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Per quanto riguarda l'Impairment, cioè la svalutazione per perdite, le principali novità introdotte dall'IFRS 9 riguardano:

1. un modello basato sulla quanticazione di una perdita attesa (c.d. Expected Loss); 2. un modello forward-looking valido per ogni strumento nanziario;

3. un modello di classicazione su tre stages, in rapporto al deterioramento della qualità del credito di ogni strumento rispetto alla rilevazione eettuata inizialmente (per questo motivo sarà denito un diverso ammontare di accantonamento).

Di seguito si illustreranno meglio tali novità.

5.3.1 Modello fondato sull'Expected Loss

Lo IAS 39 era fondato su un modello incurred loss, che contemplava l'identicazione delle perdite solo nel momento in cui emergeva un trigger event: in questo modo la rileva- zione era tardiva e gli accantonamenti iscritti a bilancio si contraddistinguevano per essere troppo piccoli e troppo in ritardo (c.d. too little, too late). Per ridurre tale elemento di debolezza, l'IFRS 9 si basa su un modello Expected Loss, che richiede la quanticazio- ne della perdita attesa di uno strumento, indipendentemente dalla manifestazione di un

trigger event. In tale circostanza la rilevazione delle perdite e la denizione del relati- vo accantonamento dovrà essere eettuata in analogia di un signicativo peggioramento del rischio di credito, senza dover attendere necessariamente la manifestazione del trigger event.

5.3.2 Modello forward-looking

Il modello di Impairment dovrebbe includere nella sua denizione le aspettative future: ciò non è contemplato dal principio IAS 39, il quale incorpora solo le perdite connesse ad eventi passati o a situazioni correnti. Con l'adozione dell'IFRS 9 tale limitazione viene sop- pressa, poiché il nuovo standard include la possibilità di avvantaggiarsi di ogni tipologia di informazione, che possa riguardare perciò anche eventi o situazioni che si prevede possano accadere con una certa sicurezza in futuro. In questo caso, le informazioni forward-looking devono essere obbligatoriamente considerate nella denizione della perdita attesa: esse possono individuarsi, ad esempio, nelle informazioni sulla futura evoluzione dello scenario macroeconomico, basate su indicatori di mercato, report periodici, informazioni recepite esternamente, previsioni economiche, eventuali andamenti che possano presagire recessioni o espansioni economiche, ma anche indicatori andamentali, nanziari, di gestione o strate- gie di business.

Il modello di Impairment, inoltre, dovrebbe essere unico e utilizzabile per tutti gli stru- menti nanziari: lo IAS 39, al contrario, enunciava la possibilità di usufruire di modelli di Impairment diversi in relazione alla classicazione eettuata degli strumenti nanziari. L'IFRS 9, invece, stabilisce un unico modello di Impairment che deve essere adottato da tutti gli strumenti nanziari (ad eccezione di quei strumenti che non vengono rilevati al Fair Value con eetto a Conto Economico).

5.3.3 Modello di classicazione su 3 stage

Attualmente lo IAS 39 contempla la classicazione degli strumenti nanziari in due macro-gruppi, da cui dipende la modalità di accantonamento:

1. crediti in bonis: essi deniscono i crediti relativi a clienti giudicati capaci di far fronte al rimborso del credito.

• accantonamento basato sulla quanticazione dell'incurred loss.

2. crediti in default: essi determinano i crediti relativi a posizioni di cui non si è certi che possano adempiere agli obblighi di restituzione del credito concesso.

• accantonamento basato sulla stima della perdita attesa per l'intera vita (lifeti- me) dello strumento nanziario.

Come esposto precedentemente, la presente denizione degli accantonamenti non è idonea alle esigenze correnti perciò, oltre a denire delle modalità di accantonamento dierenti, è necessario modicare anche la classicazione degli strumenti nanziari.

L'IFRS 9 infatti, stabilisce che gli strumenti nanziari vengano classicati in 3 stages in relazione al grado di deterioramento della qualità del credito degli stessi, sulla base di un confronto con la rilevazione attuata inizialmente:

• stage 1: al suo interno vengono inseriti tutti gli strumenti che, alla data di prima iscrizione, non presentino evidenze obiettive di perdita o che non abbiano presentato un signicativo deterioramento della loro qualità creditizia o che risultino possedere un rischio di credito basso (c.d. low credit risk);

 accantonamento a bilancio: si stima la perdita attesa sui 12 mesi successivi;  interessi attivi: si deniscono in relazione al valore lordo dello strumento nan-

ziario considerato.

• stage 2: al suo interno sono classicati tutti gli strumenti che evidenzino un decre- mento signicativo della qualità creditizia rispetto alla data di prima iscrizione (viene ricompreso per questo motivo lo scaduto da oltre 30 giorni);

 accantonamento a bilancio: si stima la perdita attesa lifetime, ossia sull'intera vita dello strumento;

 interessi attivi: si deniscono in relazione al valore lordo dello strumento nan- ziario considerato.

• stage 3: al suo interno sono posti tutti gli strumenti che non solo evidenziano un incremento signicativo del rischio creditizio, ma che mostrano anche evidenze obiet- tive di perdita riferite alla data di bilancio (viene ricompreso per queste ragioni lo scaduto da oltre 90 giorni);

 accantonamento a bilancio: si stima la perdita attesa lifetime, ossia sull'intera vita dello strumento;

 interessi attivi: si deniscono in relazione al valore del costo ammortizzato, individuato mediante i ussi futuri nettati delle perdite attese.

Per quanto attiene il signicativo deterioramento della qualità del credito, non vengono specicati i criteri per la sua determinazione univoca: le modalità saranno scelte da ogni ente in relazione alle dimensioni, capacità, informazioni disponibili e così di seguito. È stabilito però, che la valutazione del deterioramento non possa tenere presente le eventuali garanzie annesse e che sia necessario perciò, un monitoraggio continuo della qualità credi- tizia. Inne, viene data la possibilità di operare delle valutazioni su base individuale o su

base collettiva (nel caso vi siano strumenti che possiedano delle caratteristiche condivisi- bili).

Uno strumento può essere classicato come low credit risk, quando: • possiede un basso rischio di default;

• il debitore deve possedere nel breve termine una elevata capacità di ottemperare alle proprie obbligazioni.

Per la determinazione degli strumenti low credit le banche possono usufruire di sistemi di rating interni o di altri metodi che siano però, riconosciuti come adabili.