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Il recupero dei rifiuti di imballaggio speciali secondari e terziari

Le oltre 416 piattaforme aderenti al network sono attrezzate per il recupero di ogni tipologia di rifiuto legnoso: di provenienza urbana, quali ingombranti do-mestici, cassette per ortofrutta da raccolte mercatali o imballaggi assimilati ai rifiuti urbani; di provenien-za industriale, artigianale, commerciale e dalla grande distribuzione o da attività produttive, da costruzio-ni e demoliziocostruzio-ni edili; imballaggi secondari e terziari post-consumo ed altro.

Nel 2018 le suddette piattaforme hanno avviato a re-cupero, sotto la regia del Consorzio, circa 1.810 kt di rifiuto di legno. Di queste solo 512 kt sono ricondu-cibili alle convenzioni locali sottoscritte in applicazio-ne dell’Accordo Quadro ANCI-CONAI. Della restante parte, prevalente in termini quantitativi, pur non co-noscendo la natura dei singoli flussi intercettati si può ipotizzare che solo una quota minoritaria (come gli scorsi anni stimabile in circa 200 kt, tra imballaggi e frazioni merceologiche similari) possa essere il frutto di raccolte differenziate conferite da Comuni che non hanno attivato la convenzione con RILEGNO.

La filiera del legno, in cui si trova ad operare il Con-sorzio, ha una peculiarità che la contraddistingue dalle altre filiere del recupero degli imballaggi. Gli imballag-gi in legno sono impiegati in maniera prevalente nel trasporto, movimentazione e mantenimento di merci (beni e semilavorati) destinati ad aziende utilizzatrici e pertanto a circuiti differenti da quello urbano. Nei fatti,

Tabella 6.5 Rifi uti di imballaggio in legno avviati al recupero complessivo (riciclo + recupero) e percentuale rispetto all’immesso al consumo (kt e %) – 2014/2018

2014 2015 2016 2017 2018 Variazione % 2018/2017

kt 1.641 1.723 1.797 1.900 1.999 5

% 62 63 63 63 66 3

Fonte: Programma Specifi co di Prevenzione maggio 2019 RILEGNO

2014 2015 2016 2017 2018 Variazione % 2018/2017

kt 88 82 83 81 73 -10

% 3 3 3 3 2 -1

Tabella 6.4 Rifi uti di imballaggio in legno avviati al recupero energetico e percentuale rispetto all’immesso al consumo (kt e %) - 2014/2018

Fonte: Programma Specifi co di Prevenzione maggio 2019 RILEGNO

la maggior parte dell’attività di avvio a recupero piani-ficata dal sistema consortile riguarda rifiuti da imbal-laggio non confluiti nella raccolta differenziata urbana e i numeri riportati poc’anzi confermano tale assunto.

La carenza di sufficienti soluzioni alternative di impie-go, il modesto valore commerciale del rifiuto di legno nell’attuale mercato delle materie seconde, la disequi-librata distribuzione geografica degli impianti finali di recupero, nonché il basso peso specifico di questo ma-teriale che rende più onerosi i trasporti, sono elementi per i quali le aziende utilizzatrici di imballaggi, che si devono occupare di gestire tali rifiuti, non considerano tale attività economicamente remunerativa, a diffe-renza di quanto può accadere con altri materiali quali cartone ondulato, metalli ferrosi e non, alcune plasti-che flessibili e in film.

Gli utilizzatori di imballaggi quindi, non riuscendo a ce-dere direttamente i propri rifiuti ai raccoglitori cosid-detti indipendenti e ai riciclatori dietro corrispettivo, fruiscono e si avvalgono del network delle piattaforme di raccolta accreditate presso il sistema consortile,

evi-tando così oneri di smaltimento ed al più sostenendo i costi per il trasporto presso di esse con automezzi debitamente autorizzati.

Alla luce delle informazioni appena riportate, la pro-venienza di circa 1,1 Mt di rifiuti legnosi raccolti dalle piattaforme consortili può essere ricondotta a super-fici private di produzione. Di queste tonnellate, circa 700 kt sono qualificabili come imballaggi secondari e terziari grazie all’applicazione degli esiti delle ispezio-ni merceologiche, periodicamente eseguite presso gli operatori in convenzione.

A ciò va infine aggiunto l’ulteriore sforzo economi-co profuso dal Consorzio nel sostenere le attività di rigenerazione di una quota rilevante di pallet usati e cisternette (complessivamente quasi 128 kt) che, sep-pur dismessi dalle aziende utilizzatrici poiché non più utilizzabili, non sono stati avviati a riciclo meccanico bensì intercettati da operatori qualificati che sono in-tervenuti attraverso azioni di riparazione con sostitu-zione e ripristino di alcuni elementi prima di destinarli nuovamente alla funzione originaria.

6.2 I 10 anni del riciclo degli imballaggi in legno

Nei dieci anni appena trascorsi la filiera degli imballaggi in legno ha visto incrementare l’immesso al consumo di 942 kt (+45%), il riciclo è cresciuto con una velocità maggiore, arrivando nel 2018 a riciclare 718 kt in più ri-spetto al 2009, con una variazione percentuale del 59%.

Il tasso di riciclo passa dal 58% al 63% rispetto all’im-messo al consumo. Il recupero complessivo (riciclo + re-cupero energetico) è aumentato di 730 kt in dieci anni, con un incremento di 5 punti percentuali (Figura 6.5).

6.2.1 Modifica della filiera

Il principale sbocco in termini di riciclo dei rifiuti legno-si sul territorio nazionale (oltre il 97%) è rappresentato dall’industria degli agglomerati lignei, quali i pannelli truciolari, utilizzati poi in via pressoché esclusiva nella produzione di mobili e complementi d’arredo.

Da un recente studio condotto dal Politecnico di Mi-lano, risulta che il sistema di recupero del legno ri-conducibile al circuito RILEGNO ha creato una nuova economia che vale 1,4 Mld€, 6.000 posti di lavoro e un risparmio nel consumo di CO2 pari a quasi 1 Mt.

Nello specifico, l’impatto economico è stato

calco-Figura 6.5 Confronto tra immesso al consumo, riciclo e recupero complessivo degli imballaggi in legno negli ultimi 10 anni (kt e %) – 2009/2018

Immesso al consumo Riciclo Recupero complessivo

Tasso di riciclo rispetto all’immesso al consumo Tasso di recupero rispetto all’immesso al consumo

Fonte: Elaborazione Fondazione per lo sviluppo sostenibile su dati RILEGNO

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lato sommando l’effetto diretto misurato sulla base del volume di attività dei produttori di pannelli, quel-lo indiretto derivante da acquisti di beni e servizi, a partire dai dati economici dei produttori di pannelli, aggiungendo poi l’effetto indotto calcolato assumen-do che i salari si traducano in consumi finali. Quanto all’impatto sociale, si è tenuto conto delle persone direttamente impiegate nell’industria del riciclo del legno, nonché di quelle impiegate in maniera indiret-ta e nell’indotto. Infine, quanto all’impatto ambienindiret-ta- ambienta-le, lo studio ha fatto riferimento alle tonnellate di CO2 equivalente risparmiate rispetto all’eventualità che i prodotti di legno a fine divengano rifiuti poi smaltiti in discarica.

Analizzando ora aspetti operativi, rispetto a dieci anni fa, la quota percentuale di rifiuti impiegati nel processo produttivo del pannello ligneo è aumentata dall’85%

circa alla quasi totalità, ovvero ad oggi tutti gli impianti attivi hanno sostituto quasi integralmente l’impiego di legno vergine da bosco o sottoprodotto. Di più, con l’e-voluzione delle raccolte locali e con il ruolo sussidiario di RILEGNO al mercato e di sostegno alla logistica per il trasferimento dai luoghi di produzione dei rifiuti mag-giormente distanti dai luoghi di trasformazione (Centro e Sud Italia), negli anni è anche calato sensibilmente

il ricorso a forniture provenienti da nazioni estere di prossimità, quali Francia, Svizzera, e in alcuni casi com-pletamente azzerati come nel caso della Germania.

Tra gli elementi maggiormente caratterizzanti l’ultimo decennio, merita una particolare menzione lo svilup-po delle raccolte differenziate pubbliche che, nella sola gestione consortile, ha visto un incremento assoluto pari a 150.000 t, corrispondenti al 40%, nonché l’avvio delle raccolte in aree geografiche in precedenza prive di modalità di intercettazione della componente legno-sa, destinata pertanto allo smaltimento in discarica.

In un settore fortemente contraddistinto da una sola modalità di recupero dei rifiuti legnosi (pannelli tru-ciolari), a sua volta caratterizzato da un numero ridot-to di impianti, maldistribuiti geograficamente e con uno sbocco d’impiego altamente concentrato (quello del mobile), gli ultimi dieci anni di attività hanno visto crescere però l’interesse verso approvvigionamenti di scarti legnosi per altri agglomerati lignei quali MDF, OSB e pannelli truciolari sottili (sempre in sostituzione di legno vergine). Inoltre, esempio più considerevole in termini di diversificazione di impiego, opera da al-cuni anni in Italia una delle poche realtà al mondo che produce tappi distanziali per pallet, usando esclusiva-mente rifiuti di legno post-consumo.

6.3 Problematiche e potenzialità di sviluppo del settore

Si descrivono di seguito le previsioni sui risultati di ri-ciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio per il triennio 2019-2021. Tali previsioni, essendo frutto di un’analisi dei dati, a partire dalla serie storica, e di considerazioni in merito all’andamento dei mercati, potrebbero esse-re soggette a possibili variazioni alla luce della volatili-tà del contesto economico.

6.3.1 Obiettivi sull’immesso al consumo, riciclo e recupero per il triennio 2019-2021

Nell’elaborazione del presente documento, tenendo in debito conto le evoluzioni macroeconomiche pro-spettate da Prometeia e l’andamento quantitativo delle prime dichiarazioni mensili del Contributo Am-bientale, si può ipotizzare per il triennio 2019-2021 un rialzo medio annuo dell’immesso di circa 1,4%

rispet-to all’anno precedente (Tabella 6.6). La previsione di avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio in legno è sta-ta quantificasta-ta in +35 kt tra il 2019 e il 2021, con una riduzione della percentuale di riciclo rispetto all’im-messo di -0,1% nel 2020 e -0,5% nel 2021 rispetto al 2020 (Tabella 6.7).

Le previsioni sul recupero energetico mostrano un andamento costante nel prossimo trimestre, atte-standosi ad un valore pari a 73 kt (Tabella 6.8).

Tabella 6.6 Previsioni sull’immesso al consumo (kt) – 2019/2021

2019 2020 2021

3.065 3.103 3.152

Fonte: PGP CONAI giugno 2019

6.3.2 Trend in atto

Per il 2019, in previsione di prezzi e di volumi produttivi in leggera crescita, si stima che il giro d’affari comples-sivo del settore dei pannelli di legno crescerà del 2,4%.

Per il 2019 la previsione di avvio a riciclo di tutti i ri-fiuti legnosi in convenzione è di una variazione quan-titativa in rialzo rispetto al precedente esercizio di oltre 50 kt. Non si ravvisano poi i presupposti per una ripresa dell’interesse da parte di industrie del riciclo estere, ubicate in prevalenza nelle regioni orientali, all’acquisizione di scarti legnosi raccolti sul territo-rio nazionale per la loro trasformazione in pannelli truciolari. Prosegue invece l’attenzione da parte delle industrie del riciclo nazionale a differenziare i propri approvvigionamenti, attivando canali di fornitura con operatori del recupero ubicati negli Stati confinanti (ora anche dell’Est, come Slovenia o Croazia).

Verrà portata avanti la collaborazione con il

Politec-nico di Milano e più precisamente con i Dipartimenti di Ingegneria Gestionale e di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, che ha istitu-ito un Osservatorio triennale funzionale a supportare RILEGNO nell’identificazione di possibili applicazioni innovative per il riciclo del legno, focalizzando l’atten-zione principalmente nel settore dell’edilizia, che dai primi risultati appare l’ambito in cui identificare pos-sibili applicazioni, in tema di isolanti termoacustici ed elementi non strutturali.

Proseguirà il progetto rivolto all’utilizzo della piattaforma informatica per la gestione e la tracciabilità dei flussi di ri-fiuti legnosi in convenzione, che permette la condivisione delle informazioni sulla logistica della filiera RILEGNO, in particolar modo per le regioni del Centro-Sud.

L’importante mondo dell’industria del riciclo, affianca-ta dal settore del riuso, potrà aprire interessanti pro-spettive per la filiera del legno a livello nazionale.

2019 2020 2021

kt 1.956 1.977 1.991

% 63,8 63,7 63,2

Tabella 6.7 Previsioni di riciclo e percentuale rispetto all’immesso al consumo (kt e %) – 2019/2021

Fonte: PGP CONAI giugno 2019

2019 2020 2021

kt 73 73 73

% 2 2 2

Tabella 6.8 Previsioni di recupero energetico e percentuale rispetto all’immesso al consumo (kt e %) – 2019/2021

Fonte: Programma Specifi co di Prevenzione maggio 2019 RILEGNO

Materiali 7

non ferrosi