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Senso e prospettiva esistenziale e progetto di vita e di lavoro

La prima area di consapevolezza della propria identità riguarda il senso e la pro- spettiva esistenziale che stanno alla base dei propri orientamenti e delle proprie scel- te. La natura di tale dimensione dell’identità personale e professionale è stata esami- nata nel 2015 da Jean-Luc Bernard e collaboratori in un volume pubblicato contem-

poraneamente in Italia e in Francia.66 In tale lavoro il senso della vita e del lavoro

viene così descritto nella sua dinamica soggettiva: «La costruzione del senso si ma-

nifesta come un fenomeno complesso, multidimensionale, che si afferma e si attua- lizza sotto l’effetto di esperienze e nel modo in cui tali esperienze vengono comprese, interpretate e integrate in riferimento all’identità individuale. A questo proposito la problematica del senso può essere illustrata con uno schema circolare che mostra appropriatamente come si tratti di un processo continuo piuttosto che di un ‘tratto’ ereditato geneticamente. In effetti, la costruzione del senso si basa principalmente sull’analisi e sull’interpretazione delle esperienze vissute, che inducono ciascuno a elaborare determinate sfaccettature della propria identità, ad attualizzare poi i pro- pri valori personali e le proprie priorità sia di vita sia professionali. È in funzione di tale attualizzazione che si concretizzeranno la scelta e/o l’impegno in nuove espe- rienze, che contribuiranno a loro volta alla costruzione dell’individualità. Come il moto perpetuo, la costruzione del senso della vita e del lavoro non finisce mai,

per lo meno non finché la vita continua a svilupparsi».67

Reker e wong, citati da Bernard e collaboratori68, considerano il senso come un

costrutto composto da tre dimensioni: cognitiva, motivazionale e affettiva. La com- ponente cognitiva si riferisce al fatto di rappresentarsi degli obiettivi di vita; essa in- clude anche una certa coerenza, cioè una comprensione integrata e coerente di sé, degli altri e della vita. La componente affettiva rimanda a impulsi di soddisfazione e di realizzazione della propria vita: concerne sentimenti positivi come la soddisfazio- ne, la felicità e l’ottimismo. Infine, la componente motivazionale si riferisce a fonti che sviluppano il senso della vita, come i valori e gli obiettivi, il cui numero deve essere significativo e la cui articolazione deve essere possibile. Quindi, i valori indi- cano quali sono gli obiettivi e come condurre la propria vita. Il senso dell’esistenza risulta dall’interazione tra queste tre componenti, benché la dimensione cognitiva sembri essere la più importante, poiché facilita l’integrazione e il trattamento delle

66BERNAUDJ. et alii, Psicologia dell’accompagnamento. Il senso della vita e del lavoro nel -

l’orientamento professionale, Trento, Erickson, 2015.

67Ibidem, p. 53. 68Ibidem, p. 54.

informazioni relative in termini di aspetti primordiali per la comprensione dell’espe- rienza umana.

Un altro modello citato, che estende il precedente, è stato proposto da wong nel

201269e distingue quattro componenti. Questo modello spiega la natura del processo

che si mette in moto quando un individuo è alla ricerca della costruzione di senso. Esso si compone di quattro fasi: avere degli obiettivi, comprendere, agire in modo responsabile e valutare (vedere di seguito).

1) Avere degli obiettivi. Questo elemento motivazionale include gli obiettivi, le aspirazioni e domande del tipo: “Che cosa si aspetta la vita da me? Che cosa devo fare della mia vita? Che cosa è davvero importante nella vita?”.

2) Comprendere. Questa componente cognitiva permette di dare senso alle condizioni di costruzione della propria identità e rimanda a domande del tipo: “Che cosa è successo? Che cosa significa questo? Come posso comprendere il mondo? Che cosa ci faccio qui? Chi sono?”.

3) Agire in modo responsabile. È una componente comportamentale: fare ciò che è moralmente giusto, identificando le soluzioni migliori, facendo ammenda in modo dignitoso. Riguarda domande del tipo: “Qual è la mia responsabilità in questa situazione? Qual è la cosa appropriata da fare? Di quali opzioni dispongo? Che scelta devo fare?”.

4) Valutare. La valutazione riguarda il grado di soddisfazione o di insoddisfa- zione in una situazione data o nella vita nel suo complesso. Rimanda a domande del tipo: “Sono riuscito a fare quel che avevo deciso? Sono felice del modo in cui ho vissuto la mia vita? Perché sono ancora infelice?”».

Nei questionari di autovalutazione sviluppati nel contesto delle ricerche promosse da Michele Pellerey la dimensione del senso viene considerata essenziale nel

quadro delle proprie competenze di natura strategica.70Le questioni che stimolano

la propria riflessione e conseguente autovalutazione sono del tipo seguente: a) Ho

un’idea chiara su quello che vorrei fare nella mia vita; b) Sento di aver trovato uno scopo fondamentale per la mia vita; c) Ho un quadro di valori che mi permette di valutare fatti e persone; d) Ho dei punti di riferimento che mi guidano nel dare si- gnificato alla mia esistenza; e) Non ho ancora un progetto di vita; f) Non so proprio cosa voglio fare nella mia vita; g) Divento assai confuso quando penso alla mia vita;

h) Devo ancora trovare qualcosa a cui vale la pena dedicarsi.

Nel quadro della propria identità in via di sviluppo sia dal punto di vista esisten- ziale, sia da quello lavorativo è importante che si elabori un proprio progetto di vita e di lavoro. Marc Savickas nel suo questionario di adattabilità professionale, già con-

69wONGP.T.P., The human quest for meaning. Theories, research, and applications, New York,

Routledge, 2012.

70BAYM. - GRZADZIELD. - PELLEREYM., Promuovere la crescita nelle competenze strategiche

che hanno le loro radici nelle dimensioni morali e spirituali della persona, Roma, CNOS-FAP, 2010;

siderato, colloca al primo posto proprio l’elaborazione di un progetto di vita profes- sionale. I sei ambiti che vengono presi in considerazione in vista di una sensibiliz - zazione e autovalutazione in questa prospettiva sono: a) Penso a come sarà il mio

futuro; b) Sono consapevole che le scelte di oggi influenzeranno il mio domani;

c) Mi preparo per il futuro; d) Sono consapevole delle scelte formative e professio-

nali che devo compiere; e) Pianifico come raggiungere i miei obiettivi; f) Sono preoccupato per il mio futuro professionale.

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