2 Piazzolla e il tango
4. Il Rock in Argentina
4.2 La nascita mondiale del “giovanile”
dimensioni: crescita quantitativa, dispersione geografica, etc.
4.2 La nascita mondiale del “giovanile”
È importante segnalare che nel Río de la Plata, come in tutto il mondo, si delinea negli anni ‘60, la nascita di un nuovo soggetto, i giovani , ai quali il mercato si rivolge offrendo prodotti adeguati alle necessità di una generazione che rivendica una sua specificità, una fase intermedia tra l’uscita dall’infanzia e l’ingresso al mondo degli adulti. Questo fenomeno si verifica in un primo momento negli Stati Uniti, come segnala Jon Savage:
Durante il 1944, gli americani cominciarono ad usare la parola ‘teenager’ per descrivere la categoria dei giovani dai quattordici ai diciotto anni. Fin dall'inizio, questo fu un termine di marketing usato da pubblicitari e produttori che rifletteva il potere d’acquisto degli adolescenti, di recente visibilità. Il fatto che, per la prima volta, la gioventù fosse diventata il suo mercato di riferimento, significava anche che era diventata una fascia di età separata con i suoi rituali, i suoi diritti e le sue richieste. L'invenzione dell'adolescente coincise con la vittoria dell'America nella Seconda Guerra Mondiale, un decisivo evento storicomondiale che creò l'impero che domina ancora nel ventunesimo secolo. 335
Negli anni successivi, la fascia d’età si estende e molti elementi confluiscono nella creazione di un senso di identità giovanile specifica e differenziata: atteggiamenti, abbigliamento, luoghi di incontro e divertimento, etc. In questo nuovo
334 Con “fattori” in questo caso intendiamo riferirci a tutti i componenti del “fatto musicale”: musicisti,
intemediari e pubblico; industria e commercio, dalle case discografiche alle fabbriche e importatori di strumenti musicali; i media, dalle radio specializzate alle tivù ai primi tempi rinuenti rispetto al fenomeno, etc.
335 “During 1944, Americans began to use the word "teenager" to describe the category of young people from
fourteen to eighteen. From the very start, it was a marketing term used by advertisers and manufacturers that reflected the newly visible spending power of adolescents. The fact that, for the first time, youth had become its own target market also meant that it had become a discrete age group with its own rituals, rights, and demands. The invention of the Teenager coincided with America's victory in the Second World War, a decisive worldhistorical event which created the empire that still holds sway in the twentyfirst century.”
Savage. Op. cit.
universo giovanile, uno degli elementi di maggiore peso è costituito indubbiamente dalla musica e, in particolare, è il rock`n roll a configurarsi come la musica giovanile per eccellenza, condensando su di sé la proiezione delle aspettative dei giovani e diventando, allo stesso tempo, uno dei principali oggetti di consumo di questa nuova fascia di mercato, contemporaneamente allo sviluppo dell’industria discografica.
Se, da un lato, sul rock si riversano le critiche della società conservatrice, che resiste ai cambiamenti radicali che questo nuovo genere musicale sembra proporre, dall’altro, vengono proiettati su di esso una serie di contenuti e significati ideologici che tendono ad accentuarne le componenti corrosive, innovative o addirittura rivoluzionarie:
Lungi dall'essere degenerato o decadente, il rock è un'arte rigenerativa e rivoluzionaria, che ci offre la prima vera speranza per il futuro [...] il rock sembra aver sintetizzato la maggior parte dei movimenti intellettuali e artistici del nostro tempo e della nostra cultura, mischiandoli e costringendoli rapidamente verso la fruizione e il funzionamento [...] ogni attività artistica non alleata al rock è destinata alla ricercatezza e alla sterilità. 336
A queste polemiche iniziali, tra resistenze al cambiamento e aspettative esagerate, fece seguito lo sviluppo concreto del rock nei decenni successivi e la sua assimilazione da parte del mercato, del quale, d’altronde, ha sempre fatto parte. Le diverse letture di questo complesso processo evolutivo cadono spesso in una visione critica non priva di ingenuità, come si nota in queste osservazioni di Nemesio Ala su Bob Dylan:
336 “far from being degenerate or decadent, rock is a regenerative & revolutionary art, offering us our first real
hope for the future [...] rock seems to have synthesized most of the intellectual & artistic movements of our time & culture, crossfertilizing them & forcing them rapidly toward fruition and function [...] [and] any artistic activity not allied to rock is doomed to preciousness and sterility.” Anderson, Chester. 1967. «Rock and the Counterculture» San Francisco Oracle 1: 2, 23. In Cateforis, Theo, a c. di. 2013. The Rock History Reader. New York: Routledge. Pag. 96, citato da James. Op.cit. Pag.5.
[...] analisi soltanto basate sulla ‘commercializzazione’, sull'inglobamento della protesta attraverso i massmedia e il successo (visto in termini puramente economici) diventano quasi delle utopistiche rivendicazioni. Paragonare il sogno d'un ritorno di menestrelli medievali e di musicisti a pensione presso la corte di qualche signore o d'un ricco mecenate equivale al desiderio come bene ha messo in luce Jacques Attali di altri e preesistenti sistemi di rapporti economici [...] a metà degli anni '60 la situazione era diversa. Tra la musica giovanile, tra questo linguaggio particolare e gli apparati di produzione discografica si assiste a una specie di osmosi, a una amplificazione di nuovi messaggi che inducono e riproducono nuovi comportamenti. Non abbiamo solo una perversione del capitale, ma anche il delinearsi di nuove capacità e possibilità d'espressione per le masse giovanili. 337
Questa prospettiva può dare luogo a diverse interpretazioni del fenomeno giovanile nei diversi contesti e, in particolare, al ruolo della musica nelle dinamiche scaturite nella seconda metà del XX secolo, inserite nell’espansione dell’industria culturale a livello mondiale, con le conseguenze sui processi identitari locali.