nella sua trattazione Diana laurillard indica cinque possibili attività didattiche, che si appoggiano su altrettante forme di apprendimento da parte degli studenti. poi esamina come queste possono essere integrate dall’uso di tecnologie di natura informatica.
in primo luogo gli studenti apprendono attivando processi che possono essere descritti come acquisizione di concetti, teorie, procedimenti. Ciò deriva dal fatto che essi devono poter far propri quello che altri hanno elaborato o scoperto, imparare da più esperti modi di pensare e di agire, dotarsi delle conoscenze fondamentali che ca- ratterizzano un ambito disciplinare. ne derivano forme di attività didattica che solle- citano e sostengono tali processi. in tali attività gli studenti seguono narrazioni e spie- gazioni sia direttamente dal docente, sia attraverso l’ascolto di audio, la visione di vi- deo, la lettura di libri e tutto ciò oggi attraverso l’utilizzo della rete. Secondo la lau- rillard le nuove tecnologie hanno solo spostato ciò da un mezzo comunicativo a un altro. Certamente la facilità di valorizzazione della multimedialità ha migliorato la qualità delle presentazioni (mediante diagrammi, animazioni, audio, video e iperte- sti) ma con ciò si è sollecitato ancor più lo studente a seguire i discorsi che ad agire e il linguaggio è ancora la forma dominante di presentazione. questa modalità di ap- prendimento e di insegnamento è ancora la più diffusa, efficiente e poco costosa in termini di tempo e competenza didattica.
Una seconda forma di apprendimento porta a valorizzare le fonti disponibili per sviluppare una propria ricerca conoscitiva, che permette da una parte una compren- sione più profonda e contestualizzata del materiale individuato e, dall’altra, di elabo- rare una propria organizzazione concettuale e operativa. ne derivano attività didatti- che che orientano, guidano e sostengono gli studenti in tale impresa. Si tratta di rag- giungere e fruire di risorse di natura assai diversa: libri, fotografie, dipinti, testi au- dio, diagrammi, animazioni, video, banche di dati, biblioteche, archivi sia conven- zionali, sia digitali; ma anche musei, gallerie, esposizioni, siti di interesse educativo, edifici storici, siti archeologici, aziende, laboratori, comunità, a seconda dell’ambito di studio. l’aspetto educativo più importante è che lo studente può seguire una sua li- nea di pensiero di indagine e così permettere una maggiore percezione di autonomia nell’apprendimento. occorre però ricordare anche i limiti dovuti ai possibili problemi di carico cognitivo, al bisogno di essere orientato, sostenuto e accompagnato in tale impresa e alla necessità di concentrazione chiara sugli obiettivi della ricerca, per evi- tare distrazioni ed esplorazioni parallele poco funzionali.
Una terza prospettiva di considerazione dei processi di apprendimento riguarda la pratica. essa costituisce una componente essenziale di ogni esperienza di ap- prendimento, perché sollecita l’utilizzazione di quanto appreso alla risoluzione di un problema, al portare a termine un compito preciso. Attraverso la pratica s’im- para a leggere e interpretare quanto richiesto in termini di prestazione e ad attivare e coordinare le conoscenze possedute per rispondervi positivamente. Ciò induce
anche una più puntuale comprensione della natura e della portata di quanto acqui- sito. in molti casi proprio durante la pratica emergono esigenze di comprensione nuova, di allargamento delle proprie conoscenze, di sviluppo di nuove abilità. in tale esperienza di apprendimento giocano un ruolo fondamentale sia le forme di feedback intrinseco, cioè quelle che derivano dalla reazione positiva o negativa degli oggetti o delle situazioni ai nostri interventi, sia di feedback esterno, dovute al docente o ai compagni.
Una quarta modalità di apprendimento si attua attraverso la produzione di arte- fatti. Si tratta di una variante più impegnativa di pratica, in quanto coinvolge l’ela- borazione del progetto di un prodotto finale, la sua realizzazione e la valutazione sia durante la sua attuazione, sia al termine di essa. Si può trattare di un saggio scritto, di un artefatto multimediale, di una audio o di un video, ecc. in particolare va evidenziata l’importanza dello sviluppo di una forma di conversazione interiore che si attua prima, durante e dopo la produzione, in vista dell’elaborazione del pro- getto, delle forme di sua concretizzazione e miglioramento, di valutazione finale. tale conversazione interiore si può intrecciare con una conversazione esteriore quando si esprime un feedback da parte del docente o dei compagni. e ciò soprat- tutto quando si tratta di un progetto di produzione che deve essere sviluppato in collaborazione.
Una quinta modalità di apprendimento avviene attraverso forme di discussione ben pianificate e condotte, secondo un impianto metodologico adeguato. l’attività didattica che ne deriva tende a favorire un consolidamento e una verifica di quanto appreso e lo sviluppo della capacità di riflessione e argomentazione. non si tratta di un alleggerimento messo in atto durante una presentazione sistematica o una spie- gazione dell’insegnante. nell’impostazione del costruttivismo sociale, tale espe- rienza svolge un ruolo essenziale in quanto si suppone che dal dialogo esteriore si passi quasi automaticamente al dialogo interiore, ma ciò sembra eccessivo. Come abbiamo visto precedentemente, perché si possa effettivamente costruire una cono- scenza significativa occorre che il soggetto sia impegnato in tale processo da una punto di vista cognitivo. tuttavia se ben organizzata e guidata una discussione, so- prattutto se riferita a una questione importante dal punto di vista dell’apprendi- mento, svolge un ruolo formativo non indifferente da due punti di vista: della capa- cità di relazionarsi con altri, di accettare idee diverse, di discutere e argomentare; da quella di un approfondimento, consolidamento e attribuzione di valore di quanto già conosciuto oppure di una sua messa in discussione per imprecisione o più serie incomprensioni ed errori.
Una sesta strada per apprendere concerne la collaborazione con altri non solo al fine di ricerca, di approfondimento, di sviluppo pratico, ma anche per produrre qualcosa insieme, per portare a termine un progetto comune. Si apprendono in questo caso non solo contenuti, ma anche l’importanza e lo sviluppo della capacità di interagire validamente e produttivamente con altri. oggi si distingue tra coopera- zione e collaborazione. nel primo caso si accentua la partecipazione a un’attività
come membro del gruppo che la porta avanti. nel caso della collaborazione si tratta di entrare come corresponsabile di un’impresa sia di costruzione di conoscenza, sia di produzione di artefatti, che assume un rilievo pubblicamente riconoscibile.
l’autrice propone poi una tabella di comparazione evidenziando l’apporto possibile delle tecnologie informatiche digitali a ciascuna delle sei modalità di apprendimento.
Apprendimento
attraverso Tecnologie tradizionali Tecnologie digitali
Acquisizione
Lettura di libri, dispense; ascolto delle esposizioni e spiegazioni
del docente, osservazione di dimostrazioni pratiche
Fruizione di prodotti multimediali, di siti web, fonti e documenti
digitali. Ascolto di podcast; visione di video e animazioni
Ricerca
Uso di guide stampate per lo studio e la ricerca. Esame delle idee e informazioni tramite risorse
stampate e altri materiali. Uso di strumenti e materiali tradizionali per raccogliere, confrontare testi.
esaminare e valutare fonti.
Uso di guide e suggerimenti disponibili on line. Esame delle idee
e delle informazioni tramite risorse digitali. Uso di strumenti digitali per raccogliere, confrontare
testi, esaminare e valutare fonti.
Pratica
Esercizi applicativi, realizzazione di progetti operativi,
laboratori, viaggi di studio, attività di role-play faccia a faccia.
Uso on line di modelli digitali, di simulazioni, di micromondi, di laboratori virtuali, di viaggi,
di attività di role-play.
Produzione
Produzione di artefatti sotto forma di testi, saggi, rapporti, relazioni di attività svolte, progetti, perfor- mance, animazioni, modelli, video.
Produzione e memorizzazione sotto forma digitale di documenti,
progetti grafici, modelli, artefatti, animazioni, slides, performance, foto, video, blogs e portfolio.
Discussione
Tutoriali, seminari, discussioni tra- mite email, gruppi di discussione,
discussioni in classe.
Tutoriali on line, forme sincrone e asincrone di seminari, di gruppi di discussione, forum,
conferenze via web.
Collaborazione
Progetti di piccoli gruppi, analisi e valutazione di risultati
altrui, costruire insieme un prodotto
Attraverso il web realizzazione di progetti; forum on line, wiki, chat, per esaminare produzione altrui e
costruire propri prodotti