CAPITOLO II L’ ARTISTA D ANIEL H OPFER
2.6 L’indipendenza teologica di Rhegius
Fra i predicatori evangelici che sono attivi ad Augusta all’inizio del terzo decennio del XVI secolo, uno merita un’attenzione particolare, Urbanus Rhegius (1489-1541).341
Le più forti coincidenze fra le interpretazioni dogmatiche di Rhegius e le iconografie di Daniel Hopfer si rintracciano nella rappresentazione del Simbolo Apostolico (tav. 2), ma anche in altre acqueforti dell’artista si riflettono, seppure in maniera più vaga, le interpretazioni del teologo evangelico. Pur non volendo sminuire la creatività dell’incisore e la sua autonomia di pensiero, è improbabile che i soggetti delle sue acqueforti siano frutto del suo solo estro.
L’attività omiletica di Rhegius, apostrofato da Massimiliano I “poeta et orator laureatus”,342 inizia ad Augusta nel 1520, quando è scelto come predicatore nel Duomo, dove
intraprende una riforma in senso umanistico. Licenziato nel 1521, per essersi rifiutato di annunciare la bolla di scomunica di Lutero, si dimette dall’incarico. Dopo un soggiorno a Hall in Tirolo, torna ad Augusta nel 1524 e vi prosegue la sua attività fino al 1530.343
Riguardo ai contenuti del suo pensiero, Rhegius si contraddistingue per la sua moderazione e la posizione intermedia fra Lutero e Zwingli in merito alle più delicate dispute teologiche che stavano sconvolgendo la cristianità:344 le buone opere, la predestinazione, il
libero arbitrio, la legge, la confessione345, il celibato346 e la venerazione dei santi.
Attraverso quali canali Hopfer sia entrato in relazione con Rhegius è difficile stabilirlo. Forse Hopfer ha avuto occasione di ascoltare le omelie di Rhegius, oppure è stato il cognato Grimm a fornirgli gli scritti o a fare da tramite fra i due. Sigmund Grimm, infatti, è il tipografo ‘di fiducia’ del teologo, con ventuno prime edizioni pubblicate fra il 1521 e il 1525.347 Grimm
potrebbe avere favorito la conversione di Hopfer, o almeno la sua conoscenza delle idee riformate, dal momento che intratteneva rapporti di natura professionale e personale anche con altri teologi evangelici. Fra questi Ulrich Zwingli, a quanto si evince dalla corrispondenza dello stesso riformatore svizzero,348 e Kaspar Adler (italianizzato Caspar Aquila), che dedica
un suo scritto omiletico sul capitolo V di Matteo (1523) “al generoso ed erudito dottor Grimm, suo signore e patrono”349. Grazie anche alla sua professione di medico, Grimm gode
inoltre di una buona reputazione e della stima di umanisti e teologi di Augusta.
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Zschoch, 1995, pp. 122-134.
342
Zschoch, 1995, p. 122.
343 Dopo l’espulsione degli evangelici ad Augusta, Rhegius accetta l’invito di Ernest von Braunschweig-Lüneburg
e si trasferisce a Celle, dove coopera con le autorità incaricate di introdurre e consolidare la Riforma.
344 Sulla posizione intermedia fra Lutero e Zwingli si veda Liebmann, 1980, pp. 174-189. 345
Urbanus Rhegius, Von Rew. Beicht. Büsz. Beschluß. Uon ReǘW Beicht. Büsz…, Augsburg, Melchior Ramminger, 1523 (VD16 R 2004). Su questo testo si ritornerà in merito ad una delle scene del Simbolo Apostolico illustrato da Hopfer.
346 Nel 1525 Rhegius pubblica un sermone contro il celibato ecclesiastico. Cfr. Urbanus Rhegius, Ain Sermon
vom eelichen stand wie nutz not gůt vnd frey er jederman sey. Durch D. Vrbanũ regium…, Augsburg, Simprecht Ruff, 1525 (VD16 R 1967).
347 Cioè anche durante il soggiorno in Tirolo, molte di più rispetto alle sette stampate complessivamente da altri
editori come Sylvan Otmar o Heinrich Steiner. L’elenco delle pubblicazioni di Rhegius è fornito da Liebmann, 1980, pp. 358-416.
348 Lettere a Pietro Gynoraeus e Michael Keller (Cellarius) nel 1526. Una missiva di Grimm a Zwingli è datata 1
gennaio 1528. Cfr. Egli, vol. 1, 1914, nn. 690, 700, 706, 716; vol. 3, 1925, nn. 344-345.
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Tornando a Rhegius, la sua attività omiletica si intensifica nell’agosto del 1524. In quest’anno egli è nominato predicatore a tempore nella chiesa dei Francescani Scalzi per sostituire Johann Schilling, lettore e predicatore espulso a causa della sua azione eversiva e populista, ma anche per gli atteggiamenti poco consoni al suo stato (intrattenersi con le donne, indossare abiti laici, lasciare crescere la tonsura). L’incarico di Rhegius sarebbe durato fino alla nomina di un definitivo successore, poiché il Consiglio, intenzionato a non inimicarsi gli strati più bassi della popolazione affezionati a Schilling e per non fare di lui un capro espiatorio, lascia capire che si tratta di un provvedimento disciplinare contro l’individuo e non rivolto alla predicazione evangelica tout court, promettendo così il suo rientro a data da destinarsi.350
I contatti di Rhegius con la borghesia altolocata della città351 e una predicazione
verbalmente moderata e biblicamente fondata, concentrata sul messaggio teologico della giustificazione per Fede e priva di aspirazioni sociali rivoluzionarie, non possono tuttavia fare di lui il punto di riferimento dei seguaci di Schilling. Per quanto accentui la sua polemica verso la falsa dottrina, raramente Rhegius riesce ad attirare l’attenzione dei ceti sociali più bassi.352 Difatti egli non inizierà mai il suo mandato e vedrà l’incarico affidato allo zwingliano
Michael Keller, che rappresenta l’ala più fanatica e anticlericale della Riforma.353
Il pubblico che stima Rhegius è piuttosto la classe media, tanto da fargli valere l’appellativo di ‘predicatore dei commercianti’ e il suo matrimonio avvenuto il 16 giugno 1525 con Anna Weißbrucker, donna colta (aveva persino studiato l’ebraico) e proveniente da una famiglia di buona nomea, accresce il prestigio che il teologo gode presso la media borghesia di Augusta.354
Mettendo da parte la cronaca, ci si concentrerà volta per volta sui contenuti della teologia di Rhegius, individuandone le interpretazioni che emergono in maniera più o meno esplicita nel corpus grafico di Daniel Hopfer, tanto da lasciare ipotizzare una diretta collaborazione del teologo nel programma iconografico di alcune acqueforti dell’artista.
Questo discorso sembrerebbe venire contraddetto dal prossimo capitolo, poiché la prima stampa a soggetto religioso di Hopfer “eterodossa”, il Padre Nostro, non è strettamente vincolata al pensiero di Rhegius, ma ha il suo modello nelle illustrazioni di Holbein per un libricino di Erasmo da Rotterdam.355 La scelta dell’artista è già di per sé indice della sua
disposizione a una interpretazione della fede non convenzionale.
350 Zschoch, 1995, pp. 95-96. 351
Quegli stessi contatti che gli erano valsi la nomina.
352
Zschoch, 1995, p. 97.
353 Zschoch, 1995, p. 132. 354
L’attività predicatrice di Rhegius, che si svolge prevalentemente nella chiesa carmelitana di Sant’Anna, è paragonata dal cronista Clemen Sender a lezioni universitarie, alle quali partecipavano con interesse persino le donne. Cfr. Chroniken Augsburg 4, p. 177.
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Desiderius Erasmus, Precatio Dominica in septem portiones distribuita, Basel, Johann Froben, 1523 (VD16 E 3450).
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