I numeri del MAXXI
5.2 Il bilancio d’esercizio
5.2.3 La Nota Integrativa
La Nota Integrativa della Fondazione MAXXI fornisce una sintesi dei dati131 che assumono un valore più rilevante all’interno di questo specifico documento. Inizialmente, nell’introduzione della Nota vengono brevemente descritti i traguardi raggiunti nell’anno di riferimento (il 2015) e sono indicate le informazioni generali sulla Fondazione, ed, in particolare, la sede operativa, la natura e ogni altra informazione di carattere generale considerata rilevante. Come anticipato precedentemente, inoltre, vengono illustrati i principi adottati per la predisposizione del bilancio di esercizio, principi di continuità aziendale, chiarezza e di redazione veritiera e corretta, attraverso i quali si ha una rappresentazione chiara e veritiera della situazione patrimoniale, economica e finanziaria e del risultato di esercizio, integrati dalle informazioni complementari ritenute opportune, anche se non richieste da specifiche disposizioni di legge.
Successivamente alle informazioni riguardanti i principi, vengono introdotti i criteri applicati nella valutazione delle voci dei documenti dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico gestionale. Particolare attenzione viene
130 Si veda P. FERRARESE, Lineamenti di report per le aziende di cultura, op.cit., pag. 88.
131 Tutti i dati inseriti sono stati presi direttamente dalla Nota Integrativa del Bilancio al
31/12/2015 della Fondazione, reperibile sul sito http://www.maxxi.art/wp-‐ content/uploads/2016/01/Bilancio-‐Consuntivo-‐MAXXI2015_Nota_integrativa.pdf
riservata ai criteri applicati alle immobilizzazioni immateriali e materiali e al relativo ammortamento132, infatti:
-‐ Le immobilizzazioni immateriali sono sistematicamente assoggettate ad un processo di ammortamento in quote costanti in relazione alla residua possibilità di utilizzazione.
-‐ Le quote di ammortamento delle immobilizzazioni materiali, imputate a conto economico, sono state calcolate in relazione alla prevedibile vita utile residua dei cespiti. Le opere d’arte iscritte tra le immobilizzazioni materiali non vengono sottoposte alla procedura di ammortamento in quanto, non è possibile individuare criteri oggettivi per la determinazione della residua possibilità di utilizzazione del bene, come prescritto dall’art. 2426 del c.c.
In seguito si procede al commento delle singole voci di bilancio iniziando con quelle dell’Attivo dello Stato Patrimoniale.
Le immobilizzazioni immateriali sono suddivise come segue:
-‐ Costi di impianto e di ampliamento 3.366 -‐ Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 68.758 -‐ Altre immobilizzazioni immateriali 841.906 I costi di impianto e di ampliamento contemplano principalmente il costo sostenuto per la costituzione della Fondazione al netto delle relative quote di ammortamento.
I costi per concessioni, licenze e simili sono relativi all’acquisto delle licenze per l’utilizzo di software per la gestione amministrativa e contabile e per la rilevazione del personale in forza, alla realizzazione del nuovo marchio “MAXXI”, alla realizzazione del software per le visite virtuali del museo.
La voce ‘altre immobilizzazioni’ è rappresentativa delle spese per la realizzazione del sito web della Fondazione nonché il costo per la realizzazione del progetto di efficientamento energetico predisposto da Enel S.p.A..
Le immobilizzazioni materiali invece sono suddivise nel seguente modo:
-‐ Impianti e macchinario 369.234
132 Per le aliquote utilizzate per l’ammortamento delle differenti categorie di immobilizzazioni
-‐ Opere d’arte 11.452.987 -‐ Altri beni materiali 1.068.632 La voce ‘impianti e macchinari’ è costituita principalmente dagli impianti elettrici, dagli impianti telefonici e dal sistema di allarme.
La voce opere d’arte inizialmente era costituita principalmente da opere realizzate dagli artisti espositori della Mostra Spazio in occasione dell’opening del Museo e donate alla Fondazione per euro 339.021, dall’installazione multimediale Geografie Italiane per euro 375.493 e da n. 58 opere della collezione “Gian Ferrari” donate al MAXXI per euro 3.143.500. Successivamente, è stata incrementata principalmente ad opera di conferimenti da parte del Mibac di una serie di opere d’arte per un valore complessivo di euro 5.156.339. Nel 2014 la voce si è incrementata di ulteriori opere per un valore complessivo di euro 1.222.603. Infine, nel corso dell’esercizio 2015 si è incrementata sostanzialmente per la donazione dell’opera Adrian Paci, per la donazione dell’opera Renzo Piano Building Workshop Architects e per la produzione dell’opera Barbieri Olivo.
La voce altri beni materiali comprende, principalmente, mobili e arredi e macchine d’ufficio elettroniche (comprensive di computer Telecom Italia S.p.A a fronte del contratto di sponsorizzazione); la suddetta voce, inoltre, comprende arredi e altri materiali per allestimenti permanenti. I valori sono espressi al lordo degli ammortamenti.
L’ attivo circolante si suddivide in rimanenze, crediti -‐ tutti esigibili nell’esercizio successivo -‐ e disponibilità liquide.
Per quanto riguarda i crediti, si ha:
-‐ la voce crediti verso clienti che, esposta al netto del corrispondente fondo svalutazione per euro 53.545, contiene i residui crediti non ancora incassati comprensivi delle fatture da emettere.
-‐ la voce crediti tributari, pari ad euro 383.572, che comprende principalmente il credito iva derivante dalla dichiarazione iva relativa all’esercizio in corso compensabile con altre imposte per euro 371.731. -‐ la voce crediti verso altri che è rappresentativa del credito verso la
società National Service e Charta, relativamente al servizio di gestione della biglietteria e dal credito verso gli organi sociali.
-‐ la voce contributi istituzionali che è costituita dai contributi deliberati ma non ancora riscossi: Regione Veneto, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Regione Lazio.
Per quanto concerne le disponibilità liquide, tale voce include le disponibilità giacenti sui conti correnti bancari per euro 504.347 ed i valori in cassa alla chiusura dell’esercizio per euro 2.993.
L’ultima voce dell’attivo dello Stato Patrimoniale sono i Ratei e i Risconti
Attivi, rappresentati per euro 504.227 (quote di costo relative alle utenze e ai
canoni rinviati all’esercizio successivo: costo relativo alla realizzazione di mostre la cui esposizione si protrarrà nell’esercizio successivo).
Per quanto riguarda il Passivo, consideriamo anche qui le voci che assumono valore più rilevante.
La voce Patrimonio Netto, comprende:
-‐ Il patrimonio libero costituito dal risultato gestionale degli esercizi precedenti per euro 1.324.591 e dal positivo risultato di gestione dell’esercizio in corso per euro 2.453;
-‐ Il fondo di dotazione, per complessivi euro 10.241.496, costituito da:
TABELLA 5.8 : Valori del fondo di dotazione per l’anno 2015
Fondo di dotazione Euro
Contributi in natura ricevuti 4.015.688
Contributi in natura del socio Fondatore 5.156.339 Contributo versato del socio Fondatore -‐ Promotore
Regione Lazio per le annualità 2011 -‐ 2013 200.000
Contributo in conto capitale 569.470133
Contributo di partner Enel S.p.A 300.000134
Riserva per differenza da arrotondamento all'unità di euro (1)
TOTALE 10.241.496
133 Tale cifra è finalizzata all’acquisto dell’opera di Mark Bradford “Drive into criticism”,
appostata nella corrispondente voce delle immobilizzazioni. Nel 2014 infatti, la voce ‘opere d’arte’ appartenente alle immobilizzazioni materiali ha avuto un incremento complessivo di euro 1.222.603, comprendendo l’opera di Mark Bradford per euro 514.555.
134 La società Enel S.p.A. nel 2015 ha aderito come socio fondatore. Tale alleanza rappresenta
una partnership innovativa di collaborazione tra pubblico e privato. Il contributo annuo è pari a euro 600.000, ed è così composto: euro 300.000 in contanti e euro 300.000 in Kind, quale studio di efficientamento energetico del Museo registrato a seguito di perizia giurata rilasciata in data 8 aprile 2016 dal Ing. Gianni Drisaldi presso il Tribunale di Perugia.
I Fondi per rischi e oneri, per complessivi euro 705.842, rappresentano passività di natura determinata ed esistenza probabile, i cui valori sono stimati. Si tratta, quindi, di passività connesse a situazioni già esistenti alla data di bilancio, ma caratterizzate da uno stato di incertezza, il cui esito dipende dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri. La voce è composta dall’accantonamento dei compensi del precedente CdA, dall’accantonamento
prudenziale per controversie giuslavoristiche, dall’accantonamento
predisposto, in via prudenziale, per danni causati da un evento atmosferico, dall’accantonamento per contenzioso in atto nei confronti della società Desatech e dall’accantonamento per la tutela del patrimonio.
Il Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato rappresenta il debito per T.F.R. determinato sulla base delle competenze maturate, ai sensi dell’art. 2120 del codice civile, in base alle leggi vigenti ed ai contratti di lavoro che ne regolano la materia.
I debiti, tutti esigibili entro l’esercizio successivo, presentano la seguente composizione:
-‐ Debiti verso fornitori 3.516.909
-‐ Debiti tributari 84.012
-‐ Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 89.555
-‐ Altri debiti 156.222
La voce debiti verso fornitori contiene i residui debiti non ancora saldati comprensivi delle fatture da ricevere. I debiti tributari sono costituiti, principalmente, dai debiti verso l’erario per ritenute operate sulle diverse tipologie di compensi. I debiti verso gli istituti di previdenza sono costituiti dai contributi maturati e da versare all’Inps, all’ Inpgi e Casagit e ad altri enti. Infine, la voce altri debiti è rappresentata prevalentemente dal debito verso il Comune di Roma per la Tarsu e dal debito nei confronti del personale MiBAC. L’ultima voce del Passivo dello Stato Patrimoniale è ‘Ratei e Risconti Passivi’ , che risulta composta, sostanzialmente, da risconti passivi rilevati sulla base dei contratti di sponsorizzazione, per euro 430.620.
Si prosegue ora al commento delle voci del Conto Economico gestionale, iniziando dai Proventi.
I proventi da attività tipica risultano composti da:
-‐ Biglietteria 828.594
-‐ Contributi di gestione 7.667.895
-‐ Altri contributi 730.227
La biglietteria rappresenta i corrispettivi derivanti dai visitatori pagati per le visite al museo. In questa voce rientrano i servizi di biglietteria on site e on line, gli incassi da attività didattica e cinema.
La voce contributi di gestione comprende i contributi MiBAC 135, il contributo da parte della Direzione Belle Arti e Paesaggio per la realizzazione del progetto “Valorizzazione del Museo MAXXI” di competenza del 2015 e i contributi da parte di Enel S.p.A e Regione Lazio.
La voce ‘altri contributi’, infine, è costituita principalmente dai contributi “Amici del MAXXI” e dai contributi ricevuti da ‘Gala Dinner 2015’.
La voce ‘altri ricavi e proventi’ è costituita dai proventi realizzati per mezzo delle altre attività a supporto di quella istituzionale.
TABELLA 5.9 : Valori della voce “altri ricavi e proventi” per l’anno 2015.
Altri ricavi e proventi Euro
Sponsorizzazioni 1.165.935
Royalties relative ai servizi di caffetteria 53.407
Locazioni temporanee degli spazi 387.592
Canone per l'affidamento del servizio bookshop 13.534
Canone per l'affidamento del servizio caffetteria 76.544
Altri ricavi per attività culturali 157.179
Ricavi per shooting professionali 24.160
Diritti di fotoriproduzione e prestito opere 47.043
TOTALE 1.925.394
135 Derivanti dai fondi stanziati dalla legge 237 del 1999 e dal D.L. 91/2013 destinati alla
copertura dei costi di gestione e funzionamento del MAXXI e per l’attività di valorizzazione e gestione del Museo.
In particolare, l’importo delle royalties è generato dalle royalties sul fatturato dei servizi di catering realizzati dal concessionario all’interno degli spazi museali in occasione di eventi commerciali. I ricavi per attività culturali comprendono ricavi per fee prestito e/o vendita mostre, attività di promozione culturale, lezioni o approfondimenti legati alle mostre, nonché vendita di cataloghi.
Passando agli Oneri, troviamo innanzitutto i costi per materie prime,
sussidiarie e di consumo che rilevano, in particolar modo, le spese per
materiale vario di consumo e restauro oltre alle spese di cancelleria e di funzionamento.
I costi per servizi invece, raggruppati per macrovoci, sono così composti:
TABELLA 5.10 : Valori dei costi per servizi per l’anno 2015.
Costi per servizi Euro
Servizi per mostre e attività culturali 3.139.449
Spese per attività didattica 155.252
Spese per attività di sviluppo 432.689
Oneri promozionali e di raccolta fondi 336.299
Oneri per locazione spazi 152.178
Costi per utenze 832.070
Altri costi per il personale 1.400.806
Compensi organi sociali 202.724
Software e tecnologie informatiche 48.701
Costi per servizi e consulenze 154.317
Spese di gestione del Museo 479.342
Oneri promozionali e ufficio stampa 57.248
Costi di manutenzione 608.062
Altre spese amministrative 67.102
Spese di tipografia e grafiche 121.270
TOTALE 8.187.509
In particolare, la spesa relativa alle attività di sviluppo comprende tutti i costi relativi alla pubblicità e alla promozione del brand MAXXI, i costi di marketing per fundraising, compresi i costi sostenuti per il ‘Gala Dinner’, i costi relativi a contratti attivi di sponsorizzazione, ed oneri generati dalla locazione spazi del museo per fini commerciali.
I costi per il godimento beni di terzi sono costituiti dalle spese di noleggio delle fotocopiatrici, dell’apparato audio-‐video e delle attrezzature necessarie per la realizzazione degli eventi; la voce, inoltre, rappresenta i canoni per assistenza software e sito web.
I costi per il personale rappresentano la spesa, comprensiva degli oneri sociali e degli altri istituti collegati alla retribuzione, sostenuta per il personale assunto a tempo determinato e indeterminato. Nel 2015 sono state regolarizzate con il parere favorevole del Mibact, le posizioni di dipendenti a tempo determinato e collaboratori a progetto utilizzando le disposizioni agevolative della legge sul Job Act (il numero di impiegati è passato da 21 nel 2014 a 29 nel 2015).
Gli ammortamenti si riferiscono alle immobilizzazioni immateriali e alle immobilizzazioni materiali. In riferimento alle prime, si considerano le spese di impianto, le spese per la realizzazione del sito web, le licenze e i diritti per i software, i marchi, i lavori edili per la palazzina destinata agli uffici, le spese di manutenzione capitalizzate ed altri ammortamenti. In riferimento alle seconde, si considera l’ammortamento degli impianti, delle macchine d’ufficio e degli elaboratori, di mobili e arredi, di attrezzature varie, degli allestimenti permanenti, della struttura bar, dei libri della biblioteca ed, infine, altri beni materiali.
La voce ‘altri accantonamenti’ comprende l’accantonamento a fondo rischi per eventuali costi non stimati e per eventuali rischi di natura giuslavoristica. La quota degli ‘oneri diversi di gestione’ comprende, principalmente, la parte di iva indetraibile e la tassa di raccolta e smaltimento rifiuti.
I proventi e gli oneri finanziari comprendono il costo sostenuto per interessi
passivi per anticipi su finanziamento per ritardato versamento del Contributo da parte del Mibact, interessi relativi a dilazioni di pagamento per piani di rientro su debiti nei confronti di fornitori.
Nelle partite straordinarie136, ai proventi straordinari è indicata la quota dell’ IRPEF che lo Stato italiano ripartisce per dare sostegno agli enti che svolgono attività di ricerca scientifica. La voce ‘oneri straordinari’, rappresentativa di rettifiche ai componenti di reddito dell’esercizio precedente, è costituita principalmente da sopravvenienze passive per euro 19.325.
Per concludere, la voce ‘imposte d’esercizio’ si riferisce all’ Irap corrente calcolata secondo l’aliquota prevista dalla Regione Lazio. L’imposta è stata determinata, relativamente all’area istituzionale, applicando il sistema retributivo e, non potendo ripartire in maniera specifica il costo del personale, è stato adottato il sistema di ripartizione proporzionale sulla base della composizione dei ricavi.