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Lo studio del National Research Council statunitense

Mentre il documento dell’Unione Europea si basa su un’indagine sistematica del- le esigenze emergenti nella varie aree lavorative evidenziando quali competenze si presentino comuni a esse o alla maggior parte di esse, il documento del National Re- search Council valorizza le varie ricerche che nel corso degli ultimi decenni hanno esplorato quali competenze tendano a favorire, se non garantire, successo negli ambiti

degli studi, del lavoro e della salute. L’abbondanza di riferimenti presenti in quest’ul- timo documento permette di confrontare quanto indicato dall’indagine dell’Unione Europea con quanto emerge dalle diverse ricerche in gran parte statunitensi circa l’in- sieme delle qualità che una persona dovrebbe cercare di possedere in funzione di un suo inserimento nel mondo degli studi superiori e in quello del lavoro. Dal nostra pun- to di vista si tratta proprio di delineare aspetti della propria identità professionale o lavorativa che si innestano sulla identità personale, garantendo, secondo quanto sug- gerito da Jean Guichard, una valida e feconda integrazione soggettiva.

Dal punto di vista contenutistico il documento americano è più generale di quel- lo europeo ed è più direttamente interessato ai processi educativi scolastici e forma- tivi. In questa prospettiva mette in luce quelle che vengono variamente definite com- petenze per il ventunesimo secolo e che possono essere descritte secondo tre grandi ambiti o domini: il dominio cognitivo, quello intrapersonale e quello interpersonale.

Il dominio cognitivo include tre grappoli di competenze: processi e strategie cognitive, conoscenze e creatività. Vengono citate in particolare competenze colle- gate con il pensiero critico, con l’alfabetizzazione informatica, con il ragionamento, l’argomentazione e l’innovazione.

Il dominio intrapersonale include tre grappoli di competenze: apertura mentale, etica del lavoro, coscienziosità e autovalutazione fondamentalmente positiva. Ven- gono citate competenze collegate con la flessibilità, l’iniziativa, l’apprezzamento della diversità, la meta-cognizione.

Il dominio interpersonale include due grappoli di competenze: saper lavorare in team, collaborare e gestire una leadership. Vengono citate competenze legate alla co- municazione, alla collaborazione, alla responsabilità e alla risoluzione di conflitti. Viene poi approfondita la qualità che tali competenze dovrebbero avere e cioè quella che vien chiamato apprendimento profondo ovvero la capacità di loro transfer da un contesto teorico o pratico all’altro.

Le competenze selezionate, dopo un’ampia analisi della documentazione di ri- cerca disponibile, hanno alcune caratteristiche fondamentali. In primo luogo si tratta non solo di conoscere come si può affrontare una certa tipologia di compiti, ma di un saper mettere in gioco un insieme di conoscenze e abilità, sapendo perché e come valorizzarle nelle varie situazioni e contesti. Inoltre le competenze prese in conside- razione devono essere insegnabili, cioè gli studenti possono svilupparle tramite i pro- cessi istruttivi, l’integrazione di esse nel contesto dei vari contenuti d’apprendimento e opportune attività pratiche seguite da sistematico feedback. Sviluppare la capacità di metterle in gioco quando è opportuno, sapendo il perché farlo è condizione perché esse possano essere trasferibili da un contesto all’altro.

Ecco il quadro delle competenze individuate.

A) Dominio intrapersonale.

1) Curiosità. Saper ricercare informazioni che coprono le carenze di conoscenza e aprono a nuove esperienze.

3) Porsi obiettivi. Centrare l’attenzione sul proprio miglioramento identificando obiettivi importanti per se stesso e basati su dati e input.

4) Iniziativa. Avviare azioni senza aver bisogno di essere sollecitati.

5) Integrità. Comportarsi in base ai principi di fiducia, onestà, rispetto o giusti- zia.

6) Perseveranza. Continuare a lavorare in compiti e verso obiettivi impegnativi nel tempo, anche se duri.

7) Consapevolezza. Riflettere sulle esperienze per comprendere i propri punti di forza, interessi, e sfide, valorizzando la conoscenza di sé.

8) Cura di sé. Comprendere le cose che hanno impatto sulla salute e agire i mo- do da mantenersi sani fisicamente e mentalmente.

9) Auto-efficacia. Credere nella propria abilità nel portare a termine compiti im- pegnativi e che tale abilità possa essere implementata.

10) Autoregolazione. Prefigurare un piano, monitorarlo, facendo cambiamenti per rimanere in carreggiata, e riflettere su ciò che funziona.

11) Attenzione sostenuta. Gestire le distrazioni al fine di focalizzare le informa- zioni che sono necessarie per completare un compito.

B) Dominio interpersonale.

12) Adattabilità. Saper cambiare pensieri e azioni per rispondere con nuove in- formazioni o cambiamenti di circostanze.

13) Assertività. Anche quando è difficile, esprimere i propri desideri, bisogni, pensieri, rispettando gli altri.

14) Comunicazione. Condividere i propri pensieri attraverso il parlare, lo scri- vere, la gestualità, comprendendo gli altri quando li partecipano.

15) Gestione dei conflitti. Conoscere come usualmente si risponde ai conflitti, le ragioni che stanno dietro specifici conflitti, e attivarsi a risolverli. 16) Empatia. Cercare di comprendere gli altri e mostrare compassione.

17) Lavoro di rete. Cercare di conoscere le gente, tessere legami, usarli quando c’è bisogno di aiuto, e aiutando gli altri quando hanno bisogno del vostro aiuto. 18) Consapevolezza sociale. Comprendere le regole sociali proprie nelle varie

situazioni e usare questa conoscenza.

19) Lavoro in team. Lavorare insieme agli altri condividendo idee, rispettando i colleghi di lavoro, cercando di partecipare lavorando per conseguire obiet- tivi comuni.

C) Dominio cognitivo.

20) Contenutistico/tecnico. Conoscenza e abilità necessarie per aver successo in specifiche situazioni di apprendimento, di lavoro, di vita.

21) Pensiero creativo. Produrre e applicare nuove idee e soluzioni.

22) Pensiero critico. Riconoscere e applicare ragionamenti e analisi al fine di risolvere problemi.

al fine di fare connessioni tra nuove informazioni e proprie esperienze o apprendimento precedente.

24) Organizzazione. Pianificare e dare precedenza a compiti, risorse e tempo. 25) Problem solving. Determinare, applicare e modificare un insieme di azioni

per arrivare a una soluzione.

26) Gestione del tempo. Usare il tempo in maniera affettiva al fine di comple- tare compiti e conseguire obiettivi.

4. Consiglio Europeo: le competenze chiave per l’apprendimento permanente

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