C O N SU M . L O W L O W L O W H IG H H IG H H IG H H IG H
Figura 12.6: Il nuovo framework interpretativo per i network manifatturieri
I principali punti di forza del nuovo modello interpretativo proposto sono due:
1. fornisce una chiave di lettura bilanciata e ampliata sulle diverse dimensioni e sui diversi fattori che influenzano la costruzione di un international manufacturing network;
2. consente di individuare in modo flessibile le variabili più rappresentative per descrivere le strategie manifatturiere adottate da un’azienda per una certa linea di prodotto.
12.5 RILETTURA DEI CASI STUDIO ATTRAVERSO IL NUOVO
FRAMEWORK INTERPRETATIVO
Una volta definito e strutturato il nuovo framework interpretativo proposto, è stata effettuata una rilettura dei quattro casi studio, il cui posizionamento viene rappresentato nella Figura 12.7 seguente:
i network produttivi dei casi studio A (Laundry Europe) e B (Refrigeration Europe) secondo la classificazione di Ferdows (2009) sono dei modelli ibridi, in quanto hanno delle significative componenti sia di tipo footloose sia di tipo rooted;
il network produttivo del caso studio C (Floor Care & Small Appliances) è fortemente orientato verso un modello footloose;
il network manifatturiero del caso studio D (Professional Products) è fortemente orientato verso un modello rooted.
171
Tutti i casi studio si posizionano in quella che Ferdows (2009b) definisce “stable zone”, ovvero la diagonale che va dall’angolo in alto a destra a quello in basso a sinistra. In seguito al radicale processo di ristrutturazione della manufacturing footprint implementata da Electrolux a partire dal 2004, infatti, i network produttivi delle diverse linee di prodotto sono stati riconfigurati evitando i quadranti che rappresentano delle “slippery position”.
Figura 12.7: Posizionamento dei quattro casi studio all’interno del nuovo framework interpretativo
Per verificare se le variabili inserite nel nuovo framework consentono una rappresentazione grafica e una chiave di lettura più efficace rispetto al modello di Ferdows (2009), per ciascun caso studio sono state selezionate e messe in relazione le variabili emerse come più influenti per la configurazione e gestione del network produttivo.
Per quanto riguarda il network manifatturiero della product line Laundry Europe (caso studio A), il modello “When to be Footloose When Rooted” di Ferdows è in grado di fornire un’interpretazione valida della strategia ibrida adottata da Electrolux (v. Figura 8.3). La Figura 12.8, tuttavia, mostra una chiave di lettura più esaustiva, introducendo ad esempio come elementi chiave la presenza di soli clienti consumer (per la product line Laundry, infatti, la percentuale di apparecchiature destinate al canale built-in è molto bassa) e l’elevata disponibilità di fornitori terzisti per le apparecchiature di basso di gamma.
172 FOOTLOOSE MANUF. MODEL ROOTED MAN. MODEL Alta disponibilità fornitori terzisti Bassa disponibilità fornitori terzisti Low end
product Premium product
Bassa complessità di processo Elevata complessità di processo
SOLO CLIENTI CONSUMER
Figura 12.8: Rappresentazione del caso studio A in base alle variabili fondamentali individuate
Il network produttivo della product line Refrigeration Europe (caso studio B) è quello che ha maggiormente fatto emergere la necessità di una revisione e di un ampliamento del modello di Ferdows, che risultava poco adatto a interpretare le strategie manifatturiere dell’azienda (v. Figura 9.4). L’utilizzo delle variabili “Tipologia di cliente”, “Segmento di mercato di riferimento” e “Disponibilità di fornitori terzisti” – come riportato nella Figura 12.9 – consente invece una rappresentazione corretta e significativa dei fattori che influenzano la struttura del network.
Come è stato descritto nel capitolo 9, la produzione delle apparecchiature side-by-side, che si collocano sulla fascia di mercato dell’alto di gamma, viene esternalizzata e gestita tramite un network produttivo orientato verso un modello footloose. Come si può vedere nella Figura 12.9, questo porta a un parziale e limitato “sforamento” della componente
footloose del network in una zona non stabile del modello. I frigoriferi side-by-side non
rappresentano al momento una quota significativa delle vendite in Europa, pertanto questa situazione anomala non risulta rilevante.
FOOTLOOSE MANUFAC. MODEL ROOTED MANUFACTURING MODEL Consumer Client Professional Client Low end Product Premium Product
Elevata disponibilità di fornitori terzisti Bassa disponibilità di fornitori terzisti
Figura 12.9: Rappresentazione del caso studio B in base alle variabili fondamentali individuate
Il modello “When to be Footloose When Rooted” di Ferdows (2009) interpreta il network manifatturiero footloose della product line Floor Care & Small Appliances (caso studio C) in modo efficace ma non esaustivo, come è stato sottolineato nel paragrafo 10.4. La Figura 12.10 seguente ne consente una lettura più approfondita, inserendo nella
173
rappresentazione grafica la variabile “Disponibilità di fornitori terzisti”, che gli intervistati hanno indicato come elemento chiave per la configurazione del network. Inoltre, l’elevata value density e la presenza di clienti esclusivamente consumer contribuiscono in modo significativo a rendere un network di tipo footloose particolarmente adatto alle caratteristiche di questa product line.
FOOTLOOSE MANUFACTURING MODEL ROOTED MAN. MODEL Alta disponibilità fornitori terzisti Bassa disponibilità fornitori terzisti Commodity Product Unique Product
Standard Production Processes Proprietary Production Processes
HIGH VALUE DENSITY CLIENTI CONSUMER
Figura 12.10: Rappresentazione del caso studio C in base alle variabili fondamentali individuate
Infine, la Figura 12.11 offre una rappresentazione alternativa del network produttivo fortemente rooted della product line Professional Products (caso studio D) . Nonostante il modello di Ferdows (2009) sia stato in grado di fornire una chiave di lettura valida del network (v. Figura 11.3), dalle interviste è emerso che le strategie manifatturiere e di prodotto considerano diversi altri fattori fondamentali. In particolare, è stato evidenziato come le strategie manifatturiere di Electrolux Professional siano principalmente guidate dalle peculiarità dei clienti professionali, i quali hanno un diverso approccio al prodotto e all’acquisto rispetto ai consumatori, e sono particolarmente attenti e interessati alla possibilità di personalizzazione del prodotto e alla riduzione dei tempi di consegna. Inoltre, la configurazione di un production network di tipo rooted è legata anche alla mancanza di fornitori terzisti in grado di soddisfare le specifiche qualitative e le esigenze di rapidità e flessibilità di Electrolux Professional, e alla concentrazione geografica dei fornitori specializzati. F. ROOTED MAN. MODEL Alta disponibilità fornitori terzisti Bassa disponibilità fornitori terzisti Commodity Product Unique Product
Standard Production Processes Proprietary Production Processes
SOLO CLIENTI PROFESSIONALI
175