Parte I La cultura della quantificazione e gli indicatori
5. Iniziative a raggio limitato
Non tutti gli indicatori giuridici, difatti, aspirano ad avere copertura mondiale. Moltissimi limitano la loro sfera di operatività a un’area geogra-fica precisa – uno stato o le sue articolazione interne, una regione del mon-do, una selezione di paesi aventi caratteristiche simili51.
Numerosissima è in effetti la schiera di indicatori elaborati a livello na-zionale, o sub-nana-zionale, soprattutto per valutare aspetti differenti dell’infrastruttura statale o sub-statale: dall’efficienza della giustizia ai tassi di corruzione all’efficacia della lotta alla criminalità al rispetto dei diritti umani52.
49. Lo enfatizzano, ad esempio, René F. Urueña, Indicators and the Law, 91; David Re-strepo Amariles, Legal indicators, 15; Tor Krever, Quantifying law, 134. Ne sono un esem-pio i FiW, i WGI e il CPI.
50. Come i ‘Trafficking in Persons’ Reports, i ‘Doing Business’ Reports e il ‘Global Rights Index’. Su questa seconda generazione di indicatori giuridici, v. David Restrepo Am-ariles, Legal indicators, 15; Tor Krever, Quantifying law, 134; v. anche Pedro Rubim Bor-ges Fortes, How legal indicators influence a justice system and judicial behavior, 39-55. Sono in molti ad aver notato come il diritto, considerato elemento accessorio negli indicatori di più risalente fattura, è via via divenuto l’oggetto principale (e il fine ultimo) della misura-zione negli indicatori più recenti: cfr. David Restrepo Amariles, Legal indicators, 9; René F. Urueña, Indicators and the Law, 80; William Twining, Globalisation and Legal Theory, 156-157.
51. Quanto ai criteri che permettono di distinguere indicatori globali, regionali, nazionali e locali, v. Mathias M. Siems e David Nelken, Global social indicators and the concept of
legitimacy, 438; Morag Goodwin, The poverty of numbers: reflections on the legitimacy of global development indicators, 13 Int’l J. L. in Context 485, 488-489 (2017); Kevin E.
Da-vis, Legal Indicators, 39-40.
52. Per qualche esempio di indicatore ideato e applicato con riguardo a una sola espe-rienza nazionale, cfr. Pedro Rubim Borges Fortes, How legal indicators influence a justice
system and judicial behavior, 39-55 e Luciana Gross Cunha, Fabiana Luci Oliveira, Rubens Eduardo Glezer, Brazilian Justice Confidence Index – Measuring Public Perception on Ju-dicial Performance in Brazil, 25 International Law. Revista Colombiana de Derecho Inter-nacional 445-472 (2014) (su come l’impiego, in Brasile, di indicatori domestici circa
l’efficienza nella gestione della giustizia civile – volti a premiare la velocità e la quantità di casi aggiudicati – abbia contribuito a peggiorare la qualità complessiva del sistema); Johan-na Mugler, By Their Own Account: (Quantitative) Accountability, Numerical Reflexivity and
Altrettanto ricca è la produzione di indicatori riferiti a una regione del mondo, usualmente prodotti dalle organizzazioni internazionali regionali che colà operano. Sono tali, ad esempio, gli indicatori impiegati dall’Unione Europea e il Consiglio d’Europa, per valutare rispettivamente le prospettive di ammissione degli aspiranti nuovi membri53 e la qualità dei sistemi giudiziari degli stati parte54, e gli indicatori in uso per allocare aiuti e prestiti, sulla falsa riga di quanto avviene presso le istituzioni finanziarie
the National Prosecuting Authority in South Africa, in Richard Rottenburg, Sally Engle
Merry, Sung-Joon Park, Johanna Mugler (eds.), The World of Indicators, 76-101 (circa le evoluzioni imposte alle prassi investigative e inquisitorie dei pubblici ministeri sudafricani a seguito dell’introduzione di meccanismi di valutazione quantitativa dell’operato di costoro); Alain Supiot, La gouvernance par les nombres, 248-254 (circa gli effetti viziosi di una mi-riade di indicatori delle performances statali adottati in Francia a partire dagli anni novanta); Migai Akech, Evaluating the impact of corruption (perception) indicators on governance
discourses in Kenya, 25 International Law. Revista Colombiana de Derecho Internacional
91-154 (2014) (sulle riforme intraprese dal governo kenyota per misurare la corruzione, qua-le risposta alqua-le valutazioni ricevute dal national chapter di Transparency International); Mar-cela Abadía, Criminal Justice Policy through the Use of Indicators: The Case of Sexual
Vio-lence in the Armed Conflict in Colombia, 5 International Law. Revista Colombiana de Derecho Internacional 17-52 (2014), Lina M. Céspedes-Báez, Far Beyond What Is Mea-sured: Governance Feminism and Indicators in Colombia, 25 International Law. Revista Colombiana de Derecho Internacional 311-374 (2014) e René F. Urueña, Internally Displa-ced Population in Colombia. A Case Study on the Domestic Aspects of Indicators as Tech-nologies of Global Governance, in Kevin E. Davis, Angelina Fisher, Benedict Kingsbury,
Sally Engle Merry (eds.), Governance by Indicators, 249-280 (tutti sulla costruzione, a ri-chiesta della Corte Suprema Colombiana, di indicatori sulle condizioni degli sfollati in ra-gione del conflitto interno); Isabelle Bruno e Emmanuel Didier, Bench-marking, 127-156, 166-175, 179-204 (sugli indicatori sviluppati in Francia per migliorare le performances ri-spettivamente di polizia, ospedali e ricercatori); Christopher Stone, Problems of Power in
the Design of Indicators of Safety and Justice in the Global South, in Kevin E. Davis,
Ange-lina Fisher, Benedict Kingsbury, Sally Engle Merry (eds), Governance by Indicators, 281, 284-288 (sull’uso degli indicatori locali circa l’efficienza della polizia in Giamaica e Papua Nuova Guinea); Helena Alviar García, What Indexes Leave Behind: Measuring Law in
Co-lombia, in Annuario dir. comp., 2012, 171-193 (sul ricorso, sempre in CoCo-lombia, a indicatori
internazionali e locali per misurare le performances del sistema giudiziario e sanitario, oltre che in materia di diritti umani).
53. Sull’impiego di tali indicatori, v. Nikhil K. Dutta, Tradeoffs in Accountability:
Con-ditionality Processes in the European Union and Millennium Challenge Corporation, in
Sal-ly Engle Merry, Kevin E. Davis, Benedict Kingsbury (eds.), The Quiet Power of Indicators, 156-196; Mihaela Serban, Rule of Law Indicators as a Technology of Power in Romania, ibid., 199-221.
54. È la famosa iniziativa (senza ranking) guidata, a partire dal 2002, dalla Commission Européenne pour l’efficacité de la justice, che dà origine a rapporti biennali sullo stato dell’arte dei sistemi giudiziari dei paesi membri: v.
coe.int/en/web/cepej/cepej-work/evaluation-of-judicial-systems. Per l’ultimo report, v. CEPEJ, European judicial sys-tems. Efficiency and quality of justice, CEPEJ Studies No. 26 2018 Edition (2016 data), a rm.coe.int/rapport-avec-couv-18-09-2018-en/16808def9c.
mondiali, da parte delle corrispondenti organizzazioni attive a livello regio-nale, come l’European Bank for Reconstruction and Development, l’Asian Development Bank e l’African Development Bank55.
Articolato è pure l’elenco degli indicatori che prendono in considerazio-ne una selezioconsiderazio-ne di soggetti (anche qui, d’abitudiconsiderazio-ne: stati) determinata in base a criteri altri rispetto alla provenienza geografica. Si può passare dai 18 sistemi analizzati nella seconda edizione dell’‘Index de la sécurité juri-dique’ promosso dalla Fondation pour le droit continental56, ai 68 paesi su cui insiste oggi il ‘Foreign Direct Investment Regulatory Restrictiveness Index’ dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economi-co57, ai 113 paesi coperti dall’edizione 2017-2018 del ‘Rule of Law In-dex©’ pubblicato dal ‘World Justice Project’58 o ai 117 stati inclusi nell’ultima versione del ‘CBR Labour Regulation Index’ realizzato dal Centre for Business Research dell’Università di Cambridge59. È del resto un fenomeno tipico della crescita di un indicatore quello per cui si comincia con un numero limitato di oggetti valutati, per poi passare ad ampliarlo progressivamente nelle tornate successive60.
A interessarci qui sono proprio gli indicatori giuridici che hanno rag-giunto questa fase, ossia il cui ombrello di attenzione copre l’intero globo, prendendo a oggetto principale della valutazione le performance di tutti (o quasi tutti) gli stati del mondo61. Ai fini della qualifica di un indicatore 55. Circa tali impieghi, cfr. María Angélica Prada Uribe, Development through data?, 7; Terence C. Halliday, Legal Yardsticks, 184-203; Nikhil K. Dutta, Accountability in the
Gen-eration of Governance Indicators, 408-410.
56. Bruno Deffains e Michel Séjean (dirs.), L'index de la sécurité juridique ISJ – The
Index of Legal Certainty ILC, Dalloz, 2018; la prima edizione classificava in un ranking
tredici paesi: Bruno Deffains e Catherine Kessedjian (dirs.), Index de la sécurité juridique.
Rapport pour la Fondation pour le droit continental, 2015, a fondation-droitcontinen-tal.org/fr/wp-content/uploads/2015/04/Rapport-ISJ-Juin-2015.pdf. Su tale indice, v. anche
retro, Cap. 1, par. 3, nt. 91.
57. V. il sito oecd.org/investment/fdiindex.htm, oltre che retro, Cap. 1, par. 3. Si tratta di un indice che non pare avere riscosso successo, in parte perché relativo ad alcune economie soltanto, in parte perché pubblicato a scadenze irregolari, in parte perché privo di una delle principali ragioni di attrattività di un indicatore, ossia di un ranking: André Broome, Ale-xandra Homolar, Matthias Kranke, Bad science, 525-529.
58. Si v.
worldjusticeproject.org/our-work/wjp-rule-law-index/wjp-rule-law-index-2017–2018; sul punto, v. anche retro, Cap. 1, par. 3.
59. V. il sito repository.cam.ac.uk/handle/1810/256566, nonché retro, Cap. 1, par. 3. 60. Per non fare che un esempio, i DB sono passati dal misurare 145 economie nella prima edizione (World Bank, Doing Business in 2004. Understanding Regulation, 2003, a
doingbusiness.org/en/reports/global-reports/doing-business-2004) alle 190 censite oggi
(World Bank, Doing Business 2019. Training for Reform, 2018, a
worldbank.org/content/-dam/doingBusiness/media/Annual-Reports/English/DB2019-report_web-version.pdf).
‘globale’, rileva cioè la portata dell’aspirazione quantificatoria propria all’iniziativa62. Non importa invece chi ne è l’autore: può trattarsi di orga-nizzazioni internazionali (come per i WGI, i DB e il GRI) o di ONG (così i FiW e il CPI), ma anche di attori palesemente domestici, come il Diparti-mento di Stato americano, i cui TiP, a dispetto della loro origine ‘locale’, rientrano appieno nella categoria63.