60 40 20
0 1994 2007 2013 2014 2015 2016
Recupero di materia Recupero energetico
Gomma e pneumatici
fuori uso 5
Gomma e pneumatici fuori uso
timento in discarica1, il 22% a recupero di energia e il 39% a recupero di materia. Per quel che concerne la gestione degli pneumatici usati idonei al
riuso/rico-1 La statistica include anche Paesi non membri dell’Unione europea per i quali non vige alcun obbligo di recepimento della Direttiva 1999/31/CE, nonché eventuali gestioni in deroga alla stessa o stime di smaltimento illegale degli PFU.
struzione e l’export, la quota ammonta al 34% degli PFU e PU generati, grazie al notevole incremento de-gli PFU avviati a ricostruzione.
5.2 Andamento del settore a livello nazionale
Alla data di redazione del presente Rapporto, sono stati pubblicati dal Ministero dell’Ambiente e della Tu-tela del Territorio e del Mare (MATTM) i dati 2018 rela-tivi all’immesso sul mercato del ricambio e alla gestio-ne degli PFU ma non quelli del 2017; si riporta pertanto la serie storica con i soli dati disponibili.
5.2.1 L’immesso al consumo degli pneumatici
Gli pneumatici immessi sul mercato del ricambio nel 2018 sono pari a 383.721 t, il 4% in meno rispetto al 2016. Questo dato è stato elaborato dalla “Direzione
generale per i rifiuti e l’inquinamento” del MATTM, sul-la base delle Comunicazioni inviate dai produttori e dagli importatori degli pneumatici (Tabella 5.1).
5.2.2 La gestione degli PFU
L’anno 2011 segna una svolta nel settore della gestione degli PFU, grazie alla pubblicazione del DM 11 aprile 2011, n. 82 che regolamenta in Italia l’applicazione del principio europeo di Responsabilità Estesa del Pro-duttore (EPR) per la gestione degli PFU, dando luogo ad una concreta crescita ed evoluzione del comparto.
Lo stesso decreto fissa l’obiettivo annuale di raccolta Figura 5.2 Ripartizione delle modalità di recupero degli pneumatici usati e fuori uso generati in Europa*
(kt e %) – 2016
Riuso/Ricostruzione/
Export 34% 1.644 kt
Riuso 16%
Export 8%
Opere di ingegneria civile 6%
Riciclo granulo in gomma 94%
Ricostruzione 76%
Discarica**
231 kt5%
Recupero di materia 39% 1.902 kt
Recupero di energia 1.100 kt22%
Fonte: Elaborazione Fondazione per lo sviluppo sostenibile su dati ETRMA, 2018
*EU28+Norvegia+Turchia+Svezia+Serbia (la Serbia è stata aggiunta nelle statistiche dell’ETRMA a partire dal 2014).
**Le modalità di recupero impiegate nei diversi Paesi non sono sempre conformi: a seguito del recepimento della Direttiva 1999/31/CE del Consiglio europeo relativa alle discariche dei rifiuti (recepita in Italia con D.Lgs. n. 36 del 13 gennaio 2003) lo smaltimento degli PFU in discarica nei Paesi dell’Unione europea è diventato illegale, mentre in altri (soprattutto extra UE) questa pratica è ancora consentita in deroga.
2015 2016 2017 2018 Variazione % 2018/2016
369.863 399.274 n.d. 383.721 -4
Tabella 5.1 Pneumatici immessi al consumo in Italia (t) – 2015/2018
Fonte: Elaborazione Fondazione per lo sviluppo sostenibile su dati consortili e dati MATTM
5
e gestione in capo ai produttori e importatori, pari al 90% dell’immesso al consumo nell’anno precedente (al netto dell’export).
Sulla base delle Comunicazioni inviate dai produtto-ri e importatoprodutto-ri di pneumatici, ai sensi del suddetto decreto, il Ministero dell’Ambiente elabora i dati rela-tivi alle quantità di pneumatici immessi sul mercato del ricambio ogni anno e i dati relativi alle quantità di PFU gestite nello stesso anno. Nel 2018, secondo tali elaborazioni, i quantitativi di PFU raccolti e ge-stiti in Italia si attestano a 350.538 t, registrando un decremento di un punto percentuale rispetto al 2016 (Tabella 5.2).
Nel 2018, la gestione consortile ha trattato l’88%
(308.473 t) degli PFU raccolti in Italia, un punto per-centuale in meno rispetto al 2016. Il restante 12%
(42.064 t) degli PFU è imputabile alla gestione indi-pendente che ha registrato un decremento di un pun-to percentuale (Figura 5.3).
5.2.3 Il riciclo e il recupero energetico degli PFU
Le informazioni riportate nel presente paragrafo sono un’elaborazione dei dati dichiarati dai tre prin-cipali Consorzi di gestione degli Pneumatici Fuori Uso, che rappresentano circa il 90% degli PFU
com-plessivamente gestiti ogni anno in Italia: ECOPNEUS, ECOTYRE e GREENTIRE.
Nel 2018 gli PFU avviati a recupero dai tre Consorzi sono stati pari a 305.440 t, con un incremento del 2%
rispetto all’anno precedente. Dal trattamento di questi PFU, il 58% dei materiali separati è stato avviato a re-cupero di materia e il 42% a rere-cupero di energia come combustibili, prevalentemente in impianti di produzio-ne del cemento. In termini assoluti, le quantità avviate a recupero energetico subiscono un decremento ri-spetto all’anno precedente del 26%, mentre la quota avviata a recupero di materia subisce un incremento del 42% rispetto al 2017 (Figura 5.4 e Tabella 5.3).
Nel 2018 sono state recuperate dagli PFU 176.058 t di materie prime, di cui 137.558 t di gomma (78%), 34.002 t di acciaio (19%) e 4.499 t di tessile (3%). Si segnala il forte incremento del recupero della frazione tessile dell’ultimo biennio rispetto agli anni precedenti (Tabella 5.4).
I principali mercati di sbocco del polimero di gomma riciclato dagli PFU sono le infrastrutture sportive, i ma-nufatti e le pavimentazioni stradali.
Si noti, tuttavia, che questa modalità di contabilizza-zione del recupero degli PFU riferita alla destinacontabilizza-zione finale dei materiali derivati dal trattamento, comune-Tabella 5.2 PFU gestiti in Italia (t) – 2015/2018
2015 2016 2017 2018 Variazione % 2018/2016
333.601 354.904 n.d. 350.538 -1
Fonte: Elaborazione Fondazione per lo sviluppo sostenibile su dati consortili e dati MATTM
Gestione indipendente 12%
Gestione consortile 88%
Figura 5.3 Ripartizione percentuale delle forme di gestione degli PFU in Italia (%) - 2017
Fonte: Elaborazione Fondazione per lo sviluppo sostenibile su dati consortili e dati MATTM
Recupero di energia 42%
Recupero di materia 58%
Figura 5.4 Ripartizione percentuale del recupero di materia e energetico (%) – 2018
Fonte: Elaborazione Fondazione per lo sviluppo sostenibile su dati ECOPNEUS, ECOTYRE e GREENTIRE
mente denominata “recupero al cancello”, non tiene in considerazione il fatto che l’utilizzo degli PFU (interi, ciabattati o cippati) come combustibili consente in re-altà di recuperare altra materia, in quanto le ceneri del-la combustione e l’acciaio contenuto negli PFU sono
2 Guidance on the interpretation of key provisions of Directive 2008/98/EC on waste, EU Commission, DIRECTORATE-GENERAL ENVIRONMENT.
riciclati nel cemento in sostituzione di altri materiali2. Adottando questa metodologia e contabilizzando così i materiali realmente riciclati alla fine dell’intero pro-cesso, si otterrebbero, pertanto, valori più alti di quelli qui riportati.
5.3 I 10 anni del riciclo degli pneumatici fuori uso
La filiera degli PFU, negli anni per cui sono disponibili dati confrontabili (2013-2018), ha subito una riduzione dei quantitativi gestiti in Italia che passano da 317 kt a 305 kt (-4%). Nello stesso periodo invece il riciclo cresce del 29% passando da 136 kt a 176 kt. Il recupero energetico, al contrario, si riduce passando da 181 kt a 129 kt e, in percentuale, dal 57% al 42% rispetto al gestito (Figura 5.5).
5.3.1 Modifica della filiera
La filiera del riciclo degli PFU è un sistema produtti-vo articolato, fatto di piccole-medie imprese mani-fatturiere distribuite su tutto il territorio nazionale. La
crescita dei flussi di materiale da trattare e la mag-giore stabilità dei pagamenti da parte delle società di gestione degli PFU operanti ai sensi del DM 82/2011 hanno consentito alle aziende di poter pianificare nu-merosi e diffusi investimenti a medio-lungo termine e implementare processi per migliorare la qualità delle lavorazioni, offrendo materiali in uscita sempre più ri-spondenti alle richieste del mercato. Anche per que-sto, nelle imprese della filiera si è registrata una forte crescita occupazionale negli ultimi dieci anni.
Fondamentali per il futuro della filiera degli PFU sa-ranno l’adeguamento impiantistico e le competen-ze commerciali. Senza addetti specializzati nell’area
2014 2015 2016 2017 2018
Variazione % 2018/2017
Recupero di materia 135.978 141.663 135.304 123.772 176.058 42
Recupero energetico 183.021 172.218 173.152 174.711 129.382 -26
Totale 318.999 313.881 308.456 298.483 305.440 2
Tabella 5.3 Recupero complessivo (di materia ed energia) degli PFU (t) – 2014/2018
Fonte: Elaborazione Fondazione per lo sviluppo sostenibile su dati ECOPNEUS, ECOTYRE e GREENTIRE
2014 2015 2016 2017 2018
Variazione % 2018/2017
Gomma 100.426 108.125 102.540 91.940 137.558 50
Acciaio 34.889 33.213 32.380 29.880 34.002 14
Tessile 663 325 384 1.951 4.499 131
Totale 135.978 141.663 135.304 123.771 176.059 42
Tabella 5.4 Recupero di materia per tipologia di materiale (t) – 2014/2018
Fonte: Elaborazione Fondazione per lo sviluppo sostenibile su dati ECOPNEUS, ECOTYRE e GREENTIRE
commerciale sarà difficile consolidare e accrescere ul-teriormente la quota di fatturato derivante dalla ven-dita diretta dei prodotti da PFU. Le aziende sono nel complesso ancora restie ad avvalersi di questo tipo di competenze (come dimostra anche il fatto che le as-sunzioni si sono rivolte pressoché in modo esclusivo ad addetti alla trasformazione). L’assunzione di per-sonale specializzato nel marketing e nella commercia-lizzazione è ancora un nodo culturale e strutturale da risolvere per la futura crescita non solo occupazionale dell’intero settore.
Nel frattempo, l’adozione di procedure uniformi di ge-stione dei processi produttivi dei prodotti finiti (sia-no essi destinati al mercato del riciclo o al recupero energetico come combustibili), insieme a una mag-giore conoscenza del mercato e delle sue potenzialità, hanno già indotto un miglioramento significativo della qualità dell’intero sistema.