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Il legame fra costi e le tecniche di analisi degli investimenti

CAPITOLO 1. L’INFORMAZIONE DI COSTO E LE DECISIONI AZIENDALI

1.5 L’analisi dei costi nelle decisioni di medio/lungo periodo

1.5.1 Il legame fra costi e le tecniche di analisi degli investimenti

Le tecniche di analisi degli investimenti permettono di effettuare la valutazione delle scelte di medio/lungo periodo esclusivamente in termini di calcolo economico, determinandone la convenienza o meno basando l’analisi sui flussi monetari in entrata e in uscita connessi alla scelta, e tenendo in considerazione che, proprio perché sono scelte di medio/lungo, tali flussi si manifesteranno in più periodi economici; la considerazione del fattore tempo, si manifesta in queste tecniche nell’andare a tener conto del differente valore del denaro nel tempo e del diverso livello di rischio relativamente a flussi che si manifestano in tempi diversi, e ciò è possibile tramite

47 BUTTIGNON F., SOSTERO U., Il modello economico finanziario. Introduzione alla costruzione e

analisi del bilancio, al calcolo economico e alla valutazione d’impresa, Giuffrè Editore, 2001,

Milano, sostengono infatti che: «Gli strumenti tecnici per giudicare la convenienza economica delle scelte di investimento (e di disinvestimento) possono essere articolate in due categorie complementari:

- strumenti di analisi strategica;

- strumenti di calcolo economico», questi ultimi sono rappresentati dalle tecniche di analisi degli investimenti, gli strumenti di strategic management accounting possono essere invece annoverati nei precedenti.

l’attualizzazione dei flussi ad un determinato tasso d’interesse, che è identificato nel costo medio ponderato del capitale (wacc)48.

I criteri per poter effettuare tali valutazioni sono essenzialmente tre: il criterio del pay-back period, secondo cui una scelta viene valutata in merito ai periodi economici necessari a far sì che i flussi in entrata attualizzati dei vari periodi, riescano a coprire il flusso iniziale in uscita; il criterio del Valore Attuale Netto, che è finalizzato ad individuare il valore attuale netto appunto, dato dalla differenza fra il flusso iniziale relativo alle somme necessarie nel caso in cui sia presa la decisione, e il valore attuale dei flussi attesi nei vari periodi a seguito della realizzazione e attuazione della decisione; secondo il criterio del TIR invece, un determinato progetto di medio lungo termine viene valutato in base alla capacità o meno del suo TIR49 di essere maggiore o uguale del costo medio del capitale, in quanto solo in questi casi può essere considerato economicamente conveniente.

Come è stato detto finora, i parametri su cui si basano le valutazioni tramite queste tecniche sono i flussi monetari, e quindi grandezze di carattere finanziario e non economico come lo sono costi e ricavi; tuttavia questi flussi altro non rappresentano che la manifestazione finanziaria di costi e ricavi, che per tale ragione quindi in sede di valutazione preventive possono essere considerati un’approssimazione abbastanza attendibile, rispettivamente dei flussi monetari in uscita e in entrata in ogni periodo economico, ed essere perciò utilizzati come parametri da inserire in tali metodi di valutazione.

Gli strumenti di calcolo e analisi dei costi perciò, divengono importanti nell’ambito dell’analisi degli investimenti per la stima dei flussi: si pensi ad esempio al metodo activity-based costing, e come questo strumento, sia come misuratore delle risorse impiegate, ma anche in relazione alla filosofia su cui si fonda ed è strutturato, possa dimostrarsi congeniale per questo fine: l’ABC si fonda su una visione dell’azienda come un insieme di attività produttive e non, che sono poste in essere per realizzare un determinato sistema di prodotto e, secondo l’impostazione di questo strumento, è 48 Cfr. BUTTIGNON F., SOSTERO U., 2001, op.cit., pp. 298-301

49 Il TIR è quel tasso per cui il valore attuale netto dei flussi è pari a 0, e quindi le uscite sono uguali alle entrate; se questo tasso risulta essere maggiore del costo medio del capitale necessario a finanziare il progetto oggetto della scelta, significa che questo riesce a generare valore per l’impresa.

l’espletamento di tali attività che richiede l’impiego e il consumo delle risorse aziendali; perciò l’oggetto di costo principale in tale sistema non è il prodotto ma appunto l’attività e, una volta determinato tale costo, questo si attribuisce, mediante determinati driver, ai vari prodotti in base al servizio che ogni attività fornisce per la loro realizzazione.

Un’impostazione del genere potrebbe costituire un ottimo supporto per fornire i costi da impiegare come parametri nelle tecniche di analisi degli investimenti, per determinate motivazioni:

 ragionando in termini di attività, è molto più diretto e immediato rendersi conto e pensare a come determinate scelte che possono andare a modificare durevolmente il rapporto impresa-ambiente esterno, come quelle di medio/lungo termine, richiedano o possano comportare anche delle modificazioni nel modo di operare dell’impresa, che possiamo dire è sintetizzato dal piano delle attività aziendali.

Sulla base di ciò, è possibile allora effettuare delle simulazioni volte a capire come in seguito alla scelta oggetto di valutazione, si modificano o sia necessario modificare il volume e le tipologie di attività da svolgere, e se devono essere ampliate o ridotte le risorse, e di conseguenza sostenere maggiori o minori costi, per poterle svolgere nelle condizioni che si sono simulate per una potenziale decisione.

 l’ABC è uno strumento di costing, che permette quindi di considerare nell’analisi non solo quei costi che possiamo definire come “espliciti” connessi alla decisione come ad esempio i costi d’acquisto di nuovi impianti o macchinari il cui valore è già visibile in un preventivo del fornitore, e che solitamente rappresentano (in termini di ammontare) e sono considerati l’oggetto principale di una scelta strategica e di medio/lungo periodo, ma anche tutti quei costi “non esplicitati” allo stesso modo di questi appena menzionati, e che sono connessi ai cambiamenti interni all’impresa che come spiegato nel punto precedente, si rendono essenziali per adeguare i suoi caratteri strutturali ed operativi al mutamento imposto dalla decisione.

Tramite questa logica finalizzata non solo a calcolare, ma anche ad individuare i costi da considerare nell’applicazione delle tecniche di analisi degli investimenti, si può effettuare un’analisi più completa.