La ricerca di dottorato esposta in questa tesi presenta alcuni limiti, che costituiscono anche lo spunto per possibili sviluppi futuri.
Il primo limite è dato dalla dimensione e dalla specificità del campione. I quattro casi studio sono stati tutti effettuati nell’ambito della stessa azienda, operante nel settore degli elettrodomestici e con una gamma di prodotti diversificata. Se questa scelta ha avuto il vantaggio di consentire una maggiore confrontabilità dei dati sulle scelte strategiche e sui network manifatturieri, e una maggiore omogeneità nei fattori e nelle variabili di contesto, dall’altro canto essa costituisce anche un ostacolo alla generalizzabilità dei risultati. Le variabili individuate nel framework interpretativo – emerse come fattori fondamentali dall’analisi dei casi studio – potrebbero risultare meno significative o efficaci in altri contesti.
Alcuni possibili sviluppi futuri di questa ricerca potrebbero quindi essere focalizzati ad ampliare lo scope dello studio per analizzare:
international manufacturing network e strategie produttive di altre aziende operanti nel settore degli elettrodomestici, consentendo quindi un confronto con le evidenze empiriche derivanti dai casi studio realizzati in Electrolux;
international manufacturing network e strategie produttive di altre aziende operanti in settori diversi da quello degli elettrodomestici, al fine di testare il framework realizzato in contesti differenti.
Un secondo limite della ricerca risiede nella stessa metodologia scelta. Come è noto, i casi studio multipli non consentono di conferire alla ricerca una generalizzabilità elevata, seppur maggiore rispetto al caso studio singolo. Pertanto, per poter affermare che le conclusioni raggiunte e il framework proposto siano validi ed estendibili per interpretare le strategie manifatturiere anche di altre aziende operanti in settori diversi, sarebbe necessario allargare il campione analizzato. Ricerche future potrebbero pertanto essere finalizzate all’applicazione del modello a un numero maggiore di casi studio e a una verifica strutturata e quantitativa della generalizzabilità dei risultati, sulla base di survey e
focus group con esperti e manager chiave.
Il framework di Ferdwos (2009) e il refinement proposto nella presente tesi hanno inoltre una visione statica delle strategie manifatturiere e della struttura del network produttivo.
178
Alcuni recenti approfondimenti effettuati sui casi studio, tuttavia, hanno evidenziato la dinamicità delle strategie di Electrolux, in particolare per quanto riguarda le Major Appliances.
La raccolta dei dati per i casi studio A e B (international manufacturing network delle
product line europee Laundry e Refrigeration) è stata realizzata a partire dal 2010, e nel
corso delle interviste è emersa una netta propensione dell’azienda a orientare la strategia manifatturiera verso un aumento della “componente footloose”. I più recenti obiettivi enunciati nel 2012 dal top management Electrolux, tuttavia, sembrano suggerire una progressiva inversione di tendenza.
“Per quanto riguarda il manufacturing, l’attuale strategia è quella di essere sempre più vicini ai principali mercati di riferimento, pertanto la percentuale di prodotti finiti acquistati dal Far East e commercializzati sui mercati occidentali è oggi in calo. Mentre nel 2010 l’azienda si stava orientando anche per le Major Appliances per un modello di business maggiormente vicino al “footloose”, oggi si assiste ad un ritorno verso un modello maggiormente “rooted”. Il driver principale di questo cambiamento è la volontà di incrementare il fatturato attraverso un aumento della produzione interna: tramite acquisizioni (nei mercati in crescita come l’America Latina) e la realizzazione di prodotti validi, innovativi e profittevoli.
La percentuale di prodotti acquistati dai terzisti – che nel 2010 era in aumento – dal 2012 sarà in diminuzione, in quanto qualità ed efficienza produttiva stanno migliorando e quindi la produzione interna di alcune linee di prodotto, precedentemente acquistate dall’esterno, sta diventando più conveniente. La riprogettazione in ottica modulare delle linee di prodotto ha portato alla realizzazione di un numero ridotto di piattaforme di prodotto comuni a livello globale e quindi al miglioramento dell’efficienza. Di conseguenza, sono iniziati alcuni progetti di “repatriation”.” (Renzo Savoia, 26 giugno 2012)
Sarebbe pertanto interessante analizzare le motivazioni, i rapporti causa-effetto e i processi di cambiamento nelle strategie manifatturiere e nella struttura del network produttivo, rivedendo il framework interpretativo proposto in un’ottica dinamica ed evidenziando in che modo la modifica degli obiettivi strategici e delle variabili del modello impattano sulla configurazione e gestione del network e viceversa.
La Figura 13.1 riassume schematicamente i principali limiti della ricerca, i quali costituiscono nel contempo potenziali direzioni per ricerche future.
LIMITI DELLA RICERCA SVILUPPI FUTURI
I casi studio sono stati effettuati tutti all’interno della stessa azienda operante nel settore degli elettrodomestici.
Ampliamento del focus della ricerca empirica tramite ulteriori casi studio :
• in altre aziende del settore;
• in aziende operanti in settori diversi. L’utilizzo dei casi studio multipli limita la
generalizzabilità del modello e dei risultati.
Realizzazione di una survey per estendere la generalizzabilità dei risultati.
Il framework proposto è statico, offre una chiave di lettura delle strategie di international manufacturing network in un determinato momento.
Revisione del framework proposto, al fine di dare una chiave di lettura dinamica dei cambiamenti delle strategie manifatturiere e della struttura del network produttivo.
179
È importante in ultimo sottolineare come le strategie di configurazione e gestione di un
international manufacturing network siano ritenute dall’azienda come informazioni
sensibili e confidenziali, soprattutto per quanto riguarda l’acquisto di prodotti finiti da fornitori terzisti e l’allocazione delle produzioni fra gli stabilimenti. Questo, in taluni casi, ha pertanto limitato la disponibilità dell’azienda a fornire dati riservati e di conseguenza la possibilità di approfondire l’analisi.