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―Anche se nel caso dell‘investimento sociale non fosse una quota parte dell‘utile ma fosse un decremento dei costi (caso di molte imprese industriali che contengono i costi rimarcando l‘impatto sociale di questa scelta), questo indicatore fornisce comunque un dato importante: per la credibilità dell‘impegno sociale, ci attendiamo un rapporto perlomeno costante, in o- gni caso mai decrescente.‖100

La variazione dei prezzi può essere diretta conseguenza della variazione degli investimenti socialmente responsabili. Questo rapporto ci permette di identificare la bontà dell‟investimento sociale. Affinché questo rapporto sia significativo occorre epurare i dati dal- la variazione dei prezzi generata dal mercato e mantenere la proporzionalità dei costi produt- tivi, condizioni decisamente forti.

Questo indicatore mette a rapporto le variazione degli investimenti socialmente responsabili e la variazione del capitale investito. Questo proposto ―è un indicatore di efficienza, di sosteni-

bilità e credibilità dell‘impegno sociale e dell‘impresa, perché, anche a parità di capitale in- vestito, se il rapporto cresce e l‘impresa registra una leva finanziaria positiva, l‘investimento in responsabilità sociale si presume sia destinato ad avere un credibile trend di crescita.‖101

2.1.3 Analisi e composizione del ROA

Tra le determinanti del ROE è stata individuata come componente impattante sulla sua per- formance l‟andamento del ROA. Il ROA (Return on Assets) misura la redditività della gestio- ne operativa aziendale. ―Nell‘ambito di un analisi integrata di bilancio, il concetto di ―opera-

tivo‖ identifica ciò che è collegabile, dal punto di vista sia patrimoniale che reddituale, alla gestione dell‘intero capitale aziendale‖102

. Le analisi presenti sui manuali molto spesso trala-

sciano questo indice, passando direttamente all‟analisi della redditività della gestione caratte-

100 MONICI V., SIMONE A., Bilancio “di sostenibilità” e civilistico per una visione completa dell‟azienda,

Amministrazione & Finanza, n° 22/2003, Pag. 27.

101

MONICI V., SIMONE A., Bilancio “di sostenibilità” e civilistico per una visione completa dell‟azienda, Amministrazione & Finanza, n° 22/2003, Pag. 28.

102 AVI M. S., Management accounting, finance analysis, volume 1, EIF-e.Book, 2012, Pag. 342.

∆ISR/∆P

62 ristica. Questo processo potrebbe avere una giustificazione qualora i proventi e gli oneri della gestione patrimoniale e quelli della gestione finanziaria attiva siano pressoché nulli e che tra i componenti dell‟attivo dello stato patrimoniale finanziario non compaiano investimenti ri- guardanti queste due gestioni. È importante rilevare che la perdita di significatività dell‟indice non è data da una tendenziale uguaglianza tra GOP e reddito operativo ma dalla mancanza di investimenti nella gestione patrimoniale e finanziaria attiva. Guardandola dal lato opposto, il ROI, che sarà analizzato nel paragrafo successivo, perde di importanza come elemento che esprime il rendimento del capitale investito qualora siano presenti le gestioni sopraindicate.

―si ritiene che per le aziende che non hanno core business ben definito o che sono capogrup- po di società il ROI tradizionalmente inteso non possa avere significato, perche molti frutti possono pervenire dall‘attività atipica o dalla gestione delle partecipazioni (dividendi e inte- ressi attivi).‖103

La scelta di approfondire o no il ROA dipende dalla struttura produttiva che l‟azienda possie- de. ―In questa prospettiva, si possono verificare almeno le seguenti due situazioni:

a) Gli impieghi dell‘impresa sono esclusivamente o prevalentemente indirizzati verso la gestione operativa. In questo caso, i concetti di ―capitale investito totale‖ e di ―capi- tale investito caratteristico‖ tendono a coincidere, e l‘indicatore ROI, oltre alle sue funzioni specifiche, risponde all‘esigenza di ―misurare‖ il ritorno economico dell‘intero capitale investito;

b) Gli impieghi dell‘impresa sono sia operativi che atipici (es.: partecipazioni che gene- rano dividendi, titoli di stato che originano interessi attivi, ecc.). In questa situazione, l‘indicatore ROI, da solo, non riesce ad esprimere la capacità dell‘impresa di far frut- tare le risorse a disposizione, in quanto una parte degli investimenti aziendali genera- no redditi ―estranei‖al reddito operativo.‖104105

Il ROA può così essere calcolato:

103

FACCHINETTI I. Analisi di bilancio, metodologie, procedure e casi di analisi per margini, indici e flussi, se- sta edizione, Il Sole 24 ore, Milano, 2006, Pag. 204.

104 FERRERO G., DEZZANI F., PISONI P., PUDDU L., Le analisi di bilancio, indici e flussi, seconda edizione,

Giuffrè, Milano, 1998, Pag. 219.

105

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A livello internazionale il ROA viene calcolato come (Net income + interest ex- pense)/Average total assets dove ―the net income in the numerator is usually reported net in-

come rather than comprehensive income.‖ 106

La formula include quindi tutto il reddito netto aziendale ad esclusione degli interessi attivi. Essa rappresenta comunque un rendimento, con- forme alla riclassificazione di conto economico che viene applicata a livello internazionale. Ritornando all‟impostazione nazionale, al fine di ottenere un indice di riferimento significati- vo occorre che gli elementi analizzati siano omogenei, ossia, come in questo caso, affinché venga analizzato il rendimento del capitale investito all‟interno dell‟attività aziendale, bisogna contrapporre al capitale investito (totale dell‟attivo, pari quindi alla somma delle fonti di fi- nanziamento proprie e di terzi) tutti i proventi che questi investimenti hanno generato. Se os- serviamo la riclassificazione del conto economico proposta da Avi M. S. possiamo notare che vengono esclusi dal computo del reddito operativo la gestione tributaria, la gestione non carat- teristica per definizione e la gestione finanziaria passiva. Il rendimento di queste tre aree, sep- pur collegato all‟attività aziendale, non è generata direttamente dal totale degli investimenti operativi aziendali. Dello stesso avviso è Mancin M. che, per quantificare il numeratore della formula, partendo dal conto economico riclassificato a ricavi e costo del venduto, include al reddito operativo della gestione caratteristica proventi netti da partecipazioni strategiche e al- tri proventi netti poichè tutti generati dal capitale investito nella gestione operativa azienda- le107.

Tuttavia molto spesso all‟interno dei manuali si assiste ad un diverso trattamento della com- ponente finanziaria. Partendo dal presupposto che un indice è significativo solo se mette a confronto due elementi omogenei, il ROA misura la redditività del capitale investito. Essen-

106 PENMAN S. H., Financial Statement Analysis and Security Valuation, fourth edition, McGraw-hill, Singa-

pore, 2010, Pag. 369.

107 Cfr. SOSTERO U., FERRARESE P., MANCIN M., MARCON C., Elementi di bilancio e di analisi economi-

co-finanziaria, Cafoscarina, Venezia, 2011, Pag. 280.

ROA

Reddito Operativo

64 do il Reddito Operativo un risultato generato da tutti gli elementi che compongono il capitale investito, esso è il giusto dato da rapportare con il capitale stesso. Diventa però di vitale im- portanza la coerenza utilizzata nella scelta degli elementi da includere nel reddito operativo in sede di riclassificazione del conto economico. Tutti i manuali tendono ad escludere dal reddi- to operativo il risultato della gestione finanziaria, in quanto generata da elementi del passivo dello stato patrimoniale e non dal capitale investito. Viene invece inclusa la gestione patrimo- niale, in quanto generata, sia in termini di costi che di ricavi, da elementi costituenti il capitale investito. Appurato che la gestione patrimoniale, sia essa attiva o passiva, è direttamente ri- conducibile al capitale investito, la gestione finanziaria non lo è. Secondo lo schema riclassi- ficatorio proposto da Avi M. S., la gestione finanziaria deve essere suddivisa in finanziaria at- tiva e finanziaria passiva in quanto, i ricavi e i costi sono generati da elementi diversi; i primi riconducibili al capitale investito, mentre i secondi no. Chi scrive ritiene che questa imposta- zione sia corretta e coerente con il sistema di quantificazione del reddito operativo, poiché la gestione finanziaria attiva è direttamente riconducibile a proventi generati da elementi attivi dello stato patrimoniale (quali crediti finanziari, depositi bancari, ecc) mentre la gestione fi- nanziaria passiva, essendo generata dai debiti presenti nello stato patrimoniale, deve essere esclusa dal reddito operativo. Occorre sempre prestare molta attenzione a cosa includono le varie poste riclassificatorie e a come gli indici vengono strutturati in quanto, una comparazio- ne di elementi eterogenei, compromette l‟apporto informativo dello strumento.

La significatività di questo indice può essere importante perchè collega tutte le gestioni che il manager controlla, depurando dalla valutazione le influenze della gestione tributaria e sopra- tutto dalla finanziaria passiva. Trascurando per un momento la gestione non caratteristica per definizione, notiamo come la redditività del “complesso azienda” è data dal l‟EBIT, parame- tro di valutazione delle performance del manager visto nel capitolo precedente. L‟informazione che questo indice ci dà è essenziale in quanto depura il reddito d‟esercizio da due componenti che ne possono modificare la consistenza in modo sostanziale, ossia gli inte- ressi passivi, che variano in base alle politiche finanziarie che spesso vengono decise da sog- getti diversi dal manager (pensiamo a gruppi aziendali dove le politiche di finanziamento so- no decise dalla holding), e l‟imposizione fiscale. ―La costruzione del R.O.A., ottenuta ponen-

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finanziamenti attinti a qualunque titolo, al denominatore, testimonia l‘indipendenza di tale quoziente sia dall‘assetto finanziario sia dall‘assetto giuridico assunti dall‘impresa.‖108

Togliendo dal reddito d‟esercizio queste variabili, si rende possibile anche una comparazione tra le varie aziende del settore di riferimento. Il modo in cui un'azienda si finanzia o l‟imposizione fiscale che le è attribuita nel paese dove opera, non possono influenzare una a- nalisi di bilancio dove l‟obiettivo è quello di valutare le performance aziendali.

Anche il ROA è un indicatore di sintesi come il ROE, e la sua funzione informativa è di tipo generale. L‟analista di bilancio, che ha come obiettivo fondamentale quello di identificare le motivazioni che hanno portato al conseguimento di un determinato risultato, deve analizzare ciò che è ricompreso all‟interno di questo indice. Partendo dalla riclassificazione del conto economico a costo del venduto109, vediamo che contribuiscono alla formazione del reddito operativo il reddito della gestione caratteristica, la gestione patrimoniale, con i suoi compo- nenti sia positivi che negativi, e la gestione finanziaria attiva. L‟indice ROA può essere così scomposto: