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Barbara Saracino

3.5 L’istruzione per gli adulti

Con l’anno scolastico 2014/2015 in Italia hanno preso avvio i Centri Provin-ciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA). I nuovi centri svolgono le funzio-ni che prima vefunzio-nivano realizzate dai Centri Territoriali Permanenti (CTP) e dalle Istituzioni scolastiche sede di Corsi serali. I CPIA sono dedicati a: adulti, anche stranieri, che non hanno assolto l’obbligo di istruzione e che intendono conseguire il titolo di studio conclusivo del primo livello di istruzione; adulti, anche stranieri, che sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo livello di istruzione e che intendono conseguire un titolo di studio conclusivo del secondo livello di istruzione; adulti stranieri che intendono iscriversi ai percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana; giovani che hanno compiuto i 16 anni di età e che, in possesso del titolo di studio conclusivo del primo livello di istruzione non possono frequentare i corsi diurni. I corsi di istruzione per adulti dei CPIA sono quindi organizzati in tre percorsi: percorsi di istruzione di primo li-vello, percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana e percorsi di istruzione di secondo livello. I percorsi di istruzione di primo livello e i percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italia-na vengono realizzati dai CPIA, mentre i percorsi di istruzione di secondo livello vengono realizzati dalle istituzioni scolastiche di istruzione tecnica, professionale e artistica2.

L’istruzione degli adulti, così come appena descritta nella sua organiz-zazione in Italia, non esaurisce però l’intera gamma della formazione per gli adulti. L’Unione Europea definisce per apprendimento permanente la partecipazione delle persone di età compresa tra i 25 e i 64 anni a program-mi di istruzione e formazione. In generale, l’apprendimento permanente comprende tutte le attività di apprendimento mirate – formali, non for-mali o inforfor-mali – intraprese su base continuativa al fine di migliorare le

2. https://bit.ly/2lVaS6W

conoscenze, le abilità e le competenze. L’obiettivo di apprendere è il punto critico che distingue queste attività da altre attività non di apprendimento, come quelle culturali o sportive. Il criterio fondamentale per distinguere le attività di apprendimento dalle attività di non apprendimento consiste dunque nella ricerca intenzionale, di conoscenze, abilità e competenze. Le attività di apprendimento possono essere definite grazie a una classifica-zione denominata Classification of Learning Activities (CLA). L’educaclassifica-zione formale è istituzionalizzata, intenzionale e pianificata attraverso organiz-zazioni pubbliche e organismi privati riconosciuti e nella sua totalità costi-tuisce il sistema di istruzione formale di un paese. L’educazione on forma-le riguarda invece attività di apprendimento organizzate fuori del sistema di istruzione formale. La CLA distingue tre ampie categorie di istruzione non formale: programmi non formali, corsi (lezioni in aula, lezioni priva-te e corsi priva-teorico-pratici, compresi i laboratori) e addestramento guidato sul posto di lavoro. L’apprendimento non formale può svolgersi dunque sia all’interno sia all’esterno delle istituzioni educative e può riguardare persone di tutte le età. L’apprendimento informale è meno organizzato e meno strutturato. Può includere un qualsiasi evento di apprendimento che si verifica in famiglia, sul posto di lavoro o nella vita quotidiana3.

Per analizzare la partecipazione delle persone di età compresa tra i 25 e i 64 anni a programmi di istruzione e formazione l’Unione Europea si serve dei dati raccolti attraverso due survey: the Labour Force Survey (LFS) e the Adult Education Survey (AES).

Il Quadro strategico per la cooperazione europea in merito a istruzione e formazione adottato nel maggio 2009 ha fissato una serie di parametri da raggiungere entro il 2020, tra cui quello relativo alla partecipazione degli adulti all’apprendimento: vale a dire che una quota di almeno il 15% di adulti tra i 25 ei 64 anni coinvolti in progetti di apprendimento permanente.

Secondo i dati raccolti con l’indagine sulle forze di lavoro, nel 2018, nelle quattro settimane precedenti l’intervista la percentuale di europei tra i 25 ei 64 anni che ha partecipato a un programma di istruzione o formazione è stata dell’11%, una quota più alta di circa 0,5 punti percentuali rispetto a quella rilevata nel 2013. Danimarca, Finlandia e Svezia si sono distinti dagli altri Stati membri registrando percentuali sopra il 20%. Pure altri cinque paesi hanno superato il parametro fissato per il 2020, mentre quattrodici paesi tra cui l’Italia sono sotto il 10%. Le donne hanno registrato tassi di partecipazione più elevati rispetto agli uomini in tutti gli Stati membri ad eccezione di Cipro, Germania, Grecia, Romania e Repubblica Slovacca.

Oltre ai dati dell’indagine sulle forze di lavoro che fornisce

informazio-3. https://bit.ly/2kPAKky.

ni sulla partecipazione all’istruzione e alla formazione nelle quattro setti-mane che precedono l’intervista, altre informazioni sono disponibili per mezzo della survey sull’educazione degli adulti. L’AES rileva la partecipa-zione a attività di apprendimento con un periodo di riferimento più lungo (12 mesi prima dell’intervista) e quindi riguarda più attività di apprendi-mento, con un conseguente aumento dei tassi di partecipazione all’educa-zione formale e non formale; tuttavia, l’indagine viene eseguita solo ogni cinque anni. Secondo i dati rilevati nel 2016, è stato il 45% degli europei di età compresa tra i 25 e i 64 anni a prendere parte a un programma di istruzione o formazione nei 12 mesi precedenti l’intervista, la maggior par-te dei quali ha parpar-tecipato a progetti di educazione non formale. I tassi di partecipazione sono più alti per gli uomini a Cipro, in Italia, Repubblica Ceca e Ungheria, mentre il contrario è vero per Estonia, Finlandia, Letto-nia, Lituania e Svezia. L’analisi per età mostra che la partecipazione dei giovani (25-34 anni) è stata superiore di oltre 20 punti percentuali rispetto a quella dei più anziani (55-64 anni). La probabilità di partecipazione un programma di istruzione o formazione è più alta tra gli europei con alto livello di istruzione. Solo il 24% tra chi ha al massimo la licenza media ha partecipato. A fornire attività di istruzione e formazione non formale sono soprattutto i datori di lavoro.

In Italia dove il tasso di partecipazione nei 12 mesi precedenti la rileva-zione del 2016 è stato del 41,5%, solo il 3% degli adulti tra i 25 e i 64 anni ha partecipato a progetti di educazione formale, il restante ha seguito attività di educazione non formale fornite soprattutto dai datori di lavoro (33%) e da istituzioni preposte (18%). Gli istituti dediti all’istruzione formale hanno fornito educazione non formale solo al 12% dei partecipanti.

Oltre alle informazioni sulla partecipazione all’educazione formale e non formale, l’indagine sull’educazione degli adulti raccoglie anche infor-mazioni sull’apprendimento informale. L’apprendimento informale può accadere tramite coaching o visite guidate, ad es. a musei, ma può anche non prevedere un tutor: può configurarsi come autoapprendimento o co-me apprendico-mento in gruppo tra amici o colleghi. Nel 2016 il 60,5% degli adulti europei di età compresa tra i 25 ei 64 anni ha riferito di aver svolto un’attività di apprendimento informale nei 12 mesi precedenti l’intervista.

Tra gli Stati membri, il tasso di partecipazione è stato inferiore al 40% so-lo in Lituania e Poso-lonia, mentre è risultato superiore al 70% in Austria, Cipro e Croazia, Estonia, Italia, Lettonia, Portogallo, Slovacchia e Svezia.

Nella maggior parte dei paesi le donne sono più propense degli uomini a partecipare all’apprendimento informale. Non sorprende che usando un computer (o un dispositivo simile) sia la modalità più usata per svolgere questo tipo di attività nella maggior parte dei paesi europei.

Tabella1:Numerodistudentiperciascunlivellodiistruzionenel2016(inmigliaia). EducazioneIstruzioneIstruzioneIstruzioneDiplomaDiplomaDottorato dellaprimaprimariasecondariasecondariaaccademicoaccademico infanziainferioresuperiorediIlivellodiIIlivello Austria251,8329,0336,4350,7192,5137,823,5 Belgio459,6797,4427,8768,6369,398,016,7 Bulgaria232,0262,0221,0266,0178,481,66,8 Cipro24,254,526,529,220,315,11,3 Croazia111,5162,5175,5173,598,660,23,2 Danimarca185,1471,8240,2300,4195,774,69,8 Estonia68,382,838,042,233,115,12,8 Finlandia206,8359,6177,3362,5215,262,419,5 Francia2.585,34.284,23.358,62.658,01.025,4890,467,7 Germania2.269,42.895,24.516,52.556,71.832,51.013,3197,0 Grecia155,8646,6321,6340,8618,557,533,5 Irlanda82,2553,6193,1167,0164,329,28,4 Italia1.599,82.831,81.759,72.829,91.075,5699,232,9 Lettonia74,4120,356,160,349,417,42,3 Lituania104,0110,2175,575,4102,428,62,7 Lussemburgo17,136,621,826,03,22,50,6 Malta9,525,212,519,37,93,60,1 PaesiBassi511,21.192,3816,6794,5635,9165,615,1 Polonia1.140,62.480,81.096,11.366,91.058,9497,743,2 Portogallo259,9638,9374,5391,5202,2115,519,1 RegnoUnito1.830,34.721,62.334,74.352,21.563,5415,7113,0 Rep.Ceca372,1557,5374,9390,6221,2125,624,2 Rep.Slovacca163,7219,9251,6195,392,663,78,2 Romania534,7939,1772,9742,3352,7165,217,3 Slovenia61,0119,653,695,345,322,02,3 Spagna1.365,43.027,81.622,61.706,81.207,3337,255,6 Svezia451,5826,7350,3505,7243,0138,020,7 UE2815.437,329.141,820.489,021.989,912.004,55.408,7754,9 Ungheria309,9394,4383,1422,3200,076,17,3 Fonte:Eurostat2019.

Tabella2:Numerodidocentiperciascunlivellodiistruzionenel2016(inmigliaia). EducazioneIstruzioneIstruzioneIstruzioneIstruzione dellaprimainfanziaprimariasecondariainferioresecondariasuperioreterziaria(totale) Austria22,631,943,229,858,5 Belgio35,670,548,382,530,5 Bulgaria18,914,917,121,522,6 Cipro1,64,63,33,73,3 Croazia8,612,023,219,516,6 Danimarca43,555,125,237,1 Estonia8,57,44,54,74,5 Finlandia17,927,019,721,114,9 Francia119,5228,6236,7213,6123,9 Germania290,4238,4412,2176,7402,4 Grecia14,569,741,837,017,9 Irlanda16,034,625,19,2 Italia132,9254,6172,9284,089,5 Lettonia7,710,67,66,76,8 Lituania11,28,323,69,012,7 Lussemburgo1,74,42,13,30,8 Malta0,81,91,92,41,7 PaesiBassi32,5101,659,052,965,0 Polonia92,4229,5125,9141,996,3 Portogallo15,350,039,540,032,6 RegnoUnito25,0313,6154,2238,8151,2 Rep.Ceca27,829,131,235,218,8 Rep.Slovacca13,414,423,217,212,4 Romania34,648,669,255,826,9 Slovenia6,78,79,16,37,1 Spagna100,4233,1136,3150,5164,2 Svezia81,366,930,735,634,4 UE281.164,02.195,21.831,31.780,81.483,7 Ungheria26,336,639,741,021,7 Fonte:Eurostat 2019.

Tabella3:Spesainistruzioneperciascunlivellonel2015comepercentualesulPIL. EducazioneIstruzioneIstruzioneIstruzioneIstruzione dellaprimainfanziaprimariasecondariainferioresecondariasuperioreterziaria(totale) Austria0,50,91,21,01,8 Belgio0,71,50,91,91,5 Bulgaria1,00,80,80,80,7 Cipro0,42,11,21,41,3 Danimarca1,32,11,21,82,4 Estonia0,41,30,60,71,4 Finlandia0,81,41,11,51,9 Francia0,71,11,21,21,3 Germania0,50,61,20,81,3 Grecia0,31,20,70,70,7 Irlanda0,11,40,60,60,9 Italia0,51,00,71,10,8 Lettonia0,81,60,80,91,2 Lituania0,60,71,10,51,2 Lussemburgo0,61,20,80,80,5 Malta0,51,31,11,01,4 PaesiBassi0,41,21,21,01,6 Polonia0,61,50,70,81,2 Portogallo0,41,41,11,00,9 RegnoUnito0,31,90,91,31,4 Rep.Ceca0,50,80,90,90,8 Rep.Slovacca0,50,90,90,91,4 Romania0,30,40,70,60,7 Slovenia0,61,40,81,01,0 Spagna0,51,10,80,81,0 Svezia1,31,80,81,21,9 UE280,51,21,01,11,2 Ungheria0,80,80,71,10,7 Fonte:Eurostat 2019.

Tabella4:Tassodipartecipazionealleattivitàdiapprendimentopermeamente.Percentualediindividuitrai25ei64 anni NelleultimeNegliultimiEducazioneEducazioneEducazione 4settimane–201812mesi–2016Formalenonformaleinformale Austria15,159,96,258,479,3 Belgio8,545,26,841,462,7 Bulgaria2,524,62,922,550,8 Cipro6,748,13,047,296,1 Croazia2,931,84,029,891,9 Danimarca23,550,413,543,870,8 Estonia19,744,06,241,279,6 Finlandia28,554,114,247,768,7 Francia18,651,33,450,068,5 Germania8,252,03,550,243,5 Grecia4,516,73,714,047,2 Irlanda12,553,98,649,762,1 Italia8,141,53,040,674,4 Lettonia6,747,54,445,782,1 Lituania6,627,92,426,522,4 Lussemburgo18,048,18,645,368,7 Malta10,836,37,233,842,0 PaesiBassi19,164,19,061,573,2 Polonia5,725,54,422,931,0 Portogallo10,346,14,044,488,5 RegnoUnito14,652,111,947,566,2 Rep.Ceca8,546,12,544,670,2 Rep.Slovacca4,046,11,545,075,1 Romania0,97,01,75,664,2 Slovenia11,446,16,043,666,0 Spagna10,543,49,839,158,7 Svezia29,263,813,856,578,6 UE2811,145,25,842,760,5 Ungheria6,055,77,352,540,6 Fonte:Eurostat2019.

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