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il succedersi di vari Ministri della pubblica istruzione ha indotto molti a chie- dersi se esiste una politica nazionale in merito all’integrazione delle nuove tecno- logie, in particolare mobili, nella vita scolastica. Anche perché certe disposizioni hanno manifestato una notevole difficoltà attuativa sia per l’impossibilità pratica di attuarle, sia per la scarsità dei mezzi messi a disposizione. Un esempio è stato dato dalla direttiva riguardante l’introduzione dei libri di testo in formato digitale in so- stituzione di quelli cartacei. l’idea poteva essere interessante, ma da una parte la dotazione tecnica disponibile in molte delle scuole italiane era inadeguata, dall’altra le case editrici non erano in grado di rispondere in tempi così stetti a tale disposizione, inoltre i conti fatti in tasca alle famiglie non erano molto chiari (il ri- sparmio nell’acquisto dei libri cartacei poteva permettere di investire nelle tecno- logie mobili). la questione sembra ora risolta alla radice, in quanto in base al Re- golamento sull’autonomia scolastica il Ministero non può imporre un tipo di testo scolastico. la questione verrà esaminata in dettaglio nel quinto paragrafo di questo capitolo.

Maggiormente significative sono state iniziative più meditate che si sono suc- cedute a partire dall’inizio del nuovo millennio. inizialmente, ha avuto un certo spazio la diffusione della cosiddetta patente europea del Computer (eCDl: Euro- pean Computer Driving Licence). Si trattava di un sistema definito e coordinato a

livello europeo dalla Federazione delle associazioni informatiche europee (CepiS) e promosso in italia dall’AiCA (Associazione italiana per l’informatica e il Calcolo Automatico). esso prevedeva tre ambiti di competenza: uno generale per tutti i cit- tadini (e-Citizen); uno specificatamente dedicato alla certificazione di competenza nell’uso del Computer e di internet a differenti livelli di competenza (eCDl); un terzo per la certificazione delle competenze dei professionisti di informatica (eCDl Specialised). l’ambito eCDl è articolato secondo tre livelli: Core, Gold, Advanced. il livello di certificazione Core comprende sette moduli e attesta la ca- pacità di utilizzare il pC nelle applicazioni più comuni. i sette moduli per i quali la certificazione implica il superamento di sette esami riguardano: Concetti base; Uso e gestione dei file; elaborazione testi; Foglio elettronico; Uso delle basi di dati; Strumenti di presentazione; navigazione e comunicazione in rete. il livello Gold ri- guardava la capacità di utilizzare il Computer nel contesto delle materia scolastiche degli ultimi tre anni della secondaria superiore. in partica ci si era concentrati sul- l’alfabetizzazione informatica a tutti i livelli e così insegnanti e allievi sono stati sollecitati a prepararsi e a superare le prove proposte.

per i nuovi assunti, a partire dal 2002, per alcuni anni è stato attivato un si- stema di formazione cosiddetto blended, in parte a distanza, in parte in presenza; contemporaneamente venivano formati e convolti numerosi tutor e un certo numero di dirigenti scolastici. Si deve a queste iniziative una certa diffusione di compe- tenze nell’uso delle tecnologie nella pratica didattica. Dal 2007, anche a causa delle politiche europee in materia, si pensa non più alle tecnologie come strumenti/sus- sidi ma a una loro integrazione in ambienti di apprendimento degli studenti. Così si propongono varie iniziative e progetti come Digiscuola e Scuola Digitale lavagne. Si giunge così ai progetti Classi 2.0 e poi Scuola 2.0. l’obiettivo è ora quello di sperimentare e verificare quanto l’uso della tecnologie nella quotidianità del lavoro formativo trasformi l’ambiente di apprendimento e favorisca l’innovazione. Gli ef- fetti di queste iniziative a livello nazionale, di quelle a livello regionale (come nel caso della lombardia), come di quelle a livello locale, hanno permesso una certa diffusione di istituzioni che hanno cercato di creare in primo luogo le condizioni per un uso sistematico e non occasionale delle tecnologie mobili assicurando i col- legamenti web via wifi e favorendo l’iniziativa di docenti aperti e competenti nel diffonderne un uso integrato nel loro insegnamento.

in questo quadro occorre inserire quanto, a partire dalla fine degli Anni Set- tanta, è stato sperimentato nei processi di Formazione professionale sia in merito alla formazione dei docenti, sia in merito alla valorizzazione non solo della stru- mentazione tecnologica, ma anche di quello che viene ora definito il pensiero com- putazionale. Basti qui ricordare le trasformazioni indotte non solo nel campo della tecnologia, ma anche della formazione culturale e professionale, dalle parallele in- novazioni profonde nel campo dell’industria grafica come in quella della produ- zione meccanica.

pratica didattica, oltre che amministrativa, delle tecnologie digitali, in particolare mobili, una buona panoramica è stata offerta a partire dall’anno scolastico e forma- tivo 2012-2013 dalla rivista Tuttoscuola. nel suo dossier mensile Tecnologie ha raccolto interviste a responsabili delle strutture scolastiche regionali, a dirigenti di istituzioni scolastiche statali e paritarie, a docenti particolarmente competenti e im- pegnati, fornendo così un quadro di quanto si sta sviluppando non solo a livello di progetto nazionale Scuola Digitale, ma anche di Regioni particolarmente coinvolte come la lombardia, di singole istituzioni o di consorzi tra di esse. in genere si tratta di persone convinte della validità dell’impresa, che si muovo nonostante dif- ficoltà di varia natura, dalla difficile disponibilità di collegamenti web a banda larga e veloce alla carenza di dotazioni per l’uso individuale di tecnologie mobili. Sul piano metodologico sembra prevalere l’opinione che la presenza in classe di questo tipo di tecnologie implichi cambiamenti anche radicali nel modo di promuo- vere l’apprendimento degli studenti. i dossier sono ora disponibili in rete presso il sito www.tuttoscuola.com/scuoladigitale/. Analoga impressione si ha seguendo il supplemento domenicale Nova del Sole 24ore e del relativo sito www.nova.sole24ore.it,

Uno dei meriti fondamentali di questo tipo di pubblicazioni sta nell’informare puntualmente sulle evoluzioni della normativa e sullo sviluppo di iniziative pubbliche o private e di protocolli di intesa tra MiUR e Associazioni, imprese, enti pubblici o provati. A esempio si cita la messa in rete della vetrina digitale Protocolli in rete in cui il Ministero dell’istruzione inserirà tutti i protocolli siglati sul digitale. Uno strumento nuovo per consentire alle scuole di migliorare la loro dotazione tecnologica, aderendo agli accordi siglati dal Ministero con aziende, associazioni, enti e fondazioni, che of- frono gratuitamente alle scuole beni o servizi in materia.

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