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Il ruolo del costo nella valutazione tramite l’analisi differenziale

CAPITOLO 3. L’IMPIEGO DELLE INFORMAZIONI DI COSTO E LA LORO

3.3 L’utilizzo dell’informazione di costo per l’analisi e la valutazione della decisione

3.3.2 Il ruolo del costo nella valutazione tramite l’analisi differenziale

L’analisi tramite questa tecnica, come è stato argomentato nel capitolo 1, si fonda sulla distinzione fra costi e ricavi rilevanti ossia quelli che differiscono in alternative d’azione diverse e pertanto, diviene primariamente importante individuare queste due categorie di elementi connessi ad ogni percorso possibile.

Per quanto riguarda i ricavi, per entrambe le alternative questi sono stati ipotizzati sulla base dei prezzi applicati e del mix di vendita riferito ai quantitativi effettivamente venduti per ogni variante di prodotto da un impianto di compostaggio che fino a pochi anni fa, prima della sua chiusura, operava in Umbria e che quindi per tale ragione sono stati presi e considerati come dei parametri abbastanza significativi per effettuare l’analisi.

I costi rilevanti sono stati determinati in base alle risorse che sono state rispettivamente previste in ogni alternativa: gli ammortamenti relativi ai nuovi impianti e macchinari, i costi per energia e per le manutenzioni sono stati stimati in base al costo e le caratteristiche degli impianti ottenuti contattando direttamente i potenziali fornitori dei medesimi; il costo dei materiali per il packaging è stato determinato in base ai prezzi di vendita praticati da un produttore umbro di film e bobine in plastica, anch’esso contattato direttamente.

Sia costi che ricavi si riferiscono ad un orizzonte temporale relativo ad un esercizio. Per semplicità sono stati comparati esclusivamente costi e benefici operativi e solo se tale confronto fosse stato soddisfacente sarebbe stato incluso nell’analisi anche il costo del capitale.

Relativamente all’alternativa 1 sono stati identificati i seguenti costi e ricavi rilevanti: COSTI RILEVANTI

minori ricavi vendita compost pre-valorizzazione 2.142,00

costo dei materiali per packaging 22.507,70

costi per energia 12.881,06

costi per personale 87.750,00

costi x manutenzioni 10.820,00

ammortamenti 32.200,00

noleggio annuo pala gommata 45.000,00

RICAVI RILEVANTI

ricavi da vendita compost post-valorizzazione 129.348,00

Effettuando l’analisi differenziale secondo lo schema costi-benefici si arriva al seguente risultato differenziale:

BENEFICI:

ricavi da vendita prodotti compost € 129.348,00

TOT BENEFICI 129.348,00

COSTI:

- ricavi vendita compost pre-valorizzazione € 2.142,00

Costo dei materiali per packaging € 22.507,70

Costi per energia € 12.881,06

Costi per personale € 87.750,00

Costi x manutenzioni € 10.820,00

Ammortamenti € 32.200,00

Noleggio pala gommata € 45.000,00

TOT COSTI 213.300,76

I ricavi e i costi rilevanti connessi all’alternativa 2 sono i seguenti: COSTI RILEVANTI

minori ricavi vendita compost pre-valorizzazione 2.142,00

costo dei materiali per packaging 18.604,45

costi per energia 12.792,78

costi per personale 58.500,00

costi x manutenzioni 12.200,00

ammortamenti 46.000,00

noleggio pala gommata 45.000,00

RICAVI RILEVANTI

ricavi da vendita prodotti compost 129.348,00

L’analisi dell’analisi differenziale in base allo schema costi-benefici è il seguente:

Benefici:

ricavi da vendita prodotti compost € 129.348,00

TOT BENEFICI 129.348,00

Costi:

- ricavi vendita compost pre-valorizzazione € 2.142,00

Costo dei materiali per packaging € 18.604,45

Costi per energia € 12.792,78

Costi per personale € 58.500,00

Costi x manutenzioni € 12.200,00

Ammortamenti € 46.000,00

Noleggio pala gommata € 45.000,00

TOT COSTI 195.239,23

RISULTATO benefici-costi -€ 65.891,23

I risultati ottenuti per entrambe le alternative sono negativi e perciò, la valutazione effettuata tramite l’analisi differenziale porta alla conclusione che la potenziale scelta dell’azienda non sia economicamente conveniente e pertanto non deve essere intrapresa. Il risultato ampiamente negativo costituisce sicuramente un feedback significativo per il giudizio sulla convenienza o meno della scelta, tuttavia le caratteristiche in base al quale è svolta l’analisi differenziale, fanno sì che vi siano una serie di limiti che non possono permettere di considerare questo risultato categorico, completo e né tantomeno definitivo per formulare e sul quale basare un giudizio finale: il risultato evidenzia quella che sarebbe la conseguenza economico-finanziaria della scelta al termine di un solo

esercizio, secondo una prospettiva di analisi principalmente legata ad un’ottica di breve periodo, non consona a quella che è la vera natura della scelta che rappresenta a tutti gli effetti una scelta di investimento e che quantomeno deve essere valutata alla luce di un orizzonte temporale più lungo e attraverso metodi di analisi degli investimenti; non è detto infatti che la situazione che è stata delineata dall’analisi differenziale effettuata, sia veritiera, valida e perciò negativa anche per più periodi economici ma, come avviene abbastanza comunemente negli investimenti, è possibile che i risultati negativi conseguiti nel primo o nei primi esercizi seguenti alla scelta possono poi divenire positivi negli esercizi successivi, compensando i primi e portando quindi anche ad un eventuale ribaltamento del giudizio formulato.

Lo schema dell’analisi differenziale, si fonda si sull’analisi dei costi rilevanti e irrilevanti, che però sembrano essere ancora fortemente basati e principalmente interpretati in relazione alla distinzione fra costi variabili e costi fissi98, che porta a subordinare implicitamente la nascita o la cessazione dei costi da considerare per l’analisi della decisione, alle variazioni dei volumi produttivi o a cambiamenti strutturali connessi prevalentemente alla necessità di nuova capacità, e perciò riferiti sempre all’assetto tecnico-produttivo e ragionamenti e valutazioni che si fondano principalmente su una prospettiva di analisi esclusivamente operativa e legata ai volumi, trascurando la dimensione strategica di analisi; una valutazione che si fonda anche sull’analisi degli aspetti e dei temi strategici può portare a considerare e perciò ad includere tutta un’eventuale serie di costi e ricavi che altrimenti potrebbero non essere nemmeno contemplati.

L’analisi differenziale e il ruolo rivestito dai costi e dalla loro analisi al suo interno, hanno mostrato evidenti carenze e limiti per quanto concerne la considerazione sia della dimensione temporale di lungo periodo sia di quella strategica, per la valutazione delle decisioni.

3.3.3 Il ruolo del costo nella valutazione tramite le tecniche di analisi degli